Bufera di vento notturna: danni al cimitero
CAVA DE’ TIRRENI (SA). La bufera di vento, di martedì notte, ha creato non pochi danni nel civico cimitero, soprattutto, nel lato vecchio. Piegati alberi, rovesciati i contenitori della frazione umida, divelti i vasi di coccio e volati da una tomba all’altra vasi di plastica e fiori. Addirittura la potenza del vento ha sradicato i portafiori di rame dalla loro base di marmo. A subire la sfuriata del tempo, è stata soprattutto la vecchia ala del cimitero, dove i bidoni dell’umido e accessori anche pesanti, sono stati catapultati da una parte all’altra. Nonostante l’operatività delle persone che tramite i voucher lavoro, stanno svolgendo lavori di spazzamento nei viali del cimitero, alcuni punti del camposanto, ieri mattina si presentavano pieni di criticità. Addirittura nei loculi alti, il vento ha svuotato i portafiori. Su lacune tombe sono caduti anche i rami degli alberi. Ad essere danneggiato è stata anche la parte alta del cimitero di più antica costruzione, dove il vento ha rovesciato vasi in ceramica e provocato la rottura di pezzi marmorei. In un diversi casi, la catena di recinzione che circoscrive le tombe di famiglia, hanno provocato la rottura dei pilieri di marmo o gesso che le reggevano. Nell’ala nuova, il vento ha, parzialmente, piagato alcuni alberelli giovani, già colpiti dal nubifragio dello scorso anno e puntellati dagli operai cimiteriali con sostegni di legno. Diverse persone, ieri mattina, erano alla ricerca di suppellettili, volati via dalle tombe dei propri cari. In molti hanno raccolto solo i cocci. Anche gran parte della città è stata vittima della bufera di vento che ha imperversato in città, durante tutta la notte, con i rami degli alberi spezzati e finiti sulle carreggiate e per la cui rimozione si sono mobilitati, gli stessi cittadini delle frazioni interessate. In vari punti della città, le località della zone montuose hanno subito vari disagi, quali la caduta di tegole dai tetti di case di vecchia costruzione e volata in strada anche delle lamiere a copertura di baracche. Rami spezzati, tegole cadute, lamiere volate, cassonetti rovesciati, hanno caratterizzato il primo giorno più freddo dell’anno che sta per volgere a termine. Anche se i volontari della protezione civile, del responsabile Matteo Senatore, stanno sempre in allerta per eventuali soccorsi in seguito ad abbondanti precipitazioni meteorologiche. Sono monitorati anche i torrenti critici in prossimità delle abitazioni. (a.f.)
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