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CAVA DE’ TIRRENI (SA). Poeti in scena al Comune di Cava: Anna Volpe, cavese del Veneto, e Francesco Senatore, leader del folklore

È in arrivo al Comune di Cava de’ Tirreni una stimolante doppietta poetica.


Giovedì 11 aprile 2019, alle 18,15, nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città in Piazza Abbro, sarà presentato Anima e versi, raccolta poetica di Anna Volpe, insegnante e giornalista, cavese di origine e di cuore, attualmente residente a Taglio di Po, in Veneto. La raccolta, gravida di emozioni personali, di ricordi e di più o meno recondite armonie e disarmonie, è stata idealmente e affettuosamente dedicata al Prof. Anacleto Postiglione, recentemente scomparso, che è stato il suo amatissimo e indimenticato e indimenticabile docente di Latino e Greco ai tempi del Liceo Classico nella “sua” Cava. Interverranno, oltre all’autrice, Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni, Emiliano Amato, il Presidente dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone”, Gabriella Alfano, architetto, Presidente dell’Associazione “Iride”, Maria Olmina D’Arienzo, Dirigente Scolastica. Condurrà la serata il prof. Franco Bruno Vitolo.

Venerdì 12 aprile p.v., nello stesso luogo ed allo stesso orario, saranno in scena l’identità e i valori tradizionali della Città e del territorio, impreziositi dai colori, daii ritmi e dalla vivacità della lingua napoletano-metelliana. Sarà presentato infatti Core, parole e penziere, quarta raccolta di Francesco Senatore, lo storico leader del Gruppo Folkloristico Senatore, che, essendo anche un abile pittore e disegnatore, ha corredato le sezioni dedicate al territorio e alla famiglia con belle immagini da lui stesso realizzate.

Oltre alle presenze istituzionali (Il Sindaco Vincenzo Servalli e il Presidente dell’Associazione giornalisti Emiliano Amato) interverrà, con parole e letture, anche Mimmo Venditti, attore, regista e sceneggiatore, fondatore e Presidente del Piccolo Teatro al Borgo. Condurranno la serata congiuntamente Franco Bruno Vitolo e lo stesso Francesco Senatore.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Storie di donne che hanno preferito il parto all’aborto in “Abbiamo detto sì” di Angela Pappalardo

Premetto, per correttezza, che appartengo non al mondo di quelli che ritengono la legge 194 sull’interruzione di gravidanza una catastrofe sociale e un’istigazione al delitto, ma a quelli che la ritengono una conquista di civiltà per uno stato laico. Tuttavia con altrettanta chiarezza premetto che apprezzo comunque l’azione di coloro che, senza fare crociate, si avvicinano alle donne in predicato di aborto per convincerle a non farlo ed eventualmente anche per offrire un sostegno materiale per la gestione del parto. Le apprezzo per due motivi di fondo: perché sono comunque coerenti con l’interpretazione cattolica dell’inizio-vita già al momento della fecondazione e perché, contrariamente allo stereotipo mentale diffuso, l’aborto è quasi sempre un trauma anche per chi sceglie di farlo. Non a caso uno dei primi slogan delle donne al tempo della battaglia per la legge era: “Noi non vogliamo abortire, ma vogliamo l’aborto”. Un conto è la scelta individuale, che è scientifica ed etica, un conto il diritto alla maternità consapevole e accettata.

Questo lungo mio preambolo mi sembrava necessario per sottolineare con piacere l’uscita del libro Abbiamo detto sì (Edizioni Punto Famiglia), curato da Angela Pappalardo, già operatrice sociale del Comune di Cava de’ Tirreni, esperta di Bioetica (di cui è docente all’Università della Terza Età) e da molti anni attivista del Movimento per la Vita.

