Settembre, 2018
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Al Simonetta Lamberti si torna a respirare aria di calcio prof
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Dopo la sconfitta nel derby di Caserta nella prima di campionato, tra le mura amiche l’opportunità di fare i primi tre punti il calendario offre la sfida con la Virtus Francavilla, al suo esordio stagionale dopo il precedente turno di riposo. I ragazzi di mister Modica volevano regalare al proprio pubblico una prestazione convincente e vincente. E ci sono riusciti. Almeno per quel che riguarda il risultato. Sul piano del gioco la squadra deve ancora crescere. Che gli schemi si stiano assimilando è cosa palese. Quello che manca al momento è ancora la continuità e il miglioramento nelle prestazioni di alcuni singoli. Ma veniamo alla cronaca. La gara si apre con una bella azione della Cavese al 7’pt con Sciamanna che su tocco di Rosafio in area restituisce palla al compagno che dal cuore dell’area di rigore ospite impegna con i piedi Tarolli in angolo. Al 10’pt ancora occasione aquilotta con il solito Sciamanna che si fa ipnottizzare da Tarolli che neutralizza una sua conclusione dopo una ribattuta su tiro di Agate. Un minuto più tardi schema su punizione che sta per mettere in condizione ancora una volta Sciamanna di deviare dalla corta distanza tra i pali ma l’attaccante non è lesto e cicca la palla clamorosamente. Il Francavilla si fa vivo dalle parti di Vono al 16’pt. Dalla destra traversone di Mengoni che non riesce a sfruttare al meglio, complice una trattenuta ai limiti del regolamento di Palomeque, Albertini. L’attaccante ospite alza la sfera a pochi passi da Vono oltre la traversa. Ma al 28’pt è il Francavilla a rischiare di passare. Su una punizione a giro dai 30 metri Martinez centra in pieno la traversa con Vona proteso in volo plastico. Dopo il pericolo scampato la Cavese riparte e nel giro di due minuti, dal 40’pt al 41’pt,, costruisce due buone occasioni. Nella prima Agate impegna il portiere ospite dal limite. Nella seconda su angolo di Rosafio non riesce a un paio di metri dalla porta a deviare di testa Palomeque. Nella ripresa la formazione pugliese cambia modulo passando a una difesa a tre per dare più sostanza al centrocampo ma è la Cavese che in contropiede prova a sbloccare la partita. All’11 Rosafio stoppa bene e tira di prima un passo all’interno dell’area ma para bene Tarolli. Un minuto più tardi Agate sbaglia uno stop e non riesce a far male da posizione favorevolissima. Il gol è però cosa fatta al 17’st. Palla filtrante sulla sinistra di Agate per Sciamanna che con un diagonale perfetto insacca l’uno a zero. La stanchezza si fa sentire nelle gambe di tutti i ventidue in campo. E il gioco ne risente. Ma è bene per la Cavese che, intanto, rischia di trovare il secondo gol con Rosapio proprio allo scadere dei secondi 45′. Il tiro dal limite è sporcato in extremis sulla traversa dal difensore Mengoni. Poi più nulla nei cinque minuti di recupero dati dall’arbitro. E il triplice fischio lascia spazio all’entusiasmo degli ultrà e del resto dello stadio amico. Una vittoria che vale doppio perché conquistata ai danni di una delle formazioni che probabilmente giocheranno per la salvezza di fine stagione. Per Modica test importante per sondare la resistenza al caldo e allo stress della squadra. Ma anche utile per verificare se e dove manca qualcosa per equilibrare al meglio il team.
CAVESE 1919 VIRTUS FRANCAVILLA 1-0
CAVESE: VONO, PALOMEQUE, MANETTA, ROSAFIO, FAVASULI, SCIAMANNA (42’t Silvestri), FELLA (22’st Mincione), TUMBARELLO (42’st Logoluso), LICATA, BRUNO (12’st Lia), AGATE (22’st Nunziante). Adisp. De Brasi, Migliorini, De Rosa, Buda, Heatley, Bettini, Zmimer.ALL. MODICA Giacomo.
VIRTUS FRACAVILLA: TAROLLI, MENGONI, CAPORALE (26’st Pastore) , MARTINEZ (14’st Vukmanic), PARTIPILO, CASON (38’st Anastasi), FOLORUNSHO (26’st Monaco), VRDOLIAK, SARAO, ALBERTINI, MASTROPIETRO (14’st Petruccelli). A disp. Turrin, De Luca, Sparacello, Arfaoui, Zizzi, Ciarcelluti, Siljc. ALL. ZAVATTIERI Nunzio.
