ambiente & territorio

 

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Molti alberi ad alto fusto in fin di vita. Immediato l’intervento dell’Amministrazione.

Platano via RotoloCava de’ Tirreni è una ridente cittadina un tempo nota anche come stazione climatica. Ricca di vegetazione perché collocata tra i monti Lattari su cui svetta monte Finestra, alto 1138 metri, e i monti Picentini, veniva annoverata come stazione di soggiorno climatica per le persone affette da disturbi respiratori o nervosi. Peculiarità del territorio è la presenza, lungo i tanti viali alberati, di una vegetazione come pini, cipressi e platani, tutti dal fusto secolare. Denominata, per il suo clima e per la caratteristica dei luoghi, come “La piccola Svizzera”, oggi si ritrova a dover affrontare un problema: quei secolari platani, pini e cipressi in parte stanno morendo. Non per la loro vetustà ma per la minata integrità strutturale che sta venendo meno a causa di tanti fattori ambientali non ultimo, ma il più pericoloso, quello umano. Quello del degrado mentale verso monumenti della natura che da sempre accompagnano la vita dell’uomo su questo pianeta. In allegato all’articolo alcune foto (una esigua testimoninza) mostrano, senza bisogno di tante parole, come si può, in barba ad ogni obbligo di civiltà torturare una pianta, che al di là dell’imponenza e della storia che testimonia, fornisce lustro e bellezza alla città. Alberi dal fusto incavato per la malattia fatti oggetto, al loro interno, di accensione di fuochi, come discarica di mozziconi di sigarette, come portaombrelli o quant’altro. Questi platani, insieme ad alcuni altri alberi di alto fusto, sono malati, è necessario aiutarli per salvarli da fine sicura, per non perdere una parte del patrimonio storico della città. L’Amministrazione comunale metelliana ha programmato uno studio su tutto il territorio cittadino per monitorare lo stato di salute delle sue alberature storiche. In particolare sotto osservazione i platani secolari, molti dei quali con gravissimi problemi strutturali. Con determina dirigenziale del V Settore-Area Governo del Territorio – Verde Pubblico, la n° 153 del 4 febbraio 2013,  si è provveduto, così,  all’affidamento all’agronomo esterno, dott.ssa Loredana Caiazza, dell’incarico di verificare la stabilità e la conservazione delle alberature presenti su tutto il territorio cittadino (platani, pini secolari di villa Falcone e Borsellino, cipressi del cimitero). Il lavoro della professionista stabile, che si dovrà concludere entro 45 giorni, consisterà nella verifica statica, visiva e strumentale sulle piante arboree presenti sul territorio mediante l’applicazione del metodo VTA (Visual Tree Assessment) secondo il protocollo ISA (International Society Arboricolture)  in almeno 200 esemplari, e attraverso l’uso delle principali tecniche e  strumentazioni a disposizione attualmente per arrivare all’attribuzione della Classe di Propensione al Cedimento (CPC).

Questo per programmare interventi manutentivi adeguati che garantiscano la conservazione delle specie arboree esaminate o, nei casi limite, l’abbattimento di quegli esemplari ormai incurabili per scongiurare pericoli per la pubblica incolumità.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Discariche abusive ovunque, a San Pietro ne spunta un’altra

discarica-vicino-campetto-san-pietro-380x_vivimediaLe discariche a cielo aperto oramai spuntano dappertutto sul territorio di Cava de’ Tirreni. L’allarme, questa volta, dai cittadini della frazione San Pietro per quella che può essere considerata una delle ultime, ma sicuramente non l’ultima, manifestazione di inciviltà. L’abbandono dei rifiuti per strada senza rispettare i modi e i tempi di conferimento ormai sta diventando abitudine molto diffusa e la “nuova” discarica la si può trovare da qualche giorno nella ridente frazione di San Pietro a ridosso del campetto sportivo.
Chi transita in auto o a piedi per via San Giovanni Bosco scorgerà l’orrendo scempio di cumuli di sacchetti e rifiuti vari che si trovano anche a ridosso della pensilina della fermata dei bus del CSTP che servono la frazione. Deturpare così le bellezze di una città è a dir poco azione abominevole.
L’educazione ed il rispetto dei luoghi dovrebbero essere parte integrante del grado di civiltà di ogni cittadino che abita e vive la sua città o frazione o borgata.Una discarica a cielo aperto al centro di una qualsiasi aggregazione urbana e sociale è da condannarsi con forza. Non è possibile pensare di utilizzare sistemi di videosorveglianza per poter smascherare ogni e qualsiasi barbaro individuo in questa o quell’altra rozza azione. Potrebbe essere utile, invece, con gran senso civico denunciare alla Polizia Locale chi deturpa in modo così balordo le strade comuni facendo regredire la propria comunità a ruolo di inciviltà.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Prove di nuova viabilità in località San Cesareo e Casa Costa

