Genitori insieme all’Open Nido Comunale di via Carillo, per un presepe targato WathsApp

open-nido-cava-de'-tirreni-dicembre-2014-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Gli asili nido sono nati in Emilia Romagna come movimento alternativo e di base, come un sostegno materiale ai genitori che lavorano ma anche come propulsori di formazione e di interazione dinamica e continua tra le tre componenti: allievi, docenti e genitori. Poi, sono diventati soprattutto luoghi di parcheggio formativo per i bambini: non certo da rifiutare, ma lasciando sempre la sensazione di qualcosa che si poteva dare di più.

In questa direzione si sono mossi, con un’iniziativa semplice ed originale, i genitori dell’Asilo Nido Comunale di via Carillo, che, nel corso di una delle riunioni mensili di confronto, hanno proposto e deciso di fare il presepe insieme, non solo come azione comune particolare, ma con l’obiettivo generale di favorire un incontro di loro che andasse oltre le forme dell’ufficialità e di creare un progetto parallelo a quello che i loro bambini, pulcini della primissima età, stanno affrontando con i loro maestri.

Mentre questi ultimi, in attesa del Natale, spiegano ai piccoli cosa è la Natività e li inducono a farla propria attraverso figure e disegni, nello stesso periodo i genitori, oltre a parlarne a casa con i figli, prendono carta, colla, legno, forbici, colori &C. e allungano e santificano il periodo dell’Avvento incontrandosi per appuntamenti mirati (e coordinati grazie alla benefica ragnatela di contatti di WhatsApp) e a gruppi diversi, a seconda delle possibilità di ognuno, per realizzare la storia della Natività.

Un cammino parallelo, ma anche convergente, che trova il suo sbocco naturale nelle grandi feste di auguri prenatalizi. Alla fine, però, non saranno stati partoriti solo il presepe o le immagini di una storia, ma anche conoscenze più feconde tra i singoli genitori, che in quelle ore di lavoro avranno avuto modo di scambiarsi chiacchiere e confidenze legate all’educazione dei figli, e non solo.

Si crea così un flusso di condivisioni e conoscenze che poi avrà ricadute naturali ed efficaci nel dialogo con i bambini e con le maestre. Il tutto all’interno dell’istituzione scuola e, cosa che non guasta, senza spese contrarie alle dilaganti spending revue, ma solo con piccoli acquisti e ricicli regalati dalla soffitta di casa, dalla passione del fare e del comunicare e dall’amore della famiglia. Così la luce che illumina i cuori dei singoli ed i rapporti reciproci sarà un po’ più splendente di rima. Pronta a riaccenderci per un’altra iniziativa, perché è cominciato un cammino al quale è umanamente difficile rinunciare, a dimostrazione di quanta ricchezza potenziale, e purtroppo non sempre sfruttata e a volte trascurata o maltrattata, ci sia nelle istituzioni pubbliche legate all’età prescolare.

Insomma, una stella cometa un po’ particolare. Non è anche questo un piccolo grande modo di essere Natale?


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