Novembre, 2017
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Rischio idrogeologico. Campania regione dai piedi di argilla
NAPOLI. Una Campania sempre più fragile e insicura, incurante dell’eccessivo consumo di suolo e del problema del dissesto idrogeologico mentre i cambiamenti climatici amplificano gli effetti di frane e alluvioni. Numeri e dati aggiornati sul rischio idrogeologico in Campania sono stati presentati da Legambiente nel dossier Ecosistema Rischio 2017, l’indagine sulle attività nelle amministrazioni comunali per la mitigazione del rischio idrogeologico, realizzata sulla base delle risposte fornite dalle amministrazioni locali al questionario inviato ai Comuni in cui sono state perimetrale aree a rischio idrogeologico (i dati si riferiscono a 65 comuni della Campania che hanno risposto al questionario pari al 13% circa dei comuni a rischio della regione).
Nel 72% dei comuni campani intervistati si trovano abitazioni in aree a rischio. Nel 28 % sono presenti interi quartieri. Scuole o ospedali si trovano in aree a rischio nel 11% dei casi, mentre nel 20% dei comuni si trovano strutture ricettive o commerciali in aree a rischio. La costruzione scellerata non è un fenomeno solo del passato: nell’ultimo decennio il 12% dei comuni ha edificato in aree a rischio. Preoccupanti anche i dati sulla cementificazione dei letti dei fiumi: anche se il 55% dei comuni intervistati, svolge regolarmente un’attività di manutenzione ordinaria delle sponde dei corsi d’acqua e delle opere di difesa idraulica;il 6% delle amministrazioni ha dichiarato di aver “tombato” tratti di corsi d’acqua sul proprio territorio, con una conseguente urbanizzazione delle aree sovrastanti, mentre solo il 1,5% ha eseguito la delocalizzazione di abitazioni costruite in aree a rischio e il 4% la delocalizzazione di fabbricati industriali.
A pagare lo scotto di questa Campania insicura sono i cittadini esposti quotidianamente al pericolo: solo a Napoli oltre 100.000 cittadini si trovano ogni giorno in zone esposte al pericolo di frane o alluvioni.Per non parlare dei danni economici causato dal maltempo e che solo nell’ultimo triennio (2013-2016), secondo i dati dell’unità di missione Italiasicura, nella nostra regione è di circa 1,1 di euro.
“I dati dell’indagine Ecosistema Rischio – spiega Giancarlo Chiavazzo, responsabile scientifico di Legambiente Campania– evidenziano la forte discrepanza che ancora esiste tra le evidenze, la conoscenza, i danni, le tragiche conseguenze del rischio idrogeologico nella nostra regione e la mancanza di un’azione diffusa, concreta ed efficace di prevenzione sul territorio. La gestione accurata e sistematica del territorio e la formazione e informazione ai cittadini sui comportamenti da tenere in caso di frane e alluvioni, devono essere una priorità politica, a partire dall’approfondimento e dalla conoscenza del territorio e delle sue dinamiche introducendo l’elemento del rischio in tutte le politiche di gestione e di pianificazione territoriale. Piuttosto che rassegnarsi alle tragedie annunciate –conclude Chiavazzo – serve dunque muoversi su due fronti. Il primo, con efficacia immediata, a costi sostenibili e attuabile in tutte le aree a rischio, in grado di far salve le vite umane, consistente nella messa a regime di sistemi di previsione, allerta e allontanamento, attraverso presidi territoriali, piani di prevenzione, informazione/addestramento delle comunità coinvolte. Il secondo, di tipo strutturale con efficacia nel medio-lungo termine, con costi da programmare nel tempo, a valle di una seria pianificazione, prevedendo prioritariamente la delocalizzazione delle strutture a rischio.”
Tornando ai dati di Ecosistema Rischio 2017, il 52,3% delle amministrazioni ha dichiarato che sono state realizzate opere per la mitigazione del rischio nel proprio territorio. Nel 73% dei casi le perimetrazioni definite dai Piani di Assetto Idrogeologico (PAI) sono state integrate ai piani urbanistici.
