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Insieme contro il cancro al seno, con “Cenere&Magia”, una Cenerentola divertente e solidale, in scena il 21 ottobre all’Auditorium “De Filippis”

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Solidarietà e fantasia, guarigione e malattia, emozioni e allegria, tanta saggezza e un poco di follia: mescoliamo tutto insieme e… Bighidi boghidi bu, Cenere&Magia vola lassù!

Già, Cenere&Magia è uno spettacolo tutto teatro e tutto amore, che, con l’importante corollario di interventi professionali e sociali sulla prevenzione del cancro al seno, andrà in scena venerdì 21 ottobre, alle 20,30, presso l’Auditorium De Filippis collocato all’interno dell’I.I.S. Della Corte-Vanvitelli di Cava de’ Tirreni, sito al Prolungamento Marconi.

Giunto alla sua terza replica, dopo i primi passi a Mercato San Severino e Vietri sul mare, è la riscrittura teatrale della favola di Cenerentola, diretta da Clotilde Grisolia e prodotta dal Centro per l’Infanzia di Mercato San Severino. Alla favola originale è stata messa dai creatori una “scarpetta magica”, che l’ha trasformata in uno show trascinante colorato da fastosi costumi, ricco di musica, scene divertenti, balli, parodie, battute, grazie alla verve spontanea dei protagonisti, giovanissimi e/o adulti. Tra loro, il Principe è un cavese, Ermenegildo De Masi, quotidianamente impegnato ad alti livelli nel management industriale e per hobby divertente e divertito interprete di scena.

Il cast è formato da attori non attori, non a caso autodefinitisi “Teatranti per caso”. La loro recitazione volutamente “naif”diventa più vera e coinvolgente, tale da creare un tutt’uno con gli spettatori, che così si ritrovano anche loro a vivere la favola diventando sorridenti spettattori.

La benzina che anima il tutto è la solidarietà, l’importanza di reagire al dolore e alla malattia, il recupero dell’energia vitale anche nei momenti più bui. Infatti Rosa Santoro e Alfonsina Della Rocca, le direttrici del Centro per l’Infanzia Crescere insieme, organizzatore della manifestazione, per esperienze legate al vissuto di conoscenti e amiche, sono molto vicine alle pazienti ammalate di tumore.

Per questo tutto l’incasso dello spettacolo è stato e sarà devoluto all’Associazione Noi donne… soprattutto, che è nata per stare vicina, in tutti i sensi, anche durante le degenze in Ospedale, alle donne ammalate di cancro al seno. È un benemerito progetto di Oncologia sociale, battezzato nel 2015 significativamente con un evento dal nome “Sapori e colori della vita”.

In collaborazione con l’Ospedale Ruggi d’Aragona sono state già effettuate operazioni importanti, come l’ammodernamento della sala d’attesa, l’installazione di uno sportello di accoglienza, la formazione di un gruppo di volontarie che fanno da tramite tra pazienti e dottori, forniscono informazioni e chiarimenti relativi alle cure chemioterapiche, al reperimento di numeri utili. E naturalmente fanno sentire, anche oltre le parole, quel senso di vicinanza umana di cui ogni paziente ha profondamente bisogno nella battaglia quotidiana contro la malattia.

Insomma, Cenerentola e lo spettacolo Cenere e magia non sono solo una favola bella di divertimento e socializzazione, ma sono anche un ponte ancora più bello verso la realtà e verso gli altri. Verso la vita… Un ponte in cui ognuno può mettere un mattoncino personale, anche semplicemente acquistando il biglietto per lo spettacolo.

Bighidi boghidi, bidighi bofighi bu… e la malattia cade più giù…

Ma… siamo proprio sicuri che ci vuole la magia? Non basterebbe forse un semplice gesto di buona volontà?

