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“Il Diabete. Meglio se lo conosci”, a Santa Maria di Castellabate seconda tappa del tour della prevenzione
SANTA MARIA DI CASTELLABATE (SA). Dopo il grande riscontro ottenuto nella tappa di Capaccio, con oltre 150 cittadini che si sono sottoposti ai test glicemici gratuiti, ritorna il tour della prevenzione “Il Diabete. Meglio se lo conosci”, organizzato da Humanitas Salerno, Associazione “ATDI – Team diabetologici italiani onlus” e Associazione Onlus Stranieri nel Mondo in collaborazione con l’Istituto Polidiagnostico Santa Chiara di Agropoli, centro antidiabete autorizzato.
Il secondo appuntamento si terrà domenica 19 febbraio in piazza Lucia a Santa Maria di Castellabate. Nel comune cilentano, dalle ore 8,30 alle 13 e dalle 16 alle 18, sarà presente un camper/ambulatorio itinerante nel quale i cittadini potranno effettuare il test della glicemia, ricevere consulenza medica qualificata e materiale informativo per la cura e la prevenzione della malattia.
L’iniziativa “Il Diabete. Meglio se lo conosci” si avvale del patrocinio della Provincia di Salerno e dei Comuni interessati dal tour: Agropoli, Capaccio e Castellabate.
“In base alla nostra esperienza, ci rendiamo conto che le persone affette da diabete che vivono in queste zone non riescono a trovare i servizi e l’assistenza di cui hanno bisogno – sottolinea la dottoressa Rosetta Di Buono, titolare dell’Istituto Polidiagnostico Santa Chiara di Agropoli – Questa situazione crea numerosi problemi a livello sociale. In qualità di centro antidiabete autorizzato, ci poniamo come punto di riferimento per tutti i cittadini del territorio che convivono con questa patologia.”
“Il diabete è diventato una vera e propria epidemia. Ogni anno ne soffrono sempre più persone in tutto il mondo. – spiega il dottor Pasqualino Calatola, presidente dell’Associazione “ATDI – Team diabetologici italiani onlus” – I costi sanitari e sociali, diretti ed indiretti, sono enormi e in costante aumento. Basta pensare che la spesa totale annua del Sistema Sanitario Nazionale è di diversi miliari di euro. Per questo motivo, iniziative come il tour della prevenzione contribuiscono a sensibilizzare la popolazione su questo tema e migliorare le condizioni di vita dei cittadini.”
Il tour della prevenzione si concluderà domenica 26 marzo in piazza Vittorio Veneto ad Agropoli.
Presentata la quinta edizione dell’Annuario Arte e Cultura dell’Accademia di Michelangelo Angrisani: una festa di qualità, una bella promozione di creatività
CAVA DE’ TIRRENI (SA) e CASTEL SAN GIORGIO (SA). Gran festa presso la Sala del Consiglio Comunale di Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, per la pubblicazione di Parole,segni e colore, quinta edizione dell’ annuario dell’Accademia Arte e Cultura, una ultraventennale istituzione artistica fondata dal cavese Michelangelo Angrisani con sede a Castel San Giorgio, paese natio del fondatore.
L’Accademia ha alle spalle un’attività intensa e prestigiosa: un’azione incisiva di promozione sul territorio, annuali corsi di formazione, valorizzazione di numerosissimi artisti locali e non, spazio per ii “baby artisti”, gran vivaio di Cultura, istituzione di un Concorso Internazionale di Pittura e di Letteratura, apertura di legami stabili con altri paesi, in primis la Romania (ma esistono rapporti anche con pittori israeliani, francesi, belgi, brasiliani e spagnoli).
L’annuario è sempre più bello ed elegante, oltre che impreziosito già dall’anno scorso dalle notazioni critiche relative alle opere pubblicate, scritte per la parte letteraria dallo scrivente Franco Bruno Vitolo e per quella artistica da Luigi Crescibene, con la partecipazione qualificata di Fabio Dainotti. La sua pubblicazione è l’ennesima riprova della crescita dell’Accademia e soprattutto della feconda opera di sostegno dell’attività creativa, in campo pittorico e letterario.