via-casa-costa-san-cesareo-380x_vivimediaDa lunedì 25 febbraio sarà attuato, in fase sperimentale per sessanta giorni, il nuovo piano traffico chiesto dai residenti, cambierà la viabilità in diverse strade di San Cesareo. La modifica dei sensi di marcia, riguarda la traversa Vecchione, la prima e seconda traversa San Cesareo e via Casa Costa. La novità è il senso unico di marcia sulla traversa Vecchione, con direzione di marcia sud-nord.
Sensi unici di marcia anche per la prima traversa San Cesareo, con direzione di marcia sud-nord. Unica direzione di marcia, ovest-est, sulla via Casa Costa, dall’altezza del civico16 fino all’altezza del civico 39.
Per la seconda traversa San Cesareo è previsto il senso di marcia in direzione est-ovest fino all’incrocio con via Vecchione.
Con queste modifiche alla circolazione sarà vietata la sosta e la fermata su lato destro della traversa Vecchione fino all’incrocio con via San Cesareo. Il dirigente del sesto settore “Area Sicurezza”, Antonino Attanasio, ha predisposto l’ordinanza per il nuovo piano traffico a San Cesareo, in quanto i residenti della traversa Vecchione hanno evidenziato la necessità di una modifica del dispositivo che vedeva il doppio senso di marcia nel tratto compreso tra la via San Cesareo e fino al restringimento, all’altezza della scuola materna.Nell caso le modifiche ai sensi di marcia dovessero essere risolutive per la viabilità, dopo il periodo di prova, sarà lasciato come piano di traffico definitivo.

VIETRI SUL MARE (SA). Vietri isolata, disagi e proteste.

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Il dissesto idrogeologico del territorio salernitano e più precisamente di quello costiero,sta provocando,senza ombra di dubbio,gravi danni all’economia e al turismo.
Vietri ne è un caso emblematico,poiché mai come in questi giorni si trova “rinchiusa” tra due frane ,a Marian e a Salerno, che l’hanno praticamente isolata .I lavori a Marina ,dopo mille polemiche e tanti “scaricabarile”,sembrano essere iniziati con buona lena,ma i tempi per la riapertura del traffico veicolare sono ancora da valutare, nel frattempo la frana del costone roccioso a Salerno, ha di fatto determinato il completo isolamento di Vietri, con gravi danni all’economia cittadina.Negozianti che hanno aperto per “onor di firma” i loro negozi e le botteghe artigiane,vista la quasi totale assenza di turisti ,complice il maltempo,e poi la sera la frana ha fatto il resto,con una desolante assenza di avventori in ristoranti e pizzerie.Tenendo presente che a Carnevale e S.valentino,nessuna manifestazione era stata programmata ,si evince che questo sarà certamente un “annus horribilis” per l’economia vietrese.Il traffico chiuso da e per Salerno, anche se le ultime notizie parlano di ancora due giorni al massimo,il traffico alternato da e per Marina,hanno fatto si che molti operai ,studenti,ed impiegati, hanno dovuto “marinare” la scuola o prendersi giorni di ferie al lavoro, una situazione che ,se appare per molti “pirandelliana”, non lo è certamente per i cittadini vietresi, i quali aspettano il risolversi di questi problemi del territorio da anni, stufi di promesse e di lavori eseguiti con superficialità e lungaggini burocratiche .Il “grido” di allarme lanciato dalle associazioni di categoria dei commercianti, dei ristoratori e dei ceramisti è stato forte e chiaro e deve essere raccolto da chi amministra ,poiché ,e questo è un dato di fatto,Vietri è in una difficile fase economica e sociale,da cui sembra non uscirne più.E le conseguenze potranno essere sicuramente incalcolabili e imprevedibili.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Itinerari d’ambiente 2012 – 2013, una passeggiata nelle biodiversità.

cava-de'-tirreni-itinerari-d'ambiente-2013-2013-indice-vivimediaNon solo portici, ma anche verde. E sentieri secolari e casali antichi. E tracce della storia millenaria di una fascinosa Città in cui, caso rarissimo, la periferia è più antica del Centro.

