Le strane usanze degli altoatesini

altoatesiniALTO ADIGE. E pure questa vacanza per adesso, è finita… ci vuole poco per andare e tornare, anzi pochissimo e le ferie rimangono un ricordo ancora fresco. Anzi freddo, considerato che di freddo ne ho preso abbastanza lassù sulle montagne dell’Alto Adige. Che poi non capisco perché sia Italia, da quelle parti. Si vede e si sente chiaramente che sono austriaci, nonostante le guerre, il risorgimento o chissà cosa è successo da quelle parti. Troppo diversi.
Sarà il clima, le montagne, il cibo, ma è troppo evidente che non è lo stessa nazione dove sono nato.
A partire dall’indole. Intanto, tutti da quelle parti sono in piedi all’alba, compresi i turisti, alle 6:30, per le passeggiate nel bosco. Che sembra una delle poche cose da fare. Le auto, fortunati loro, si usano poco, anche perché c’è poco dove andare, nei paesi. A parte la Casa della Cultura ed il posto dove suonano, si fa fatica a trovare un giornalaio. O meglio vendono riviste, 70% in tedesco e 30% di gossip in italiano.
Tra loro, in tedesco, quegli italiani parlano infilzando uno “Jaja” allegramente dopo l’altro, ma guai a rivolgere loro qualche frase complessa tipo “dove essere farmacia” che ti rispondono educatamente “zì” forse per non dispiacerti. ALTO ADIGE. Perché sono allegri e buoni quando rispondono dando l’impressione di non capire una parola di italiano, proprio come io non capisco una parola di austriaco, quando vado in Austria. Ma si sa, quella è un’altra nazione.
Alle 18 chiudono i supermercati, ma ci sono distributori automatici di salsiccioni e formaggelle, così che se si hanno alcune voglie notturne, possono passare. Una sera mi hanno risolto un paio di tomini affumicati. Buoni. Ottimo anche lo yogurth, ma guai a mangiarne troppo che poi ti inacidisci. E qui sarà questione di indole, ma l’aggressività esce fuori quando attraversano le strisce pedonali, specie se sono famiglie complete. In pratica fanno così. Tu che vai piano sulle stradine in salita, non devi intuire se i pedoni stanno facendo qualcosa o attraversano. Sono abituato al fatto che se il pedone mette un piede sulla strada, vuole attraversare, allora mi fermo, ma alcuni di quelli no. Stanno buoni sul marciapiede e nel linguaggio non verbale cittadino, esprimono la loro intenzione di star fermi, allora tu vai avanti ed a quel punto il capofamiglia si getta in avanti con uno scatto repentino con una carrozzina vuota ma gettare proprio, mica per scherzo, al che tu inchiodi e lui e tutta la famiglia urlano in lingua teutonica con un coretto stonato per dimostrare che così si fa, da quella parti. Prima o poi quei poveri bambini diventeranno orfani, purtroppo, che con un padre così deficiente prima o poi lo raccoglieranno con la paletta…
Per fortuna di gente così non ce n’è tanta in Italia … (Kremuzio, libero.it)


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