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Capri in cartolina: una divina passeggiata nella bellezza di ieri … e di sempre

Dedicata all’Isola Azzurra la settima raccolta realizzata da Alfonso Prisco e AreaBlu.


CAPRI (NA) – CAVA DE’ TIRRENI (SA). Quasi cinquecento cartoline del secolo scorso con carta patinata e raffinata in grande ed elegantissimo formato 24×30, duecentosettantadue pagine, una storia da amare … e tanto sole e tanto mare negli occhi e nel cuore.

Riguarda stavolta l’isola Azzurra, Capri superstar, la settima perla della originalissima raccolta delle cartoline del Grand Tour, realizzata come sempre da quello strardinario archeolabrador della cartolina d’epoca che è Alfonso Prisco e stampata in Champions style da AreaBlu Edizioni. Segue i due volumi di Lady Cava e quelli singoli su Salerno, Costa d’Amalfi, Pompei e Napoli e proprio alla logica che ha ispirato il lavoro su Napoli si ispira maggiormente quest’ultima fatica. Infatti ci sono anche molte immagini non solo di luoghi, ma anche di pitture, volti, palazzi, storici hotel, oltre naturalmente a quegli scorci che hanno fatto dell’isola la Regina del Golfo ed uno dei luoghi più ammirati ed amati al mondo, come sapeva bene il buon imperatore romano Tiberio, che di bellezze e ricchezze se ne intendeva.

Tra tutte, spicca infatti la serie dei panorami dipinti, con la stampa in cartolina di opere dell’Ottocento, quando in Campania trionfava la pittura paesaggistica, che fungeva anche da promozione turistica: in queste immagini, riprodotte con magistrale fedeltà, la Grotta Azzurra, i Faraglioni, l’Arco Naturale, anche un semplice pescatore che tira le reti o delle barche che partono per pescare assumono una dimensione magica, così doveva risplendere nell’immaginario di chi poteva solo volare con la fantasia per immergersi nella bellezza dell’isola. Una magia che in alcune delle scene più riuscite è stata del resto evocata di recente dal regista Martone nel film Capri revolution, nell’intrigante storia della Comune di stranieri che agli inizi del Novecento si insediò in un fatato angolo dell’isola. E che dire dei volti di uomini anziani o fiorenti popolane che evocano quasi la preistoria dell’isola, quando si era ben lontani dal vederla pullulare di aristocratici dandy o “aspiranti imperatori”? O di quelle cartoline che sono anche delle performance fotografiche, vista la predisposizione di inquadrature dall’alto con rocce a strapiombo o strade che si inerpicano come nuvole bianche intorno a quei monti così magicamente sposati col mare?

Perciò lo scorrere queste pagine non è solo un ricercare le radici di un luogo, perché altrimenti interesserebbe solo il caprese doc, ma è una divina passeggiata nella Bellezza. Del resto, l’isola di Capri è detta Azzurra forse anche perché azzurro è il colore del cielo che abita in lei …


Presentato “Temi e dilemmi della bioetica”, del dottore cavese Giuseppe Battimelli

Un testo divulgativo e propositivo su un argomento di scottante attualità.


giuseppe-battimelli-vivimediaIl 16 dicembre dell’anno appena trascorso, presso il Palazzo Arcivescovile di Cava de’ Tirreni è stato presentato il libro Temi e dilemmi della bioetica (Editrice Gaia), del Dottor Giuseppe Battimelli , endocrinologo e bioeticista medico di medicina generale a Cava de’ Tirreni, consigliere nazionale dell’Associazione Medici Cattolici Italiani e vicepresidente nazionale per il Sud Italia della stessa associazione.

Alla presentazione hanno partecipato l’Arcivescovo della Diocesi Amalfi –Cava de’ Tirreni , Mons. Orazio Soricelli, il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Medici Italiani prof. Filippo Maria Boscia, autore della prefazione, il prof. Giuseppe Acocella, filosofo del diritto alla Università di Napoli, che ha scritto l’introduzione, e il prof. Francesco Bellino, filosofo morale dell’università di Bari e presidente della Sibce, postfatore dell’opera.

