Settembre, 2022
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Cava de’ Tirreni (SA). Cronaca di una sconfitta inaspettata. Cade al Lamberti la Cavese. E suona l’allarme
La Cavese cade malamente davanti al proprio pubblico e apre la crisi. Aria pesante si respira in città ed acuisce il clima di polemiche acceso dalle precedenti prestazioni aquilotte in quest’apertura di campionato, dove pur arrivando i risultati il gioco è mancato.
Con alle spalle le due vittorie conquistate si auspicava una domenica esaltante e soprattutto vincente. Invece, contro un buon Barletta che ha fatto il suo compitino semplice semplice ma efficace l’undici di Troise non ha saputo e potuto fare di meglio che lasciare la posta in palio al team ospite.
A mancare soprattutto il reparto centrale. Sulla mediana, a parte il giovane Bezzon, tutti hanno toppato, riuscendo a perdere sin dall’inizio della partita il pallino del gioco. E alla fine la Cavese ha dovuto con amarezza e tra i fischi dei suoi tifosi delusi e spazientiti ammainare bandiera. Ma veniamo alla cronaca della sfida.
La Cavese parte male. Non riesce a diventare padrona del centrocampo e permette a un buon Barletta di gestire al meglio l’avvio di gara. Gli ospiti trovano, così con il loro uomo migliore, all’11’pt il gol del vantaggio. Palla gestita male in fase di costruzione da parte del centrocampo aquilotto. Sull’errore si avventa Lattanzio che dal limite dell’area di rigore fa partire un fendente che si infila alla sinistra di Colombo, battuto con non poche responsabilità.
La doccia fredda gela i metelliani che però a testa bassa provano subito a reagire e a riequilibrare il risultato del match. Al 15’pt miracolo di Piersanti su Gaeta. Al 20’pt è Banegas che spreca da posizione favorevole. Bissa al 24’pt l’attaccante di casa che manda fuori un’altra buona palla-gol. Sfortunata al 33’pt la Cavese che ha la più ghiotta delle occasioni sui piedi di Gaeta, nel cuore dell’area ospite, ma il suo piatto si stampa sul palo lontano. Il primo tempo si chiude al 43’pt con una punizione di Loiodice che coi pugni allontana Colombo.
Nella ripresa Troise, tecnico degli aquilotti, prova a cambiare registro lasciando negli spogliatoi un evanescente Foggia per Bubas ma la musica non cambia perché le difficoltà sono tutte sulla mediana. Aliperta è l’ombra del campione che è, pe rché sempre in affanno e in ritardo. E nessuno dei compagni lo sostiene. Di contro sempre più organizzato il Barletta di Farina che limita all’osso i pericoli dalle parti di Piersanti e in contropiede rischia di passare di nuovo. Al 31’st è Cafagna che calcia debolmente bruciando l’occasione creata dall’ottimo Russo.
Un minuto più tardi è Lattanzio a non centrare lo specchio della porta aquilotta con un diagonale velenoso. La Cavese si fa viva solo al 35’st con Bacio Terracino ma il tiro che conclude un’azione tutta di prima è debole e si spegne tra le braccia di Piersanti. Poi più nulla, se non i fischi finali che travolgono il gruppo di Troise, ora sul banco degli imputati insieme al diesse Fusco per l’assenza di gioco e per le scelte fatte durante la campagna a questo punto di depotenziamento della rosa.
Cavese (4-3-3): Colombo; Anzano, Lomasto (14’st Bacio Terracino), Fissore, Maffei; Gaeta (34′ st Munoz), Aliperta (18′ st Palma), Bezzon; Gagliardi, Foggia (1′ st Bubas), Banegas (18′ st Salandria) A disp. Angeletti, Puglisi, D’Amore, Ludovici. All. Troise
Barletta (4-2-4) Piersanti; Milella, Pollidori, Visani, Marangi; Cafagna (39′ st Mininno) Vicedomini; Padalino (1′ st Maccioni), Russo (42′ st Petta), Lattanzio (51′ st Lavopa), Loiodice (48′ st Zaldua). A disp. Campisi, Mercorella, Cassatella, Nannola. All. Farina
RETI: 11′ Lattanzio (B)
Arbitro: Picardi di Viareggio.
NOTE: Spettatori circa 2000, di cui duecento da Barletta. Terreno in ottime condizioni, cielo sereno. Ammoniti: Lomasto, Fissore e Bezzon (C), Piersanti (B). Angoli: 5-7. Recuperi: 3’ pt, 7’ st.
Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese vince la prima, ma non convince
La prima di campionato riaccende i riflettori sul gruppo allenato da Emanuele Troise e sotto la lente di ingrandimento vanno le scelte tecniche fatte dal diesse Fusco. Naturalmente è troppo presto parlare di processi. Sarebbe assurdo e illogico. Ma intanto i segnali arrivati dalla sfida del Lamberti con l’Altamura devono almeno far riflettere. In 96 minuti giocati la Cavese ha costruito palla al piede appena un paio di azioni gol, tra l’altro sprecate da Foggia e Bezzon in malo modo mentre il gol partita è arrivato sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Dall’altra parte, invece, l’Altamura ha create occasioni a ripetizione mettendo in mostra una condizione fisica che la Cavese si sogna. La prestazione inaugurale del campionato aquilotto è stata condizionata in negativo anche per gli aspetti fisici della squadra. Apparsa in affanno e sulle gambe soprattutto nel secondo tempo della sfida contro i murgiani.
Ma veniamo alla cronaca della gara. Illudono tutti i tifosi Gagliari al 2’pt, con un tiro che finisce fuori dallo specchio della porta, e Foggia all’11’pt che non sfrutta al meglio un assit di Aliperta sparando alle stelle da favorevolissima posizione. L’Altamura è però in agguato e appena riesce affonda i colpi dalle parti di Colombo. Al 22’pt è Casiello che impegna il portiere aquilotto dalla distanza.
Quattro minuti più tardi ecco arrivare l’occasione che potrebbe cambiare il destino della gara. Sosa riesce a chiudere una triangolazione stretta nel cuore dell’area aquilotta e per evitare il peggio gli chiude in uscita lo specchio della porta Colombo ma, perché leggermente in ritardo, falciandolo platealmente. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto del rigore. Alla battuta del tiro dagli undici metri va Croce che angola anche bene ma deve fare i conti con la voglia di riscattare il suo precedente svarione Colombo che battezza l’angolo giusto e con un balzo felino neutralizza la conclusione.
Il pericolo scampato però non dà lo scossone alla Cavese che continua ad annaspare. La ripresa si apre ancora con gli ospiti pericolosi. E lo fanno con il solito Sosa che al 2’st dalla destra confeziona un perfetto assit in area per l’accorrente Bolognese che però arriva un decimo di secondo in ritardo nonostante la spaccata.
Si deve attendere il 18’st per rivedere la Cavese dalle parti di Spina. E ancora una volta per una conclusione da dimenticare. Bezzon, giovane promessa aquilotta ancora nel limbo, pescato tutto solo nel cuore dell’area pugliese tira debolmente tra le braccia del portiere avversario. Che la domenica non sia delle migliori dal punto di vista della qualità della prestazione offerta ma molto fortunata per i colori bleu foncé lo testimonia l’occasione creata al 23’st dall’Altamura. Casiello dalla sinistra serve in area Croce che di piatto batte Colombo. L’arbitro va verso il centrocampo e tutto sembra perduto. Invece il suo collaboratore resta sul posto e gli segnala l’off-side di Croce.
Tirano un sospiro di sollievo la Cavese e i suoi supporters. Dopo tanto penare ecco al 42’st il flash aquilotto decisivo. Da calcio d’angolo Aliperta pennella per il difensore Lomasto che arriva dalle retrovie e inzucca per l’uno a zero, tra il tripudio dei tifosi e la disperazione ospite.
Ultimo brivido regalato dalla sfida è la base del palo alla destra di Colombo colpito da Schiavino sotto porta. Al triplice fischio esultanza moderata della tifoseria conscia che non è una Cavese al top quella vista all’opera in questa prima di campionato. E che ad Afragola domenica prossima contro la formazione del neoallenatore, ex di turno, Bitetto, ci vorrà una prestazione molto più convincente di quella offerta contro l’Altamura per uscire indenni.
CAVESE – TEAM ALTAMURA 1-0 (TABELLINO)–
CAVESE (4-3-3): Colombo; Rossi, Altobello, Lomasto, Maffei (37’ st D’Amore); Salandria (11’ st Gaeta), Aliperta, Bezzon; Banegas (19’ st Bubas), Foggia (26’ st Munoz), Gagliardi (11′ st Bacio Terracino).
A disp.: Angeletti, Puglisi, Ludovici, Fissore. – All. Troise.
TEAM ALTAMURA (3-5-2): Spina; Lacassia, Schiavino, Bertolo; Murtas (22′ st Letizia), Dipinto (28’st Serra) , Bolognese, Ganci (43’ st Caputo), Casiello (38′ st Farinola); Croce, Sosa (32’ st Molinaro).
A disp.: Guido, Mattera, Errico, Kanoute. All. Ginestra.
ARBITRO: Maccorin di Pordenone.
RETI: 42’ st Lomasto.
NOTE: Terreno in ottime condizioni. Spoettatori circa 1300 di cui un centinaio ospiti. Ammoniti: Dipinto, Sosa. Angoli: 5 a 5. Recupero: 0′ pt, 6′ st.