Il filo rosso tra musica e arte, terreno e divino, razionalità e misticismo in “Le note del sacro”, un profondo e suggestivo pamphlet di Marco Di Serio

mv-marco-di-serio-cava-de'-tirreni-ottobre-2016-vivimediaSALERNO. Le note del sacro scorrono lungo un percorso infinito: la distanza è irriducibile, ma il movimento è necessario. E da questo movimento si crea l’elettricità della tensione tra slancio umano e assenso divino. È una tensione creativa in cui si sente l’onda permanente di quelle dita che si avvicinano tra loro nella donazione dell’energia vitale, immortalate nella meravigliosa michelangiolesca Creazione dell’uomo che vola nella volta della Cappella Sistina. Si crea così un dialogo fitto fremente e inesauribile tra sacro e profano che procedono uguali e distinti nell’esplorazione appassionata e misteriosa di un universo senza tempo, lontano eppure flessibile e percepibile con la forza di un’irrinunciabile umanità.

È in questo gioco di espressioni del testo e di possibili cuciture, di parole e di percezioni, di filosofia meditata e di musica ineffabile, che secondo noi si può cercare l’anima profonda del saggio Note del sacro, che il salernitano Marco Di Serio, germanista e traduttore, ha recentemente pubblicato con la Casa Editrice Campanotto di Roma e sulla cui copertina ha significativamente inserito una Santa (Cecilia) che suona uno strumento ad arco.

Il saggio tratta di alcuni brani ed autori europei di musica sacra attraverso un dialogo di tre personaggi, Therese, Theodor e Paulus (nomi non a caso tedeschi, a sottolineare la grande matrice di questo tipo di musica), corredato da versi, piccoli accenni narrativi, note critiche. Nel dialogo, fondato su un incontro più che su uno scontro ( i tre rappresentano l’anima razionale, quella religiosa e quella mistica, intuibile nel nome “aviliano” di Teresa), si fanno continui riferimenti a pietre miliari come ad esempio Bach, Mozart, Bruckner, Messiaen, con citazione delle loro opere più significative, al cui ascolto contestuale viene sollecitato il lettore. Il discorso si amplifica attraverso richiami pertinenti e parallelismi molto suggestivi con i grandi della pittura (Botticelli e Beato Angelico per tutti) o del cinema (magnifico un richiamo ai pittorici e musicali silenzi di una scena del bergmaniano Sussurri e grida).

Le osservazioni che l’autore effettua attraverso le parole dei tre personaggi sono “ad onde concentriche”, perché svariando su varie chiavi interpretative determinano un cammino intimo dall’umano fino al divino alla luce dell’eterno, quell’eternità che rimbomba come un tuono, come in una celebre cantata di Bach.

È interessante il filo del discorso, perché parte come assunto paradossalmente dall’inviolabile purezza dell’Assoluto, al quale era più facile avvicinarsi quando la rappresentazione religiosa era il tutto incantato dell’anima e della vita, come appare chiaro dalle immagini dell’Arte medioevale, anche di quella iconica orientale, dove domina la figura della Vergine. La Vergine dal Rinascimento in poi sarà contaminata dall’umanizzazione, ma questo, se da una parte è un limite, dall’altro arricchisce di contenuti, in quella fusione tra sacro e profano che diventa il seme e il fiore più saporito dell’arte e della musica.

Terreno e ultraterreno si toccano e si vivificano a vicenda. L’uno non oscura l’altro. Del resto, come sostiene Di Serio, Dio ci mette la creazione, l’uomo i nomi e le caratteristiche, così come in un Cantus firmus può godere delle tante variazioni tonali dell’esecuzione. Modernizzando, hardware e software in altre chiavi…

Tutta la scrittura del libro cerca di trasmettere il sapore di questa commistione che è figlia della storia e dell’umanità, è scintilla del cielo e voglia di superare l’angoscia del buio, magari con un canto che quel buio lo scova e lo addomestica.

