“POESIA” mensile fondato e diretto da Nicola Crocetti compie 30 anni. In edicola un numero speciale: “La nostra storia in versi”

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Poesia”, mensile internazionale di cultura poetica, Fondazione Poesia Onlus, compie trent’anni. Trentennale festeggiato con un numero speciale: “30 anni. La nostra storia in versi”. Scrive il poeta e traduttore Nicola Crocetti, ideatore ed anima di quest’ importante mensile, voce autorevole nel panorama poetico internazionale: ”Trent’anni fa, quando nacque “Poesia”, nessuno avrebbe scommesso, non diciamo sulla sua durata, ma sulla sua sopravvivenza per un periodo superiore a qualche mese o a pochi anni. Di anni ne sono passati trenta, e siamo qui”. Ed io fui tra i primissimi lettori. Finalmente si poteva leggere della Vera Poesia e non solo italiana. Ricordo bene l’acquisto della prima copia. Ero a Bergamo nel gennaio del 1988. Mi ero recato, quella mattina, in Città Alta presso la Biblioteca Angelo May per consultare un antico volume sulle Rime di Bernardo Tasso. All’uscita, all’edicola dei giornali, la mia attenzione fu colpita da questa nuova testata. Incominciai a leggerla subito, quasi avidamente. Ricordo, ero in funicolare che da Bergamo Alta porta a Bergamo Bassa. Ne divenni un fedele abbonato. Giovane poeta potevo “andare a Lezione di Poesia” dai Grandi: Pavese, Luzi, Fortini.,… fino ad essere, in seguito, “ospitato” su quelle stesse pagine ( l’ ultima volta fu a gennaio dello scorso anno: il mio Calcio d’autore recensito dal poeta e critico Plinio Perilli). Questo numero speciale che consta di più di 200 pagine, si apre con gli auguri-ricordi di alcuni poeti: “Con la rivista “Poesia” è stato amore a prima vista. Ricordo benissimo il primo numero, nel gennaio del 1988, le foto di Rebora e Baldini, …! (Milo De Angelis); “ In un caffè del centro di Milano. autunno del 1987- Nicola Crocetti mi comunicava la sua “pazza idea”: fondare una rivista di poesia e chiamarla col nome più naturale “Poesia”.(Silvio Ramat); “Una rivista come “Poesia”, per restare nella metafora, è una sorta di faro, che da un ideale promontorio di terraferma illumina queste isole e ne annulla le diversità…” (Silvio Raffo). Segue un compendio lungo trenta anni: testi di poeti italiani e stranieri, nomi già noti a fianco d’altri che, confesso, furono per me vere scoperte. Poeti non solo di lingue neolatine, ma d’idiomi di tutto il mondo. Una rivista che orgogliosamente e legittimamente, fa dire ancora a Crocetti: “ Da trent’anni siamo la rivista di poesia più diffusa d’Europa e una delle prime al mondo. Alcuni numeri hanno raggiunto la tiratura di 50 mila copie, per poi assestarsi sulle 20.000 copie….” per concludere: “La poesia non è per chi non la merita”.

Tra le moltissime poesie, ho scelto Il poeta di Ghiannis Ritsos, notissimo poeta di lingua greca, nella traduzione di Nicola Crocetti.

Il poeta

Per quanto si bagni la mano nell’oscuro,
la mano non si annerisce mai. La sua mano
è impermeabile alla notte. Quando se ne andrà
(perché un giorno tutti ce ne andiamo), credo che resterà
un sorriso dolcissimo in questo mondo
che dirà incessantemente “sì” e ancora “sì’”
a tutte le secolari speranze vanificate.

Karlòvasi, 17,VII.87

Ghiannis Ritsos

Traduzione di Nicola Crocetti

(da Poesia, mensile internazionale di cultura poetica, Anno XXXI gennaio 2018 N.333 Fondazione Poesia Onlus, Milano, pagine 211, Euro 10,00)

Che questosorriso dolcissimo” resti e continui ancora a illuminare -anche dalle pagine di Poesia – per un “ incessantemente “sì” e ancora “sì’”.

Ghiannis Ritsos (Monemvasia,  1909 – Atene, 1990 ). E uno dei più importanti poeti greci del secolo scorso. Tra le sue opere maggiori, ricordiamo: Trattori (1934), Lo straniero (1936), Veglia (1941–1953). E tra le traduzioni in italiano di Nicola Crocetti, le recenti: Delfi: la sonata al chiaro di luna, introd. di Moni Ovadia, Crocetti 2012; Quarta dimensione, Crocetti, 2013.


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