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Croce Rossa Italiana, venerdì 30 dicembre la presentazione della nuova ambulanza pediatrica e neonatale

StampaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Venerdì 30 dicembre 2016, alle ore 18.00, al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni (Sa) è in programma la presentazione dell’ambulanza pediatrica e neonatale acquistata dal Comitato metelliano della Croce Rossa Italiana. Fondamentale il contributo di numerose realtà cittadine, con in prima fila la Fondazione “Salvatore e Cornelia Vastano” Onlus. Alle ore 20.00, in Piazza Abbro, il taglio del nastro dell’attrezzatissimo mezzo di trasporto e soccorso per la partoriente, il neonato ed il bambino. Dal primo pomeriggio spazio agli stand della CRI cavese, dedicati alle tecniche di rianimazione e manovre salvavita pediatriche, alla cronistoria del progetto “Per un’Ambulanza… a misura di Bambino” ed alle attività per i più giovani

Una giornata di festa per celebrare la fase conclusiva del progetto “Per un’Ambulanza… a misura di Bambino”. Venerdì 30 dicembre 2016 la Croce Rossa Italiana Comitato di Cava de’ Tirreni (Sa) presenterà l’ambulanza pediatrica e neonatale, interamente acquistata grazie alla raccolta fondi svoltasi da dicembre 2015 a settembre 2016 ed al prezioso contributo di numerose realtà ed associazioni metelliane, con in prima fila la Fondazione “Salvatore e Cornelia Vastano” Onlus.

Prima ambulanza pediatrica e neonatale nella provincia di Salerno (la quarta in tutta la Campania), quella che sarà “inaugurata”, per poi essere gratuitamente a disposizione dei cittadini, è un’ambulanza pediatrica di tipo A, dotata di presidi specifici per la partoriente, il neonato ed il bambino. Un mezzo di trasporto per situazioni di urgenza-emergenza (e non solo), in grado di garantire il soccorso in tempi ottimali, assicurando la sicurezza del paziente e l’efficacia dell’intervento.

La nuovissima “Ambulanza… a misura di Bambino” sarà presentata ufficialmente venerdì 30 dicembre, alle ore 18.00, presso l’Aula Consiliare del Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni. Interverranno alla cerimonia:
Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni;
Giovanni Addis, Presidente della Croce Rossa Italiana Comitato Regionale Campania;
Valentino Catino, Presidente della Croce Rossa Italiana Comitato di Cava de’ Tirreni;
Vittorio Del Vecchio, Presidente della Fondazione “Salvatore e Cornelia Vastano” Onlus;
Giovanni Del Vecchio, Vicepresidente della Fondazione “Salvatore e Cornelia Vastano” Onlus.

Al termine della cerimonia (ore 20.00) appuntamento nella centralissima Piazza Abbro per il taglio del nastro dell’ambulanza pediatrica e neonatale. Un momento molto atteso ed emozionante, che sarà accompagnato dall’intrattenimento musicale a cura di “D.U.À. Band”.
 
Ma l’intenso programma di giornata partirà già nel primo pomeriggio. Dalle ore 15.00, infatti, saranno aperti in Piazza Abbro gli stand del Comitato metelliano della Croce Rossa Italiana, al cui interno saranno illustrate le tecniche di rianimazione e manovre salvavita pediatriche. Spazio anche alla cronistoria del progetto “Per un’Ambulanza… a misura di Bambino” ed alle attività per i più giovani.

La Croce Rossa Italiana Comitato di Cava de’ Tirreni invita gli organi di stampa e tutta la cittadinanza ad intervenire alla manifestazione, che rappresenta il degno epilogo di un progetto destinato, con la sua buona riuscita, a segnare una svolta positiva in ambito sanitario per la comunità cavese e tutto il circondario.

“Occhi negli Occhi”, la nuova comunicazione del Consorzio “La Rada”

la-rada-presentazione-sito-dicembre-2016-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Inaugurazione della nuova sede, Assemblea dei soci, presentazione del nuovo portale web e della pubblicazione “Occhi negli Occhi”, scambio degli auguri natalizi: giornata “campale” lunedì 19 dicembre 2016 per “LA RADA – Consorzio Cooperative Sociali”.

Dopo il taglio del nastro della nuova, spaziosa ed accogliente sede del Consorzio, sita a Salerno in via Tanagro 12, l’intenso programma è proseguito con l’Assemblea dei soci, incentrata sulla presentazione del “Piano Strategico di Sviluppo 2017-2019”. La Presidente del CDA, Palma Elena Silvestri, affiancata dal Direttore Giuseppe Cavaliere, ha illustrato le priorità e gli obiettivi della programmazione futura de “La Rada”. Tra i presenti anche Stefano Granata, Presidente Nazionale del Gruppo Cooperativo CGM – Consorzio Nazionale della Cooperazione Sociale Gino Mattarelli.