Il libro, che tra l’altro contiene una prefazione di Marina Casini, Presidente nazionale del Movimento per la Vita, e la postfazione di Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Cava e Amalfi, è una raccolta di storie vere di donne che, alle soglie dell’interruzione di una gravidanza non voluta, un po’ per la tormentata inquietudine che l’accompagna e un po’ per l’azione di persuasione della Pappalardo stessa oppure di altre compagne del Movimento, un po’ per la spinta morale e i complessi di colpa suscitati dalla fede cattolica, hanno privilegiato la maternità e sono state gratificate dagli esiti della loro scelta. 

E così con lei impariamo a conoscere tante donne e con loro i figli germogliati dalla scelta. Federica, due volte recuperata alla gravidanza e poi per fortuna anche all’agiatezza economica … , Caterina, cattolica e col convivente ebreo …, Tatiana, che col Progetto Gemma viene aiutata sia a far nascere e sostenere non solo il figlio in gestazione ma anche i figli rimasti in Ucraina …, Filomena, che deve sostenere anche l’opposizione capricciosa della figlia contro il nascituro e alla fine viene sostenuta da una squadra di volontari e da un sogno con Padre Pio … , Maria, che grazie all’offerta di un alloggio accetta di partorire e poi avrà anche altri cinque figli …, Luca, figlio di Lucia, recuperato alla vita “per una ciocca di capelli” e poi felicemente riconosciuto da grande … e così via.

Queste storie sono raccontate con pacata ma intensa partecipazione di emozione e di fede da Angela Pappalardo, che, a suo dire, le ripropone per creare un argine alla corrente abortista maggioritaria, proponendo situazioni compensative rispetto ai buchi e alle offerte della legge 194, e anche presentando dei paradigmi positivi. Infatti ricorda che esistono organizzazioni pronte a dare una mano alle ragazze in bilico (Le difficoltà non si risolvono eliminando la vita, ma eliminando le difficoltà: è il motto del Movimento), sollecita le persone di buona volontà a diventare volontari per la vita, e, nel parlare di storie vere, evidenzia il calore che nasce dal sorriso anche di una sola vita salvata.

D’altro canto, Mons. Soricelli nella sua postfazione, oltre ad incoraggiare l’opera di Angela e del Movimento, richiama una figura carismatica come Madre Teresa di Calcutta, che nel discorso per il ricevimento del Nobel lasciò uno spazio importante per la condanna dell’interruzione di gravidanza, scelta equiparata da lei ad un omicidio.

Nell’insieme, questo è un libro che, per la sua decisa scelta di campo, potrebbe non essere amato da tutti, eppure è interessante e costruttivo, pienamente organico all’etica e alla bioetica cattolica e altrettanto pienamente dialettico rispetto alle altre visioni del mondo che e della scienza che circolano in questo campo. Oltre ad accoglierlo con piacere, salutiamo con altrettanto piacere il ritorno alla scrittura di Angela Pappalardo, che dopo esordi interessanti seguiti da anni di silenzio, ha ripreso in mano penna e tasti. E in pochi mesi ha già vinto il Concorso “Maria SS. Dell’Olmo” e pubblicato le sue storie, che guardano ben oltre i confini della nostra Città. Anche questa è una scelta di Vita …


Egregio signor Direttore della rivista Vivimedia,

sono Angela Pappalardo, esperta di Bioetica , responsabile di un “Centro di aiuto alla vita” , autrice del libro “Abbiamo detto sì”, che sulla Vostra rivista è stato recensito il 3 aprile 2019 dal vostro Redattore Franco Bruno Vitolo.

Le scrivo per chiederle di inserire sulla Sua rivista una precisazione relativa proprio a quell’articolo.

In esso, infatti, la presentazione ed il commento del libro sono stati preceduti da un preambolo in cui, per correttezza intellettuale, il giornalista manifesta il suo parere personale riguardante la legge 194 (che non gli sembra catastrofica come invece appare agli antiabortisti) e le politiche relative all’interruzione della gravidanza, che gli sembrano comunque un’opportuna protezione della donna, fermo restando che l’aborto non può e non deve essere inteso come un meccanismo di contraccezione, tanto è vero, afferma Vitolo, che le stesse femministe dicevano di volere l’aborto, anche se non volevano abortire.

