Giugno, 2014

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Piccoli alunni nel fantastico mondo della robotica

pon-san-cesareo-cava-de'-tirreni-giugno-2014-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Si è concluso mercoledì scorso, 4 giugno, il Pon Competenze di matematica e di robotica, che ha visto i piccoli alunni del secondo circolo, districarsi fra numeri e stringhe di programmazione fatte e svolte come un gioco insieme al docente Michele Baldi e alla tutor Romilda Salsano. Il pon svoltosi presso il plesso di S.Cesareo è durato 50 ore ed è stato rivolto a 23 bambini delle classi 4° e 5° appartenenti ai diversi Plessi del 2° Circolo. Il progetto riguardante la matematica, ha avuto anche un risultato notevole nella robotica. I bambini hanno iniziato con lo studio del programma informatico “Micromondi” che ha dato loro la possibilità di riprendere e approfondire diversi concetti di matematica e geometria con l’ausilio del computer. Con il programma “Micromondi” i bambini hanno costruito figure geometriche “programmando” cioè scrivendo linee di codice in “linguaggio macchina”. Successivamente i ragazzi hanno iniziato a costruire i robot con il kit di robotica “MINDSTORMS”, ed hanno utilizzato il programma EV3. Gli alunni, divisi in 5 gruppi, hanno costruito vari tipi di robot, hanno programmato i loro movimenti utilizzando il programma EV3. La fantasia e il gioco, oltre all’entusiasmo del docente, lo hanno aggiunto i lego, i robottini costruiti con tanti pezzettini ed ingranaggi e motorizzati grazie all’utilizzo del mattoncino programmabile. Nella manifestazione finale si svolgerà la gara fra i 5 gruppi per stabilire quale robot sarà più veloce a completare il percorso stabilito, ma non ci sono stati vinti, sono stati tutti vincitori per aver risposto in modo molto positivo sia per la partecipazione sia per l’entusiasmo dimostrato.(Imma Della Corte)

E’ nato il Circolo Legambiente di Cava, domenica 8 giugno l’inaugurazione

legambiente-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Hanno dato vita al circolo Legambiente “Terra metelliana”, nove giovani cavesi che, si sono uniti per convogliare le energie verso un unico obiettivo, ossia, quello della tutela dell’ambiente. L’associazione “Terra Metelliana”, nuovo circolo Legambiente cittadino, nasce proprio dal desiderio di affrontare in maniera decisa questi problemi, di porre al centro dell’attenzione questioni legate alla salvaguardia delle acque, all’utilizzo delle energie pulite, alla lotta all’inquinamento dell’aria e delle nostre terre. L’obiettivo è quello di proporre soluzioni concrete, creare opportunità di sviluppo e occupazione, avvalendosi delle competenze di chiunque voglia dare il proprio contributo, coinvolgendo nelle scelte cittadini, governo locale e tessuto produttivo. La presentazione ufficiale alla cittadinanza, si terrà, domenica (8 giugno), presso il cortile della Sala Teatro comunale, in corso Umberto I, 137. Dalle ore 17.30 saranno allestiti una serie di stand con esposti oggetti a cui è stata data nuova vita, prodotti tipici locali, dipinti e ceramiche ispirate alla natura, oltre ad un’intera sezione dedicata alla raccolta di idee dei cittadini per migliorare la città. Alle 19.30, spazio alla conferenza di presentazione della neonata associazione, con la presenza del sindaco Marco Galdi, del presidente Legambiente Campania, Michele Buonomo, del professore, Luigi Senatore e di un rappresentante del Circolo Legambiente di Cava de’ Tirreni. A conclusione vi sarà un buffet con prodotti a km zero.(a.f.)

Cittadini intolleranti agli allenamenti di musici e tamburini. Festa SS Sacramento a rischio

