Alla scoperta di Claudia Conte, giovane attrice e scrittrice “in volo”, protagonista a Villa Carolina di “Eros italiano”, con Rigillo, la Rossini e Vincenzo Bocciarelli
FURORE (SA).
Facciamo una breve scheda anagrafica (nascita, luoghi di vita, studi, famiglia)?
Sono nata a Cassino nel 1992 e vissuta ad Aquino, il paese di San Tommaso. Maturità classica e diploma teatrale presso Il Teatro dell’Appeso. Attualmente vivo a Roma (mi muovo spesso per lavoro) e sono al quarto anno di giurisprudenza, ma l’arte è la mia vera passione. Cerco di seguire i miei sogni e vivere come il mio cuore guida, ma senza mai dimenticare l’affetto per la mia famiglia e le radici. Da quasi un anno felicemente condivido la mia vita artistica e privata con un artista davvero talentuoso, nonché uomo eccezionale…
Ventitré anni, e già alle spalle un romanzo, un libro di poesie, tante performance teatrali ed in video. Insomma, fin da bambina ha mangiato pane e creatività…
Se ripenso alla mia infanzia, spesso non riesco a spiegarmi come abbia fatto a fare quel po’ di cui lei ha parlato… A volte è difficile uscire dai canoni che hai sempre sentito come normali per intraprendere uno stile di vita in cui creatività e voli pindarici emotivi sono la quotidianità. A volte si rischia di non essere capiti, neanche da chi più si ama.
Da quanto abbiamo appreso, nella sua formazione lei è un dolce frutto del Teatro dell’Appeso. Cosa vi ha trovato di tanto stimolante e in che modo lei ha lasciato il segno nella storia di questa compagnia e del suo stimatissimo leader Amedeo Di Sora?
Sicuramente solo io -e non viceversa- ho trovato arricchente, stimolante, direi illuminante l’incontro con il Maestro Di Sora. Lui è stato il primo vero artista che io abbia incontrato nella mia vita. Ero affascinata dal suo essere outsider, diverso dalla moltitudine, e fiero della sua unicità. Avevo 14 anni e, grazie a lui, capii quello che sarebbe stato il mio destino. Lui, con mia profonda sorpresa seguita da una grande gioia, mi volle nella sua Compagnia e portammo in tournée diversi spettacoli, tra cui l’indimenticabile pièce tratta da Il Canto del cigno di Checov, in cui interpretavo Irina, la giovane suggeritrice che di notte incontrò in teatro il grande artista…
Parliamo ora del suo romanzo presentato all’importante Salone Internazionale del libro di Torino (Soffi vitali – quando il cuore ricomincia a battere): una finestra su quello che lei definisce il “prodigio” dell’amore, una storia d’amore allo stato puro tra due quarantenni, uno scambio epistolare. ma è vero che è tratto da una storia vera?
Quella raccontata nel mio romanzo è una storia vera che mi è stata raccontata proprio da Marco, il protagonista. La storia di un amore apparentemente impossibile seppur fatta di sentimenti puri e semplici. Quello che i due protagonisti sognano e vivono è un amore puro, intenso, straordinario, fatto di parole e magie; magie che scovano nei semplici gesti di vita quotidiana o vicende che, generalmente, nell’esistenza di ognuno di noi, passano quasi inosservati. Un amore fatto, anche, di lettere. Lettere intense e coinvolgenti, rifugio dei due amanti che riescono a far congiungere le loro anime nel loro modo così unico e straordinario.
Amore fa rima con poesia. E nella scrittura lei ha cominciato come poetessa, con i suoi Frammenti rubati al destino. Una scelta dettata dalla giovane età o una condizione permanente dell’anima?
Frammenti rubati al destino è un ininterrotto monologo dialogante che parla intensamente d’amore, con trasporto lirico ed emotivo, senza soluzione di continuità. La raccolta di poesie è stato il mio esordio letterario, versi scevri di meditate mediazioni letterarie, spontanei perché sgorganti direttamente dal desiderio amoroso. La poesia è dappertutto, compito dell’artista saperla cogliere.
Modelli personali per poesia, scrittura e recitazione?