È giusto elencare i nomi dei protagonisti, che sono la linfa feconda dell’Accademia:
Luigi Abbro, Nancy Avellina, Antonio Arpaia, Nunzia Alfano, Carmelina Alfano, Carmine Avagliano,Filomena Baratto, Saverio Barone, Daniele Biondi, Vincenzo Caccamo, Giuseppina Califano, Maria Cappuro, Maria Rosella Cetani, Paola cetani, Antonietta Ciancone, Anna Cervellera, Ettore Cicoira, Antonietta Maria Ilaria Cicale, Maria Flora Cocchi, Sofia Colajacovo, Daniela Conti, Lucia D’Aleo, Donato D’Angelo, Paola De Lorenzo, Fiorello Doglia, Marco Ghilardi, Assunta Gneo, Giuseppe Di Mauro, Nina Esposito, Emanuela Ingenito, Marilena Fanfani, Contrut O’Ion, Rosanna Ferraiuolo, Adriana Ferri, Anna Ferry-Ferrentino, Anna Mara Lombardi, Gianna Formato, Rosalba Ferilli, Laetitia Lescoat, Marina Marini, Stefano Ortolani, Jeanine Lucci, Rosaria Minosa, Annabella Mele, Concetta Masciullo, Valeria Nastri, Gennaro Pascale, Emanuele Occhipinti, Pasqualina Petrarca,Raffaele Picarella, Nicolae Adrian Popescu, Pierre Paul Marchini, Giuseppe Romano, Maria Raffaele, Giovanni Rotunno, Lorenzo Siani, Maria Stimpfl, Lucia Sottili, Francesco Terrone, Angela Maria Tiberi, Liliana Scocco Scilla, Giancarlo Trapanese, Pilar Segura Badia, Sergio Zappia, Dina Zilberberg, Francesca Vitagliano, Rosaria Zizzo, i Baby Artisti Enrica Maria Aiello, Andrei Dumitru Baciu, Mariana Larisa Dragomir, Vincenzo Middei, Denisa Paraschiva Juganariu, Constantin Iulian Lucaci, Immacolata Diana Turica, Nicoleta Andreea Onisimiuc, Bianca Elena Raileanu, Mihai Gabriel Ursulean, Francesco Volpicelli, Andrea Zappia, i collaboratori esterni Elena Mancusi Anziano, Luigi Crescibene, Fabio Dainotti, Rita Occidente Lupo, Franco Bruno Vitolo.
La manifestazione, presentata dalla giornalista Rita Occidente Lupo, sempre ottimamente “sul pezzo”, ha goduto del patrocinio morale del Comune di Comune di Cava de’ Tirreni ed è stata onorata dalla presenza del Presidente del Consiglio Comunale Lorena Iuliano e del professor Fabio Dainotti, oltre che dalle performance poetico letterarie della socia scrittrice-attrice Rosaria Zizzo.
È stata festa per gli artisti, ma lo è stata anche per il suo fondatore Michelangelo Angrisani, prestigioso e pluripremiato artista, che, doppiando l’attività della sua Accademia con l’organizzazione di iniziative non solo a Castel San Giorgio ma anche a Cava, da anni riesce ad offrire un importante punto di riferimento e di lancio per il territorio.
A riprova, i tre concorsi e le sei mostre che ha organizzato nella Città metelliana negli ultimi tre anni, di cui l’ultima nel dicembre scorso nel complesso monumentale di Santa Maria al Rifugio, dove tra l’altro ha ancora una volta sperimentato con felice esito l’accoppiata pittura-poesia
Angrisani, oltre che maestro di pittura e arti visive, è un signore dei pennelli, un padrone del disegno, interessato a creare dal disegno stesso e dalle increspature materiche le sfumature e le vaghezze capaci di esprimere lo stato d’animo perennemente inquieto di un artista alla ricerca costante di nuove espressioni e di una persona che con l’Arte vuole trasmettere ora il messaggio di una religiosità oltre le forme rituali, dolorosamente gioiosa e pacatamente egualitaria, ora il senso di una inesauribile vitalità interiore, intrisa di un’etica sensualità.
Nel corso della sua oramai ventennale carriera, nata da un amore connaturato fin dalla tenera età, egli ha maturato uno stile e delle tecniche raffinate, che, attraverso la varietà delle forme espressive usate (figurativo classico, figurativo simbolico, figurativo vago su materia, sculture) gli permettono di rendere con più convinzione il messaggio morale e religioso che è il fulcro della sua azione.
La novità più interessante e significativa viene dal cosiddetto colore del legno, cioè dalla tensione a dipingere nel legno e senza stravolgerne le tonalità cromatiche originali. Un’operazione che egli del resto attua anche con altre materie, prima di tutto il marmo. Non è un vezzo, perché egli parte dall’idea che l’Arte è anche un ponte rispettoso tra uomo e materia e quindi tra uomo e natura e quindi tra uomo e Dio.