festa-ss-sacramento-piazza-duomo-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). “Se finisce la storica tradizione dei festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento, la colpa è solo dei cittadini cavesi, intolleranti”. Questo il grido d’allarme che, in queste ultime ore sta spopolando il web. I figuranti dell’associazione trombonieri, sbandieratori e cavalieri della città, soprattutto, i musici e i tamburini, sono impossibilitati ad allenarsi, in previsione della 358esima edizione dei festeggiamenti che ricordano il miracolo eucaristico. Gli allenamenti di questi giovani che portano avanti le tradizioni della città ed il folklore, vengono di sovente, interrotti da denunce o richiami da parte dei residenti delle zone vicine ai luoghi di addestramento che, non sopportano il rullo dei tamburi e il suono prodotto dai musici. Via Gramsci, area mercatale, ex velodromo, sono diventati off limits per i figuranti che si vedono cacciati via. Perfino il chiostro della basilica della Madonna dell’Olmo, gentilmente, messo a disposizione da Padre Giuseppe, non è stata gradito dal vicinato e a quanto pare dai degenti del vicino ospedale. Insomma, nessuno riesce a sopportare gli addestramenti di musici e tamburini, anche solo per un paio d’ore serali. Ed è da questo che nasce il malcontento degli stessi figuranti i quali, sul web, hanno dato sfogo alla loro rabbia. “Io, scrive G.S. sono un ragazza di un casale e mi pongo la domanda:”Se il sindaco permette che ci siano queste feste che vengano trasmesse di generazioni in generazioni, perchè ogni tal volta che andiamo a fare addestramento arrivano persone con denunce, molte delle quali sono le prime ad essere presenti alla sfilata? Se il sindaco permette di fare queste feste perché ogni sera dobbiamo avere questi disagi??Perchè il sindaco non trova uno spazio in cui poter provare? Non so se il sindaco sa, che noi per tramandare questa tradizione proviamo tutte le sere con o senza freddo. Cava é bella proprio per le sue meravigliose tradizioni”. Non sanno più dove andare questi ragazzi che per la buona riuscita dei festeggiamenti, tolgono tempo ai loro affetti più cari. In cambio vengono scacciati via da chi le tradizioni non le capisce e non le gradisce. “Sei di Cava de’Tirreni, scrive G.A. se ami ascoltare il rullio dei tamburi e lo sparo dei pistoni. Vedere ragazzi allenarsi e metterci tutto il loro impegno per una rievocazione storica chiamata festa di monte castello, o, correttamente, festeggiamenti in onore del Santissimo Sacramento. Se non amate questo e cercate di ostacolare tutto ciò di bello e tradizionale che questi festeggiamenti si portano dietro, chiamando i vigili, lamentandovi del baccano dei tamburi o lo sparo dei pistoni, allora andatevene da Cava de’Tirreni perché non potete chiamarvi cavesi, perché la festa più sentita in città è proprio questa. Ricordate che dietro a tutto quel baccano così chiamato da voi, c’è sempre l’impegno, la volontà, la voglia di mantenere viva una tradizione che non finirà mai perché tanto noi suoneremo sempre e comunque, pur mettendoci contro un comune che non fa nulla per invogliare i giovani, assegnandogli un posto per allenarsi senza che disturbino”.(a.f.) 

Ciclolonga – 38ᵃ Edizione: la passeggiata sociale di Radio Castelluccio alla riscoperta dell’ambiente e dell’identità collettiva

37a edizione ciclolonga battipagliaBATTIPAGLIA (SA). È l’evento più atteso dell’anno che apre l’estate di Battipaglia: è la Ciclolonga, la più famosa passeggiata in bicicletta della provincia di Salerno, promossa da Radio Castelluccio con il patrocinio della Provincia di Salerno, della Regione Campania, dei comuni di Battipaglia ed Eboli e dell’Anas, oltre alla partnership della Croce Verde, Legambiente e delle tante associazioni che nel corso degli anni hanno contribuito alla crescita della manifestazione. La Ciclolonga, giunta alla sua 38ᵃ edizione, è stata riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come manifestazione nazionale, diventata un successo grazie anche al lavoro straordinario della Polizia Municipale di Battipaglia, della Protezione Civile, del comando dei Carabinieri di Battipaglia e del commissariato di Polizia.

Una kermesse che si snoda attraverso il centro cittadino, alla riscoperta dei luoghi e degli angoli più suggestivi, per riappropriarsi dei profumi e di una vita salubre in un ritrovato rapporto con la natura, immersi nel panorama circostante. Un momento di grande fermento, atteso con trepidazione, che attraversa le generazioni, dai nonni ai nipotini trasportati nei risciò.

37a edizione ciclolonga battipagliaLa Ciclolonga è l’ansia dell’attesa, le risate tra amici nella preparazione dei kit da distribuire ai partecipanti, è il piacere di stare insieme e della condivisione, è l’adrenalina di svegliarsi all’alba ed imbracciare la bicicletta. Soprattutto, però, la Ciclolonga è la riscoperta di una grande identità collettiva, di una Battipaglia che desidera guardare avanti e ripartire per costruire un futuro migliore.

