ambiente & territorio

 

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Corso Mazzini: il rifacimento di una mini cabina elettrica

mini-cabina-elettrica-enel-e-nergia-corso-mazzini-cava-de'-tirreni-dicembre-2013-vivimediaIl 27 novembre scorso, l’Enel Energia, prudenzialmente, fece affiggere mini locandine lungo il tratto dal civico 87 al 111 di corso Giuseppe Mazzini, informando le utenze che mercoledì 4 dicembre, per l’esecuzione di urgenti lavori di manutenzione, non sarebbe stata erogata energia; cosa regolarmente avvenuta.

Alle nove del  mattino, infatti, due operai, con regolare tuta arancione, rimossa la mini cabina posta fra la porta secondaria della storica chiesa di San Vito e Foto Italia, provvedevano, entro le ore 16 dopo aver provveduto a collocare il novello vano, atto a custodire i contatti elettrici, ripristinavano l’erogazione dell’energia.

Per consentire il consolidamento della malta cementizia, gli operai si sono avvalsi della “temporanea” posa di cinque mattoni refrattari ed una “mezzanella” di un metro, che, dopo 10 giorni, come si evince dall’immagine, sono ancora lì, ma a chi spetta rimuoverle non è dato sapere.

L’appello, anche questa volta, lo rivolgiamo alla Polizia Locale del Dirigente-Comandante Antonino Attanasio affinché, in un verbale di constatazione redatto dai metropoliti cavesi, avvalorato da altre utili informazioni, qualora acquisibili, possano richiedere all’Ufficio Tecnico del Dirigente Luigi Collazzo, la rimozione dell’esplicitato materiale e la conseguente emissione della fattura, I.V.A. compresa, per il tempo impiegato dai dipendenti comunali, nei confronti della ditta esecutrice dei lavori.

Solo toccando il portafoglio si ottiene un’attenta esecuzione dei lavori.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). La Maddalena di Sabatino nella Chiesa di Vetranto. L’opera è stata donata dall’artista e benedetta il giorno dell’Immacolata

Una  colorata “penitenza” per il battesimo in pittura di Salvatore Sabatino, che ha regalato alla Chiesa di Vetranto  la sua Maddalena, un grande quadro dipinto di suo ed integrato da un’originale dell’artista cinquecentesco Fra’ Raffaele Romano.

L’opera, in una festosa atmosfera popolare, è stata benedetta domenica 8 dicembre da Padre Giuseppe Ragalmuto, parroco di Maria SS dell’Olmo e del circondario di Castagneto.

È stata collocata all’inizio della navata laterale sinistra, in posizione di grande evidenza, accanto alla tomba dell’Abate Pascasio, uno dei più antichi e preziosi cimeli cittadini, testimonianza del primo nucleo di cristiani apparso nella Valle Metelliana intorno al VI secolo.

Antico e moderno, quindi. E di moderno il quadro ha, se non il disegno, le forme e l’ambientazione, che rientrano nel classico figurativo e nell’iconografia tradizionale, le tonalità forti di colore e l’evidenziazione del gesto della protagonista, che quasi, per dirla in gergo attuale, buca la tela.

La penitente è in ginocchio, protesa con il crocefisso verso il messale e l’altare, dove è collocato un teschio, segno della caducità delle cose umane e della bellezza che comunque è destinata a diventare polvere.

Il gesto e gli oggetti rappresentano il futuro spirituale di Maria Maddalena, che è uscita dalle spire del peccato corporale e, perdonata e convertita dal Cristo, ha colto nel profondo l’anima del suo messaggio ed il fascino della sua figura. La posa inginocchiata è il segno della penitenza profonda, che rappresenta la svolta esistenziale della donna. I vestimenti e la stessa procacità del corpo rappresentano invece il passato da cui lei si sta progressivamente distaccando.

Il tutto, nel pieno rispetto dell’iconografia rinascimentale e dell’armonia con l’ambiente che si stava riscoprendo, è inquadrato in un bel paesaggio, ricco di scenari umani e naturali.

L’acquisizione di questo quadro si aggiunge alle altre opere con le quali gli artisti del territorio hanno inteso festeggiare ed omaggiare il recupero di una chiesa così importante e così maltrattata nei secoli. Ed è suggestivo il colpo d’occhio che permette di vedere all’ingresso la Maddalena di Sabatino e sull’altare il Crocifisso di Emilio Socci ed al centro la splendida e dolcissima statua seicentesca della Madonna col Bambino.

Per tutto questo la festa della benedizione è stata emozionante, ma la ciliegina più succosa sulla torta dell’emozione è stata offerta dalla presenza e dalla persona di Salvatore Sabatino, che è finalmente uscito allo scoperto con un’opera visibile, dopo una lunga ed intensa vita in cui ha coltivato in privato o poco più la sua passione per l’artigianato di qualità. Lavoratore e decoratore del legno, ceramista fantasioso e preciso, ha alle sue spalle e nelle sue stanze una miriade di opere che testimoniano l’emozione che gli deriva dal contatto con la materia e dalla trasformazione a sua immagine, somiglianza e volontà.