Tra la visibilità degli artisti e degli scrittori e il giusto riconoscimento all’opera del fondatore dell’Accademia, è stata proprio una doppia festa, ma, con tali premesse, la vera festa è quella della Cultura e dell’Arte, che da iniziative come Arte e Cultura traggono la linfa per una reale speranza di futuro.
Buon viaggio, amici!
Nella mattinata dedicata a “Lolita D’Arienzo, una libellula che ha ripreso le ali”, è stato presentato agli studenti il Cortometraggio “Lolita, in punta d’ali”: la vittoria della Vita sul Dolore
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Duecento studenti, un cortometraggio poetico e stimolante, un regista maestro di cinema, una vicenda umana ad alto tasso di emozione e coinvolgimento, una mattinata diversa, una feconda lezione di vita.
Venerdì 10 febbraio 2017, presso l’Aula Consiliare di Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, promossa dal Comune e dall’Associazione Amici di Lola, è stata presentata la manifestazione Lolita D’Arienzo, storia di una libellula che ha ripreso le ali, con la prima proiezione cavese del cortometraggio Lolita, in punta d’ali, basato sulla vicenda di Lolita e diretto da Luca Guardabascio, regista e documentarista RAI.
Apollonia (Lolita) D’Arienzo, l’ex ballerina e maestra di danza, originaria di Vietri e residente a Cava de’ Tirreni, da diciotto anni vive immobilizzata dalla SLA e può comunicare solo con battiti di ciglia e con la luce sempre vivissima dei suoi occhi, espressione di una mente e di un cuore palpitanti, attivi, propositivi.
Nonostante la disabilità fisica, negli ultimi anni, da quando ha deciso di convivere attivamente con la malattia e di aprirsi al mondo, Lola ha fatto della sua casa un allegro porto di amicizia, ha partecipato a tante iniziative ed ha scritto tante poesie e ben quattro libri. All’ultimo di questi, In punta d’ali, è ispirato, sia pure alla lontana, il cortometraggio, che è stato presentato nel corso della manifestazione, il cui obiettivo primario era quello di far conoscere ai giovani una storia eccezionale di dolore e di capacità di reazione, che può valere per ognuno come una fondamentale lezione valida per tutta la vita.
Sono intervenuti Nunzio Senatore, Vicesindaco di Cava de’ Tirreni, Autilia Avagliano, Assessore alle Politiche Sociali, Lorena Iuliano, Presidente del Consiglio, Paola Landi, consigliera comunale, Luca Guardabascio, regista del cortometraggio, Carla Russo e Kevin Capece (rispettivamente Lola e il marito nella fiction), Maria Rosaria D’Arienzo, vicepresidente dell’Associazione “Amici di Lola” e sorella di Lola, Vittorio Tenneriello, figlio di Lola, Luigi Ferrone, ballerino del Teatro del San Carlo, Emilia Persiano, ex Dirigente del Liceo Scientifico “A.Genoino”, l’ex deputata regionale Anna Petrone e, con una nota scritta affidata a Vittorio, il neurologo Fernando Diasco, l’illustratrice della locandina, Eleonora Corrado. Via video, ha inviato il suo messaggio Enzo De Caro, noto attore TV, che ricopre nel corto la parte del dottore. Il tastierista Ernesto Tortorella e il soprano Margherita De Angelis (cantante del Teatro San Carlo) hanno “ciliegiato” la mattinata con brillanti pezzi musicali, insieme con Carla Russo, che ha letto significativi testi dagli scritti di Lolita. La conduzione è stata affidata allo scrivente.
L’atmosfera dell’incontro è stata molto coinvolgente: si è formato idealmente un gruppo a cerchio, nonostante la sala fosse rettangolare. Merito della convergenza “a squadra” di tutti gli intervenuti e della sensibilità di allievi e docenti, che hanno seguito con concentrato silenzio ed attenzione per tutti i novanta minuti.
E merito anche di alcuni momenti che sono rimasti profondamente impressi nella memoria.
La sigla iniziale, con la canzone “La donna cannone” (l’amore tra due “fenomeni da baraccone” che voglio affermare il diritto di sentirsi persone), armonicamente donata dalla soprano con una grintosa ed applaudita full immersion in mezzo al pubblico…
L’emozionata partecipazione delle figure istituzionali, che in quest’iniziativa comune in Comune hanno mostrato ai ragazzi il gusto possibile della “politica dal volto umano”…
La visione del cortometraggio… diciotto minuti di poesia e di riflessione, con al centro l’incontro di Lola con la malattia, impersonata da una danzatrice (Carmela Bucciarelli), che implacabilmente si impossessa di lei e la stronca fino al momento in cui lei decide “di farsela amica”, cioè, non potendo disfarsene, di imparare a convivere con lei. E potrà finalmente e consapevolmente sciogliersi i capelli della femminilità e riprendere la dignità del suo ruolo di donna, di madre, di persona. Un cortometraggio infiorato da una musica incalzante e pertinente, da un suggestivo alternarsi di dialoghi, danze, voci fuori campo, flashback, flash forward, ben organizzati da una regia dinamica, che ha saputo gestire con maestria le onde del montaggio e la persuasiva recitazione, verbale e gestuale, degli attori.