È una scrittura di nicchia, ma accattivante, raffinatissima, figlia di uno scrupoloso ed appassionato labor limae e nello stesso tempo di una sottinteso sottofondo musicale, come se nella descrizione di un’opera l’autore fosse in ascolto diretto delle note e ne traesse l’ispirazione per la trance poetica. Questa a sua volta si traduce in parole ricche di connotazioni e sfumature liriche, perché le parole in lui servono anche a negare il valore totalizzante della parola, sostituibile dalle percezioni più o meno leggere dell’ineffabile. Così, pur se con i nostri limiti, si può cogliere l’ incanto rispetto agli splendori e alle piaghe della Creazione ed alla luce impalpabile in cui siamo immersi, una volta in toto, oggi con la mediazione della ragione, che nello stesso tempo riduce e illumina.

Di Serio non cerca mai la frase ad effetto, così come rifiuta la melodia calamita o il cerebralismo che tutto inaridisce.

La razionalità di Theodor, il misticismo di Teresa, la religiosità di Paulus sono la trinità che permette di viaggiare in questo universo sonoro, letterario e artistico. E così le note del libro, sulla scia della percezione che l’autore stesso prova nell’approcciare gli argomenti, contornano ondulazioni che si colgono come un respiro, salmodiano sul mondo, stillano come una dichiarazione d’amore al mondo e all’oltre. E tutto risulta nuovo, pur nell’identico, in un unico abbraccio che avvolge il battito dei cuori, e la devozione finalmente esce dal suo infelice dormiveglia, dal suo compiaciuto feticismo e prende respiro…

È il brivido del sacro, signori. E Di Serio con questo prezioso pamphlet questo brivido lo fa suo e riesce a trasmettercelo “sul serio”…

200 atleti alla podistica Real San Francesco

real-san-francesco-locandina-ottobre-2016-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Tutto pronto per la Real San Francesco, la gara podistica che toccherà i tre comuni di Baronissi, Pellezzano e Cava de’ Tirreni e si concluderà davanti al locale Santuario di San Francesco e Sant’Antonio, domenica 2 ottobre.
La manifestazione sportiva è inserita nel calendario degli eventi civili organizzati dal Comitato Festeggiamenti in onore di San Francesco della città metelliana. Saranno oltre duecento gli atleti in gara, in rappresentanza di una trentina di società provenienti da ogni angolo della regione Campania.
Alla sua prima edizione ha già dunque superato l’esame. La chiamata del Santo d’Assisi ha colpito ancora una volta. Artefici dell’annunciato successo il rettore del Santuario di Cava de’ Tirreni, padre Luigi Petrone, il padre guardiano, fra Pietro Isacco, che hanno voluto fortemente quest’evento all’interno del programma che affianca gli appuntamenti religiosi della Festa. Soddisfazione anche da parte del presidente del Comitato Festa, Fernando Cretella.
A coordinare gli aspetti sportivi della manifestazione, e non solo loro, è stato chiamato il C.P.S. Libertas di Salerno e il suo deus ex machina Carmine Adinolfi, e il C.R.S Libertas Campania, di cui è presidente il dinamico Antonio Adinolfi.
Entrambi si sono avvalsi dell’esperienza nel campo del podismo su strada della “Bit e Byte” e della Asd Libertas Agropoli. Accolta con grande entusiasmo l’iniziativa dal sindaco di Baronissi, Gianfranco Valiante, città dalla quale partirà la Real S. Francesco domenica mattina alle ore 9 e 15.
Una scelta dettata dalla radicata presenza del culto di San Francesco sul territorio, che è sede della curia provinciale dei padri minori.
Tornando alla gara, essa si snoderà per 15 chilometri e seicento metri lungo un tracciato impegnativo ma molto panoramico tra le colline che dividono la valle dell’Irno da quella metelliana, gran parte coincidente con la strada provinciale 129, la Pellezzano-Croce, e che dopo aver attraversato le frazioni cavesi di San Pietro, Maddalena, Rotolo, si concluderà in piazza San Francesco, ai piedi del sagrato del Santuario.
La partecipazione alla gara è gratuita. Le iscrizioni sono ancora aperte on line sul sito
 www.bitebyte.biz e si chiuderanno venerdì 30 settembre. Ad accogliere all’arrivo atleti e spettatori i figuranti dell’associazione Pistonieri Santa Maria del Rovo che offriranno uno spettacolo folkloristico del suo apprezzato repertorio.

