cultura & sociale

 

Cava de’ Tirreni (SA). Trara Genoino, dal 1 novembre la mostra.

Nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del sindaco di Cava de’ Tirreni Giuseppe Trara Genoino, sabato 1° novembre alle ore 18.30 presso il Complesso Monumentale di San Giovanni, in corso Umberto I n.167, verrà inaugurata la mostra “Giuseppe Trara Genoino e la città di Cava de’ Tirreni nel bicentenario della nascita. 1825-2025”.
Il progetto, che comprende anche una cartolina commemorativa ed una pagina web, ha avuto inizio il 12 aprile scorso con una manifestazione commemorativa presso il Palazzo di Città.
Organizzata dal Comune di Cava de’ Tirreni e dall’Associazione “Figli di Mamma Lucia”, per ricordare la figura di un sindaco che ha profondamente trasformato la città, diventando persona di primo piano della politica locale, regionale e nazionale, la mostra, patrocinata dal Centro studi per la storia di Cava de’ Tirreni, dai Comuni di Positano e Sala Consilina e dalla Provincia di Salerno, si terrà dal 1° al 16 novembre presso il Complesso Monumentale di San Giovanni, in corso Umberto I n.167 e successivamente presso la Biblioteca Comunale “Can. A. Avallone” in viale G. Marconi 54.
Realizzata grazie al contributo di storici locali, è composta di 40 pannelli descrittivi aventi per argomento anche aspetti inediti: come l’impegno profuso per il Comune di Positano, che gli permise di riceverne la cittadinanza, oltre l’intitolazione di una strada e la carica di Regio Commissario Straordinario del Comune di Sala Consilina, ricevuta nel corso dell’anno 1889.
Fu Sindaco di Cava dal 1861 al 1869 e dal 1876 al 1884. II Teatro Municipale, la Villa Comunale, la biblioteca, l’apertura di strade, gli innumerevoli lavori pubblici, lo sfruttamento delle sorgenti e la repressione del brigantaggio sono solo alcune tra le più salienti opere della sua Amministrazione.
Nato il 12 aprile 1825, quando morì, il 26 agosto 1900, il giornale “Il Mattino” scrisse: “Lasciò orme imperiture della sua savia amministrazione, eseguendo innumerevoli e pregevoli opere pubbliche. Amministrò il patrimonio comunale con rara avvedutezza, raggiungendo un equilibrato pareggio, togliendo moltissimi debiti al Comune, senza aggravio di tasse. Ogni ordine di cittadini trovò in lui il consigliere affettuoso e il protettore giusto…”.

Cava de’ Tirreni (SA). Nuovo anno accademico all’UTE.

Sono aperte le iscrizioni ai corsi del 35° anno accademico 2025/2026 dell’Università della Terza Età e del Tempo Libero (UTE), il cui inizio è previsto per Lunedì 3 novembre 2025 dalle ore 17.00 alle ore 19.00.
Grazie alla riconferma dei docenti storici ed alla adesione di nuovi, la proposta formativa/culturale di questo anno AA si articolerà nei seguenti corsi: Scienze Politiche (dott.ssa Loredana Avagliano) – Storia e conoscenza del territorio (prof.ssa Lucia Avigliano) – Geologia (prof. Luigi Capuano) – Matematica (prof.ssa Franca Ciorlieri) – Lingua Inglese I e II corso (prof.ssa Lucia Criscuolo) – Biologia e Corpo Umano (prof. Annamaria De Masi) – Scienze Religiose (prof. Massimo Gradisca) – Nozioni Motorie e Sportive (prof.ssa Tina Lambiase) – Lingua Spagnola (prof.ssa Anna Maria Martino) – Storia dell’arte e Storia Romana (prof. Antonio Memoli) – Psicologia (dott.ssa Adriana Napoletano) – Riflessioni di Bioetica ( dott.ssa Angela Pappalardo) – Tecnica di rilassamento e Filosofia (prof. Francesco Petruzzelli) – Educazione Musicale (prof.ssa Ester Senatore) – Pc ed internet ( prof. Mario Sparano) – Conversazione Inglese (prof.ssa Anna Trezza) – Incontri culturali a tema con i Poeti dell’Associazione Verso Cava (prof. Franco Bruno Vitolo) – Cineforum con dibattito e riflessioni (prof. Franco Bruno Vitolo) – Attività manuali e realizzazione presepi in campana di vetro e attività per “Scuola senza età : Il Presepe ponte tra le generazioni, Terza edizione” (docenti Anna De Santis, Orsola Capuano, Teresa Scermino con le scuole primarie del territorio) – Preparazione teatrale con messa in scena commedie della Compagnia Teatrale “GLI INSTABILI” dell’UTE (direzione artistica Orsola Capuano) – Seminari e giornate culturali dedicate – attività e scambi interculturali con altre associazioni del territorio (ulteriori corsi saranno comunicati sull’ orario mensile).
Per iscrizioni/informazioni recarsi presso la sede o telefonando al n. 0892967793 dalle ore 17,00 alle 18,30 da Lunedì a Venerdì – direzione/segreteria /contatti Vice Presidente Anna De Santis, Consiglieri Teresa Scermino, Antonio Adinolfi, Orsola Capuano – gli orari del mese ed aggiornamenti saranno comunicate tramite avviso sulla pagina Universita’ della Terza Eta’ e Tempo Libero di Cava de’ Tirreni e/o Amici dell’Università della Terza Età e Tempo Libero di Cava dè Tirreni e canale whattup “Università della Terza Età e del Tempo Libero di Cava de’ Tirreni”.

