VIETRI SUL MARE (SA). “Nel PD vietrese non c’è democrazia”

Vietri-col-Duomo-380x_vivimediaLa “resa dei conti” in casa PD vietrese è arrivata. Alcuni componenti, per lo più “renziani”, del Circolo PD vietrese, hanno di fatto “delegittimato” la segreteria locale con un manifesto apparso nei giorni scorsi sulle mura  cittadine in cui si chiede che si riconosca : ”… realisticamente e umilmente il fallimento della linea politica seguita dal PD (nazionale e locale) prima, durante e dopo le elezioni politiche (sostanzialmente perse)….”

Il Manifesto pubblicato e sottoscritto da alcuni iscritti e  componenti del Direttivo del Circolo PD di Vietri sul Mare (Sa).

“Tutto ciò premessa-dichiarano i “renziani”- per una reale e non solo declamata autoriforma del partito.

Vogliamo andare incontro al futuro e non rivolgerci sempre al passato. Per questo è nato il PD. Per essere credibili e vincenti bisogna innanzitutto risolvere i tanti problemi che vivono i cittadini, le famiglie le imprese. Denunciamo l’assenza di discussione e confronto all’interno del Circolo.Teniamo a sottolineare che non siamo e non ci piace essere definiti “i dissidenti del PD”, ma parte del PD che chiede “a Voce alta e a Viso aperto” semplicemente cambiamento,ricambio, rinnovamento e rispetto reale per i cittadini. Premessa questa per recuperare un rapporto corretto e limpido tra cittadinanza – partiti – politica – istituzioni”. Squadra che perde si cambia” anche a livello locale.

La risposta della segretaria cittadina Patrizia Gadaleta non si è fatta attendre. ”E’ con grande dispiacere e rammarico che ho osservato negli ultimi giorni la comparsa di manifesti e articoli on-line che gettano ombre sul circolo del PD di Vietri sul Mare e sulla Democrazia che vi si pratica al suo interno. Tengo a precisare, in qualità di coordinatrice dello stesso, che mai, dico mai, ad alcun membro, tesserato o no, del nostro circolo è mai stato negato il confronto all’interno dello stesso, anzi è vero l’esatto contrario. 
I firmatari del manifesto, come tutti, hanno avuto sempre la possibilità di intervenire nelle nostre riunioni di direttivo e discutere: non l’hanno mai voluto fare !. Forse per loro è più gratificante comparire sui muri, con il minimo sforzo, o chiedere in un intervista le dimissioni del direttivo facendo riferimento alle vicende nazionali e sostenendo ”Squadra che perde si cambia, anche a livello locale”, come se non appartenessimo allo stesso partito. Di ciò è stata informata anche la segreteria provinciale del partito che ci ha indicato i provvedimenti da adottare e che valuteremo all’interno del prossimo direttivo.”


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