Lettera aperta di un’elettrice del NO

litalia-del-noNon sviliamo il NO dicendo che è stato solo un voto “contro”. Io ho votato NO per difendere la buona politica, che continuo ad amare, nonostante tutto.”

Ho votato NO. E come, giustamente ha scritto Fabio Amato sul Fatto quotidiano di ieri (ndr 9 novembre 2016), non riesco a gioire di questa stupenda vittoria.

Tutta “l’autonalisi gratis” di Amato corrisponde decisamente al mio stato d’animo, ma si aggiunge anche un altro particolare: nelle miriadi di analisi, che ci stanno propinando tra la TV e la carta stampata, non ve n’è una che rispecchia la scelta da me operata, che ho condiviso con i compagni di strada del “Comitato territoriale” che abbiamo costituito.

Non ho votato contro Renzi. Responsabilità sua se ha scelto di equiparare il suo operato alla Costituzione.
Non ho votato NO perché me lo ha detto Salvini, oppure Grillo o ancora D’Alema. Fortunatamente sono stata dotata di un cervello, coltivato nel tempo, che mi ha permesso di operare il distinguo.

Molto serenamente ho fatto la comparazione tra i 47 (!) articoli della Carta coinvolti nella riforma.
Semplicemente non ho condiviso lo scempio.
Le ragioni? Sono state scritte, dette, discusse in varie sedi. Autorevoli le firme che le accompagnavano: Zagrebelsky, Bonsanti, Carlassare, Pardi, D’Arcais, Rodotà …
Potrei arrivare a riempire fogli solo di nomi! Sono in tanti ad essersi spesi per diffondere le ragioni del NO ed io, come i miei compagni di strada, mi sono affidata alle loro di analisi, evitando accuratamente di farmi condizionare dal terrorismo psicologico, diffuso ad arte per animi già molto provati dalla faticosa quotidianità, relativo ai mercati, allo spread, alla stabilità ed altro.

Non voglio essere equiparata ad un elettore di Salvini che ha votato contro Renzi per il tema immigrazione, né ad un elettore di Grillo che è fautore dell’antipolitica.

Io credo nella politica, sì, quella con la maiuscola. La nobile arte della Politica! Tantomeno sono un’elettrice di De Luca, pur essendo campana.

Sono molto convinta che, se vi è corruzione in Italia, questa dipende unicamente dalla classe politica, non certamente dal popolo, che è un popolo di lavoratori sfruttati fino all’inverosimile (e sto parlando di italiani che lavorano per 3 euro l’ora, dopo aver firmato un contratto che ne prevede 7; oppure che lavorano 48 ore a settimana mentre hanno firmato per 20). E non mi si venga dire che sono una sostenitrice di Casa Pound! Lungi dalla mia storia personale. Né sono un’elettrice di Berlusconi, che ugualmente attentò alla Costituzione nel 2006, firmando la curva discendente nella sua parabola politica, per il quale attentato ugualmente impegnai le mie energie per far comprendere le ragioni di quanto fosse pericoloso un premierato forte, al quale strizzavano l’occhiolino anche molti politici, che salirono sul carro del NO solo una settimana prima del referendum, subodorando la sonora sconfitta che si profilava!

Sono un cane sciolto ormai, un’orfana della Politica come milioni di altri cittadini che si spaziano in quella sinistra completamente ignorata e non rappresentata. Sono un’extraparlamentare, perché non c’è nessuno partito che si faccia interprete di questi spiriti socialdemocratici (intesi all’europea) e se ne faccia portavoce. Però voto. Ho sempre votato, ho sempre operato una scelta, assumendomi le mie responsabilità di cittadina di questa società.

Il mio desiderio è che qualche politico prenda nota di questi milioni di cittadini che aspirano ad un governo nuovo, ma non nuovo anagraficamente! Non è sufficiente scegliere persone giovani. Molti giovani nascono già vecchi, mentre molti vecchi conservano uno spirito giovane …
Bisogna che si inizi a scegliere tra persone serie, corrette, coerenti, che ci rendano orgogliosi di essere italiani e un popolo di lavoratori, anche se sfruttati. Qualsiasi cittadino comune è 
disposto a sacrifici, e lo sta dimostrando ampiamente, chi non lo è sono proprio i politici, ed anche loro lo dimostrano attraverso le loro scelte scellerate. Iniziamo ad applicare la nostra bella Costituzione, compreso l’articolo 54:
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”. (Patrizia Reso)


Commenti non possibili