VIETRI SUL MARE (SA). Di nuovo “guerra” della ceramica tra Cava e Vietri?. Campanile (ECV): ”Basta con le fiabe, Cava non è una Città della ceramica”
Dopo che il Vicesindaco e assessore alle attività produttive di Cava de’ Tirreni,Giovanni Del Vecchio, aveva incontrato, nei giorni scorsi, i ceramisti di Cava, per ascoltare le istanze della categoria e per affrontare le problematiche e le difficoltà incontrate in questi anni, dovute soprattutto al susseguirsi di amministrazioni differenti che non avevano garantito la continuità delle pur valide iniziative intraprese, sembra rinfocolare di nuovo la “guerra della ceramica “ tra Vietri e Cava.
I ceramisti cavesi avevano manifestato al Vicesindaco, tutta la loro amarezza per la brusca interruzione del percorso che avrebbe dovuto portare all’approvazione definitiva del “disciplinare”sulla ceramica. Le assicurazioni del Vicesindaco Del Vecchio avevano messo in evidenza che era sua ferma intenzione riprendere il percorso avviato da chi lo aveva preceduto, procedendo ad un analisi delle criticità che non avevano consentito di raggiungere l’obiettivo di perfezionare il protocollo di intesa con l’ente Ceramica Vietrese, all’insegna del reciproco rispetto delle storie e tradizioni delle diverse realtà di settore dei due Comuni vicini.
Di tutt’altro tono le dichiarazioni del Presidente dell’Ente ceramica Vietrese Nicola Campanile: ”Il cammino del percorso del Disciplinare di Cava non ha “subito una brusca interruzione”, è stato semplicemente e di fatto BOCCIATO. Io consiglierei, ancora una volta, agli amici e colleghi che hanno i loro laboratori di produzione a Cava, di lasciar perdere le “solite fiabesche affermazioni dei politici di turno e di contribuire a pieno titolo e qualifica a convincersi che entrare a far parte della “grande famiglia della Ceramica Vietrese” è non solo intelligente ma soprattutto utile ancor più in tempi di crisi dove la opportunità di “fare massa critica” sui mercati diventa oggi uno straordinario volano di sviluppo.
Per continuare ad essere chiari e concreti, Cava e’ e sara’ , insieme a Nocera Salerno-Pontecagnano, la “naturale area industriale “della Ceramica Vietrese”. Non ci saranno inutili equivoci e con tolleranza zero. Io sono a disposizione dei colleghi ceramisti di Cava de’ Tirreni e sempre disponibile, come ho gia’ fatto nel passato, per chi ha i laboratori di produzione, ovviamente a quelli iscritti all’anagrafe della CCIAA e che pagano le tasse, rispettano le leggi, nei territori considerati aree industriali della Ceramica Vietrese, ma non per gli pseduo-scienziati della ceramica abusivi. Altro che Cava o Bracigliano Citta’ della Ceramica ! Resto a disposizione per qualsiasi chiarimento dei colleghi ceramisti di Cava.“
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