La 55ª “Podistica Internazionale San Lorenzo” al ruandese Simukeka

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Trionfo del ruandese Jean Baptiste Simukeka nella 55ª edizione della “Podistica Internazionale San Lorenzo” – Trofeo Armando Di Mauro, disputatasi domenica 25 settembre 2016 a Cava de’ Tirreni (Sa). Alle sue spalle Dario Santoro e Gilio Iannone. Tra le donne successo della marocchina Meriyem Lamachi, che ha preceduto Palma De Leo e la keniana Beatrice Cheptoo. Negli Allievi vittoria di Ketzal Cifuentes. Grande commozione per il ricordo dell’atleta scomparso Marco Senatore. Ovazione per mister Rino Santin, al quale durante la cerimonia di premiazione è stato consegnato dal Sindaco Vincenzo Servalli il premio (alla carriera) allo “Sportivo cavese dell’anno”.

Brillano le stelle africane nel firmamento della “Podistica Internazionale San Lorenzo”. Il ruandese Jean Baptiste Simukeka e la marocchina Meriyem Lamachi hanno vinto la 55ª edizione dell’autentica “classica” del podismo su strada, disputatasi domenica 25 settembre 2016 a Cava de’ Tirreni (Sa) con partenza ed arrivo nella frazione San Lorenzo.

Ai nastri di partenza della competizione, organizzata dal Gruppo Sportivo “Mario Canonico S. Lorenzo” e dal Comitato di Cava de’ Tirreni del Centro Sportivo Italiano, oltre 250 atleti provenienti da 7 Paesi (Ruanda, Kenya, Algeria, Marocco, Polonia, Romania ed Italia).

Pronostico rispettato nella Gara Maschile – Trofeo Armando Di Mauro, dominata dal ruandese Jean Baptiste Simukeka (classe 1983). Il portacolori del Running Club Futura – Roma ha iniziato ad imporre il suo ritmo dopo poche centinaia di metri dallo “start”, dato dall’Arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, Mons. Orazio Soricelli, e dall’Assessore comunale all’Istruzione, Paola Moschillo.

Già vincitore di numerose gare importanti sul territorio italiano, Simukeka ha messo in mostra tutte le sue qualità lungo i 7,8 km dell’insidioso percorso della “San Lorenzo”. Quelle qualità che gli avevano consentito di essere selezionato dalla Nazionale ruandese per partecipare alle recenti Olimpiadi di Rio, cui poi non ha preso parte solo per problematiche “burocratiche”. Metro dopo metro l’atleta africano ha scavato un solco incolmabile tra sé ed i suoi avversari, con la gara praticamente già decisa, o quasi, al passaggio intermedio a San Lorenzo. Tra ali di folla entusiasta Simukeka è arrivato solitario al traguardo con il buon riscontro cronometrico di 23’45”.

Al 2° posto il campione italiano di maratona 2015 Dario Santoro (24’18”, classe 1990, Atletica Potenza Picena), autore di un’ottima performance, che gli ha consentito di migliorare il già lusinghiero 3° posto conquistato lo scorso anno. A completare il prestigioso podio della “San Lorenzo” Gilio Iannone (25’07”, classe 1985, ASD International Security Service), vincitore dell’edizione 2014, che ha preceduto di 5” Giovanni Moretti (classe 1988) e di 17” Antonello Landi (classe 1975), entrambi dell’Atletica Potenza Picena – Macerata. Da segnalare l’8° posto del 46enne cavese Antonello Barretta, sempre nella “top ten” nelle ultime edizioni della manifestazione.

Successo africano anche nella Gara Femminile – Trofeo Agnese Lodato, nella quale si è imposta la marocchina Meriyem Lamachi (classe 1987, ASD ACSI Italia Atletica – Roma). Una gara avvincente e combattuta, con le principali protagoniste distanziate di pochi metri fino al 3° km, quando la Lamachi ha rotto gli indugi ed ha forzato l’andatura, involandosi solitaria verso il traguardo, tagliato con il crono finale di 29’22”. Al 2° posto, distanziata di 1’11” dalla vincitrice, si è piazzata Palma De Leo (classe 1977, G.S. Lammari – Lucca), che ha confermato il suo particolare feeling con la “Podistica San Lorenzo”, nella quale ha trionfato nelle edizioni 2009-2010-2013. Sul terzo gradino del podio la keniana Beatrice Cheptoo (classe 1993, Atletica Recanati), giunta al traguardo con il tempo di 31’14”.