Successivamente spazio al momento clou della serata: la presentazione del nuovo portale web (www.consorziolarada.it) e della pubblicazione “Occhi negli Occhi”. Il degno completamento del progetto di comunicazione elaborato per il Consorzio dall’agenzia di comunicazione integrata MTN Company di Cava de’ Tirreni (Sa), che nei mesi scorsi aveva già realizzato il nuovo marchio e la nuova identità visiva de “La Rada”.

Il “concept” che ha ispirato l’intero progetto e che è alla base della nuova comunicazione del Consorzio si fonda sulle storie e sulle esperienze degli operatori e di tutte le persone che hanno trovato una soluzione alle proprie problematiche grazie all’operato delle cooperative de “La Rada”.

Un operato che emerge quotidianamente dalle singole azioni svolte dalle persone che fanno parte delle diverse realtà che compongono il Consorzio. Raccontare questi momenti è importante per far conoscere l’organizzazione ai singoli utenti ed alle altre cooperative che potrebbero volerne far parte. Questa nuova impostazione, che pone al centro di tutto le persone, con i loro problemi e le loro storie, sarà il valore aggiunto del Consorzio nel suo nuovo modo di comunicare. E proprio le “Storie” sono il punto focale per chi accede per la prima volta al portale web, che si pone due obiettivi: offrire alle cooperative sociali un nuovo canale per comunicare agli utenti finali i propri servizi e progetti attivi e garantire agli utenti finali la possibilità di accedere alle notizie in modo semplice e veloce.

Luogo di incontro tra domanda ed offerta di servizi in ambito sociale, ma soprattutto veicolo di nuove opportunità, il sito web non presenta sterilmente “La Rada” nella sua conformazione istituzionale e con un linguaggio tecnico, ma dà ampio spazio alle esperienze emozionali ed alla ricaduta sociale del Consorzio tramite azioni “vere” nelle varie aree d’intervento (Prima Infanzia – Minori – Giovani – Donne – Anziani – Disabilità – Salute Mentale – Immigrati – Lavoro – Agrifood).

Portale web, ma non solo. Le “Storie” sono le protagoniste anche della pubblicazione “Occhi negli Occhi” – Racconti di rinascita e nuove opportunità. «Ho passato la vita a guardare negli occhi della gente. È l’unico luogo del corpo dove forse esiste ancora un’anima», diceva lo scrittore portoghese José Saramago, Premio Nobel per la Letteratura nel 1998. In effetti, gli occhi riflettono in maniera immediata le nostre emozioni ed i nostri sentimenti più intimi, per questo sono considerati lo specchio dell’anima. E gli occhi delle persone che hanno affrontato esperienze problematiche raccontano ancor più degli altri. Trasmettono subito, a chi li incrocia senza superficialità, le difficoltà di un vissuto spesso drammatico. Ma anche la soddisfazione della sofferta rinascita.

Così è nato “Occhi negli Occhi”, il titolo ed il fil rouge di questa pubblicazione, nella quale sono raccolte le testimonianze di chi ce l’ha fatta a rinascere. Grazie alla propria forza e volontà, ma anche all’aiuto dei tanti operatori che appartengono alle cooperative sociali del Consorzio “La Rada”. Dieci storie, una per ogni area di intervento in cui “La Rada” opera quotidianamente. Dieci persone i cui occhi riflettono immediatamente tutte le angosce di un percorso irto di difficoltà, ma il cui sguardo, in simbiosi con quello dei loro angeli custodi, ora finalmente esprime un ritrovato sorriso interiore. Perché per tutti – questo il messaggio finale della pubblicazione – c’è sempre una seconda opportunità. Basta volerlo e crederci fino in fondo!

“Migranti, la sfida dell’incontro”, la mostra ospitata all’ISS Giovanni XXIII

inaugurazione-mostra-migranti-iss-giovanni-xxiii-dicembre-2016-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Questa mattina, durante la cerimonia di inaugurazione, si sono potuti ammirare i pannelli espositivi allestiti all’ interno dell’aula magna già pronta a ricevere visitatori grandi e piccoli, studenti di oggi e di ieri. La mostra di per sé non pretende di trovare soluzioni, ma vuole far riflettere sul problema dell’immigrazione e condurre lo spettatore in un viaggio alla scoperta della propria identità, quella che si conosce solo attraverso il confronto con le altre culture

La Dirigente Scolastica professoressa Daniela Novi ha aperto l’incontro accogliendo e presentando gli intervenuti:

La dottoressa Rosa Della Monica ( viceprefetto di Salerno) ha spiegato alla platea come vengono accolti i migranti che sbarcano sulle nostre coste.