D’Annunzio, Oscar Wilde, Anna Magnani, Sofia Loren.
Ora veniamo agli impegni immediati, quelli per cui Vivimedia si sta interessando alla sua figura di artista emergente. Il 6 agosto lei si è esibita a Furore a Villa Carolina per la rappresentazione dello spettacolo “Eros Italiano” con la Compagnia del grande Mariano Rigillo. Ci presenta in breve il plot dello spettacolo?
Eros Italiano, un catalogo segreto di Valeria Paniccia, è un affascinante viaggio nella poetica dell’eros con le travolgenti parole tratte dalle opere più significative di autori come D’Annunzio, Pasolini, Sibilla Aleramo, Calvino e tanti altri. Due coppie sulla scena e nella vita (Mariano Rigillo ed Anna Teresa Rossini, Vincenzo Bocciarelli e me), che si alternano in un divertente gioco teatrale, osando e scoprendo così il misterioso e sensuale velo del pudore, con introduzioni della stessa ideatrice, Valeria Paniccia.
Ci fa un ritratto suo personale di Rigillo?
Mariano Rigillo è un Maestro, un attore professionista, uno dei pochi grandi rimasti. È bellissimo mettere in pratica i suoi insegnamenti. Primo tra tutti: in scena, mentre si recita, bisogna divertirsi! Ciò che mai dimenticherò di questa esperienza sono le storie raccontate da lui… Il suo senso dell’umorismo, la profonda leggerezza del Suo essere…
Difficoltà per entrare nella “parte”? Timori per la successione a Debora Caprioglio?
Passare da un autore ad un altro non è semplice, così come interpretare un ruolo umoristico ed immediatamente dopo uno drammatico. Con grande umiltà e voglia di imparare, con curiosità e desiderio di far bene il mio lavoro… Ce l’ho messa tutta!
Sostegni e consigli ne sono venuti e da parte di…?
Essendo di gran lunga la più giovane ed inesperta ho avuto fortunatamente il sostegno di tutti. Dal Maestro Rigillo, alla Signora del Teatro Cicci Rossini, allo straordinario Vincenzo Bocciarelli, alla raffinata autrice Valeria Paniccia.
Rispetto alla prima edizione di otto anni fa, cosa è cambiato nel vostro “Eros italiano”?
È una domanda che dovrebbe porre all’autrice Valeria Paniccia.
Tra i suoi partner, c’è Vincenzo Bocciarelli, attore già con un bel bagaglio di esperienze artistiche nazionali ed internazionali e, attualmente, anche suo compagno nella vita. Ce ne presenta un breve profilo?
Ormai da tempo io e Vincenzo Bocciarelli abbiamo deciso di unire le nostre vite sentimentali ed artistiche. Dal profilo artistico, posso dire che Vincenzo è la mia guida, il mio Maestro, è un professionista stimato ed amato dal pubblico e dalla critica. Ha un curriculum incredibile! Dal punto di vista umano, beh, se ho deciso di unirmi a lui significa che per me è l’uomo più meraviglioso che esista sulla terra…
Artista per artista, in qualche modo lei riesce anche a fargli da “musa ispiratrice”?
Si, Vincenzo mi dice spesso che io sono la sua Musa… Per me è un grande onore ed una profonda gioia
Dopo Rigillo e l’Eros Italiano, verso quale cielo dirigerà il suo volo il Gabbiano Claudia?
La tournée continua per me e Vincenzo Bocciarelli… Dopo l’amore profano , l’amore spirituale.
il 9 agosto Vincenzo è stato protagonista di un recital sulla vita di San Francesco. Con lui in scena ci sono stato io nelle vesti della patrona della televisione, Santa Chiara.
Nei giorni di ferragosto saremo nel Lido di Camaiore, special guests del Music Talent Show.
La sera del 19 agosto vi aspettiamo nella bellissima cornice di Castel Sant’Angelo a Roma con lo spettacolo Solo l’Amore resta.
- Claudia Conte
- Claudia Conte e Vincenzo Bocciarelli
- Claudia Conte, Vincenzo Bocciarelli, Anna Teresa Rossini e Valeria Paniccia
- Mariano Rigillo e Anna Teresa Rossini
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