ARBITRO: FONTANI Federico (Siena), I ass. TESTI (Livorno), RONDINO (Piacenza).
RETE: 17’st Sciamanna.
NOTE: Spettatori circa 2000, di cui 250 di quota abbonati, di fede biancoblù e una ventina nel settore ospiti Ammoniti: Sciamanna (C ), Albertini (F). Angoli: 11 a 5 per la Cavese. Recuperi: 1’pt, 5’st.
Da rileggersi: Il disperso di Maurizio Cucchi (1976) ristampato da Guanda
Nel 1976 esce “Il disperso” (Lo Specchio, Mondadori) a firma di un giovane poeta milanese Maurizio Cucchi. Testo che immediatamente consacra l’allora trentenne poeta tra le voci più interessanti e importanti del secondo novecento. Cosi scrive Giovanni Raboni in quarta di copertina: “Fedele ai propri temi sino all’ossessione, Cucchi ci dà con Il disperso, oltre che uno dei più sicuri libri di poesia di questi anni, un vero romanzo milanese, un repertorio di “disegni” urbani e suburbani….” A distanza di più di quarant’anni, nella recente ristampa (Tascabili Guanda Poesia, 2018) il poeta Valerio Magrelli riafferma l’assunto Raboniano:“Lenticolare e concentrica, la forza del Disperso rimane a tutt’oggi esemplare, nella sua intatta capacità di tradurre la fibrillazione psichica in parola poetica”. Oltre che “un vero romanzo milanese”, “Il disperso” appare come una recitazione in versi per una rappresentazione teatrale in cui il poeta è simultaneamente attore, regista e spettatore. Il lettore è catapultato, assieme allo stesso autore, su un palcoscenico che è sì la Milano di un tempo, ma la forza della traslitterazione poetica opera il miracolo: la vecchia Milano è lì, ancora viva, la si sente come cosa che appartiene a tutti per un’attualità atemporale. Cristallizzare il dato reale (e con esso i personaggi coinvolti) e nello stesso tempo regalargli il respiro dell’eternità. “Monte Sinai” è testo esemplificativo della vis poetica di Cucchi: attraverso una cifra stilistica volontariamente lontana da atmosfere liriche codificate, il poeta delinea un “idillio amoroso” tra due giovanissimi con un lessico “comune”, privo di letterarietà, ma con la forza del vero e dell’immediato regalando al lettore, come detto, la sensazione di essere lì accanto ai due innamorati. Al richiamo del prete (“ cosa fate/voi due alla vostra età,/lì seduti nel prato. E poi è proprietà privata”) nell’ingenuo e timido stupore (C’era davvero da sprofondarsi? O piuttosto da ridere e incavolarsi?) traspare il dubbio misto a ribellione, nel chiedersi delle norme del buon vivere (borghese) per un innocente rendez vous su un prato cittadino (“ma guarda tu,/che razza di imbecille. Si stava lì tranquilli. Chi faceva/ niente di male?...). Nel Disperso, oggi riproposto da Guanda con piccole variazioni rispetto alla prima edizione, la Milano di un tempo remoto si ritrova come un incantesimo ancora tutto da scoprirsi e viversi.
Monte Sinai
Non dico di no, un pochino, magari,
ci avevo anche pensato (ma, in fondo,
ero talmente poco sveglio…). Ma, poi, alla vista lassù in cima
di quel prete nero, mani sui fianchi, sguardo fiero (“ cosa fate
voi due alla vostra età,
lì seduti nel prato. E poi è proprietà privata”).
C’era davvero da sprofondarsi? O piuttosto
da ridere e incavolarsi? Resta il fatto che borbottando
ci siamo messi in tasca io e lei i nostri fazzoletti
e siamo scesi giù. E ancora non sapendo dove andare (“ ma guarda tu,
che razza di imbecille. Si stava lì tranquilli. Chi faceva
niente di male?…”)
(da Il disperso, Mondadori , 1976)
A questo libro – alla sua prima edizione – è legato un aneddoto deplorevole: nel 2011 ne trovai una copia tra un cumulo di cartacce destinate alla discarica proveniente da una Biblioteca Comunale di un paese bergamasco con adesivo e timbri resi quasi illeggibili. In seguito Maurizio Cucchi ,simpaticamente, sottolineò “questo mio salvataggio”. C’è da chiedersi come sia possibile che ci siano Biblioteche Civiche che periodicamente scartino libri anche d’indubbio valore. E’ di pochi giorni la notizia che a Cerveteri, il giovane sceneggiatore Igor Artibani tra un mucchio di libri che giacevano buttati (da un anonimo “lettore?”) accanto ad un cassonetto per la raccolta degli abiti usati, ha ritrovato una preziosa prima edizione de Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, classico tra i più importanti della nostra letteratura.