A titolo di esempio, ricordiamo con tanto calore il suggestivo presepe a forma di Badia e Corpo di Cava che egli ha creato nell’anno del Millenario. Un’opera tanto realistica che una foto sua con gli amici davanti al presepe così elaborato sembrava una foto scattata dall’alto della collinetta. Insomma, roba da esposizione in ambienti tipo MinItalia e dintorni.

Grazie allora a Salvatore ed alla sua generosa creatività. Ma questi ringraziamenti sono anche un invito caldo e sincero: che esca presto ancora di più allo scoperto per mostrare i suoi “parti”.

E, con l’invito a Salvatore, la speranza che la Chiesa di Vetranto continui ad essere arricchita dal segno degli artisti cavesi. Anche questo è un segno d’amore e di identità …

ROMA. INGV: dati spaziali e misure terrestri insieme per comprendere meglio i vulcani

INGV-vivimediaUtilizzati per la prima volta dati satellitari e misure al suolo allo scopo di evidenziare le possibili risalite di magma che ‘annunciano’ l’attività eruttiva all’Etna. Lo studio è stato pubblicato su Scientific Reports di Nature

L’utilizzo congiunto di dati satellitari e misure al suolo aiuta ad evidenziare le possibili risalite di magma precedenti la ripresa dell’attività eruttiva all’Etna. E’ quanto riporta uno studio nato dalla fruttuosa collaborazione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che è stato recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Reports di Nature.

Capire la struttura interna di un vulcano e il suo funzionamento è uno degli obiettivi principali degli studi vulcanologici. Per fare questo i ricercatori possono basarsi solo su informazioni raccolte sulla superficie del vulcano e sull’analisi dei prodotti emessi (lava, gas, cenere, …). Lo studio, per la prima volta, utilizza sinergicamente le misure della deformazione del suolo, calcolate utilizzando dati raccolti da radar satellitari come ERS/ENVISAT e COSMO-SkyMed, e le informazioni sulle piccole variazioni del campo gravitazionale misurate in prossimità della superficie del vulcano.

“Uno degli strumenti più importanti per la comprensione dei fenomeni che avvengono in profondità è lo studio delle deformazioni della superficie terrestre”, spiega Eugenio Sansosti del CNR. “Deformazioni del suolo anche molto piccole, fino ad un centimetro, possono essere misurate dallo spazio utilizzando sensori radar ad apertura sintetica, chiamati SAR, montati a bordo di satelliti”.

È per questo che l’Etna è costantemente monitorato dai satelliti della costellazione dell’ASI COSMO-SkyMed che dal 2009 acquisiscono con estrema regolarità, sul vulcano italiano.

Piccole variazioni della superficie terrestre sono l’effetto misurabile di vari processi geofisici, spesso complessi e sovrapposti. Tuttavia, nonostante l’estrema precisione delle tecniche SAR satellitari, non sempre fenomeni importanti, quali la risalita di magma in un vulcano, danno luogo a deformazioni del suolo significative.

“È proprio in questi casi che l’integrazione con altri dati fornisce i risultati più interessanti”, prosegue Sansosti. “Nel nostro lavoro, in aggiunta ai dati SAR, abbiamo utilizzato dati gravimetrici raccolti dall’INGV. Con tali dati, che misurano le variazioni del campo gravitazionale, è possibile avere una stima delle masse magmatiche presenti sotto la superficie del vulcano. Questo permette di individuare fenomeni di risalita del magma anche se non causano deformazioni del suolo misurabili”.

Un lavoro che apre nuove prospettive per la comprensione del funzionamento dei vulcani. La risalita di magma, tuttavia, non è l’unico fenomeno che causa variazioni della superficie terrestre e del campo gravitazionale. “In un sistema vulcanico così complesso come l’Etna, molti sono i fattori che influenzano questi parametri”, spiega Gilda Currenti dell’INGV. “La capacità di creare nuovi modelli numerici che permettano, mediante simulazioni al computer, di separare i diversi fenomeni che avvengono contemporaneamente, permetterà di capire con maggiore precisione quando il vulcano inizierà una nuova fase eruttiva”. Ed è questa la sfida per il futuro.