Il capitano di fregata Alberto Mandrillo ha spiegato in cosa consistono le operazioni di recupero e salvataggio in mare, mettendo in evidenza il profondo coinvolgimento tecnico ed umano della capitaneria.

Il professore Claudio Marra dell’ Università di Salerno e osservatorio sulle Politiche Sociali ha fornito i dati relativi all’ ingresso dei migranti in Italia, sottolineando come Salerno sia meta preferita del soggiorno permanente di intere famiglie extracomunitarie.

 L’intervento di don Vincenzo Federico ha catturato l’attenzione dei ragazzi :  l’uomo é un essere in cammino che si muove per interesse, conoscenza oppure perché abita in un territorio che non gli consente di vivere e di essere. Ai ragazzi dice di non accontentarsi del banale ma di fare chiarezza e di conoscere per giudicare.

Giorgio Paolucci, giornalista e curatore della mostra é rimasto colpito dalla sensibilità con cui i ragazzi dell’ ISS “Giovanni XXIII”  l’ hanno personalizzata rendendola esperienza viva per il visitatore.

La mostra resterà aperta fino al 22 dicembre.

Domenica 18 e lunedì 19 dicembre in scena “Novecento”: un racconto meraviglioso, una metafora emozionante, una grande sinfonia scenica. Ne parliamo con la regista, Clara Santacroce

01-clara-santacroce-renata-fuscoCAVA DE’ TIRRENI (SA). Sedicesimo Autunno cavese, l’annuale rassegna organizzata da Temprart -Teatro Arte Tempra di Clara Santacroce e Renata Fusco (insieme nella foto). Dopo gli splendidi esiti degli shakespeariani La dodicesima notte e Shakespeare in lab, ora è in programma un grande ritorno: Novecento, di Alessandro Baricco, la straordinaria storia di un uomo che è nato su una nave da crociera e da lì non scende mai, imparando a conoscere la vita dagli spicchi di mondo che passano per la nave e riuscendo ad esprimere le sue emozioni con la tastiera del pianoforte, con la quale ha un trascinante rapporto ematico. Ne fu fatto uno spettacolare reading agli inizi dell’avventura del gruppo Arte Tempra.

Nell’edizione di tanti anni fa, si trattava di una lettura spettacolo: gli attori non recitavano, ma a turno leggevano, con movimenti e a tratti si sublimavano in movenze di danza, che occupavano la parte anteriore della scena, alle cui spalle dominava un grande velo che evocava una nave, al cui interno si stagliava l’ombra di un pianista (Julian Mazzariello, agli inizi di una grande carriera), che accompagnava dal vivo l’azione e le parole e si produceva in emozionanti assolo, come richiede il testo. Tutt’altro spettacolo, invece è il nuovo Novecento.

Ne parliamo con la regista di ieri e di oggi, Clara Santacroce.

Sono cambiate tante, tante cose, rispetto al Novecento di quindici anni fa. Vero?

È vero. È tutto un altro spettacolo. In comune con il precedente, sono rimasti la scenografia fortemente evocativa, con il velo – nave che racchiude l’ombra del pianista, la fedeltà piena al testo, sul quale viene fatta solo qualche piccola ricucitura, ma senza cambiare nessuna parola,. E la musica dal vivo, che sarà affidata ad un prestigioso Maestro come Lucio Grimaldi, un signore dei tasti ricco di inventiva, nello stile del protagonista del romanzo, Novecento.

E gli attori?

Gli attori recitano narrando e narrano recitando e contestualmente fanno anche da spettatori, tutti.

Insomma, un’affabulazione corale di spettattori e narrattori?

A parte il gioco di parole, proprio così. La vicenda viene rievocata da un gruppo di persone che se la raccontano sotto forma di conversazione, non come novità, ma come ri-scoperta. Appare chiaro infatti che la conoscono già e che ne sono rimasti affascinati, tanto è vero che parlano con appassionato interesse e si inseriscono nel discorso con il tono di chi aggiunge sempre il piccolo particolare illuminante.

Sulla base dello stile Arte Tempra e di quanto finora anticipato, dobbiamo dedurre che si tratterà di uno spettacolo sinfonico e “plurisensoriale”?