Trascinato dalla verve dell’ottimo speaker Marco Cascone, il folto pubblico al traguardo ha tributato scroscianti applausi a tutti i partecipanti. Emozioni intense e profonda commozione all’arrivo del nutrito gruppo di atleti dell’ASD Podisti Cava Picentini Costa d’Amalfi, che hanno indossato una maglietta dedicata a Marco Senatore, stroncato da un infarto lo scorso 3 settembre mentre si stava allenando lungo le strade della Costiera Amalfitana.

Le competizioni più attese sono state precedute dalla Gara Allievi – Trofeo Giuliano Ferrara (km 3,6), nella quale ha trionfato Ketzal Cifuentes (tempo 12’42”, classe 2000) dell’ASD Atletica Isaura Valle dell’Irno. Alle sue spalle Alfonso Manzo (13’02”, classe 1999, Associazione Sportiva Liberi Insieme) e Vito Amabile (13’06”, classe 1999, ASD Atletica Isaura Valle dell’Irno). Tra i Cadetti successo di Andrea Aliberti (classe 2002) dell’ASD Atletica Isaura Valle dell’Irno, che ha preceduto Gabriele Celano (classe 2001, Associazione Sportiva Liberi Insieme) e Luca Amato (classe 2002, ASD Podisti Cava Picentini Costa d’Amalfi).

La giornata si è aperta con la gara dedicata agli studenti delle Scuole Medie (mt 600), a conclusione del progetto “Aspettando la San Lorenzo”. Successo finale per Nicola Santoriello della Scuola Media “Balzico” di Cava de’ Tirreni. Alle sue spalle i “colleghi” d’Istituto Umberto Chiafalà e Ferdinando Rossi. Nella classifica per società, infine, trionfo dell’Atletica Potenza Picena – Macerata, che ha preceduto l’ASD Atletica Camaldolese – Campagna e l’ASD Atletica Isaura Valle dell’Irno.

Al termine del programma agonistico spazio alla cerimonia di premiazione, alla quale sono intervenute come di consueto numerose autorità, tra cui il Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, il Dirigente dell’EPT di Salerno e già Senatore ed Europarlamentare, Alfonso Andria, il Delegato provinciale del CONI, Paola Berardino, ed il Presidente regionale del Centro Sportivo Italiano, Enrico Pellino. Tra i momenti più emozionanti la consegna a mister Pietro (Rino) Santin del premio allo “Sportivo cavese dell’anno”, riconoscimento istituito dall’Amministrazione comunale metelliana ed assegnato per la prima volta nella sua storia “alla carriera”.

Una carriera prestigiosa, che ha portato Rino Santin ad allenare il Napoli in Serie A (oltre a Bologna, Lecce, Catanzaro, Ternana e Cavese in Serie B) e che gli ha permesso di essere inquadrato dal 2000 nei ranghi della FIGC come Direttore Tecnico. Grande emozione sul palco per il tecnico originario di Rovigno d’Istria (ora appartenente alla Croazia), ma cavese d’adozione, che ha ripercorso brevemente i difficili momenti del suo arrivo (in fuga, come tanti altri italiani, dalle violenze di Tito) da ragazzo a Cava de’ Tirreni. Un rapporto davvero speciale, quello tra la città metelliana e mister Santin, che si è consolidato nel corso degli anni e di cui è stata scritta un’altra emozionante pagina con quest’ulteriore riconoscimento, consegnato direttamente dal Sindaco Vincenzo Servalli.  

