Maggio, 2013
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CAVA DE’ TIRRENI (SA). La “Notte Greca”, a Cava de’ Tirreni in scena teatro, musica e sapori
Sabato 1° giugno Cava de’ Tirreni (Sa) vestirà i panni dell’antica Grecia per far rivivere ai visitatori il teatro, la musica ed i sapori della “madre” della civiltà occidentale: è la “Notte Greca”, evento nato dalla collaborazione tra la Città di Cava de’ Tirreni, il Forum dei Giovani di Cava de’ Tirreni ed il Consorzio Cava Centro Commerciale Naturale. In scena compagnie teatrali, gruppi musicali ed ospiti prestigiosi. L’evento potrà essere seguito in diretta streaming su www.cavain.it/webcam
Sarà un viaggio di scoperta. Sarà un ritmo coinvolgente. Sarà una fragranza senza tempo. Sabato 1° giugno Cava de’ Tirreni (Sa) vestirà i panni dell’antica Grecia per far rivivere ai tanti visitatori attesi il teatro, la musica ed i sapori della “madre” della civiltà occidentale attraverso l’intervento di compagnie teatrali, gruppi musicali ed ospiti prestigiosi. La kermesse, rientrante nell’ambito di un ciclo di “Notti della Cultura” dedicate ai Paesi del Mediterraneo, è nata dalla collaborazione tra la Città di Cava de’ Tirreni, il Forum dei Giovani di Cava de’ Tirreni ed il Consorzio Cava Centro Commerciale Naturale.
L’evento è stato presentato questa mattina, venerdì 31 maggio, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Napoli, sito in via Console Cesario n. 3 bis. Alla conferenza stampa sono interventi: Marco Galdi, Sindaco di Cava de’ Tirreni; Aniello Cuomo, Presidente del Circolo Ufficiali della Marina Militare di Napoli; Jannis Korinthios, rappresentante della Federazione Nazionale delle Comunità Elleniche in Italia; Francesco Gentile, Presidente del Forum dei Giovani regionale; Emiliano Sergio, Presidente del Forum dei Giovani di Cava de’ Tirreni; Carmine D’Alessio, rappresentante del CCN di Cava; Francesco Puccio, Direttore artistico del gruppo teatrale Kalokagathoi, in rappresentanza dei gruppi teatrali che animeranno la manifestazione.
Il programma della “Notte Greca” si aprirà alle ore 18.30 presso il MARTE Mediateca, dove avrà luogo una tavola rotonda conclusiva del convegno internazionale “Graecum est”, realizzato in collaborazione con la cattedra di Paleontologia Greca dell’Università Federico II di Napoli. Presso il centro polifunzionale metelliano ed in attesa della “grande notte”, istituzioni, giovani, comunità ellenica ed esperti si alterneranno in interventi sul tema “Il Greco oggi”.
Alle ore 21.00 il Gruppo teatrale Kalokagathoi in Piazza Vittorio Emanuele III (comunemente nota come Piazza Duomo) proporrà “In greco ho vissuto”, spettacolo di poesia, teatro e musica accompagnato da proiezioni in bianco e nero dei templi di Poseidonia. La trasposizione della grecità nella cultura occidentale attraverso la metafora del viaggio e della diaspora sarà al centro della performance del Gruppo teatrale Polimnia, in programma alle ore 22.00 presso i Giardini di San Giovanni. Lo spettacolo, dal titolo “Il sogno di Ulisse”, sarà accompagnato da un gruppo musicale con il tradizionale Bouzouki e prevedrà anche la partecipazione di Jannis Korinthios, autore de “I greci di Napoli e dell’Italia Meridionale dal XV al XX secolo”, con il quale il pubblico potrà colloquiare.
