Cavese 1919- BARI 1-1 Bella e concreta, la Cavese resiste anche alla corazzata Bari, sfiorando una clamorosa vittoria. CAVESE

La Cavese continua a vestire i panni della bestia nera delle grandi di questa stagione calcistica del girone C della serie C.

Anche il Bari non fa eccezione alla regola aquilotta. E al Menti la corazzata di mister Vivarini deve accontentarsi della divisione della posta in pali, rischiando anche di capitolare.

Per Sasà Campilongo la conferma del buon lavoro svolto e delle grandi potenzialità del gruppo in chiave futura.

La cronaca della partita parte con un Bari che subito dimostra di avere tanta classe nelle gambe dei suoi e ottima capacità di far girare palla. Ma la Cavese non soffre. Anche a conferma dell’ottimo studio fatto della vigilia della sfida dal tecnico dei metelliani i padroni di casa controllano i soloni ospiti e rispondo palla su palla al loro gioco.

Così a parte un colpo di testa ravvicinato di Di Cesare al 9’pt egregiamente neutralizzato da Bisogno la prima parte della sfida pare incanalarsi verso lo 0 a 0. Invece proprio allo scadere del 45° minuto arriva la doccia fredda per i bleu foncé. Schiavone approfitta di un rilancio corto di Bisogno e invita a nozze sua maestà Antinucci che sigla sull’uscita di Bisogno con un rasoterra incrociato il suo 18° gol stagionale.

La Cavese accusa il colpo e un minuto più tardi rischia di capitolare ancora ma questa volta Simeri si fa ipnotizzare da Bisogno che allontana. Sembra diventare un’altra giornata no per la Cavese come quella che aveva vissuto col Catania due settimane prima. Invece no.

All’8’st Russotto, il migliore dei suoi, pennella un cross perfetto per la testa dell’accorrente Sainz-Maza che anticipa tutti e insacca il gol del pareggio. Sulle ali dell’entusiasmo gli aquilotti provano a vincerla la sfida. Al 22’st la più ghiotta delle opportunità capita a Cesaretti gettato nella mischia da Campilongo quattro minuti prima. Di Roberto taglia tutta l’area di rigore ospite con un traversone telecomandato per lui ma sulla linea di porta, di piatto, clamorosamente appoggia la palla sulla rete esterna dando ai propri tifosi l’illusione del gol.

Al 29’st ancora Cavese sugli scudi e col suo uomo migliore. Russotto dal limite impegna in angolo a pugni chiusi Frattali. Il Bari capisce che non può stare più a guardare e con la classe dei suoi tanti campioni spinge sull’acceleratore. E dalla mezzora comincia a macinare di nuovo gioco facendosi sempre più minacciosa dalle parti di Bisogno.

Al 34’st Laribi crossa da destra una palla perfetta sulla quale si avventa in modo scoordinato Terrani fallendo l’appuntamento col gol. Il forcing dei galletti fino al 49’st non porta altri pericoli dalle parti di Bisogno e la sfida si chiude così. Senza regalare altre emozioni. A parte una mini rissa finale tra i giocatori in campo davanti agli occhi dell’arbitro Gualtieri. A farne le spese Sasà Campilongo e il collaboratore tecnico dei pugliesi Cacioli espulsi.

Mercoledì, purtroppo, sulla panca metelliana nella sfida col Rende non siederà il tecnico aquilotto. Sarà fondamentale con i calabresi offrire la stessa prova determinata e di cuore vista contro il Bari.


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