Itinerari ultimo atto: Sant’Anna con vista Vesuvio. L’edizione del 2013-2014 sarà dedicata alla scrittrice Paolina Craven
Il piacere della sorpresa. Quella che doveva essere quasi una routinaria camminatella di preparazione per la conferenza di presentazione degli Itinerari d’ambiente del prossimo anno è diventata la fascinosa scoperta di uno degli angoli panoramicamente più suggestivi eppure meno conosciuti della Valle Metelliana, in una zona adiacente all’ormai semidefunto Parco di Diecimare..
Partendo dal colorato e arioso Parco degli Ulivi-Happy Family di Sant’Anna il gruppo, guidato come sempre dalla solare guida Lucia Avigliano, dal Presidente dell’Azienda di Turismo e Soggiorno Mario Galdi e dal Presidente della locale sezione CAI Ferdinando Della Rocca, è giunto, attraverso una sgambatura in leggera salita “verde” di una ventina di minuti circa, all’area verdissima dove si trova la Casa di Mariniello e, soprattutto, si gode di una vista strepitosa, che dalle propaggini sud di Cava arriva fino alla piana napoletana, con il Vesuvio a fare cucù sullo sfondo.
Qui, tra una guardata di ammirazione ed una distesa sull’erba, l’ascolto in gruppo sotto gli alberi delle spiegazioni delle guide ed una nuova guardata di incantata ammirazione, è trascorsa un’oretta assolutamente deliziosa.
Al centro delle spiegazioni, la casa di Mariniello e Sua Maestà l’Origano, abbastanza diffuso da queste parti allo stato selvatico.
Mariniello, come ha raccontato Lucia Avigliano, era un contadino che, al tempo in cui fu firmato l’armistizio di Settembre, credendo come tanti che fosse finita la guerra, non perdeva occasione di festeggiare. Ma la guerra purtroppo, come ben noto, era appena ricominciata, pur se sotto un’altra veste.
Vedendo passare un aereo alleato, Mariniello si affacciò al balcone sbracciandosi vistosamente per salutare. Ma il pilota, credendo che si trattasse di un tedesco in agguato, nel tragico inganno non esitò a scaricargli addosso una salva di fuoco. E il povero Mariniello, colpito a morte, cadde giù, nella cisterna, e finì di festeggiare, per sempre. Ora la casa è un rudere antico, abbandonato: gli fa compagnia solo una vecchia carcassa di automobile, adagiata sotto un albero con tutte le sue ruggini a ricordare la caducità delle cose umane.
Non è caduco invece il piacere olfattivo che da secoli regala l’Origano, la popolarissima “arecheta” nostrana. La dott. Grazia Talone con colorata passione ha spiegato le sue tante proprietà, da quella olfattiva, tale che in passato serviva anche per regalare fiori profumati alle ragazze, a quella culinaria, e lo sa bene l’insalata di pomodoro nostrana quanto si gode nel connubio, a quella terapeutica antinfiammatoria, e lo sanno bene i nostri bronchi, stomaci e intestini che dall’erba si fanno rasserenare con voluttà, a quella “disinfestante”, e lo sanno bene le fastidiose formiche che di fronte ad una trincea di origano in polvere battono precipitosamente in ritirata.
Dopo aver reso omaggio a SM l’Arecheta, ritorno alla base e spiegazione del programma sia dell’Anfiteatro Verde estivo (vedi articolo specifico nella stessa rubrica) sia degli Itinerari del prossimo anno, che saranno un vero e proprio Parco letterario dedicato alla scrittrice transalpina Paolina Craven, Accademica di Francia, che alla fine dell’Ottocento ha vissuto a lungo nella sua villa di Castagneto, oggi Villa Cardinale, e che ha scritto bellissime pagine sulle sue escursioni dans les montagnes de la Cava.
A lei ancora oggi è dedicata una grande strada a Castagneto, per l’attività filantropica che la fece apprezzare ed amare da tutti gli abitanti di castagneto.
Proprio da Villa Cardinale partirà il primo itinerario della serie, nel prossimo ottobre. Poi, mese dopo mese, amene passeggiate, con annesse letture, nei luoghi metelliani da lei descritti dopo le sue escursioni.
Insomma, un programma molto allettante, che è stato accolto con grandi applausi, così come il solito ricco spuntino-quasi pranzo tradizionalmente offerto dagli organizzatori e che è stato ancora più gustoso perché infiorato dai colori “rumor bambini”del Parco Giochi, dal verde degli alberi dell’Happy Family-Parco degli Ulivi e dai sorrisi degli amabilissimi padroni di casa, oltre che naturalmente dalle facce “ciacianti” dei gitanti.
Alla prossima! Anzi, alle prossime!
Commenti non possibili