Roberto Salsano colpisce ancora. Nella Cattedrale di Amalfi il suo candelabro “magico”

AMALFI, CAVA DE’ TIRRENI-VIETRI (SA). Dopo aver arricchito due mesi fa il Duomo di Vietri con un suo magnifico “candelabro-mosaico” in legno, Roberto Salsano, ultrasettantenne falegname in pensione, cavese di origine e vietrese di residenza, “dito d’oro e poeta del legno”, si è moltiplicato, con un nuovo candelabro ancora più raffinato, quasi “magico” per la raffinatezza e l’originalità della tecnica usata. Una tecnica il cui segreto egli afferma orgogliosamente che si può scoprire “solo chiedendo direttamente a Dio”.

Infatti l’8 dicembre scorso, giorno dell’Immacolata Concezione, al termine del solenne Pontificale celebrato dall’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, ha consegnato alla bellissima e storica Cattedrale di Amalfi, consacrata a Sant’Andrea, uno straordinario candelabro pasquale in mosaico di legno, tutto fatto con le sue mani, che è stato collocato in una grande Cappella alla sinistra dell’Altare Maggiore.

Il candelabro, realizzato in sintonia con lo stile artistico della Chiesa, è alto quasi due metri ed è formato da oltre centocinquantamila pezzi, uno per uno piallati e limati.

La particolarità più evidente, ed anche la più innovativa, è rappresentata dalla base su cui è poggiato il tronco, che è formata da alcuni cubi assemblati tra di loro senza colla, con la sola tecnica dell’incastro e della pressione: nonostante la mancanza di collante, è stata testata per supportare senza problemi un peso fino a trenta chili.

L’omaggio alla Cattedrale di Amalfi è l’omaggio al simbolo di un territorio come la Costiera che, a parte la straordinaria dimensione storica, è per lui un vero e proprio luogo dell’anima, come dimostrato anche dai numerosi mosaici ad essa dedicati, tutti composti di centinaia di migliaia di pezzi, uno per uno tagliati e modellati a mano dalui stesso. E tutti, uno per uno, in legno massello integrale, tale che la figura è visibile addirittura anche dal retro.

Sono opere affascinanti e suggestive, che colpiscono per la qualità e la tonalità delle immagini, oltre che per la bellezza delle figure rappresentate. È un lavoro in cui Salsano è specializzato, tanto è vero che un suo ritratto di Padre Pio si trova oggi nella Sacrestia di San Giovanni Rotondo ed uno scenario dei trulli di Alberobello due anni fa ha stravinto proprio sul posto, in una mostra – concorso.

E così, con le sue opere già in esposizione in luoghi storici e con quei tesori d’arte artigiana che egli gelosamente conserva e può contemplare nella sua casa – studio – museo di Vietri, possiamo dire che Salsano non solo si sta dimostrando un artista che illumina il suo territorio, ma sta anche costruendo, tassello su tassello, massello su massello, un personale “candelabro della memoria”, che lo esalta in vita e, ben oltre il tempo limitato della sua esistenza, gli prenota un posto nel tempo futuro, nel Paradiso del ricordo e dell’ammirazione di coloro che verranno …


Commenti non possibili