Malori e intossicazioni dopo la disinfestazione alla Papa Giovanni XXIII

istituto-statale-gaetano-filangieri-cava-de'-tirreni-2015-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Si sono sentiti male, dopo il servizio di disinfestazione, nella sede della sezione distaccata dell’istituto alberghiero, di via Papa Giovanni XXIII. Docenti e alunni, hanno avvertito svenimenti e capo giri. La causa? Molto probabilmente, l’esalazione dei prodotti utilizzati per la disinfestazione. Qualcuno è dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso del Santa Maria Incoronata dell’Olmo. La scuola è stata evacuata. Già alle 9.30, di ieri mattina, gli alunni hanno abbandonato le rispettive classi, onde evitare eventuali problemi di intossicazione. Sono circa 200, gli alunni che frequentato la sede ex Vanvitelli, delle classi, prime, terze, quarte e quinte. Molto preoccupati alcuni genitori che se la son presa con dei docenti, presenti fuori dall’istituto. “Sarebbe stato opportuno, affermano alcuni genitori, posticipare il rientro di un giorno. Anzi, era opportuno effettuare questo tipo di intervento durante i giorni di chiusura della scuola, alla luce delle festività pasquali”. Il dirigente scolastico dell’istituto alberghiero, Gaetano Filangieri, Raffaella Liciano, ha ritenuto di aver osservato l’intervallo di tempo richiesto dall’ultimazione della disinfestazione alla riapertura della scuola. Nulla di preoccupante per il numero uno dell’istituto alberghiero, delle due sedi di via XXIV Maggio e via Papa Giovanni XXIII che, difatti, ha confermato la ripresa delle lezioni già da questa mattina (martedì 31). “Abbiamo osservato, afferma la dirigente, Liciano, la prassi per il rientro a scuola degli alunni. Da sabato che è stato effettuato l’intervento, sono passate le 24 ore. A livello prudenziale abbiamo liberato l’istituto. Ho anche avuto il referto della docente che si è presa il permesso per recarsi in ospedale, perché le bruciava la gola ma niente di preoccupante”. La disinfestazione di carattere generale, eseguita, sabato, da una ditta privata, ha creato problemi di perdita di sensi a qualche docente e agli alunni. Evidentemente, i prodotti utilizzati dalla ditta esecutrice dell’intervento non sono stati bene smaltiti nelle 24 ore, e a pagarne le spese sono stati gli alunni e il corpo docente. “Alcuni alunni, afferma la dirigente Raffaella Liciano, hanno riferito ad alcuni professori ce avvertivano un odore strano, come quello post pitturazione. Certo è che la mia prima preoccupazione, sin da sabato, è stata quella di rispettare l’intervallo di tempo delle 24 ore, prima dell’inizio delle lezioni. Ciò è stato fatto ed, alla luce dei disagi, è stata chiamata anche la ditta che ha confermato di aver eseguito lo stesso intervento e gli stessi quantitativi di prodotti, utilizzati per altre disinfestazioni. Ad accodarsi all’appello dei genitori è stato anche qualche docente che aveva paventato l’eventualità di qualche disagio e per questo avrebbe voluto che la scuola osservasse un altro giorno di chiusura.“Noi siamo un istituto alberghiero, afferma la dirigente scolastica Raffaella Liciano, e più degli altri abbiamo l’obbligo di richiedere interventi di disinfestazione, anche perché attorno ai nostri istituti, c’è la vegetazione che favorisce, maggiormente, la presenza di insetti, polvere e odori particolari”. (a.f.)


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