Il libro è una raccolta di articoli e saggi che il dr. Battimelli ha scritto su diverse riviste, sui più importanti ed attuali argomenti di bioetica. Al riguardo ci è pervenuta una nota di presentazione e di recensione da parte della dott. Angela Pappalardo, dottorante in Bioetica, che volentieri pubblichiamo, con l’auspicio che sia solo l’inizio di una collaborazione feconda e duratura.


Temi e dilemmi della Bioetica” (Edizioni Gaia , 2018) del dottor Giuseppe Battimelli, è un testo dal linguaggio discorsivo, accessibile, ma nello stesso tempo erudito, e dal taglio rigorosamente scientifico.

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Un’opera di non molte pagine (170), ma che appare esaustiva nella trattazione dei principali temi della Bioetica , esposti con molta competenza, e con vari riferimenti alla comunità scientifica.

Emerge già nelle prime pagine dell’opera l’intensa passione dell’autore per questa disciplina, la Bioetica, piuttosto giovane (la si può far risalire agli anni ’70 del secolo scorso ), che si preoccupa di vigilare sull’influsso e sulle conseguenze delle scienze sull’uomo, soprattutto in vista delle nuove scoperte e tecnologie.

Contemporaneamente, ben presto traspare nell’opera anche la preoccupazione dell’autore che essa non si discosti da una visione personalistica.

La Bioetica di questo stampo, infatti, ci insegna che non c è niente di più prezioso di ogni singola vita umana, e che questa non può quindi venire soppressa, manipolata, distrutta, ma va tutelata dal suo inizio, cioè dal primo momento del concepimento, fino al suo termine naturale.

Infatti l’autore è convinto che solo una Bioetica personalista, che quindi mette al centro delle sue argomentazioni e delle sue preoccupazioni l’uomo, inteso come unità di corpo e spirito, può rettamente guidare soprattutto lo scienziato nelle sue scoperte, il politico nelle sue scelte, il giurista nell’emanazione delle norme , il medico nella sua attività di cura.

Ed è proprio la relazione tra il medico e il paziente l’altra protagonista di questo testo.

Emerge la passione del dottor Battimelli per la sua attività di medico: una professione che richiede alta competenza, ma anche elevate doti di umanità, di empatia, di abnegazione.

Il medico infatti è sempre presente nella vita del paziente , lo accompagna anche nei momenti difficili della sua malattia, e anche in quelli ancor più delicati del termine della sua vita.

Proprio alla questione del “fine vita “ il dottor Battimelli dedica ampio spazio, commentando anche la recente legge n. 219/2017 “Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento “

Il pensiero dell’autore è ben chiaro a questo proposito: se dev’essere bandita ogni forma di accanimento terapeutico quando risulta inutile o addirittura controproducente per il paziente, non può essere però messo in atto l’ ”abbandono terapeutico”.

Ecco che allora il medico, di concerto con lo stesso paziente e/o con i familiari, diventa l’ “Angelo custode” dell’ammalato terminale, lo segue passo passo nel somministrargli cure proporzionate e indispensabili per il suo mantenimento in vita, così come saprà dosare, quando si presenterà la necessità, e valutando caso per caso, le cure palliative e i trattamenti sedativi.

Si tratta quindi di un ottimo testo, molto utile, da consigliare ad ogni medico e a chi vuole avvicinarsi a questa disciplina piuttosto recente ma affascinante che è la Bioetica, ma anche a chi è già un esperto di questi argomenti , e vuole godere di una gradevole ed interessante sintesi.

