CAVA DE’ TIRRENI (SA). Nasce l’Associazione Vespa Club Cava de’ Tirreni

E’ stata presentata, questa mattina, sabato 4 gennaio, a Palazzo di Città, la neonata Associazione “Vespa Club – Cava de’ Tirreni”, presieduta da Roberto Vitale che ridà vita ad uno dei più prestigiosi e tra i primi Vespa Club d’Italia, nato a Cava de’ Tirreni nel 1949.

A ricordare la storia della Vespa, nata il 23 aprile del 1946, sono stati Vittorio Senatore che per ben 52 anni ha gestito, insieme a suo fratello Carmine, una rivendita Piaggio a Cava de’ Tirreni; l’Assessore all’Ambiente Nunzio Senatore promotore della nascita dell’associazione; il Presidente del Vespa Club metelliano Roberto Vitale; il Responsabile Vespa Club Campania Giuseppe Ruggiero; il Responsabile Vespa Club Vesuvio Adolfo Casaburi. A presentare l’iniziativa il giornalista Antonio Di Martino.

“È un gradito ritorno per la Città di Cava de’Tirreni – dichiara l’Assessore Nunzio Senatore – un sodalizio che associa gli appassionati di un mezzo di locomozione che ha letteralmente messo in moto l’Italia del dopoguerra e che ha vissuto nella nostra città dei fasti fin dagli inizi degli anni ’50, tanto che uno dei fondatori del Vespa Club d’Italia fu il cavese Renato Di Marino, ed ha avuto il Sindaco di allora, Eugenio Abbro tra i membri più attivi”.

Dopo la proiezione di un video con testimonianze di Andrea Fucile, dei coniugi Mario e Sandra Carozzi e di Ilario Lavarra, direttamente da Dubai, c’è stata la presentazione della maglietta e della fascia ufficiali del Vespa Club – Cava de’ Tirreni.

“E’ una emozione – dichiara Vittorio Senatore – veder rinascere il Vespa Club – Cava de’Tirreni, su iniziativa di Ugo Davide e spero che possa ripercorrere e rinverdire i fasti dell’epoca”.

Nel Salone d’Onore di Palazzo di Città, è avvenuto lo scambio di fasce tra gli appartenenti dei Vespa Club che sono intervenuti.

“Il nostro obiettivo – afferma il presidente Roberto Vitale – è riprendere una storia gloriosa e promuovere l’attività vespistica nelle sue molteplici forme, sportive, turistiche, culturali, ricreative e la conservazione del patrimonio vespistico”.


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