Egli lo presenta come un necessario preambolo prima di presentare il libro, che ovviamente è di tutt’altro tenore, il che non dispiace allo stesso Vitolo, che apprezza comunque l’impegno sociale ed umano in esso sotteso, anche se non ne condivide la tesi di fondo.

Purtroppo, la veste grafica con cui l’articolo è stato impaginato (il preambolo in corsivo, introdotto da due virgolette, sotto la mia fotografia) ha generato un imbarazzante equivoco, in seguito al quale sembra che il pensiero del giornalista sia il mio, essendo invece la mia concezione della legge 194, e dei suoi effetti a livello individuale, sociale e culturale, completamente diversa, e quindi di tenore alquanto negativo.

Io non metto minimamente in discussione la buona fede del giornalista e della rivista. Le chiedo però di pubblicare questa mia precisazione, o allegata all’articolo ripubblicato, oppure come semplice lettera personale, in modo da ristabilire il giusto equilibrio per me e per il mio rapporto con gli interlocutori e soprattutto con le interlocutrici.

Sono sicura che Lei capirà pienamente la mia esigenza e mi auguro che possa procedere al più presto alla soddisfazione della mia richiesta.

In attesa di un riscontro, cordialmente la saluto e La ringrazio per l’attenzione mostrata nei miei confronti.

Cava de’ Tirreni, 6 luglio 2020        Angela Pappalardo

CAVA DE’ TIRRENI (SA). I suoni dell’universo in “Revolution”, l’ultimo CD del pianista Marco Volino, l’Einaudi metelliano

A distanza di tre anni dall’uscita di “Anamnesis”, raccolta di dodici brani per pianoforte che raccontano il ridestarsi dell’anima, il compositore e concertista cavese Marco Volino ha presentato il suo nuovo lavoro, dal titolo “Revolution”. Dopo un’originale e accurata ricerca relativa ai suoni primordiali dell’Universo e alla loro combinazione con la natura evoluta di oggi, il musicista li ha trasformati in suggestive, emozionali ed emozionanti melodie, combinando con maestria il pianoforte e l’elettronica sperimentale.

Con questo album, in cui soddisfa i palati più raffinati e nello stesso tempo tocca il cuore di chi vuole solo abbandonarsi al fluire delle note (sul modello di pianisti e compositori come Ludovico Einaudi, Ennio Morricone, Philip Glass e Yann Tiersen), ha fatto un ulteriore passo avanti nel salotto buono della musica nazionale.

Ha già al suo attivo prestigiose e apprezzate esibizioni, non solo nel territorio: tra le altre, a Milano, a Villa Guariglia a Raito, all’Anfiteatro Comunale di Baronissi, a Cava nell’artistico chiostro dell’Abbazia Benedettina. È questo il risultato di una formazione di alta qualità, culminata con la guida, a Milano, di un maestro prestigioso come Roberto Cacciapaglia, più noto come Ruby, tastierista del grande Franco Battiato.

Attualmente ha un contratto con la storica Casa Discografica “Top Records” di Milano e la sua musica viene ascoltata dovunque sulle principali piattaforme digitali come Spotify, Itunes e Youtube.

