VIETRI SUL MARE (SA). “Nessun festeggiamento civile per S. Giovanni e rispettare i luoghi di culto.”
Il nuovo Don Camillo “sfida” Peppone anche a Vietri sul Mare.
Una lettera dai toni garbati ,ma decisi, è stata inviata al Sindaco di Vietri sul mare Francesco Benincasa, da Don Mario Masullo, parroco pro tempore comunità parrocchiale .
Il continuo parcheggio delle auto davanti al sagrato della Chiesa, il perpetrarsi degli atti vandalici presso la Chiese della Madonna degli Angeli, ma soprattutto le richieste, pressanti, di festeggiamenti civili da parte di associazioni che, molte volte sono “lontani” dai veri valori religiosi, hanno “scatenato” le ire del Parroco.
“Nel ringraziare il comando dei vigili urbani e questa amministrazione per la disponibilità e la collaborazione mostrata sempre nei confronti del sottoscritto e delle iniziative che impegnano le strade e l’ordine pubblico a seguito di spiacevoli inconvenienti – si legge nella lettera – che con la sistemazione di piazza Matteotti e l’allocazione di vasi artistici lungo la strada, in corrispondenza dell’ingresso della cappella di San Francesco di Paola, dove vi erano dei vasi per evitare che lo spazio fosse occupato in maniera impropria, ora, come in passato, il piccolo sagrato è continuamente occupato da tavolini dell’esercizio commerciale confinante. Penso sia opportuno ricordare a chi di dovere il rispetto di tale luogo. Per la chiesa della Madonna degli Angeli è stata fatta la pulizia e l’abbellimento occorso all’omonima strada in occasione della festa; ma nei giorni scorsi, volendo tenere aperto il luogo sacro i miei collaboratori hanno dovuto provvedere alla pulizia del sagrato perché imbrattato da cartoni di pizza, bottiglie di birra e altro materiale che rendeva indecoroso la sosta all’ingresso, così come dinanzi all’ingresso si gradirebbe il rispetto della libertà di accesso talvolta ostacolato dalla presenza di macchine parcheggiate in maniera impropria. Infine per le norme emanate dalla Curia diocesana di Amalfi – Cava de’ Tirreni tutto ciò che compete le feste patronali, sia dal punto di vista religioso che civile è di pertinenza della parrocchia, circa l’organizzazione. Questa comunità da anni non ha più un comitato festeggiamenti per motivi che non sto qui ad elencare. È da diversi anni che il Consiglio pastorale in concerto con il sottoscritto stabilisce in osservanza alle norme date ciò che potrebbe essere pertinente e ciò che non è confacente con la celebrazione del Santo Patrono. Dunque chiedo espressamente che nei giorni 24 maggio, 22, 23, 24 e 25 giugno non vengano autorizzate manifestazioni civili o si dia il permesso per altri avvenimenti. È questa comunità che sta provvedendo a realizzare in queste giornate celebrazioni consone.”
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