Alla Rassegna VinArte, la presentazione di Rabbia e Silenzio, di Vincenzo Vavuso: una decisa protesta artistico-letteraria contro l’emarginazione della Cultura

non-calpestare-cromostruttura-vincenzo-vavuso-salerno-maggio-2015-vivimediaSALERNO. Mercoledì 13 maggio, alle ore 19,30, nell’ambito della Rassegna Vinarte a Palazzo Fruscione, a Salerno, sarà presentato, da Milva Carrozza e dallo scrivente, il libro Rabbia e Silenzio, ed. Cervino, di Vincenzo Vavuso. L’autore, artista apprezzato in campo nazionale ed internazionale (ha esposto tra l’altro anche a Roma, Venezia, Londra), è presente a Palazzo Fruscione anche con le sue opere, che appartengono in gran parte al ciclo che ha lo stesso nome del libro e per tale motivo sono imprescindibili da esso, per concezione e contenuto.

Si tratta infatti di cromostrutture, o pittosculture, materiche, caratterizzate da un tema dominante, di grande impatto ed attualità: il maltrattamento e l’emarginazione a cui nella moderna società distratta, corrotta e superficialmente tecnologica, viene sottoposta la Cultura, baluardo della dignità umana. Tale violenza viene rappresentata dalla presenza costante di pagine di libri, o di pagine, gualciti, bruciacchiati, tagliati ad opera di agenti simbolici come scarponi, seghe, trapani, ragnatele metalliche, con corollari altrettanto simbolici come grumi rosso sangue, occhiali e vetri spappolati, alberi inariditi.

Il libro riproduce uno schema analogo, con schizzi rosso fuoco sull’involucro cartonato esterno, copertina con un grande scarpone che schiaccia libri su rami spogli, risvolti di copertina con il particolare di una ragnatela che imprigiona pagine bruciacchiate.

All’interno, poesie figurate, riflessioni polemiche, pagine tagliate o bruciacchiate, pagine bianche e pagine nere ad evidenziare l’alternativa netta e la scelta drammatica che abbiamo davanti: il nero dell’oscurantismo, dell’ignoranza e dell’indifferenza, oppure il bianco dell’innocenza, della purezza, della coscienza e del riscatto? Dipende da noi, e dalla nostra capacità di reagire, dalla nostra disponibilità a coltivare la Rabbia contro tutto ciò che offende la nostra società oggi (e non è solo il maltrattamento della Cultura), ad alimentare il Silenzio della riflessione e poi a trasformare il tutto in reazione decisa, politica e sociale, di protesta, partecipazione e proposta.

Non un libro qualsiasi di lettura, quindi, ma un libro d’arte, anzi a modo suo un’opera d’arte esso stesso.

Un libro da esporre in una teca, ma solo dopo averlo letto, fatto proprio e trasformato in strumento di pensiero e di azione.


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