L’autunno e non solo nei versi di Virginia Gattegno.

Non posso nascondere, e perché poi dovrei? , una profonda emozione  nell’aver fra le mani questo libro di poesie “Pensieri nella vecchiaia. Raccolta di poesie“,  prezioso dono della carissima amica Donatella Cipollato. Libro postumo della Mamma Sig.ra Virginia Gattegno. Non è un libro come tanti né lo sono i suoi versi.
Questi dolorosissimi, ad esempio:

Dimenticare Auschwitz

Vorrei…
che le mie figlie avessero
una vita felice.
Vorrei
che un dio
mi aspettasse
al termine della mia vita
ma soprattutto vorrei
dimenticare Auschwitz.
Ma non posso (non ci riesco.)

(da Virginia Gattegno, Pensieri nella vecchiaia . Raccolta di poesie, L’orto della Cultura Pasian di Prato, Udine, 2017)

Mi astengo, sarebbe quasi un atto di profanazione, da qualsiasi commento di analisi critica del testo.
Ma chi era, o meglio chi è la signora Virginia, che dolorosamente alla fine della sua pur lunga vita, confessa che indelebile è l’atroce memoria di Auschwitz ?Una bambina come tante che da Roma dove è nata (1923), si trasferisce con tutta la famiglia a Rodi. È il 1944. Virginia ha ventuno anni. Tutta la sua famiglia, nonna, madre, una sorella e due fratelli, un adolescente e un bimbo di soli quattro anni, sono deportati, perché ebrei, dai nazifascisti nel campo di sterminio di Auschwitz. Il piccolino, la nonna e la madre, già il giorno dopo sono condotti nella camera a gas. Fortunatamente, con l’arrivo dei soldati russi, le due ragazze scampano all’orribile loro destino. L’altro fratellino, purtroppo, era già morto.
Virginia avrà poi una vita affettiva, un marito e due figlie, Raffaella e Donatella, e professionale, insegnante elementare e sempre con sé, nei suoi lunghi giorni di vita, quel suo diario segreto, fitto di poesie o semplici pensieri come lei chiamava i suoi scritti. Ed eccoli i suoi pensieri/versi. Sua figlia Donatella con molta discrezione, mi precisa: “Non so se si possono chiamare versi. Leggili con un pizzico di indulgenza, mia madre non è stata una “vera” poetessa né ha mai pubblicato nulla, ma una donna che ha confidato la sua lunga ma dolorosissima vita a queste ingiallite pagine.”
Ed eccolo un “pensiero” di estrema attualità temporale e non solo.

Fine d’estate

Non sarò certo la prima
a cantare la dolcezza dell’ autunno,
la bellezza dei suoli cieli tersi
dei suoi colori smaglianti.
Però la fine dell’ estate
mi infonde
una sottile malinconia
quasi un presagio di morte.
Se ne vanno le lunghe giornate
di luce senza fine
l ‘odore delle zolle
calde di sole
la natura che scoppia
come un frutto maturo
e il suo languore sensuale
ci sfinisce e ubriaca.Arriverà
la prossima estate?