Domenica 31 Marzo è stato trasmesso il concerto tenutosi il 16 Dicembre 2018 presso il Chiostro di San Francesco di Cava de’ Tirreni, all’interno della 5a edizione di CavaVino. È stato condiviso da RTC Quarta Rete, da Radio Cava New Generation e dalla pagina ufficiale FB dell’artista, forte di quasi ventimila sostenitori. Pertanto sarà possibile risentirlo quando si vuole su FB e su You Tube. In questa circostanza il Maestro Volino è stato affiancato alle tastiere dal talentuoso pianista e compositore cavese Ernesto Tortorella. Due musicisti ancora giovani, già con un bell’avvenire dietro le spalle, già capaci di far parlare i tasti, eseguendo, interpretando e componendo. Due musicisti già decollati e destinati a volare …

Cava de’ Tirreni (SA). La mattina del 30 marzo sarà celebrata la Giornata della Pace

Attiva la partecipazione degli studenti e la presenza di Alfonso Andria.


giornata-della-pace-incontro-23-febbraio-2019-cava-de-tirreni-vivimediaDopo la tempesta di vento e di freddo che il 23 febbraio scorso ne ha impedito l’effettuazione piena, completa di corteo ed incontro con gli studenti, sabato 30 marzo p.v. sarà finalmente celebrata a Cava de’ Tirreni la Giornata della Pace, indetta da Papa Francesco sul tema La buona politica è al servizio della Pace, organizzata dall’Arcidiocesi Amalfi-Cava e dal suo Arcivescovo Mons. Orazio Soricelli con la feconda collaborazione di associazioni e istituti scolastici. Graditissimo e prestigioso ospite, sarà l’on. Alfonso Andria, politico di formazione cattolica, da sempre testimone attivo di solidarietà sociale, Dirigente dell’Ente Provinciale del Turismo di Salerno, già Parlamentare europeo, Senatore della Repubblica e Presidente della Provincia di Salerno.

Nel corso dell’incontro al Cinema Metropol sarà presentato l’ordine del giorno sottoposto all’attenzione di tutti i Sindaci d’Italia e lanciato dall’Amministrazione Comunale di Assisi (già presente a Cava il 23 febbraio nel corso della manifestazione realizzata solo in parte). Esso riguarda una presa di posizione contro i massacri che stanno avvenendo nello Yemen ed il commercio delle armi che li supporta, in cui l’Italia è implicata in primissima persona. Sarà consegnato ai rappresentanti del territorio l’appello ai Sindaci italiani perché i rispettivi comuni sottoscrivano e diffondano tale mozione di Pace.

Ci sarà un’importantissima e stimolante novità rispetto alle precedenti Giornate della Pace, finora tutte pomeridiane e serali: l’incontro con l’on. Alfonso Andria e il resto della manifestazione si svolgeranno di mattina, per favorire un contatto diretto con le scuole e con gli studenti e i giovani in generale. L’appuntamento è infatti alle 9 al Cinema Metropol, dove è prevista la presenza di circa trecento studenti provenienti dagli Istituti Superiori: Liceo “De Filippis Galdi”, Liceo Scientifico “A.Genoino”, “IIS Vanvitelli-Della Corte”, IIS “Filangieri” (di Cava de’ Tirreni), “ISS Marini-Gioia” (Amalfi). I ragazzi saranno protagonisti, sia perché il Gruppo del Liceo Musicale “M.Galdi” effettuerà l’apertura musicale, sia perché sarà dato ampio spazio alle loro domande ed alle loro osservazioni, con particolare riguardo all’argomento “Le declinazioni della Pace al servizio delle Comunità locali”.

Al termine dell’incontro, verso le 11,30, si formerà un corteo, al quale parteciperanno anche altri studenti e, naturalmente, tutte le persone di buona volontà. Tra canti, striscioni e cuori aperti si giungerà a Piazza San Francesco, al Convento di San Francesco, dove sarà simbolicamente piantumato un Ulivo e, con i rinnovati saluti delle autorità e di Alfonso Andria, il congedo musicale sarà affidato a un mini concerto di gruppi studenteschi.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Le emozioni adolescenziali e la conquista dell’autostima alla premiazione del Concorso scolastico “Le parole sono ponti”, dedicato a Betty Sabatino

Le piccole grandi domande sui cambiamenti nella vita quotidiana (i primi servizi fuori casa da solo…) e nelle relazioni sociali, comprese le prime uscite con gli amici, i dubbi e le incertezze sull’effettiva capacità di affrontare la vita nuova… (Sto diventando grande, prosa di Francesco Criscuolo – IV Circolo – Santa Lucia – Classe V A).