Le testimonianze, a squadra, del regista e degli attori del corto, che recitando hanno vissuto e rivissuto una storia la cui risonanza umana ed affettiva arriva fin nel più profondo del cuore…
L’emozionato messaggio visivo di Enzo De Caro, che ha sempre e ripetutamente esaltato la capacità di Lola di vincere la battaglia per far prevalere la dignità della persona sulle ombre soffocanti della malattia.
Le testimonianze, sempre a squadra, dei familiari e degli “Amici di Lola”… La vita di Lola è parte profonda della loro vita. In particolare, ha colpito la richiesta della sorella Maria Rosaria di partecipare con Lola ad incontri di formazione per un “volontariato professionale”. Ed ha emozionato la presenza del figlio Vittorio, che ha fatto capire tutti gli “spifferi” del suo travaglio familiare, della riconquista reciproca tra lui e la madre con tutti i sospiri di sollievo e di affetto annessi, ed anche, e diremmo quasi soprattutto, la possibilità di avere un dialogo normale tra madre e figlia, comprese coccole e discussioni, senza lasciarsi condizionare più di tanto dall’immobilità fisica.
E la consegna finale della targa degli “Amici di Lola” ad un Luca Guardabascio sorpreso ed emozionato, oltre che addolcito dalle parole di zucchero: A Luca, che ha addolcito la voce del dolore con la poesia della vita, che ci ha donato la maestria del suo occhio e il sorriso della sua amicizia, con sincera gratitudine e caloroso affetto… in punta d’ali.
Alla fine, tutti a casa, più caldi e più ricchi. I ragazzi hanno scoperto un nuovo mondo e nuove possibilità di vivere la vita ed affrontare le difficoltà Hanno capito, speriamo, che “anche il movimento del dito mignolo non è un diritto, ma un privilegio” e forse avranno un occhio in più per capire la magia che ci circonda.
Forse, ancora una volta la scuola è riuscita in quella che dovrebbe essere la sua funzione magica di sempre: trasformare uno specchio in una finestra. E dietro quella finestra c’è comunque la Vita, quella che comunque ci aspetta e che, per dirla con la Mannoia, dobbiamo imparare a tenerci stretta. E che sia benedetta …
Allergie ed anca, il 5 febbraio secondo appuntamento con “Le Domeniche della Salute”
CAVA DE’ TIRRENI (SA). “Diagnosi e prevenzione delle allergie” a cura del Dr. Francesco Pezzuto e “Patologia ortopedica dell’anca e delle articolazioni” a cura del Dr. Giovanni Simonini: sono i due screening in programma domenica 5 febbraio 2017 nella seconda tappa de “Le Domeniche della Salute”, ideate ed organizzate dal Rotary Club Cava de’ Tirreni. Appuntamento fissato dalle ore 9.00 alle ore 13.00 presso la sede del CRTF, sita a Cava de’ Tirreni (Sa) in via Onofrio di Giordano, n. 15. Due patologie molto diffuse, sulle quali i cittadini potranno avvalersi della competenza di eccellenti specialisti
Le allergie e la patologia ortopedica dell’anca e delle articolazioni: ancora un doppio screening nella seconda tappa de “Le Domeniche della Salute”, in programma domenica 5 febbraio 2017 a Cava de’ Tirreni (Sa). Dopo il melanoma ed il glaucoma, che hanno contrassegnato il primo appuntamento dello scorso 22 gennaio, l’iniziativa ideata ed organizzata dal Rotary Club Cava de’ Tirreni darà nuovamente la possibilità ai cittadini di sottoporsi a controlli su una doppia patologia. È la novità che caratterizzerà quasi tutte le tappe della VII edizione della manifestazione, promossa con il patrocinio della Città di Cava de’ Tirreni e con la collaborazione di CRTF – Centro di Radiologia e Terapia Fisica, Se.s.a.p. – Servizi sanitari e assistenziali alla persona e Grafica Metelliana.