Questa è la mia intenzione. La parola e la voce sono fondamentali, ma la protagonista vera sarà la musica, come suggerisce il testo di Baricco, come è nelle corde di Novecento, che sente e parla con i tasti. E non dimentichiamo il gioco delle luci, che, grazie anche alle moderne tecnologie, permette una vera e propria, benefica “farmacia di colori”.

Come tutti i capolavori, e Novecento possiamo tranquillamente considerarlo tale, una vicenda può avere vari livelli di lettura. Quali la regista Santacroce ha privilegiato nello spettacolo?

Innanzitutto, la musica, come già ho detto: è un linguaggio universale, uno di quelli che necessitano di meno mediazioni per l’acquisizione e l’impatto.

Nel nostro caso, c’è il valore aggiunto delle note di Ennio Morricone, che hanno nobilitato il film di Tornatore La leggenda del pianista sull’Oceano, tratto proprio da Novecento.

Certamente, ma posso anticipare che ne saranno evocati solo i temi principali. La “nostra” colonna sonora svaria su più terreni.

Altri livelli di lettura?

Senz’altro, l’immaginazione. Un’intuizione geniale di Baricco, quella di creare un personaggio che nasce e vive su una nave e conosce il mondo solo attraverso i racconti e gli sguardi delle migliaia di persone che nel corso degli anni salgono e scendono da essa. E non scende, perché il mondo è troppo grande per poterlo abbracciare con uno sguardo totale. Con l’immaginazione, si può cogliere anche l’infinito, come faceva Leopardi dietro quella siepe.

E allora, voleremo nell’infinito anche noi, dalla platea?

È quello che ci auguriamo tutti. Per “volare” insieme …

“L’uccisione legale ed illegale degli animali”, il Prof. Orlando Paciello relatore al “Tasso” di Salerno

paciello-orlando-uccisione-illegale-animali-salerno-dicembre-2016-vivimediaSALERNO. Venerdì 16 dicembre 2016, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, presso la Sala-Teatro della Scuola Secondaria di I grado “T. Tasso” di Salerno, si terrà la conferenza “L’uccisione legale ed illegale degli animali”, rientrante nell’ambito del progetto “Alimentazione, ambiente, rispetto per tutti i viventi. Questioni di bioetica”. Relatore il Prof. Orlando Paciello, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Salerno, che si soffermerà sul maltrattamento degli animali e sul reato di animalicidio. Alla Campania il triste record dei crimini contro gli animali

Il maltrattamento degli animali ed il reato di animalicidio al centro del nuovo appuntamento con il Ciclo di Conferenze “Alimentazione, ambiente, rispetto per tutti i viventi. Questioni di bioetica”, organizzato nell’ambito delle attività extracurriculari dalla Scuola Secondaria di I grado “T. Tasso” di Salerno.

Venerdì 16 dicembre 2016, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, il Prof. Orlando Paciello, Presidente dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Salerno, nonché docente di patologia generale e anatomia patologica veterinaria presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, affronterà la tematica “L’uccisione legale ed illegale degli animali”.

Un argomento quanto mai attuale ed un’emergenza particolarmente diffusa nella Campania, che detiene il triste record dei crimini contro gli animali gestiti dalla criminalità, come emerge dal Rapporto Zoomafia 2016 redatto dall’Osservatorio Zoomafia della LAV – Lega Anti Vivisezione.

Combattimenti tra cani, corse clandestine di cavalli, pesca di frodo, traffico di fauna selvatica e tratta di cuccioli tra le “tipologie” più radicate di sfruttamento illegale di animali. Addirittura si stima, in base ai dati forniti dalle varie Procure della Repubblica sul territorio regionale, che in Campania ogni 15 ore si apre un fascicolo per reati a danno di animali ed ogni 18 ore c’è un nuovo indagato.

Dati sicuramente allarmanti, che rendono particolarmente interessante l’appuntamento con il Prof. Orlando Paciello, la cui relazione sarà incentrata sui variegati aspetti del reato di animalicidio, introdotto nel Codice Penale italiano con l’art. 544-bis (“Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”).

In realtà il maltrattamento degli animali è spesso il sintomo, soprattutto nei bambini e nei ragazzi, di un disturbo della condotta che va attentamente seguito e curato da esperti psicologi per prevenire ed evitare conseguenze ancor più gravi nell’adulto, che a volte possono sfociare in comportamenti aggressivi interspecifici fino all’omicidio.

Su questo e tanto altro ancora si soffermerà il Prof. Orlando Paciello. Appuntamento fissato, dunque, per venerdì 16 dicembre 2016, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, presso la Sala-Teatro della Scuola Secondaria di I grado “T. Tasso” di Salerno, sita in via M. Iannicelli.