La paura di rompersi in questa fase della vita piena di nuove sensazioni, quando i desideri avanzano e i pensieri inseguono, ma, nonostante il brivido di freddo, le stelle polari rimangono la bellezza e l’innocenza. E nella loro cristallina sinteticità brillano i versi come raggi di piccole stelle… (Un brivido di freddo, poesia di Ludovica Memoli – I.C. “Carducci –Trezza” – classe II D)

La crisi morale e culturale di un giovanissimo soldato, cresciuto ed educato nel culto della guerra e della gloria, che durante il battesimo del fuoco, affrontato comunque con senso del dovere, da una parte scopre le mistificazioni propagandistiche a cui è stato sottoposto, dall’altra, pur a costo della vita, facendo appello alle sue radici, esalta la dignità umana nel momento di una scelta estrema. Il tutto in un racconto in stile “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, elaborato con la nettezza e l’incisività di un talento già in fase di avanzata maturazione. (Avanti, Savoia!, di Alfonso Maria Di Somma – Liceo Classico “Marco Galdi” – classe IV B).

Sono questi i contenuti, stimolanti già a prima vista, dei testi vincitori nelle tre sezioni del sesto Concorso Scolastico “Le parole sono ponti”, organizzato dal Comune di Cava de’ Tirreni in memoria della carissima professoressa Elisabetta Sabatino, troppo presto volata via, grande maestra di dialogo, umanità e saggezza, fantasiosa innovatrice didattica.

La cerimonia di premiazione, condotta dallo scrivente, è stata effettuata a Palazzo di Città venerdì 8 marzo, come sempre in occasione della Giornata della Donna, con la presenza e gli interventi, oltre che dei familiari stretti e di tanti studenti, docenti, amici e parenti, del Sindaco Vincenzo Servalli, dell’Assessore alla Pubblica Istruzione Armando Lamberti, della Presidente del Consiglio Comunale Lorena Iuliano. Ad illuminare la lettura le voci calde, duttili e convincenti di Giuliana Carbone e Manuela Pannullo, targate Arte Tempra, giovani ma già consumati animali di scena.

A conservare la memoria della giornata, come sempre la pubblicazione di un allegro opuscolo, curato graficamente da Gaetano Guida, contenente i testi premiati. La scelta dei vincitori, il cui elenco è allegato in appendice all’articolo, è stata operata da una giuria formata da Paola Sabatino, Barbara Sabatino, Gabriella Liberti, dalla Dirigente dell’ IIS “Filangieri” Raffaella Luciano e dallo scrivente, Franco Bruno Vitolo.

Le opere vincitrici sono solo la punta dell’iceberg di una serie di spunti e di riflessioni provenienti dai numerosissimi lavori presentati per l’occasione ed incentrati sui temi delicatissimi dell’autostima, della gestione di emozioni, sentimenti e paure nella fase cruciale della crescita adolescenziale e della comunicazione che l’accompagna. È su queste basi che si costruiscono i ponti con se stessi e tra se stessi e il mondo, anche se troppe volte si finisce con l’ergere muri sconfortanti di solitudine, depressione o incomunicabilità.

Sono venute fuori vere e proprie lezioni di vita, che assumevano sempre più colore e calore al pensiero che sono nate in quel luogo-ponte per eccellenza che è la scuola, magari in quei momenti in cui più si abbassano le frontiere del ruolo tra insegnanti ed alunni e più si sentono le voci della persona che è in loro ed in ognuno di noi. Sono i momenti che Elisabetta Sabatino amava di più, per arricchire ed arricchirsi in un intenso reciproco afflato.