Elemento imprescindibile per tutelare la vita delle persone e la loro salvaguardia è dato da una efficace azione di prevenzione non strutturale e una cultura diffusa di Protezione Civile. Sul fronte dell’attività di prevenzione, il 78% delle amministrazioni si è dotato di un piano di emergenza comunale di Protezione Civile da mettere in atto in caso di frana o alluvione. Il 67% di questi ha dichiarato invece di aver aggiornato il proprio piano d’emergenza negli ultimi due anni. Inoltre nel 33% dei comuni ), che hanno partecipato all’indagine, sono presenti e attivi sistemi di monitoraggio finalizzati all’allerta in caso di pericolo, mentre il 58% dei comuni intervistati riferisce di aver recepito il sistema di allertamento regionale: un importante passaggio per far sì che il territorio sia informato con tempestività su eventuali situazioni di allerta e pericolo. Per quanto riguarda le attività d’informazione rivolte ai cittadini, il 43% del campione ha realizzato attività di informazione rivolte ai cittadini, mentre solo il 15% ha compiuto esercitazioni per testare l’efficienza del sistema locale di protezione civile. Una percentuale particolarmente bassa visto che i piani d’emergenza, per essere realmente efficaci, devono per prima cosa essere conosciuti dalla popolazione.
La preoccupante escalation microcriminale richiede interventi immediati
PONTECAGNANO FAIANO (SA). Una preoccupante escalation di episodi di microcriminalità che richiede azioni di contrasto immediate.
E’ la sintesi della missiva inoltrata questa mattina dal Sindaco Ernesto Sica al Prefetto di Salerno Salvatore Malfi.
“A nome della mia Comunità – ha spiegato il Primo Cittadino – le rappresento la grave situazione sociale che si è venuta a creare sul nostro territorio. Non si contano più, infatti, i furti ai danni di abitazioni, depositi, negozi e auto che hanno determinato un clima di notevole sconforto ed esasperazione tra residenti e imprenditori”.
“In particolare – ha proseguito il Sindaco Sica – stando anche alle numerose segnalazioni dei cittadini, reputo necessaria una più incisiva attività di monitoraggio in alcune aree, soprattutto periferiche, già oggetto di verifiche da parte della Polizia Municipale, dove sono presenti nuclei di cittadini stranieri la cui liceità dei comportamenti e movimenti quotidiani appare alquanto dubbia. Ritengo che tale situazione possa essere affrontata, congiuntamente a tutte le Forze di Polizia, con la convocazione di un tavolo per rappresentarle meglio le criticità e definire un ulteriore rafforzamento delle misure di vigilanza. Sono certo del suo interessamento, come più volte dimostrato nelle precedenti circostanze con importanti risultati”.
Già nei mesi scorsi, infatti, l’Amministrazione Comunale, in concomitanza con un incremento dei fenomeni delinquenziali sul territorio che poteva mettere a rischio una condizione di sicurezza generale ritenuta complessivamente ancora positiva dagli organi preposti, aveva chiesto e ottenuto, in una serie di incontri istituzionali in Prefettura, rassicurazioni agli organi competenti ottenendo riscontri di rilievo in termini di una presenza più capillare di tutte le Forze di Polizia.
“Adesso – spiega il Primo Cittadino – è indispensabile riaffermare tutte le azioni congiunte che, già in passato, hanno favorito migliori condizioni di vivibilità. Il nostro impegno per la sicurezza cittadina resta prioritario. L’attivazione dei sistemi di videosorveglianza in punti nevralgici del territorio, con la volontà di ampliarne l’azione, il costante lavoro quotidiano per consolidare la sinergia istituzionale tra Comune e Forze dell’Ordine e un’attività più forte di controllo e verifiche da parte della Polizia Municipale e degli uffici comunali nelle aree a rischio lo testimoniano appieno. Andremo avanti, con determinazione, senza fermarci perché ogni famiglia ha il diritto di vivere serena e tranquilla in casa e fuori”.
Presentato il “Cava Green Village 2017”
CAVA DE’ TIRRENI (SA). L’Amministrazione Servalli e la Metellia Servizi, hanno presentato stamattina presso il Palazzo di Città, l’appuntamento del “Cava Green Village” dedicato alla raccolta dei RAEE e delle Pile Esauste, che si terrà il 17 dicembre prossimo, dalle ore 9:00 alle 12:30, in piazza Vittorio Emanuele III (Piazza Duomo).
