Cava de’ Tirreni (SA). Il sogno e la luce show: cinquanta eventi previsti per le Feste, dal 23 dicembre al 18 gennaio.

Dal 23 dicembre è partito il programma degli eventi organizzati per le festività di fine anno e l’inizio del 2022 dal Comune di Cava de’ Tirreni, con la guida e la gestione dell’Assessore alla Cultura Armando Lamberti.

Il programma è nato tra mille difficoltà, generate soprattutto da una situazione economica in forte sofferenza e da una situazione sanitaria terribilmente delicata e in bilico. Contestualmente, però, hanno espresso la loro soddisfazione perché, sia pure in tempi leggermente dilatati e con inevitabili frenate e ritardi, le difficoltà sono state superate o bypassate e alla fine si è riusciti a comporre un programma di circa cinquanta manifestazioni, che, pur se lontane dalle centocinquanta dell’ultima edizione, quella preCovid del 2019, rappresentano un numero pur sempre ragguardevole. (vedi per i dettagli le due immagini a corona dell’articolo)

Per questo, come ha evidenziato l’Assessore Lamberti, l’edizione 2021-22 rappresenta un momento non di rottura ma di continuità rispetto a quell’ultima del 2019.

Nel nome di tale continuità è stata data all’iniziativa lo stesso titolo del 2019, cioè “Il sogno e la luce”.

Non è un fatto solo formale, perché sono rimaste alte la qualità, la varietà e la spettacolarità delle proposte, con tanta musica, tanta cultura… e tante occasioni di divertimento per i bambini e per gli adulti.

È possibile constatarlo, scorrendo le proposte indicate nella elegante voluminosa brochure che è stata distribuita in migliaia di copie per tutta la città.

In primo piano, spiccano gli ospiti più prestigiosi.

Va rimarcato, per la sera di venerdì 7 gennaio, il concerto del “Sanitansemble” del maestro Acunzo. Si tratta dell’Orchestra del Rione Sanità, che ha chiuso in bellezza il magnifico documentario di Alberto Angela su Napoli trasmesso in RAI a Natale. L’orchestra è conosciuta e apprezzata in tutta Italia non solo per la qualità musicale ma anche, e diremmo soprattutto, per il nobile e alto scopo sociale per cui è nata: è composta infatti tutta da ragazzi “a rischio” in un quartiere notoriamente “difficile”, il che significa recupero sociale e formazione di una coscienza collettiva. È una proposta che è già un modello, un incontro che emozionerà, un messaggio che rimarrà.

Sarà comunque la musica a farla da padrona per tutta la durata della manifestazione, con quasi venti eventi, compresa la proiezione del film “Lo schiaccianoci”. Tra questi spiccano, oltre ai già citati Sanitansemble, i concerti della trascinante cantante soul Sherita Duran (3 gennaio nella Chiesa di san Francesco) e dei coloriti “Napul’ è” (sempre nella Chiesa di san Francesco, 5 gennaio). E poi, la serata dedicata alle più belle arie d’opera, a cura dell’Accademia Iacopo Napoli (15 gennaio a Palazzo di Città), le ripetute performance della storica Corale Metelliana, o il concerto dell’Orchestra Giovanile Mozart… e via dicendo.

Ci sarà anche tanta attenzione agli spettacoli per bambini, dislocati un po’ in tutte le frazioni, dove assicurano divertimento il clown Lenny, al secolo Enzo Armenante, e altri performer,showman che hanno conservato giustamente il bambino che è in loro.

Un momento di artistica spettacolarità sarà possibile goderlo il 30 dicembre a San Francesco (18,30 e 20,30) con i “Tableaux vivants”, un gruppo che con plastici movimenti ricostruisce dal vivo la chiaroscurale e dinamica staticità dei quadri del Caravaggio.

In un periodo in cui sono stati già presentati circa venti opere nella rassegna “Un libro (quasi) al giorno”, non potevano mancare incontri con l’autore, tutti a Palazzo di Città, alle 18.

Ed ecco Il Traduttore, di Rosario Pinto (già effettuato il 23 dicembre), la raccolta di poesie Orfana, di Marianna Borriello (4 gennaio), la stimolante provocazione di Genesi di un complottista in tempo di Covid, di Nicola Pellegrino (11 gennaio) sui dubbi scatenati dalle incertezze dell’informazione nella prima fase della pandemia, il tuffo su un classico eroe del giallo, Il commissario Maigret, di Domenico Della Monica (18 gennaio).

La nascita e i contenuti di questo programma testimoniano non solo il permanere di una vitalità messa a forte rischio dagli eventi sociali e sanitari, ma anche lo sforzo fatto dagli amministratori per garantire la massima qualità col minimo delle risorse.

In questo senso bisogna dire grazie non solo alla tenacia da panzer dell’’Assessore Lamberti (che alla fine ha “superato la nottata” anche facendo le nottate …), ma anche alla generosità di molti privati, che, sensibili al grido di dolore del “panzer”, hanno offerto un sostegno vitale e insostituibile per la maggior parte delle manifestazioni.

Data la precarietà della situazione sanitaria, per favorire la realizzazione in sicurezza di tutti questi eventi, l’Amministrazione ha garantito già in partenza l’applicazione di tutte le norme Anticovid nel pieno rispetto delle leggi vigenti.

Ci sono quindi tutte le premesse e le speranze perché le Feste siano ricordate anche per “i sogni e le luci” dettati dall’Avvento d’Amore e di fede e non solo per i grigi tremori causati dall’Avvento delle varie varianti …


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