Onore ai volontari che hanno domato il fuoco di Monte Finestra. A quando gli onori ufficiali della Città?
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Il nostro giovane amico Giorgio Monetta, fresco, attivo e pimpante militante dell’Ente Montecastello, oltre che attento partecipante alla vita della Città, ci segnala giustamente questa incisiva nota di Livio Trapanese, scritta in occasione del recente incendio di Monte Finestra domato da volontari. La riproponiamo volentieri su Vivimedia, sia per rendere omaggio allo spirito civico di Giorgio e di Livio, sia anche perché entrambi sottolineano una sostanziale latitanza delle istituzioni nel sostegno e negli elogi ufficiali di persone che per pura ed appassionato senso di cittadinanza svolgo la funzione utile e necessaria di guardiani delle nostre bellissime colline.
E rimaniamo sempre con la speranza che anche nelle istituzioni si accenda un bell’incendio: quello della riconoscenza verso questi magnifici cittadini benemeriti…
A tutto possiamo porre rimedio, eccetto che alla recrudescenza verso l’ambiente, come dimostrato dallo sversamento, abbandono, deposito “selvaggio” dei rifiuti in ogni angolo della “Città dei portici” e, per ultimo, a fine stagione estiva, l’appiccamento di ben sei focolai su Monte Finestra
Alle ore 18.15 di giovedì 10 settembre 2015, dal cuore della “valle metelliana” sono stati avvistati una serie di focolai, di notevoli dimensioni, indubbiamente di origine dolosa, che invadevano il versante nord-est del Monte Finestra.
Senza indugio, volontari della località Contrapone di Passiano, in particolare il solerte e dinamico Antonio Senatore, alias “il guardiano”,, perché abitante alle pendici del monte più alto di Cava de’ Tirreni (1.139 mt. s.l.m.). Purtroppo, il “servizio foreste” della provincia di Salerno, a mezzo di propri addetti, è giunto sul posto alle ore 18.45, e dopo un primo intervento, non risolutivo, alle 20,00 ha lasciato la zona d’operazione.
Stante la vastità dell’incendio, che stava distruggendo buona parte della vegetazione, sono intervenuti in autonomia gli abitanti della località Contrapone, coordinati dal già citato “guardiano”, Antonio Senatore, quale esperto conoscitore della montagna, il quale ha fornito un notevole supporto logistico, quali ricetrasmittenti, pale, badili, torce e non solo.
Grazie ai volontari del Contrapone, nonostante sia poi calata la notte ed il vento in quota stava alimentando notevolmente l’incendio, è stato possibile domarlo definitivamente. Le operazioni di spegnimento sono terminate solo dopo la mezzanotte.
Il guardiano Antonio Senatore, senza indugio ha formato e coordinato due squadre di volontari, che radiocollegate, si sono portate in direzioni opposte, accerchiando le fiamme.
La Città di Cava de’ Tirreni, in assenza delle Istituzioni, è grata ai volontari cavesi: Antonio Senatore (detto il guardiano), Vincenzo Senatore, Francesco D’amore, sempre accompagnato da “arlecchino” suo fedele amico a quattro zampe, Daniele D’amore, Francesco Fariello, Gennaro, Alfredo ed Antonio Adinolfi, Manuele Lamberti, Danilo Palumbo, Giovanni Pisapia e Alfonso Luciano.
Commenti non possibili