Cava de’ Tirreni (SA). Fallito l’appuntamento con la vittoria. Torna a – 4 il distacco dalla capolista. E la C sempre più un miraggio

Solo la matematica mantiene in vita nel clan aquilotto la speranza di centrale la promozione in serie C. Il pareggio con il Città di Sant’Agata ha fatto allontanare di nuovo a + 4 la diretta concorrente per il traguardo finale, la Gelbison. Di fronte al proprio pubblico l’undici bleu foncé non è riuscito a domare I siciliani e ha pagato dazio per l’eccessivo peso psicologico della posta in palio.

Ne è uscita fuori una brutta prestazione, così, con la Cavese col pallino del gioco per tutta la gara ma incapace di affondare il colpo giusto al momento giusto. Ed ora si lecca le ferite. Eppure poteva e doveva essere una domenica di speranze da alimentare. Seppur di fronte alla migliore formazione del momento dal punto di vista della condizione fisica, il Sant’Agata, I metelliani dovevano provarle tutte per scardinare il bunker siciliano. Invece l’undici di mister Troise si è incartato su se stesso, non riuscendo a concretizzare quanto pur prodotto nell’intero match.

Ma veniamo alla cronaca della gara. Che dice subito di una giornata no per I colori biancoblù. In extremis, infatti, dopo lo squalificato Banegas dà forfait nel preriscaldamento della mattina l’attaccante Foggia. Resta il solo Allegretti a disposizione di Troise ma anche lui dimostra subito di non essere in giornata.

Non è la sua domenica. Al 6′ pt ci prova dalla distanza ma la conclusione è neutralizzata da Klavs. Al 17′ pt la punta aquilotta arriva un decimo di secondo in ritardo su un pallone tagliato in area da Carbonaro. Un minuto più tardi l’azione si ripete con le stesse modalità ma conclusa questa volta alta sulla trasversale da Allegretti.

Il numero dieci metelliano trova anche la via del gol al 21, dopo uno spauracchio vissuto dalla retroguardia metelliana che sventa su Alagna, ma tutto è vanificato dal precedente fischio arbitrale per un fuorigioco millimetrico su assist di Carbonaro. Alla mezzora l’episodio che condizionerà il resto della sfida per la Cavese. Allegretti richiama l’attenzione della panchina e chiede il cambio per un infortunio muscolare. Al suo posto entra Kone ma il peso specifico in attacco si riduce ulteriormente.

La ripresa si apre con una Cavese più incisiva e determinata a provare la via del gol. Ma le polveri restano bagnate. E a far imprecare alla malasorte anche un legno colpito da Altobello di testa su calcio d’angolo di Aliperta. La sterile supremazia territoriale aquilotta continua e al 33’st si alimenta di un altro episodio negativo. Capone, infatti, tocca con le mani un pallone che D’Angelo nel cuore dell’area di rigore ospite e a portiere fuori dai pali indirizza alle sue spalle.

Il mediocre arbitro Marchioni fa proseguire tra le vibranti proteste metelliani. A farne le spese Carbonaro mandato anzitempo negli spogliatoi con un cartellino rosso diretto. Gli ultimi 20 minuti di gioco (15 regolamentari e 5 di recupero) non regalano più nulla al pubblico, ormai deluso e rassegnato.

E così con molta probabilità tramontano dietro le cime dei Lattari insieme all’ultimo sole della domenica appena trascorsa anche le residue speranze di promozione.


CAVESE – CITTA’ di SANT’AGATA 0-0 (TABELLINO)

CAVESE (4-3-3): Anatrella; Gabrieli, Altobello (42’st Viscomi), Lomasto, Maffei; Corigliano (6′ st Palma), Romizi (14’ st D’Angelo), Aliperta (45′ st Maiorano); Bacio Terracino, Carbonaro, Allegretti (30′ Kone). In panchina: Paduano, Potenza, Caserta, Fissore. Allenatore: Troise.

CITTA’ di SANT’AGATA (3-4-2-1): Klavs Bethers; Sannia, Brugnano, Capone; Bongiovanni (5’ st Brugaletta), Calafiore, Favo (42’ st Frisenna), Squillace (19’ st Mazzone); Cristiano (33′ st Okito), Catalano; Alagna (28’ st Cicirello). In panchina: Fernandez, Cervillera, Miceli,. Allenatore: Giampà.

ARBITRO: Marchioni di Rieti.

NOTE: Spettatori circa 1000, di cui una decina ospiti. Espulso al 31’ st Carbonaro per proteste. Ammoniti: Maffei, Calafiore, Mazzone. Angoli: 7 a 3 per la Cavese. Recuperi: 1’ pt, 5’ st.


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