Le foto: Copertina della prima edizione ritrovata e “ringraziamento “ per il salvataggio.
Maurizio Cucchi (poeta, critico letterario, traduttore), voce tra le più autorevoli del panorama letterario italiano. Oltre a Il disperso (1976) citiamo: Le meraviglie dell’acqua (1980); Glenn (1982) Premio Viareggio; Poesia della fonte (1993) Premio Montale; L’ultimo viaggio di Glenn (1999); Per un secondo o un secolo (2003); Malaspina (2013) Premio Bagutta. Tra i romanzi: Il male è nelle cose 2005; La traversata di Milano 2007; L’indifferenza dell’assassino (2012). Curatela de Dizionario della poesia italiana (1983) e 1990) e, con Stefano Giovanardi, l‘antologia Poeti italiani del secondo Novecento ( I MeridianiMondadori, ( 1998).
Salerno on stage: dal 7 settembre uno stage per i migliori talenti e un Concorso di danza
SALERNO. L’associazione culturale TP Dance Events ha creato una preziosa occasione d’incontro con i migliori professionisti del mondo della danza e dello spettacolo. La manifestazione “SalernOnstage” patrocinata dal comune di Salerno e dal comune di Pontecagnano Faiano (SA) , è un evento alla sua prima edizione realizzato con l’obiettivo di unire la vitalità dello “Stage” alla competizione del “Concorso “. Una grande opportunità di aggregazione per tutti i giovani danzatori interessati a perfezionare la tecnica, sperimentare le capacità creative, misurarsi davanti a una giuria d’eccezione. Appuntamento al 7 settembre per tre giorni intensi tra stage e concorso, con la direzione artistica di Mauro Mosconi, ballerino, coreografo e giudice di “Amici.
lo stage, tenuto da maestri di chiara fama quali Mauro Mosconi, Bill Goodson, Claudia Rossi, Fabrizio Bartoli, Fernando Lazaro, Veronica Peparini, Eugenio Buratti, vedrà tutti i partecipanti impegnati in lezioni di vario livello, (principiante, intermedio, avanzato) di danza classica, moderna, contemporanea e hip hop.
Le due giornate si svolgeranno negli spazi attrezzati dalla Masseria Casella.
Domenica 9 settembre 2018, sarà invece il turno del teatro Augusteo di Salerno, dove si ritroveranno i partecipanti al “Primo Concorso Internazionale di Danza SalernOnstage 2018”.
Il Concorso è aperto a tutti i danzatori non professionisti. I partecipanti avranno l’occasione di esibirsi davanti a una giuria d’eccezione formata dallo staff di SalernOnstage.
“Siamo molto soddisfatti del fatto che il nostro progetto stia riscuotendo successo già dalla prima edizione, – spiegano gli organizzatori – . L’interesse riscontrato sui social, le numerose richieste di partecipazione allo stage, le adesioni al concorso “Best Talents”, giunte da tutta Italia, ci hanno sorpresi positivamente. Questo grazie anche alla collaborazione di un illustre corpo insegnante, maestri pronti ad offrire ai partecipanti l’opportunità di immergersi nelle molte novità riguardanti la danza classica, moderna, contemporanea”. La Tp Dance Events ha creato un “premio speciale” unico, diretto a riconoscere e valorizzare soprattutto il talento dei giovani. “ Con il premio Best Talents vogliamo ritornare a parlare di grandi sogni, di quelli che si fanno strada con impegno, determinazione e talento – affermano gli organizzatori – “ . È dunque ancora possibile (viste le numerose richieste pervenuteci al rientro dalle vacanze) iscriversi sia al concorso che allo stage. Di seguito ricordiamo le date.
Stage dal 7 all’ 8 settembre 2018 presso la Masseria Casella
Concorso 9 settembre 2018 presso il teatro Augusteo di Salerno
Info e iscrizioni – sito www.tpdanceevents.it – pagina Facebook : Tp Danceevents –cliccando sull’evento SalernOnstage Concorso e Stage di Danza.
Vi aspettiamo!