È il fascino retrò simboleggiato dalla Fiat Multipla 600 bianca e rossa che, fin dagli esordi, precede il lungo corteo in un vortice di emozioni e divertimento dei circa 5mila partecipanti.

37a edizione Ciclolonga 2013L’appuntamento è per domenica 15 giugno alle ore 7.30 presso lo stadio S. Anna, dove saranno distribuiti i nuovissimi kit gratuiti di Radio Castelluccio, e poi partenza alle 8.30. L’escursione si snoderà attraverso le varie arterie cittadine, per godere degli angoli più nascosti della città in totale sicurezza. Prima breve sosta ristoro presso Pizzulià in via Brodolini e poi una seconda al Cilento Outlet, presso l’area drive del McDonald’s. Ritorno al centro città, lungo via Mazzini ed arrivo in Piazza Amendola per le ore 12 circa.

E di sera MusicLAB Live, il grande momento di spettacolo in piazza Aldo Moro con la comicità di Made in Sud e l’ARS Musica Ensemble di Luigi Snichelotto.

ciclolonga-38a-edizione-battipagla-giugno-2014-vivimedia-La Ciclolonga ha un legame inscindibile con il territorio – spiega Lucio Rossomando, direttore di Radio Castelluccio e presidente dell’associazione “CicloRadioEventi” – Quest’anno abbiamo recuperato la tradizione dei grandi concerti e dei momenti ludici, portando la radio fuori dagli studi e permettendo a tutti di conoscere una realtà completamente rinnovata. Un’incredibile longevità per cui l’unico grazie è da rivolgere ai tanti cittadini, ai piccoli imprenditori, agli amici che hanno voglia e piacere di veder sorridere Battipaglia e ai commissari giunti nella nostra città con la voglia di far ripartire uno dei centri più importanti dell’intera provincia”. 

Un passato importante, quello di Radio Castelluccio, prima emittente libera della provincia di Salerno, nata nel 1976. Una storia di grandi successi che però si proietta al futuro, nella recente sede di via Brodolini, moderna ed innovativa. Un nuovo design, con l’ampio open space che si apre agli studi, in cui dominano il rosso e nero, i colori che hanno contraddistinto l’identità visiva iniziale dell’emittente. Una radio nuova, però, soprattutto nei contenuti, con le innovazioni web del DAB, il digital audio broadcast. 

Il fascino della radio rimane l’fm, ovvero la voce che si espande nell’etere attraverso le frequenze – sottolinea Rossomando L’evoluzione tecnologica, però, offre opportunità incredibili, che apportano alla radio un forte appeal. Avanguardia, quindi, con RCS 75 Community, il nuovo progetto di Radio Castelluccio che guarda al futuro con la vision di un grande network. Siamo molto orgogliosi di aver contribuito a costruire una parte di storia e di opinione pubblica e i nostri microfoni saranno sempre pronti a dar voce alle esigenze dei cittadini e a vigilare. Noi siamo una famiglia: la nostra forza è nello staff di giovani ormai consolidato, pronto a sfidarsi e a sperimentare nuove idee e format originali, esprimendo straordinarie potenzialità”.(Barbara Landi)

Festival Santa Apollonia Salerno. Debussy e Sergej Prokofiev: due fiabe in musica, sabato 7 giugno