                                  V.G.

Si schernisce Virginia con dolce modestia: “Oddio, si sarà detto, parlare dell’autunno io ? Dopo, ad esempio, “San Martino “? Ma questi versi l’assolvono: può e giustamente parlarne. Cifra poetica, forse, non palesemente prorompente, ma fin dai primi versi si evidenzia un perfetto intreccio ritmico caratterizzato dall’uso di alcune assonanze (suoli/colori), (cieli/tersi) e poi ancora (infonde/morte) (odore/ sole). Ma: “ la fine dell’ estate/ mi infonde/ una sottile malinconia/ quasi un presagio di morte. “ Ecco il topos centrale dell’intera poesia: il dolore. L’infinto dolore è come in attesa, arrivano i giorni autunnali e con essi “Se ne vanno le lunghe giornate/di luce senza fine/l’odore delle zolle/calde di sole.” E’ la natura che s’impossessa del suo animo a testimoniare il suo timore che il dolore è lì in agguato pronto a ghermirla. Il tutto elegantemente connotato dal costante intreccio ritmico che si rafforza attraverso l’uso di figure retoriche fondamentali come la bella similitudine “la natura che scoppia /come un frutto maturo” seguita da un’intensa sinestesia “e il suo languore sensuale/ci sfinisce e ubriaca”. Da notare l’uso di questi due versi, sfinire e ubriacare, cosi umanamente carnali proprio dell’uomo nel suo abbandono dovuto allo scoppio della natura in estate. Ma è l’ultimo verso che disorienta e turba il lettore “Arriverà la prossima estate?”
Perché mai, viene da chiedersi, non dovrebbe arrivare la prossima estate come da sempre? Nulla di più scontato. Ma non per Virginia: tanta è stata la sua sofferenza, il suo atroce dolore nell‘inferno di Auschwitz che nulla ormai può essere dato per certo.
Quelle atrocità perpetrate contro uomini, donne e perfino bambini, non solo non possono essere dimenticate né si può accettare, semmai, un revisionismo storico che offende e rende complice anche di quanti ancora oggi perseguono come insano modello politico sociale, l’annientamento fisico d’interi altri popoli.

ma soprattutto vorrei
dimenticare Auschwitz.
Ma non posso (non ci riesco.)

Cava de’ Tirreni (SA). Il Presidente del Sacrario Militare suggerisce di recintare il monumento ai caduti in guerra di Cava de’ Tirreni

La proposta all’indomani del ritrovamento del monumento imbrattato da lattine e rifiuti.


“È con profondo dolore e rammarico che ho appreso del ritrovamento del monumento ai caduti di Cava de’ Tirreni imbrattato da lattine e rifiuti. Questo gesto non è solo un atto di inciviltà, ma un oltraggio al ricordo di coloro che hanno dato la vita per la nostra libertà”. Così il dott Daniele Fasano, Presidente del Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni commenta la notizia dell’oltraggio al monumento imbrattato da lattine e rifiuti. “La vista di un monumento così significativo ridotto in questo stato ci ferisce tutti – aggiunge – La nostra memoria e il nostro patrimonio meritano di essere protetti e onorati con il massimo decoro”. Ed ecco una possibile soluzione. “Per prevenire il ripetersi di simili atti, è necessario agire – sottolinea Daniele Fasano- Propongo l’installazione di una recinzione che non sia un freddo ostacolo, ma un deterrente discreto e rispettoso. L’idea è di utilizzare una barriera bassa in vetro infrangibile, simile a quella presente nelle tribune degli stadi. Questa soluzione offrirebbe una protezione efficace senza compromettere la visibilità e la maestosità del monumento. Inoltre, si potrebbero posizionare dei cartelli che indichino chiaramente che l’area è interdetta e che è vietato oltrepassare la barriera. Questo è un gesto di amore e di tutela verso il nostro patrimonio e la nostra storia. Spero che questa misura possa servire a preservare la sacralità di questo luogo per le generazioni future, onorando il ricordo dei nostri caduti come meritano”. (Lara Adinolfi)

Cava de’ Tirreni (SA). Giubileo for All, mercoledì 2 Luglio la presentazione dei percorsi giubilari.