Concludendo, si tratta in realtà di un’entusiasmante opera che si rivolge a tutti, perché chiunque, a cominciare dai più giovani, ha il dovere di interessarsi ai temi più importanti che riguardano la vita umana. (dott.ssa Angela Pappalardo)

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È arrivata la “Notte bianca”

brochure-notte-bianca-2019-gruppo-stadio-cava-de-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA).  Tutto pronto per la grande Notte Bianca 2019, come da tradizione per il 14° anno consecutivo, in contemporanea con i saldi e l’arrivo della Befana. Una notte fatta di musica, i grandi artisti, Enzo Gragnaniello, guest star, gli “Stadio”, animazione, divertimento per grandi e piccini.

Si parte alle ore 18, nella Sala del Consiglio di Palazzo di Città, dove il leader degli Stadio, Gaetano Curreri, incontrerà i giovani . Occasione imperdibile di un contatto ravvicinato con uno dei più grandi artisti italiani, condotto da Antonio Di Giovanni.

Alle ore 18.30 al via l’animazione e laboratori creativi per bambini alla Casa della Befana, nell’area dell’ex palestra Parisi, al Parco Beethoven con promenade delle mascotte Frozene Olaf, photoBooth e Ballon Art itinerante fino al viale Garibaldi, a cura della Lenus Media.

Alle ore 19, in piazza Abbro, l’esibizione dei “Cartoon Buster”, la più soprannaturale delle cartoon band. Un viaggio nella memoria con un travolgente spettacolo che immergerà il pubblico tra le più famose canzoni dei cartoni animati degli anni ’70, ’80 e ’90 in versioni originali e uno show travolgente e ricco di effetti speciali sincronizzato fra led wall, luci e laser, tutto eseguito da incredibili polistrumentisti con costumi a tema che immergeranno il pubblico in un mondo fantastico fatto di quasi due ore travolgenti di musica da vedere e cantare insieme.

Alle ore 19.30, la band “Lunatica Vasco Show, si esibirà sul palco allestito in viale Garibaldi, mentre sul corso porticato e fino al largo dell’ex palestra Parisi partiranno le esibizioni dei tanti artisti da strada con trampolieri, farfalle luminose, fiocchi bianchi e l’Ape calessino.

Alle ore 20.30 il concerto della band “Southernshots” sul palco in piazza Abbro.

Alle ore 21, il concerto di Enzo Gragnaniello e la sua band con Piero Gallo, mandolina, Marco Caligiuri, batteria, Erasmo Petringa, violoncello, sul palco di viale Garibaldi. Uno spettacolo che ha come filo conduttore la musica del cantautore Enzo Gragnaniello e della Napoli che lui rappresenta, vive e respira ogni giorno, quella città che non ha mai abbandonato e nel cui cuore pulsante, i Quartieri Spagnoli, continua orgogliosamente a vivere e creare.

Alle ore 22.30, il saluto del Sindaco Vincenzo Servalli sul palco della centralissima Piazza Vittorio Emanuele III e subito dopo il grande concerto degli Stadio. Gaetano Curreri, Giovanni Pezzoli, Roberto Drovandi, Andrea Fornili, vincitori del Festival di Sanremo 2016 con la canzone “Un giorno mi dirai”.

Alle 00.45 chiuderanno la Notte Bianca 2019 il gruppo degli Skizzekea con Tony Musante, dal palco centrale di piazza Vittorio Emanuele III.

Ad alternarsi sui palchi il team di presentatori, Manuela Pannullo, Alfonso Senatore, Antonio Di Martino

Attivato il Piano di Safety, con oltre 100 persone che veglieranno sulla sicurezza delle migliaia di visitatori, impegnate le Forze dell’Ordine, Polizia locale, Protezione civile, personale del Comune, Croce Rossa e associazioni di volontariato sanitario, con postazioni di primo soccorso, autoambulanze.

In Biblioteca la mostra di “Pro poor people”, a sostegno di una località della Tanzania

Uno stimolo al dialogo con i più giovani, una benefica finestra di solidarietà.


