Giusella De Maria, profetessa in patria. La scrittrice cavese ha presentato con successo il suo romanzo ai giurati del Badia, ai concittadini ed a “Incostiera.it”
CAVA DE’ TIRRENI (SA). A Modena, dove attualmente insegna italiano agli stranieri, Giusella De Maria se ne è tornata più arricchita, più sorridente, più riscaldata…e ancora meno ipocondriaca. Se l’è goduto, il blitz promozional-affettivo che tra il trenta maggio e l’1 giugno le ha permesso di presentare, finalmente, alla sua città di origine, di scuola e di famiglia, il suo primo romanzo Mondadori, Io non sono ipocondriaca, con cui dal 25 marzo si sta divertendo a divertire e ad emozionare “sul serio” una bella fetta di lettori italiani.
La mattina del 30 maggio è avvenuto l’approccio simbolicamente più significativo, nella Biblioteca Comunale di Cava de’ Tirreni, dove ha incontrato gli studenti giurati del Premio Badia 2014, lei che da studentessa aveva vinto l’edizione 2002 e da scrittrice non ancora Mondadori, con Suona per me (Avagliano Editore) si era piazzata sul podio nell’edizione 2012, lanciandosi poi nell’Olimpo nazionale, prima romanziera cavese ad avere un tale onore.
È stata una conversazione allegra ed empatica, ricca della sua storia di gabbiano in volo e delle “speranze studenti” con gabbianismo incorporato. Era lei la star: forse mai è stata finora più star agli occhi degli studenti, ma forse mai si è sentita meno star, collocata come era tra persone di pochissimo più giovani, provenienti da quel fertile giardino scolastico in cui poco tempo fa lei, brillante promessa del Liceo “Genoino”, riempiva le sue prime pagine ricche di humour e di brillanti fantasie.
La conversazione è stata agile, favorita anche dalla freschezza delle signore della Biblioteca, la Direttrice Teresa Avallone e la Coordinatrice amministrativa del Premio Mena Ugliano, dal paterno abbraccio del Prof. Antonio Avallone (ex Presidente del Distretto ed uno dei patron storici del Premio), dalla sorridente complicità della coetanea Clelia Ferrara (assessore all’istruzione anche lei con un gabbiano nel motore dei sogni), dall’attenzione ammirata di Barbara Cussino, Dirigente della Biblioteca Provinciale, dai carezzevoli applausi dei docenti e degli studenti, che festeggiavano la scrittrice vicina al porto ma nello stesso tempo coccolavano quella festa personale della lettura che rimane per tutti il Premio Badia.
La sera del giorno 30, salto con l’asta verso Amalfi, dove, inaugurando la rassegna Incostiera.it, che per due mesi circa inonda la costiera di iniziative culturali, ha incassato non solo applausi e consensi ma anche la chicca di un premio mica male: il riconoscimento come migliore scrittrice emergente, che le sarà consegnato ufficialmente l’11 luglio p.v. nello stellare scenario maremontino di Villa Guariglia, durante la cerimonia finale della Rassegna.
La gongolata finale è giunta la sera dell’1 giugno, quando nello spazio teatrante della Libreria Bar Rodaviva, in via Montefusco, ha celebrato la prima presentazione ufficiale del suo libro, intervistata dal sottoscritto, con il supporto di classe (al Liceo Genoino le loro aule erano adiacenti…) e di alta classe di Valeria Monetti, attrice e cantante di livello nazionale, lanciata una decina di anni fa dal primo Amici, allora denominato Saranno famosi, quando bisognava essere veramente talenti versatili e completi. E Valeria lo era, e lo è, altroché…
È stata, questa serata, un viaggio intelligente nelle talentuose policromie del romanzo ed una finestra tenera sulla sua “cavesità” e sulle vibrazioni affettive di stampo familiare che hanno formato il suo cuore e dato colore alla sua penna. Un ulteriore punto di partenza, un rinnovato soffio di vento sulle vele dei suoi sogni …
E che l’ipocondria sia benedetta, gabbiana Giusella …
- Giusella con un gruppo di giurati e docenti prima dell’incontro in Biblioteca
- Giusella con un altro gruppo di giurati e di docenti
- La Direttrice della Biblioteca, Teresa Avallone, presenta l’incontro con allegro piglio leonino
- Giusella con l’Ass. alla Pubblica istruzione Clelia Ferrara
- Giusella intervista una giurata
- Giusella ed il Prof. Antonio Avallone
- Giusella racconta ai giovani studenti la sua avventura umana e letteraria
- Giusella legge un frammento del suo libro
- Mena Ugliano, Giusella, una giovane giurata ed un fascio di fiori buono e giusto
- Valeria Monetti legge le pagine del romanzo al Rodaviva
- Alessandra e Valeria Ruggiero, l’addetto stampa Luca Badiali e, alle spalle, Enrico Burlando, festeggiano con Giusella il successo della presentazione del suo libro al Rodaviva
- Giusella con la mamma, la sorella ed il nipotino festeggia l’avvenuta presentazione del libro
Commenti non possibili