eventi & appuntamenti
Cava de’ Tirreni (SA). Dedicato a Mamma Lucia e al nascente Museo il Calendario 2023
La presentazione ufficiale domenica 4 dicembre a San Giovanni.
Domenica 4 dicembre 2022, alle ore 10.30, nella splendida cornice del complesso monumentale di San Giovanni Battista in Corso Umberto I n. 167 a Cava de’ Tirreni, si terrà la presentazione del Calendario 2023, curato dal comitato “Figli di Mamma Lucia Pisapia Apicella per il Museo in Cava de’ Tirreni”. Interverranno, oltre al curatore Gaetano Guida, il Sindaco di Cava de’ Tirreni Vincenzo Servalli, l’Assessore alla Cultura Armando Lamberti, l’Assessore alla Pubblica Istruzione Lorena Iuliano, il Presidente del Comitato “Figli di Mamma Lucia” Felice Scermino.
Il calendario è dedicato ad un argomento centrale nella storia recente e nell’immaginario della Città:
La battaglia di Cava de’ Tirreni e l’opera di Mamma Lucia. 1943-2023
La pubblicazione, realizzata da Gaetano Guida, che è membro del Comitato e che dal 2016 dedica ogni anno un calendario ad un tema riguardante la Città di Cava de’ Tirreni, è di carattere benefico poiché il ricavato verrà destinato interamente all’allestimento del Museo, ormai in dirittura d’arrivo
In essa le foto attuali e quelle d’archivio si mescolano tra loro, accompagnate da testimonianze di gente comune, resoconti ufficiali, diari privati e racconti inediti.
Più che un calendario, diventa quasi un libro di lettura, capace di riportare il lettore a quei giorni terribili, dal 9 al 25 settembre 1943, che videro una battaglia per certi versi “decisiva”, e dimettere ancora una volta in luce l’opera straordinaria di Mamma Lucia, che raccolse con amore centinaia di salme di soldati (nemici, ma tutti “Bell’ ’i mamma”) per restituirle alle famiglie.
Il calendario 2023 ha il patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni e dell’associazione “Amici del Tricolore APS” ed è stato realizzato anche grazie al fattivo contributo del gruppo Cava storie ed alla collaborazione della Famiglia Apicella, avvalendosi di interventi di qualificati e prestigiosi intellettuali, cittadini e non solo, e di contributi esterni, relativi ai contenuti, offerti da enti nazionali e internazionali.
I testi in lingua inglese ed altri contenuti digitali sono disponibili mediante i qr code presenti in ogni pagina. Il calendario sarà nelle edicole della Città di Cava de’ Tirreni da martedì 6 dicembre, oppure potrà essere richiesto direttamente al Comitato “Figli di Mamma Lucia Pisapia Apicella”, al num. 347 684 3736, in cambio di un’adeguata offerta.
Oltre alla famiglia di Mamma Lucia, hanno collaborato alla pubblicazione anche Lara Adinolfi, Lucia Avigliano, Concetta Casaburi, Grace De Luca, Carlo De Rosa, Antonio e Vincenzo Fariello, Antonio Galdi, LutzKlinkhammer, Francesco Lamberti, Margherita Lambiase, Felice Landi, Wilma Leone, Luigi Mascolo, Nicola Oddati, Aniello Ragone, Paolo Siani e Franco Bruno Vitolo che hanno partecipato in maniera diversa.
Tra le altre, sono presenti le testimonianze (tratte dalla trasmissione televisiva di R.T.C. Quarta Rete) di Domenico Apicella, Nicola Oddati, Pino e Franco Bruno Scotto, Gianni e Raffaele Gravagnuolo, Geltrude Pisapia Barba e Anna Luciano Di Serio, che nel 1993 consegnarono al pubblico televisivo i loro ricordi di quei giorni che ora sono finalmente stampati su carta.
Preziosissimi, infine, alcuni scritti inediti di Paolo Siani, all’epoca dei fatti tredicenne, e parte del diario di guerra inedito delle truppe tedesche gentilmente concesso dal col. Francesco Lamberti che, grazie alla collaborazione del prof. Klinkhammer, lo ha recentemente interamente pubblicato nel suo saggio “Salerno, Settembre 1943. I combattimenti al caposaldo San Liberatore”.
Hanno fornito contributi esterni: il “Royal Hampshire RegimentMuseum” di Winchester, Hampshire, in Gran Bretagna, l’INSMLI (Istituto nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia), l’ANPI (Associazione nazionale partigiani d’Italia), la Provincia di Salerno, “Settore Pianificazione Strategica, Sistemi Culturali ed Urbanistica”, il Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, l’associazione “Alema” di Cava de’ Tirreni, il quotidiano “Il Mattino”, redazione di Salerno.