Questo studio è stato co-finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana tramite il progetto SAR4Volcanoes che ha anche messo a disposizione i dati SAR acquisiti dai satelliti COSMO-SkyMed. Per favorire la conoscenza dei fenomeni vulcanici, l’ASI aderisce all’iniziativa internazionale SUPERSITES, mettendo a disposizione della comunità scientifica internazionale i dati della missione COSMO-Skymed su alcuni vulcani nel mondo come Hawaii e Islanda. Maggiori info www.supersite.earthobservations.org
(Sonia Topazio)

PONTECAGNANO FAIANO (SA). Festa dell’albero: grande successo al Primo Circolo didattico

Festa-dellalbero-Primo-Circolo-didattico-(1)-novembre-2013-vivimediaGrande successo e partecipazione al Primo Circolo didattico, guidato dalla Dirigente Angelina Malangone, per la Festa dell’albero. L’iniziativa, inserita nell’ambito del progetto “Ambiente e territorio”, promossa e coordinata dall’insegnante Vincenza De Donato, referente all’Ambiente della scuola, si è svolta nella giornata di giovedì all’interno dei plessi “D. Alighieri”, “G. Perlasca” e “G. Rodari”. Due i momenti clou: la donazione e la piantumazione di tre alberi da parte del Comune e di Legambiente e l’interessante riflessione sull’anniversario della Convenzione dei diritti dell’infanzia.

Un significativo contributo di idee, a testimonianza della proficua collaborazione, è giunto dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Ernesto Sica con gli interventi dell’Assessore alla Pubblica istruzione e alle Politiche ambientali Francesco Pastore e del Presidente della Prima Commissione consiliare, Monica Caccavo, nel corso delle visite agli istituti. La fondamentale sinergia con Legambiente è stata, inoltre, confermata dalla presenza del Presidente regionale Michele Buonomo e del Presidente cittadino del circolo Occhiverdi Carla Del Mese, che hanno evidenziato l’importanza dell’evento e del loro impegno.

“Amare e rispettare i bambini”, “Amare e rispettare gli alberi e l’ambiente”: questi gli obiettivi e i temi trattati dai piccoli attraverso attività didattiche varie e diversificate quali canti, coreografie, recitazione, una ricca cartellonistica e manufatti. Tutti i lavori prodotti sono il risultato di un intenso lavoro di indagine e ricerca e di una programmazione didattico-educativa predisposta dalle docenti. Le finalità educative hanno, dunque, riguardato l’acquisizione di importanti valori sociali come il rispetto e la tutela ambientale, in particolare degli alberi, la salvaguardia del patrimonio boschivo, il superamento dell’emarginazione scolastica per favorire lo scambio culturale. Il progetto, infatti, quest’anno si è arricchito di principi come l’integrazione e la multietnicità che assumono un ruolo centrale nell’istituzione scolastica e a favore dei bambini nel loro percorso di cittadini responsabili e consapevoli. 

SALERNO. Gli operatori turistici salernitani in Svezia per promuovere il sistema Salerno nel mondo

confindustria-salerno-vivimediaIl Gruppo Alberghi, Turismo e Tempo Libero di Confindustria Salerno ha preso parte al Workshop Svezia che ha avuto luogo il 14 novembre u.s. a Stoccolma presso l’Hotel Scandic Grand Central.

Il Workshop, promosso da Intertrade, azienda speciale della Camera di Commercio, nell’ambito delle attività di marketing territoriale, ha consentito  alle aziende partecipanti di avviare rapporti di collaborazione con partner nord europei per favorire la visibilità dell’area salernitana all’estero, presentando e valorizzando le opportunità e le eccellenze territoriali attraverso l’organizzazione di incontri d’affari con gli operatori locali.

Hanno partecipato alla missione: Casa Albertina, Positano; Fadi Incoming Service Tour Operator, Salerno; Giroauto Travel Tour Operator, Salerno; Hotel 2 Torri, Maiori; Hotel Aurora, Amalfi; Hotel Margherita, Praiano; Hotel Mediterranea, Salerno; Hotel Rufolo, Ravello; Hotel Scapolatiello, Cava Dei Tirreni; Terme Capasso, Contursi; Villaggio Elea, Ascea.

“Gli operatori svedesi – ha dichiarato la Presidente del Gruppo Alberghi, Turismo e tempo libero di Confindustria Salerno, Lucia Scapolatiello – hanno manifestato un forte interesse per il nostro territorio. In particolare il mercato svedese è molto attratto dai settori dell’enogastronomia, del cicloturismo ed, in particolare del trekking e del biking,oltre alle offerte relative all’honeymoon (luna di miele) e al wedding (matrimonio).”

La Svezia gode di un’economia estremamente salda, con un basso tasso di disoccupazione ed un PIL pro-capite tra i più alti in Europa. Grazie anche alle garanzie sociali del welfare state ed alla moneta in ripresa, la maggioranza della popolazione è in grado di effettuare viaggi all’estero anche più volte all’anno. Il turista svedese appartiene ad una categoria socio-economica medio-alta ed il desiderio di sole e mare e l’interesse culturale rappresentano le principali motivazioni che lo spingono a visitare il nostro Paese.