CAVA DE’ TIRRENI (SA). “In Kenia e in Tanzania, abbiamo aiutato e aiutiamo famiglie senza tetto, povere e con prole. Le aiutiamo ad acquistare un terreno, a costruire una casa confortevole, ad avviare una piccola attività di agricoltura e di allevamento, in modo da raggiungere gradualmente l’indipendenza economica. Diamo un aiuto per risolvere i problemi minimi dell’esistenza quotidiana e nello stesso tempo per acquisire gli strumenti di costruzione del futuro. Tra questi il primo e più importante è la scuola. Bastano poche decine di euro, non più di cento, per permettere ad un ragazzo di sfamarsi, pagarsi l’istruzione e con essa di acquistare uno spicchio di speranza.

È il sogno di tanti volontari per l’Africa in generale e, nel nostro caso, l’obiettivo dichiarato di un gruppo di volontari coraggiosi e generosi, guidati da Marco Battaglini, il quale in Kenya, a Watamu, undici anni fa entrò in contatto con la famiglia di una vedova rimasta senza casa e senza sostentamento. Capì che non era, non è possibile in certi casi stare con le mani e mano senza dare una mano. Chiese aiuto e sostegno a parenti, amici e conoscenti in Italia e riuscì a far tirar su un’abitazione decorosa, con ecocomponenti, e a dare gli strumenti per andare avanti e procurarsi il sostentamento quotidiano.

Da lì nacque l’idea di creare un’organizzazione in grado di aiutare questo “poor people”, ma anche la scelta consapevole del finanziamento diretto, senza intermediazioni, ma solo attraverso agenzie di trasmissione di danaro da un paese all’altro. Dopo qualche anno in Kenya, la sua attenzione si è trasferita in Tanzania, in particolare a vantaggio dei bambini di un orfanotrofio di Kipengere, per poi stabilirsi definitivamente a Nyombe, dove agisce in libertà e autonomia a beneficio di persone e famiglie disagiate..

Da quel momento la sua primaria attività è stata quella di raccogliere fondi per adottare a distanza bambini nello studio (con cento euro annui si coprono un intero anno scolastico e due pasti al giorno!) e aiutare le famiglie a farsi un tetto, un campicello e qualche strumento per produrre e vendere frutti, ortaggi oppure oggetti artigianali.

Quella che era un’iniziativa di pochi si è poi estesa ad amici e conoscenti e quindi, attraverso la rete, a coloro che ritengono giusto e opportuno sostenere, in loco oppure a distanza, l’azione di questo gruppo, che ci sta mettendo anima e cuore, intelligenza ed energia. È nata formalmente l’Associazione Onlus Pro poor people, dallo stesso Marco Battaglini presieduta, che negli ultimi mesi si sta facendo conoscere attraverso significative iniziative pubbliche, in particolare a Cava de’ Tirreni, città di residenza di Rosanna Lamberti, l’attuale Vicepresidente, e di alcuni membri della famiglia Battaglini, che è originaria del Cilento. Il papà di Marco, Gianfranco, fa da segretario, l’amico James da gancio e tramite in Tanzania, a supporto ed a volte, se serve, anche in sostituzione di Marco stesso.

Ha avuto una bella risonanza la mostra organizzata prima a settembre in Comune, con la spinta promozionale del Consigliere Umberto Ferrigno e della Presidente del Consiglio Lorena Iuliano, e nel periodo prenatalizio in Biblioteca Comunale. Qui si è aperto un fecondo canale con le scuole, destinato ancora a crescere nel mese di gennaio. I ragazzi rimangono molto colpiti dalle “fotografie parlanti” che accompagnano la mostra, e dalle vibrazioni del cuore che connotano la presentazione curata da Rosanna Lamberti e dalla sorella Teresa, capaci di infiorare le parole con episodi che colpiscono l’immaginario dei giovani. Per tutte, vale la testimonianza delle ragazze della II BL del “De Filippis – Galdi”, che ha visitato la mostra con le le prof. Rinaldi e Coppola.