Bene, anzi benissimo, fa dunque l’Azienda di Soggiorno a riproporre da anni gli Itinerari d’ambiente, che mirano a far riscoprire ed ammirare questa dimensione non solo ai tanti cavesi innamorati o ignari della Bella Vallata, ma anche ai non pochi cittadini della provincia che considerano Cava una meta suggestiva che val bene una mattinata o un’intera giornata. Da qualche tempo l’Azienda, oggi guidata da Mario Galdi  (nella foto, accanto alla Pietra Santa durante la Festa Medioevale) con la saggezza imposta dai tempi e l’entusiasmo dell’uomo d’azione e di cultura, ripropone gli itinerari con tematiche speciali, legate proprio verde e al paesaggio, che è anch’esso natura e storia. Lo scorso anno, in scena la ricerca e la spiegazione delle erbe officinali che profumano le nostre colline, con un brillante aggancio all’attività dell’Orto della Speranza di Pregiato. Quest’anno, attenzione alle biodiversità, con tutta la ricca varietà di forme viventi che la natura metelliana sa proporre.

Per sviluppare il tema, necessari protocolli e sinergie con altri Enti ed altri personaggi – guida di spicco: la Facoltà di Farmacia dell ’Università di Salerno nella persona del Prof. Vincenzo De Feo (Botanica Farmaceutica); Club Alpino Italiano sez. Cava, nella persona del Dott. Ferdinando Della Rocca; Amministrazione Comunale di Cava e ASST (rappresentati dal Sindaco Marco Galdi e dal Commissario Dott. Filippo Diasco). E poi, quanto a personaggi guida, la “Guida di sempre”, una delle luci più vive di cava, la carissima Lucia Avigliano.

Ed è nato così il programma 2012 – 2013. Come sempre intrigante ed interessante, come sempre, foriero di mattinate domenicali  che lasciano il segno. Eccolo qui.

Torri Longobarde (14 ottobre), Rotolo-Casaburi (11 novembre), Monte San Liberatore (9 dicembre), Vetranto (13 gennaio), S. Lucia Asproniata (10 febbraio), Acqua di Santa Maria (10 marzo), Frestola e San Vincenzo (14 aprile), Madonna di Loreto (12 maggio), Diecimare (9 giugno).

Nei dettagli, senza spendere ulteriori parole sui ben noti San Liberatore (un Paradiso però un po’ troppo “nascosto”), Rotolo-Casaburi (il cuore moderno delle colline orientali) e Diecimare (un’oasi da coccolare), diamo qualche utile indicazione sulle altre mete, ben sapendo che non tutto è noto a tutti.

Le Torri Longobarde rappresentano la serie di torri, forse introdotte dai Longobardi, che sul tracciato orientale tra Nocera Superiore e Cava permettevano la realizzazione della Caccia ai Colombi, un’attività per cui la nostra vallata è quasi unica.

Vetranto è attualmente il ponte più suggestivo tra passato e presente. Infatti, lo scorso anno è terminato il restauro della Chiesa, dove nel VII secolo d.C. pare sia nato il primo nucleo cristiano, ma Vetranto era anche un luogo fondamentale di passaggio tra Cava e Salerno quando non c’erano i ponti e si doveva scendere e salire per il vallone e per la stretta di Castagneto. Sul terrazzino della Chiesa, lo scenario che comprende le cupole, San Liberatore e l’arco Valle Metelliana-Gola di Vietri è di emozionante bellezza (vedi foto).

L’Asproniata è la località per la quale nei pressi di Santa Lucia passava una volta la via Maggiore, che permetteva il passaggio da Nocera a Salerno attraverso le colline orientali di Cava, che anche per questo sono così ricche di cappelle, chiese e confraternite.

L’Acqua di Santa Maria è una sorgente alle falde di Monte Finestra. Si raggiunge con un cammino non particolarmente complicato partendo dal parcheggio dell’Agriturismo “Il Casone”.

La passeggiata dalla Frestola a San Vincenzo, che collega il versante interno delle colline occidentali con quello marino dei monti sulla Costiera,  è una spettacolare affacciata sui boschi della Badia e sulle sue grotte.

La Chiesa della Madonna di Loreto, conosciuta anche come Eremo di Santa Maria della Fracta, si trova alle pendici di Monte Caruso ed è stata oggetto di una interessante rivalutazione negli ultimi decenni.

Il programma è fatto. Ora, non resta che aderire, con la gioia dell’anima e l’entusiasmo dei piedi. Buone passeggiate!