All’incontro è intervenuto è intervenuto il Sindaco Vincenzo Servalli, l’Amministratore Unico della Metellia Servizio, Giovanni Muoio, la Responsabile di Ancitel Energia & Ambiente, Alessandra Picini ed hanno partecipate anche diverse classi degli istituti scolastici, Balzico, Carducci Trezza e Giovanni XXIII.
“Siamo impegnati – afferma l’Amministratore unico della Metellia Servizio, Giovanni Muoio – in una intensa attività di informazione – sensibilizzazione per migliorare la raccolta differenziata non solo in quantità ma anche in qualità e per questo ci rivolgiamo anche alla scuola. Dopo la campagna per la raccolta dei RAEE, adesso avvieremo un nuovo progetto sulla raccolta delle pile esauste e stiamo lavorando ad altre iniziative su diverse tipologie di rifiuto”.
Domenica 17 dicembre prossimo, in piazza Vittorio Emanuele III saranno messe in campo tutte le attività del progetto “Arrivano i SUPERERAEE”, co-finanziato da Ancitel Energia & Ambiente e dal Centro di Coordinamento RAEE nell’ambito del Bando “Fondo 5 euro/tonnellata premiata”, con la raccolta delle apparecchiature elettriche ed elettroniche in disuso. I visitatori accederanno al “Village” conferendo all’isola ecologica itinerante un “RAEE R4 o pile e accumulatori Raee”; nell’area didattica saranno spiegate le pratiche per una buona raccolta con tante curiosità e la consegna di materiale informativo e gadget personalizzati; nell’area ludica, che chiuderà il percorso, saranno allestiti gonfiabili, spazi per attività sportive e laboratori grafici e pittorici, secondo il principio “imparare divertendosi”. Ad animare l’appuntamento saranno le mascotte dei progetti, firmati Metellia, SUPERERAEE e PILAR.
Sarà anche dato il via al progetto “Riciclarica – il lato positivo della raccolta differenziata”, di raccolta delle pile esauste, cofinanziato da ANCI – CDCNPA (Consorzio di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori), per il quale Metellia è risultata prima classificata a livello nazionale per la categoria di partecipazione, nell’ambito dell’Avviso per l’ideazione e la realizzazione dei progetti di micro raccolta dei rifiuti di pile e accumulatori sui territorio per l’anno 2016.
“Questi progetti – ha fatto sapere Luca Tepsich, Segretario Generale del CDCNPA, che per impegni concomitanti non è potuto intervenire alla conferenza stampa – sono importanti per diffondere sui territori un modello di raccolta permanente delle pile esauste e che siano d’incentivo per attivare altre buone pratiche, rivolte soprattutto alle nuove generazioni. Infatti, lo scorso settembre è stata lanciata la campagna nazionale Una Pila Alla Volta”.
Il progetto “Riciclarica” mira a incrementare la raccolta delle pile esauste presso le scuole target dell’iniziativa, cui saranno consegnate appositi contenitori dedicati alla predetta tipologia di raccolta; incrementare i punti di raccolta delle pile già presenti sul territorio al fine di sensibilizzare il cittadino al corretto conferimento e di dare visibilità ai “Negozi Green” con consegna di apposite vetrofanie; diffondere l’informazione sui punti di raccolta dei “Negozi Green” e delle scuole aderenti.
“Diamoci una mano – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – e mi rivolgo a tutti i cittadini ed a coloro che ancora resistono nel non effettuare la raccolta come si dovrebbe e che costringono tutti a pagare di più la Tari. La speranza sono proprio i ragazzi ai quali bisogna sempre di più educare ad una coscienza verde, ecologica, di rispetto del proprio mondo che è la loro casa. Tutte queste iniziative di in formazione e sensibilizzazione che come Amministrazione, attraverso la Metellia vengono messe in campo, dovranno essere sempre di più incentivate e sono fiducioso che i ragazzi, la scuola i cittadini sapranno rispondere positivamente”.
La manifestazione del 17 dicembre in piazza Duomo, che in caso di avverse condizioni metereologiche si terrà nella struttura coperta del Fab Lab – Centro per l’Artigianato Digitale di viale Crispi (ex mercato coperto).