Alle ore 23.00, sempre presso i Giardini di San Giovanni, il Gruppo teatrale Arte Tempra (con la regia di Clara Santacroce e Renata Fusco, quest’ultima anche direttrice artistica e coreografa, e con Giuliana Carbone, Gabriele Vincenzo Casale, Luca Senatore, Federica Coppola, Antonietta Calvanese, Laura Senatore, Pasquale Senatore, Rosario Volpe e la voce recitante di Lello Conte) metterà in scena “La Grecia: il rumore del silenzio”, spettacolo di poesia, teatro e musica volto a mettere in risalto il valore dell’Ellenismo, non solo per il suo glorioso passato, ma anche e soprattutto per la sua vivacità culturale e l’attrattività che la Grecia è ancora oggi capace di esprimere. Il tutto con la partecipazione del poeta Antonis Fostieris, che leggerà alcune delle sue più importanti opere.
Il gran finale della “Notte Greca” si vivrà alle ore 00.30, quando in Piazzetta Purgatorio si terrà il concerto a cura degli Evì Evàn, i quali proporranno canzoni di storie d’amore maledetto, disavventure della vita, passione per musica, vino e narghilé. La band darà vita ad uno spettacolo in cui i ritmi dell’allegria si alterneranno alle melodie melanconiche: il tutto in un viaggio sonoro che si snoderà fra Istanbul ed Atene, da Smirne a Salonicco. Attraverso il rebetiko, che fonde sonorità occidentali ed orientali e che per i suoi temi è stato paragonato al Fado ed al Blues, l’orchestra porterà il suo messaggio di fratellanza, multiculturalità ed uguaglianza.
Ampio spazio sarà dedicato anche ai più piccoli. Dalle ore 18.30 alle ore 21.30, presso gli spazi del MARTE Mediateca, avrà luogo “La Notte greca dei Bambini”, laboratorio didattico-culturale per stimolare i bambini alla conoscenza ed alla lettura della storia greca, ponendo l’attenzione su come vivevano i bambini nell’antica Grecia, la scuola, i loro giochi, attraverso l’utilizzo di libri, video, giochi e laboratori pratici (per info e costi: ass.lalberodelleidee@gmail.com – 3208577626). Sempre presso il centro polifunzionale metelliano alle ore 21.00 avrà luogo la proiezione del film “Mediterraneo” di Gabriele Salvatores (ingresso con drink card 5 euro per la notte greca).
La “Notte Greca” è patrocinata dall’Ambasciata di Grecia – Roma, dalla Fondazione Ellenica di Cultura, dalla Federazione delle Comunità – Confraternite Elleniche d’Italia, dalla Comunità Ellenica di Napoli e Campania, dal World Council of Hellenes Abroad, dal General Secretariat for Greeks Abroad, dalla Camera di Commercio di Salerno, dalla Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana e dall’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni.
Per rimanere aggiornato sul programma dell’iniziativa è possibile consultare il sito internet del Centro Commerciale Naturale di Cava de’ Tirreni, www.cavain.it, o sul sito www.cavacittaalbergo.it. L’evento potrà essere seguito in diretta streaming su www.cavain.it/webcam.
AMALFI (SA). Da Conca Dei Marini al fiordo di Furore
Dal piccolo piazzale antistante l’ex-convento S. Rosa (oggi lussuoso Hotel), immediatamente dopo l’incrocio con la SS. Agerolina, ci portiamo su via Roma. Siamo in uno dei più piccoli centri della Costiera amalfitana ma l’atmosfera incantata che avvolge Conca dei Marini ne fa un luogo senza confini. Superato il bivio che porta a San Pancrazio, proseguiamo lungo la via principale fino a raggiungere Piazza Olmo che, ovviamente, deve il suo nome alle essenze arboree che l’abbelliscono. Il termine piazza può sembrare esagerato per indicare uno spazio di poche centinaia di mq. ma il panorama che questa minuscola area ci consente di ammirare è di grande suggestione. Ancora immersi nel fascino del paesaggio, raggiungiamo la chiesa principale dedicata a S. Giovanni Battista che visiteremo sotto la guida di un esperto del posto.