Domenica 5 febbraio dunque, dalle ore 9.00 alle ore 13.00, la sede del CRTF, sita a Cava de’ Tirreni in via Onofrio di Giordano, n. 15, ospiterà gli screening “Diagnosi e prevenzione delle allergie” a cura del Dr. Francesco Pezzuto e “Patologia ortopedica dell’anca e delle articolazioni” a cura del Dr. Giovanni Simonini.
Il Dr. Francesco Pezzuto è Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Allergologia ed Immunologia clinica dell’ASL Salerno con sede a Mercato San Severino (Sa). Autore di numerosi lavori scientifici, è membro del Consiglio Direttivo nazionale della società scientifica AAITO – Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri.
L’allergia è una malattia del sistema immunitario caratterizzata da reazioni eccessive nei confronti di sostanze abitualmente innocue, come ad esempio pollini o alimenti. Con le allergie si può convivere e condurre una vita del tutto normale. Però le malattie allergiche più gravi possono rivelarsi talvolta fatali sia per accessi asmatici fortissimi che per il verificarsi di shock anafilattici. Per questo vanno diagnosticate in tempo e curate con terapie idonee.
La patologia allergica negli ultimi 50 anni ha avuto un drammatico aumento di incidenza: si stima che oggi ne soffra tra il 20% ed il 30% dei residenti nei Paesi industrializzati. In Italia i soggetti colpiti sono passati negli ultimi 30 anni dal 4% a quasi il 30% della popolazione, mentre la percentuale di bimbi allergici è cresciuta dal 7% del 1995 all’odierno 25%. Tra le forme più diffuse figura la rinite allergica, seguita dall’asma e dalle allergie alimentari, con il nuovo flagello della dermatite atopica che interessa oltre un milione di bambini.
In questa situazione a fare la differenza in senso positivo può essere la prevenzione, anche perché le allergie sono patologie che condizionano le relazioni sociali ed il rendimento scolastico. Prevenzione che può essere primaria, ossia volta ad evitarne del tutto la comparsa, o secondaria, cioè mirata – una volta avvenuta la sensibilizzazione – a non scatenare la comparsa di sintomi.
Contemporaneamente a quello sulle allergie si terrà anche lo screening su “Patologia ortopedica dell’anca e delle articolazioni” a cura del Dr. Giovanni Simonini. Ortopedico, specializzato in protesi d’anca e ginocchio, dal 2015 è Responsabile della VI Ortopedia presso l’Istituto Clinico Città di Brescia. Da anni effettua con successo interventi con la tecnica mini-invasiva per la protesi d’anca, che consente al paziente di camminare fin dal giorno successivo all’intervento.
I problemi articolari sono tra le principali cause di malattia. Una delle più comuni patologie articolari è l’artrosi dell’anca o coxartrosi, che consiste nel logorio graduale delle superfici articolari e che, se non diagnosticata per tempo, prosegue fino alla completa distruzione della cartilagine, con conseguente sfregamento, e quindi consumazione e deformazione, delle ossa presenti nell’articolazione. Situazioni di questo tipo provocano nel paziente forte dolore.
Le cause primarie dell’insorgenza dell’artrosi sono l’età ed il naturale deterioramento delle articolazioni negli anni. Una cattiva postura, sforzi eccessivi ed obesità costituiscono ulteriori fattori di rischio. Questa diffusa patologia si manifesta soprattutto dopo i 50 anni, ma può colpire anche fasce ben più giovani. L’eventuale presenza di una coxartrosi viene valutata durante la visita ortopedica dell’anca, esame medico tramite cui l’ortopedico specialista verifica l’esistenza di questa e di altre patologie, quali la necrosi della testa del femore, la displasia e l’artrite reumatoide dell’anca.
Al termine della visita ortopedica può essere disposta l’esecuzione di mirate indagini diagnostiche strumentali, all’esito delle quali può configurarsi anche il ricorso alla chirurgia ortopedica di tipo protesico, in grado di curare efficacemente la patologia degenerativa delle articolazioni, essenzialmente l’artrosi, ed in modo minore fratture, artriti e tumori.
Dopo gli screening del 5 febbraio, “Le Domeniche della Salute” proseguiranno con altre 9 tappe, “spalmate” fino al mese di maggio, la prossima delle quali è in programma domenica 19 febbraio: spazio allo “Screening dell’ipertensione arteriosa”, a cura del cardiologo Dr. Edoardo Bossone, ed all’“Ecografia pelvica”, eseguita dalla ginecologa Dr.ssa Ida De Marinis.
La prevenzione è garanzia di futuro. Per questo “il Rotary pensa a te anche di domenica”.