Nelle città delle fiabe
Una rubrica che si occupa di Poesia non può non parlare della Poesia per eccellenza, quella del mondo fantastico delle fiabe. Un viaggio coniugato col viaggio reale dove le fiabe hanno avuto origine: da mondi leggendari, ma anche da storie realmente accadute.
Plauso allo scrittore Emanuele Roncalli che si è proposto un simile meritorio, e difficile, progetto: Le città delle fiabe -Viaggi in Europa nei luoghi della letteratura per l’infanzia– Morellini Editore 2015. Questo libro vuole essere un tuffo nell’origine e nella storia delle fiabe.
Si scoprirà che Biancaneve è realmente esistita come pure i sette nani. E così Alice … Un lungo itinerario che fa tappa nei paesi di tutta Europa fra parchi, esposizioni, monumenti legati ai personaggi delle fiabe: Danimarca (La sirenetta, Il brutto anatroccolo), la Francia di Perrault (Il gatto con gli stivali, La bella addormentata), la Germania dei Grimm (Cappuccetto rosso, Biancaneve e i sette nani, Il barone di Munchausen), L’ Irlanda e il suo Gulliver, Il Regno Unito con Alice, La Svizzera con la “ecologista” Heidi. E come non sfogliare subito le pagine che parlano dell’Italia e in particolare di Pinocchio? Il suo papà letterario noto come Collodi (nome mutuato dal paese di origine) si chiamava Carlo Lorenzini. Il cuore e la culla di Collodi è il Parco Pinocchio, complesso monumentale per celebrare il personaggio letterario più amato al mondo.
Entrare in questo parco è come ripercorrere le fantastiche avventure di Pinocchio. Mosaici, sculture tra cui due opere a firma di due grandi artisti, Emilio Greco e Venturino Venturi. Un pittore noto anche per i quattordici piccoli tondi dipinti per altrettante stazioni della Via Crucis per la Pasqua del 1999 su invito di Giovanni Paolo
II con testo del poeta Mario Luzi. Roncalli sottolinea che tante sono le testimonianze d’arte in omaggio a Pinocchio disseminate in tutta Italia. Ricordiamo anche il Parco Pinocchio a Salerno con opera del pittore e scultore Antonio Petti. Un Pinocchio che sembra interagire con quanti, grandi e piccini, quotidianamente si aggirano nell’odoroso fiabesco giardino. E Biancaneve? Realmente vissuta.
Siamo nel 1500 ed era la contessina Margarethe von Waldeck di Bad Wildungen. E i sette nani? Anch’essi vissuti; solo che non erano nani ma bambini che lavoravano (ahimè!) nelle miniere di bronzo di proprietà della famiglia della contessina. Così piccoli che parevano nani, e per proteggersi portavano un cappuccio simile a quello di cui ci parlano i fratelli Grimm nella celebre fiaba.
L’epilogo reale fu una morte violenta per la contessina a soli 21 anni. La fiaba, invece, ci regala una Biancaneve felice e contenta accanto al suo principe azzurro.
Emanuele Roncalli è giornalista e scrittore. Autore di testi in ambito turistico, vanta collaborazioni con enti e testate giornaliste. Ha firmato anche libri a carattere religioso e per l’infanzia.
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