Non solo lezioni e riflessioni generali, però, ha offerto la cerimonia della premiazione, ma anche significative finestre sulle questioni nodali che caratterizzano la vita intima e sociale degli adolescenti, che, come hanno sottolineato alcune delle opere premiate, è per certi versi un mondo a parte, di difficile interpretazione da parte del mondo degli adulti, già spesso peccatori per scarsa empatia. Ed è anche il ponte tra le coccole rassicuranti del porto e il fascinoso ma rischioso veleggiare nell’oceano, in cui si cerca di rimanere aggrappati ai bambini che si era in precedenza. Alla fine però la stella polare rimane pur sempre la voglia di conoscersi, la trepidante speranza di riuscire a completare il volo verso se stessi e manifestarlo al mondo e al proprio io, pur con tutto il mistero che questo comporta,

A lasciare la scia più forte sono stati come sempre soprattutto quei momenti speciali di emozione “che non ha voce”, che esplodevano ogni volta che si rievocavano la figura di Betty e la sua calda percezione della vita. Hanno raggiunto l’acme nella fase di apertura, con un video esaustivo, coinvolgente ed emozionante creato da Anna Paola De Luca, seguito dalla lettura di una poesia di Enrico Mosca, e nel finale, quando a semicerchio, come in una dolce preghiera del cuore, come sempre si è letto un testo che evoca la sua figura.

Al termine, un emozionato arrivederci, con la speranza che la giornata sia stata, come voleva essere, soprattutto un ponte verso il futuro. È tanto triste che Betty se ne sia andata tanto presto e non ci sia più, ma è anche tanto bello che comunque ci sia stata e ci sia ancora. Ci vogliono pur sempre gambe e cuori per far camminare le sue parole… e costruire ponti.


Ed ecco l’elenco dei premiati di quest’anno.

Sezione “Scuola Primaria”: 1) Francesco Criscuolo (IV Circolo – Santa Lucia); 2) Tommaso Francesco Di Domenico (Scuola Opera Pia “Di Mauro”); 3) Rosalba Celentano (II Circolo – Via Balzico) – Segnalazioni di merito: 3) Mattia Andretta (IC Carducci Trezza – San Lorenzo) – Lucia Vitale (IV Circolo – Santa Lucia); Valentina Mancusi (II Circolo – Via Balzico); Anna Siani (IV Circolo – Epitaffio) – Vittoria Giordano (IV Circolo – Epitaffio)- Martina Mollo (II Circolo – Via Balzico). 

Sezione “Scuole Medie”: 1) Ludovica Memoli (ICCarducci Trezza – classe III H); 2) Benedetta Mazzotta (Scuola “Balzico”, Santa Lucia – classe III M); 3) Sophie D’Amato (IC Giovanni XXIII – classe II F) – Segnalazioni di merito: Michela Di Martino (IC Giovanni XXIII – classe III H); Roberta Siani e Marika Siani (SM “Balzico” – classe I B); Paola Santoriello (ICCarducci Trezza – classe II D), Francesco Stanzione (ICCarducci Trezza – classe III C); Ginevra Karol Ferrara (SM “Balzico” – classe III B),

Anna Di Marino, Benedetta Ferrara, Arianna Esposito (Scuola “Balzico”, Santa Lucia – classe I N).

Sezione “Scuole Superiori”: 1) Alfonso Maria Di Somma (Liceo Classico “Marco Galdi” – classe IV B); 2) Franziska Dura (Liceo Classico “Marco Galdi” – classe III B); 3) Beatrice Avallone (Liceo Linguistico “De Filippis” – classe II BL); – Segnalazioni di merito:Marianna Cannavacciuolo (Liceo Classico “Marco Galdi” – classe IV B); Daisy Michelle Giulia Pisapia (Liceo Linguistico“De Filippis” – classe II BL); Anna Paola De Luca (Liceo Scientifico “A.Genoino” – classe III E), Rita Spinelli (IIS “Filangieri” – classe IV D); Anna De Sanctis e Giulia Senatore (Liceo Linguistico“De Filippis” – classe I A L).