Cava de’ Tirreni (SA). “Briciole di eternità”. Poesie al naturale commentate dall’Intelligenza Artificiale.

La poesia che viene dal cuore e il commento che viene dal chip: un’accoppiata intrigante e pionieristica che sarà proposta, questa sera, giovedì 11 aprile a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni alle ore 18,15, nell’ambito della rassegna “Un libro (quasi) al giorno”, organizzata dall’Amministrazione Servalli, curata dal Consigliere delegato alla Cultura Armando Lamberti.

Sarà infatti presentato il libro “Briciole di eternità”, di Gina Rotolo, edito da “Il Quaderno edizioni”. Oltre alla poetessa, parteciperanno, per saluti e interventi, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lorena Iuliano, il Consigliere delegato alla Cultura Armando Lamberti, l’Editrice Stefania Spisto, Francesco Romanelli e Angela Vitaliano, (Presidente e Dirigente dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone”, Teresa e Rosanna Rotolo, lettrici e commentatrici. Conduzione e introduzione di Franco Bruno Vitolo, curatore del libro e coordinatore della Rassegna.

L’opera è composta da trenta coinvolgenti poesie, ricche di slanci lirici e vibrazioni interiori, stilisticamente tradizionali e improntate a tematiche classiche, come la famiglia, la natura, la società, le emozioni, tutte pregne di valori altissimi che regalano “briciole di eternità”.

L’originalità, che potremmo dire quasi assoluta, è data non tanto dal fatto che sono analizzate una per una, fatto già di per sé inusuale, ma che tale analisi è stata integralmente fatta da AI, cioè l’Intelligenza Artificiale. E “lei”, l’AI, come potrà verificare chi leggerà il libro, se l’è cavata in modo sorprendente nell’effettuare la sintesi e nel cogliere le tematiche, le atmosfere, le figure retoriche, il messaggio… e perfino le emozioni, pur non potendo essa stessa provarle per ovvi motivi.

Sia però ben chiaro che il tutto non è l’ipotesi di una sostituzione dell’uomo con la macchina, possibile in campo scientifico ma non certo in campo letterario, tuttavia la modernità della proposta e i contenuti stessi dei commenti possono essere stimolanti per chiunque. In ogni caso è un esperimento che valeva, e vale, la pena di fare, per orientarci adeguatamente nelle nuove praterie tecnologiche e culturali che stiamo attraversando.


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