La violinista cavese Alessia Avagliano, 22 anni, in master con Schwartz ed in concerto con l’Oscar Bacalov
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Sta conseguendo il Master Concert presso l’Haute Ècole de Musique di Losanna in Svizzera, sotto la guida del M° Sergiu Schwartz: un corso per pochissimi allievi severamente selezionati da ogni parte del mondo. E a Ferragosto si esibisce in concerto a Cassino, con Luis Bacalov, musicista da Oscar, l’autore delle celeberrime musiche de Il postino.
È decisamente un periodo d’oro per la cavese Alessia Avagliano, giovanissima promessa della musica internazionale, “sfornata” solo ventidue anni fa da Lucio “mastrofornaio” e da Imma, i due gestori della premiata forneria Avagliano di via Atenolfi, orgogliosi del suo tenace orgoglio vincente, perennemente emozionati della sua splendente tenerezza.
Il suo arco è un violino Claude Lebet, la sua freccia un talento fresco e precoce, il suo bersaglio il successo. E la sua benzina sono i sogni che coltiva fin da quando, apertasi al fascino delle sette note, a dodici anni ha cominciato a studiare sotto la guida del M° Natalie Tchaikovski, dal cognome molto benaugurante, per poi diplomarsi a vent’anni con il massimo dei voti e la lode, nella classe del M°Antonio Autieri, presso il Conservatorio G.Martucci di Salerno, con la cui orchestra nel 2009 ha suonato nella Basilica di San Pietro al cospetto di Papa Benedetto XVI.
Ha già partecipato a diverse masterclasses di alto perfezionamento in Italia e all’estero tenute da artisti di grande spessore, quali: Zackhar Bron, Salvatore Accardo, Pavel Vernikov, Mariana Sirbu, Felice Cusano, Igor Volochine, Aldo Matassa, Francesco de Angelis.
In formazione orchestrale ha debuttato a soli sedici anni, con l’Orchestra Sinfonica di Bulgaria diretta dal M° Leonardo Quadrini, esibendosi poi in sale importanti come l’Auditorium “Oscar Niemeyer” di Ravello, l’Opéra di Losanna (Svizzera), la Salle Métropole di Losanna (Svizzera).
Il 2014 è stato, come già detto, un anno d’oro, anche perché ha assaporato il primo successo come solista suonando Mozart, su invito dell’Orchestra Filarmonica Campana. Poi, l’incontro con Bacalov e, nel frattempo, la prestigiosa ammissione al Master di formazione con Sergiu Schwartz, il giovane e già prestigioso violinista israeliano, che negli USA è un divo dell’archetto, famoso tra l’altro per dolcezza che sa imprimere alle tonalità dei suoni.
E, per gradire, aggiungiamoci pure un concerto in trio nel Castello di Mesagne, in Puglia, e, il 23 agosto, un’esibizione in quartetto a Nocelle di Positano.
Per gradire ancora di più, ci piace ricordare quel giorno in cui, violinista ancora pulcina, cominciò a mostrarsi al pubblico della sua Cava nella Sala del Consiglio Comunale, in compagnia di altri due musicisti, in occasione del Premio Letterario “Badia”. In quell’implume sorriso carico di batticuore già si intravedevano i segni inequivocabili del talento in erba.
E oggi che quel talento comincia a volare al di sopra dell’erba e la nostra Alessia ha già un bell’avvenire dietro le spalle, il ricordo di quella sera si apre in un sorriso collettivo, colorato dal batticuore della soddisfazione e dall’augurio di un “viaggio” degno dei suoi sogni…e ricco di armonie degne delle sue lucenti pupille in esplorazione.
- La classe dei supervioliniisti in erba of the world. Il Maestro Scwartz è al centro, Alessia alla sua destra
- Alessia in empatia col suo violino
- Alessia e il suo violino:quasi una cosa sola
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