“Sette Chiese, un unico cammino di storia, fede e inclusione”. Un percorso giubilare accessibile a tutti nel cuore della Diocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni.


Si terrà mercoledì 2 luglio alle ore 19.30 presso il Complesso Monumentale di San Giovanni a Cava de’ Tirreni, la presentazione ufficiale dei percorsi giubilari “Giubileo For All”, unica tappa riconosciuta in Regione Campania dalla Conferenza Episcopale Italiana nell’ambito del Giubileo dedicato al tema dell’accessibilità universale.

All’evento, moderato da Paolo Landi (presidente dell’Associazione Archeoclub La Cava), parteciperanno Vincenzo Servalli (sindaco di Cava de’ Tirreni), Rosanna Romano (Direzione Generale per le politiche culturali e il turismo – Regione Campania), Raffaella Bonaudo (Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Salerno e Avellino), Anna Padovano Sorrentino (Consigliera delegata ai PICS Cava de’ Tirreni). Alla presentazione interverranno anche: S.E. Mons. Orazio Soricelli (Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni), don Beniamino D’Arco (Vicario Generale dell’Arcidiocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni), don Francesco Della Monica (Direttore Caritas Diocesana Amalfi – Cava de’ Tirreni), Dino Angelaccio (Coadiutore gruppo accessibilità universale dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità – Presidenza del Consiglio dei Ministri), Pino Foscari (Docente Unisa e vicedirettore del Comitato Scientifico), don Pasquale Imperati (direttore Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici Diocesi Amalfi – Cava de’ Tirreni). Le conclusioni sono affidate all’on. Franco Picarone, Presidente della Commissione Bilancio e Patrimonio della Regione Campania.
Il progetto, finanziato dalla Legge di Bilancio 2025 della Regione Campania, è realizzato sotto il coordinamento del Vicario Generale, don Beniamino D’Arco e del Vicario Episcopale per la Pastorale, don Mario Masullo, ed ha visto la fattiva partecipazione del responsabile dell’Ufficio diocesano per i Beni Culturali, don Pasquale Imperati e del prezioso supporto di don Andrea Pacella.
L’iniziativa tocca sette chiese del territorio dell’Arcidiocesi, da Cava de’ Tirreni, a Positano, da Amalfi a Tramonti passando per Agerola, e si distingue per l’impegno concreto nel rendere i luoghi della fede realmente aperti e fruibili a tutti:

1. Chiesa di Santa Maria del Santissimo Rosario – Bomerano (frazione di Agerola)
2. Rettoria di San Benedetto – Amalfi
3. Basilica di Maria Santissima Incoronata dell’Olmo – Cava de’ Tirreni
4. Santuario “Piccola Lourdes” – Santissima Annunziata – Cava de’ Tirreni
5. Chiesa di Santa Maria dell’Assunta – Positano
6. Chiesa di San Francesco – Polvica (frazione di Tramonti)
7. Chiesa di Santa Maria delle Grazie – Raito (frazione di Vietri sul Mare)

Ciascuna delle sette chiese presenta un completo abbattimento delle barriere architettoniche e, grazie al progetto, si è intervenuti anche sull’abbattimento delle barriere cognitive, attraverso la realizzazione di materiali descrittivi tradotti in LIS, Braille e lingua inglese. Questo approccio innovativo consente di valorizzare non solo il patrimonio storico, artistico e culturale, ma anche di accompagnare il visitatore in un percorso spirituale: ogni tappa è arricchita da uno specifico itinerario di fede e dalla possibilità di scoprire opere d’arte significative, custodite in questi scrigni di bellezza architettonica e paesaggistica.
Il progetto si inserisce nelle attività del Giubileo For All, che vede coinvolti come partner anche l’Abbazia Benedettina della Santissima Trinità, la Caritas Diocesana Amalfi-Cava e l’Associazione Archeoclub La Cava, impegnati a loro volta in iniziative tese a raccontare e valorizzare i luoghi simbolo della città di Cava de’ tirreni nell’ottica di una accessibilità universale.