Poco oltre deviamo a sinistra per imboccare uno dei tanti viottoli che costituiscono l’essenza del tessuto urbanistico di Conca dei Marini e, per via S. Michele, tra profumi e colori, scopriamo una piccola chiesa di campagna dedicata appunto all’arcangelo. Raccolta e silenziosa la cappella ci mostra le sue semplici bellezze, testimonianza di un luogo e di un tempo che non richiedevano orpelli sfarzosi per celebrare la fede.
Si risale sulla rotabile per arrivare, dopo pochi minuti, alla piccola cappella che sormonta un grande sperone roccioso dalla caratteristica forma che le fa attribuire il nome di Punta Tavola. Una lunga scala (circa 700 scalini) ci permette di scendere nell’area interna del Fiordo di Furore dalla quale attraverso un sentiero, cd.”dei pipistrelli impazziti”, raggiungeremo la spiaggia.
Famoso a livello non solo nazionale, questa profonda forra costituisce una delle realtà più singolari della Costiera Amalfitana. A prescindere dalle suggestioni suscitate dall’antico, minuscolo insediamento edilizio e dai ruderi di antiche cartiere presenti nella parte più profonda, la valle presenta una ricchezza naturalistica tra le più importanti dell’intera penisola sorrentino-amalfitana.
VIETRI SUL MARE (SA). Vietri con Don Mario: ”I festeggiamenti siano sobri e consoni”
Tutti con Don Mario Masullo. Ecco in sintesi come i cittadini di Vietri hanno commentato la lettera che il Parroco di Vietri Don Mario Masullo, ha indirizzato al Comune di Vietri per difendere il decoro, il rispetto dei luoghi e la religiosità delle Chiese di Vietri, nonchè i festeggiamenti, che dovranno essere sobri e consoni, che sono ad addivenire, nel mese di Giugno per la festa di S Giovanni Battista.
”Approvo e condivido la lettera di Don Mario Masullo parroco di Vietri – dichiara Claudio Santoriello – se veramente si vuole festeggiare il Santo Patrono, che lo si faccia esclusivamente coi riti religiosi. Per quando riguarda l’attrazione delle persone locali e non con festeggiamenti civili ed intrattenimenti, lo si può tranquillamente fare usufruendo dei tanti giorni che compongono la stagione estiva.”
“Concordo e condivido le parole del Rev. Parroco di Vietri.- Don Alessandro Buono giovane parroco salernitano – facciamo in modo che le feste patronali siano un momento spirituale per far rifiorire e maturare la nostra fede. Non usiamo mai la fede per interessi personali o interessi che vanno oltre Cristo. Approfittiamo della festa patronale, per rinsaldare la nostra più totale appartenenza a Cristo con la preghiera e i Sacramenti. Tutto il resto può essere solo un contorno che ci devia e ci distrae dall’essenziale della festa patronale.”
“Il mio totale appoggio al nostro Parroco Don Mario – ha detto il Presidente delle Proloco di Vietri Aniello Langella – mi pare che finalmente sia arrivata l’occasione storica di valorizzare al meglio le celebrazioni del nostro Santo Patrono. Quando secoli fa furono istituite queste ricorrenze avevano una forte connotazione religiosa che negli ultimi decenni è andata ad assottigliarsi in favore di una connotazione più commerciale, per non parlare di cosa siano diventate in questi ultimi anni in cui si sono praticamente ridotte ad un mercato rionale in pompa magna, con l’ aggiunta di qualche elemento caratterizzante, come un prodotto tipico o qualche banco o stand legato alla gastronomia.
L’anima religiosa di questa festa, laddove è sopravvissuta, è offuscata dai fumi del girarrosto, dalle luci e i dai suoni, dallo struscio e dal brusio che si propaga tra i banchi di qualche fiera. Spostare il festeggiamento del patrono alla domenica prima o a quella dopo permetterebbe di organizzare la parte commerciale e culturale nel fine settimana lasciando invece le celebrazioni religiose nel giorno in cui cade la ricorrenza ( come da calendario ) in tale maniera il Santo Patrono tornerebbe protagonista e verrebbe degnamente ricordato lasciando invece al fine settimana la parte più ludica dei festeggiamenti.”