Siamo rimaste molto impressionate dal fatto che in quei luoghi bruciavano i copertoni delle ruote delle macchine per favorire la concimazione ignorando i veleni che quelli contenevano. E ci hanno intenerite scene come la preghiera recitata sulla spiaggia da parte della famiglia senza tetto a beneficio di Marco e dei suoi amici. Ci hanno tanto commosso sia la carica d’amore che rimane in quelle persone nonostante la povertà, sia il vedere tanti bambini sorridere gioiosamente. Abbiamo capito che quello che per noi è poco o niente per loro è tutto. Dovremmo imparare a distinguere meglio il valore delle cose che noi abbiamo e che diamo per scontate…

Parole sagge e mature, parole che, se elaborate e trasformate in pensieri e azioni d’amore e di solidarietà, sono il segno di una crescita e l’apertura di una mano tesa a far da ponte con il mondo che ci circonda.

Ci conforta perciò che stiano prendendo piede iniziative come quelle di Por poor people, che ci siano persone come Marco Battaglini che tengono viva la fiammella della fraternità, che questi incontri mettano su, sia pur faticosamente e mattone dopo mattone, dei ponti di umanità e solidarietà in controtendenza con le diffidenze e gli egoismi che troppe volte ci portano a vedere queste popolazioni svantaggiate come dei pericoli per la nostra “pace” e il nostro più o meno reale benessere. Come se nella nostra storia non fossimo mai stati svantaggiati o migranti…

E allora, se possibile, diamo il nostro sostegno; se non siamo impegnati con altri, diamo il nostro cinque per mille; se abbiamo tempo, doniamo i nostri minuti. E i benefici, per gli altri e per noi stessi, non saranno certo “minuti”…

“Cavesi nel Mondo”, brilla la stella di Maria Giovanna Dainotti

Emozionante cerimonia di conferimento al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni (Sa) del XVII Premio “Cavesi nel Mondo”, vinto dalla Dott.ssa Maria Giovanna Dainotti.


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CAVA DE’ TIRRENI (SA). Una stella cavese nel firmamento mondiale dell’astrofisica: è la Dott.ssa Maria Giovanna Dainotti, vincitrice della XVII edizione del Premio “Cavesi nel Mondo”. Il prestigioso riconoscimento è stato conferito sabato 15 dicembre 2018 al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni (Sa).

Letteralmente gremita l’Aula Consiliare per l’atteso atto finale dell’iniziativa organizzata dal Rotary Club Cava de’ Tirreni e volta a premiare quei cittadini cavesi che con le loro opere ed attività abbiano reso lustro alla città natale a livello nazionale ed internazionale e/o abbiano agito nell’interesse della comunità locale.

maria-giovanna-dainotti-cavesinelmondo-2018-cava-de-tirreni-salone-dicembre-2018-vivimediaA rendere omaggio all’astrofisica cavese autorità civili ed ecclesiastiche, giornalisti, amici e tanti cittadini “comuni”. Presente anche l’intera Commissione di assegnazione del Premio, composta dal Dott. Vincenzo Servalli, Sindaco di Cava de’ Tirreni, dal Dott. Vincenzo Troia, Presidente del Rotary Club Cava de’ Tirreni, da S.E. Mons. Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, e da Dom Michele Petruzzelli, Abate Ordinario dell’Abbazia della SS. Trinità di Cava de’ Tirreni. In sala pure il Dott. Giovanni Pagano in rappresentanza dell’Arch. Angela Pace, Commissario dell’Azienda di Soggiorno e Turismo metelliana.