debussy-la-scatola-dei-giocattoli-musica-da-camera-salerno-giugno-2014-vivimediaSALERNO. Sabato, alle ore 20, penultimo appuntamento  della I edizione del Festival di Musica da Camera Sant’Apollonia. Un evento, questo, nato dalla sinergia del conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno, con un progetto del Dipartimento di Musica d’Insieme, presieduto da Francesca Taviani, da un’idea di Anna Bellagamba e la Bottega San Lazzaro del professore Giuseppe Natella che ospita la rassegna nella cornice della Chiesa di Santa Apollonia. Anna Bellagamba e Francesca Taviani hanno inteso dedicare una serata alla fiaba in musica, proponendo al pubblico due opere di Claude Debussy e di Sergej Prokofiev. La serata verrà inaugurata da Francesco Saggiomo al pianoforte, Bonaventura Oliviero al flauto, Martina Aprea al clarinetto, Deborah Batà al sassofono, la stessa Francesca Taviani al violoncello e Michele Granato alle percussioni, in un particolare arrangiamento curato dagli stessi allievi, de’ “La boìte à joujoux”, La scatola dei giocattoli, un balletto destinato all’infanzia ma come spettacolo di marionette, composto da Claude Debussy nel 1913. Le marionette erano di moda in Francia, nella belle époque: basti pensare che Judith Gautier, ferventissima wagneriana, fece rappresentare in un teatro di marionette il Parsifal! Nel vincenzo-varriale-musica-da-camera-salerno-giugno-2014-vivimediaballetto di Debussy assistiamo all’uscita dei giocattoli, di notte, dalla scatola in cui sono rinchiusi, a una battaglia accesasi d’improvviso perché il soldato, innamorato della bambola, viene ferito da Pulcinella, al nascere nella bambola di un sentimento amoroso verso il soldato, alle loro nozze e alla loro felice vita coniugale (e Pulcinella diventa guardia campestre). Evidenti, salvo il lieto fine, i rapporti con la storia del Petruska di Stravinsky. Ciascuno dei tre personaggi ha il suo tema, il suo leitmotiv: un valzer soave per la bambola, una stridente e aggressiva combinazione di suoni per Pulcinella, una fanfaretta “gentilmente militare” per il soldato. A seguire, un quartetto di sassofoni composto da Deborah Batà al soprano, Gerardo Mautone al sax alto, Vincenzo Varriale al tenore e Michele d’Auria al baritono, proporranno il capolavoro di Sergej Prokofiev, Pierino e il lupo, in una trascrizione di Philippe Marilia. La musica di Pierino e il lupo è d’una semplicità disarmante, soprattutto se paragonata alle dimensioni e alla complessità delle partiture che i compositori (e tra questi Prokof’ev stesso) scrivevano in quegli anni. Questa sua semplicità potrebbe anche indurre nell’equivoco di sottovalutarla, ma non è affatto eccessivo definire un capolavoro questa piccola opera musicale sui generis. Soprattutto Pierino e il lupo è un esempio perfetto di ciò che dovrebbe essere la musica per l’infanzia, riuscendo in quello che non riesce né allo splendido L’enfants et les sortilèges di Ravel, che in realtà non si rivolge all’infanzia ma dà vita ai ricordi e ai rimpianti d’un adulto, né al magistrale The Young Person’s Guide to the Orchestra di Britten, che fa fare ai giovani la conoscenza degli strumenti musicali ma non li diverte e non ne sollecita l’immaginazione, per non parlare di quella miriade di pezzi brevi e facili destinati all’infanzia solo perché adatti a dita piccole e inesperte. Pierino e il lupo, il cui testo è di Prokof’ev stesso,ma che qui ascolteremo dalla voce recitante di Maria Teresa Pascale, in forma piacevolmente rivisitata, dalla stessa Francesca Taviani, è invece una vera e propria fiaba, di quelle che affascinano ogni bambino e che vengono ricordate per sempre, anche quando si diventa adulti. Ciascun personaggio di questa fiaba è rappresentato da un tema musicale e da uno strumento dell’orchestra, secondo gli abbinamenti più naturali: l’uccellino cinguettante è caratterizzato dal flauto (nel registro acuto), l’anatra dall’oboe, il gatto dal clarinetto (nel registro grave e “con eleganza”), il nonno brontolone dal fagotto, il lupo spaventevole dai corni, il protagonista Pierino da tutti gli strumenti ad arco, le fragorose scariche dei fucili dei cacciatori dai timpani e dalla gran cassa (Prokof’ev consiglia di far ascoltare i vari strumenti e relativi temi all’inizio del pezzo, a scopo didascalico), ma qui tutti i personaggi non ci saranno ed apriremo una sorta di scatola magica guidati dal quartetto di sax. La voce recitante racconta la fiaba e parallelamente la musica la commenta passo passo, con una quantità d’immagini sonore spesso più vivide e precise di qualsiasi parola, come il rapido arrampicarsi del gatto o il lamento flebile e tragicomico (“doloroso” dice la partitura) dell’anatra nella pancia del lupo. La fiaba si conclude con un piccolo corteo trionfale di Pierino e dei suoi amici, che dà modo a Prokof’ev di far riascoltare rapidamente tutti i principali temi di quest’incantevole composizione. (Olga Chieffi)