Tra i numerosi riconoscimenti assegnati, la Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato, destinata alla società prima classificata della categoria Allievi e Cadetti, è andata all’ASD Atletica Isaura Valle dell’Irno, mentre l’Atletica Potenza Picena – Macerata ha “incassato” la Targa della Città di Cava de’ Tirreni come società prima classificata della categoria Assoluti. Il “Portico d’Argento” infine, premio messo in palio dall’Azienda di Soggiorno e Turismo metelliana ed assegnato a giudizio insindacabile del Comitato Organizzatore, è stato attribuito alla Podistica Solidarietà – Roma.

Va in archivio un’altra entusiasmante edizione della “Podistica Internazionale San Lorenzo”, il cui spettacolo è stato “gustato” da migliaia di spettatori grazie alla diretta televisiva sulle frequenze di RTC Quarta Rete. Appuntamento fin d’ora fissato a settembre 2017 per la 56ª edizione.

Tutto pronto per la V edizione di ERASMUS ON STAGE

margherita-coraggio-direttrice-artistica-erasmus-on-stage-settembre-2016-salerno-vivimediaSALERNO. Sarà presentata venerdì 23 settembre, alle ore 11 presso il Salone del Gonfalone di Palazzo di Città, la V edizione di Erasmus on Stage. Un evento, questo che offre il tocco internazionale allo splendido equinozio musicale salernitano, andando a cementare la sinergia del conservatorio di Musica “G.Martucci” di Salerno e la Bottega San Lazzaro principiata con Peppe Natella e portata avanti dalla figlia Chiara, che ospiterà la rassegna nella cornice della Chiesa di Santa Apollonia. Ad illustrare il programma, ospiti dell’amministrazione comunale, che vedrà impegnati gli allievi del nostro conservatorio che sono ritornati alla casa madre, dopo aver trascorso il loro periodo in Erasmus presso le più prestigiose accademie d’Europa, dal 23 settembre al 1 ottobre, ogni sera alle ore 20, il direttore della massima istituzione musicale cittadina, Imma Battista, il vice-presidente Franco Massimo Lanocita, Chiara  Natella, responsabile della Bottega San Lazzaro e in rappresentanza dell’Ufficio Relazioni Internazionali, nonché direttrice artistica della rassegna, Margherita Coraggio.

Ben cinque i concerti che vedranno protagonisti i giovani studenti e che si succederanno con programmi che spaziano dall’Ottocento al jazz, coinvolgendo più di una ventina di musicisti in diverse formazioni strumentali. Il Dipartimento di Musica d’insieme, fiore all’occhiello del Conservatorio di Musica Giuseppe Martucci di Salerno, da molti anni imposta tutta la propria attività didattica intorno a progetti di produzione artistica. Ai saggi e ai concerti organizzati all’interno del Conservatorio si affiancano iniziative che portano gli studenti all’esterno dell’Istituzione e della città di Salerno, dando loro la possibilità di suonare in diversi contesti e ambienti, con l’intento di sviluppare in modo graduale e continuo la capacità di comunicare con il pubblico attraverso la musica. Di grande rilevanza è anche l’attività internazionale sia del Dipartimento di Musica d’insieme, che ha portato gli studenti del Conservatorio Martucci a suonare all’estero (2005, Universität Augsburg, Germania) e a partecipare a programmi di scambio culturale (2013, Festival Suona Francese), sia del dell’ Ufficio Relazioni Internazionali del Conservatorio, che organizza ogni anno numerose masterclasses che danno l’opportunità ai giovani strumentisti di studiare con maestri quali Michael Flaksman, Arno Bornkamp, Arkadi Zenziper, Michael Lind, Luc Bergé, Manu Mellaerts, Daan Vandewalle, Benedikte Palko, Hans De Jong e molti altri, oltre a smistare i migliori allievi nei massimi conservatori europei.

Erasmus on Stage, esce dalla sala concerto del Martucci con l’intento di diventare un’occasione d’incontro fra la città e i suoi giovani musicisti, un laboratorio in cui possano confluire energie creative provenienti dalle più diverse esperienze di un territorio così ricco di talenti artistici quale è la provincia di Salerno. (Olga Chieffi)