Impossibilitata ad intervenire personalmente per improvvisi ed improcrastinabili impegni lavorativi, la Dott.ssa Maria Giovanna Dainotti, attualmente residente a Stanford in California (USA), ha avuto comunque modo di respirare nuovamente l’“aria di casa” in virtù di un collegamento live su Skype, che le ha consentito di “incassare” l’ammirazione, il calore e l’affetto mostrati dai presenti in rappresentanza di tutta la comunità cavese.

A ritirare il premio è stato il padre della vincitrice, il Prof. Fabio Dainotti, che ha ricevuto dalle mani del Sindaco Servalli e del Presidente Troia una pergamena incorniciata contenente le motivazioni del conferimento ed un distintivo in oro a rilievo rappresentante un pistone, altro simbolo dell’identità cittadina.

Questa la motivazione dell’unanime decisione della Commissione di assegnazione: «Astrofisica di fama mondiale, si è imposta all’attenzione internazionale per i suoi studi sui lampi di raggi gamma. I gamma ray burst, così come vengono chiamati, potrebbero servirci per ricostruire la storia e l’evoluzione dell’Universo. Questo è l’obiettivo del gruppo di lavoro della ricercatrice. Rappresenta l’esempio del talento italiano che dà lustro internazionale al nostro Paese. Le sue radici cavesi ci rendono orgogliosi».

Assistant Professor presso l’Università Jagellonica di Cracovia in Polonia, Ricercatrice dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, dal 2015 operativa presso la Stanford University, la Dott.ssa Maria Giovanna Dainotti è salita alla ribalta internazionale grazie ai suoi studi ed alle sue scoperte sui lampi di raggi gamma, i cosiddetti GRB (Gamma Ray Bursts), che costituiscono i più potenti eventi ad alta energia noti e la cui ricerca approfondita potrebbe consentire di ricostruire la storia dell’espansione dell’universo. Obiettivo, quest’ultimo, perseguito con determinazione da un gruppo internazionale di ricercatori alla cui guida vi è proprio l’astrofisica cavese.

Il Premio L’Oreal Italia per le Donne e la Scienza, l’onorificenza di Cavaliere della Repubblica per meriti scientifici, la Borsa Fulbright Scholar a Stanford University e la Fellowship Japan Society for the Promotion of Science, considerata la più prestigiosa tra le borse di studio asiatiche. Sono solo alcuni dei titoli conferiti alla Dainotti, che ora potrà, dunque, arricchire la sua “bacheca” con l’ambito riconoscimento tributatole dalla sua città natale.

«Abbiamo impiegato davvero poco tempo per decidere il vincitore di quest’edizione 2018. Leggendo il curriculum, infatti, non abbiamo avuto alcun dubbio sul nominativo da scegliere – ha dichiarato durante la cerimonia il Sindaco Vincenzo Servalli La città di Cava de’ Tirreni è una stella e Maria Giovanna Dainotti la rappresenta più che degnamente a livello mondiale. A lei rivolgo i più sentiti complimenti da parte mia ed a nome di tutta la comunità locale».

Il nome di Maria Giovanna Dainotti si aggiunge così nell’Albo d’oro a quelli di Gino Palumbo, Mario Amabile, Rocco Moccia, Renato Di Mauro, Sabato Palazzo, Giuseppe Senatore, Luigi e Albino Carleo, Fernando Salsano, Bruno Apicella, Dom Faustino Avagliano, Giuseppe Murolo, Francesco Della Corte, Matteo Santin e Mario Avagliano, vincitori del Premio nelle edizioni dal 1982 al 2016.

La cerimonia di conferimento si è conclusa con il caloroso applauso dei presenti indirizzato idealmente alla vincitrice e concretamente ai suoi familiari in sala, tra cui la mamma Angela ed il marito Vincenzo. È stata la degna chiusura di una mattinata trascorsa all’insegna dell’orgoglio cavese e dell’appartenenza cittadina. Appuntamento fin d’ora fissato al 2020 per la XVIII edizione del Premio “Cavesi nel Mondo”.