Cava de’ Tirreni (SA). Il Quarantennale della morte di Mamma Lucia
Il quarantesimo anniversario della scomparsa di Mamma Lucia sarà ricordato a Cava de’ Tirreni con una celebrazione eucaristica e con una manifestazione show.
Sabato 27 agosto, data precisa della ricorrenza, alle ore 20,30, Santa Messa in Duomo, celebrata da don Rosario Sessa su iniziativa dell’Associazione La Bolla Pontificia, fondata da Giuseppe Ferrigno e oggi presieduta da Antonio Russo. L’Associazione da tempo ogni anno celebra la messa, non al Duomo ma a Castello, dove ha allestito una grotta che simbolicamente ricorda l’opera di scavo e di recupero di soldati tedeschi effettuata dopo la guerra dalla nostra carissima Madre dei Caduti. Al termine della cerimonia, piccola fiaccolata verso la Chiesa di San Giacomo, per tutti ufficiosamente la “Chiesa di Mamma Lucia”, dove lei riponeva i cassetti con le salme e dove in seguito per anni tante persone si raccoglievano con lei per pregare e stare insieme.
Lunedì 29 agosto, con inizio alle ore 20,00 e ingresso dalle ore 19, 30 ma fino ad esaurimento posti, il Comitato Figli di Mamma Lucia per il Museo (presieduto da Felice Scermino e composto da Annamaria e Lucia Apicella, Lucia Avigliano, Gennaro Galdo, Gaetano Guida, Alfonso Prisco, Beatrice Sparano e Franco Bruno Vitolo, che farà anche da conduttore) ha organizzato presso il cinema Alambra, in Piazza Abbro, una manifestazione show, dal titolo “Quaranta, ma non li dimostra”.
Saranno proiettati filmati inediti, anche come anteprima e come tempo supplementare; sarà evidenziato con documenti vari, testimonianze e poesie, il grande impatto mediatico di Mamma Lucia che è ancora vivo anche in Germania, pur dopo ottant’anni; si parlerà di Salerno 1943, il caposaldo di San Liberatore, il grande, epocale volume curato da Francesco Lamberti che ripercorre anche con documenti originali (di origine tedesca) lo Sbarco di Salerno minuto per minuto e parla in dettaglia della Battaglia di Cava e propone anche l’elenco dettagliato di tutti i caduti, specificando quelli recuperati con certezza da Mamma Lucia.
Quindi, dopo i saluti del Presidente del Comitato Felice Scermino e del Sindaco Vincenzo Servalli, i membri del Comitato in breve racconteranno il cammino fatto finora e quello ancora da fare portare al traguardo il nascente Museo dedicato a Mamma Lucia: questo alla presenza dell’ex Sindaco Marco Galdi, che istituì 2014 il Comitato, e della Direttrice della Biblioteca Comunale Barbara Modica, che ancora custodisce il materiale messo a disposizione dalla famiglia Apicella.
Sarà presentato il nuovo logo del Museo, realizzato da Mauro Paolucci e porteranno la loro testimonianza i membri delle Associazioni che attualmente si interessano dell’opera di Mamma Lucia: il Gruppo Promotore del Premio Mamma Lucia alle Donne Coraggio, il Gruppo Teatrale “Luca Barba” di Geltrude Barba, la già citata Bolla Pontificia, Cavastorie di Aniello Ragone.
Il clou della seconda parte sarà rappresentato dall’intervento dell’Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli, che parlerà anche delle possibilità e delle intenzioni di un’azione di beatificazione.
La manifestazione dell’Alambra ha una duplice valenza. Innanzitutto, ricordare la figura di Mamma Lucia ed esaltare il messaggio di Pace, di Amore e di Maternità universale che lei ha lanciato, un messaggio che purtroppo deve ancora essere gridato forte in questo tempo in cui tanti venti di guerra soffiano ancora. Da qui il titolo e l’immagine del manifesto, che evidenziano proprio l’attualità e la forza della speranza che emanano dalla figura sorridente di Mamma Lucia.
L’incontro intende anche fare il punto sul nascente Museo, per allestire il quale proprio il Comitato sta lavorando oramai da anni in alcuni locali dell’ex carcere concessi dal Comune. Oramai il traguardo non è lontano: il materiale da esporre (filmati, foto, bacheche, pubblicazioni, la canzone del musical, etc.) è a disposizione, i pannelli sono in allestimento, gli strumenti elettronici sono in acquisto. Tutto questo grazie alle generose offerte raccolte, nelle chiese e da tanti privati, non solo di Cava. Una prova di attaccamento commovente per la più amata dai Cavesi.
E il Museo, quando sarà, non sarà solo di Cava… e sarà un patrimonio di Umanità…