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Apertura Casa di Babbo Natale e nuovi eventi
PONTECAGNANO FAIANO (SA). Nuovi appuntamenti all’insegna della partecipazione e del divertimento per la rassegna “Natale Insieme 2016-2017 Christmas Land” promossa dall’Amministrazione guidata dal Sindaco Ernesto Sica.
E’ tutto pronto in Piazza Sabbato per l’apertura della Casa di Babbo Natale. Da questa sera i bambini potranno visitarla, consegnare le letterine e farsi fotografare con Santa Claus dopo il suo atteso arrivo.
Le attività predisposte dal Comune di Pontecagnano Faiano sono completamente gratuite.
Sempre oggi, alle ore 20, la cassa armonica dei Mercatini di via Carducci-via Marconi ospiterà l’esibizione del coro Crescent.
Atteso appuntamento anche in piazza Garibaldi per la tombolata organizzata, a partire dalle ore 19, nell’ambito di “Natale nel Borgo di Faiano”, manifestazione promossa e ideata dall’Associazione Gera con il sostegno dell’Amministrazione.
Domani, venerdì 16 dicembre, invece, nei Mercatini di via Carducci-via Marconi, dalle ore 20, si potrà apprezzare la performance del Coro Sui Generis.
In Piazza Garibaldi a Faiano, dalle ore 17.30, esibizioni di Jiu jitsu e Kickboxing del centro sportivo Body art e, a seguire, la serata sarà allietata dalla mascotte di Babbo Natale con carretto di zucchero filato e dalla posteggia napoletana.
E si prospetta un weekend davvero emozionante e ricco di iniziative.
Sabato 17 dicembre, il Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano, a partire dalle 17.30, presenterà l’evento “La Musica perduta degli Etruschi”.
Alle ore 18, sulla cassa armonica di via Carducci-via Marconi salirà il coro Sound Music Studio.
Le serate di sabato e di domenica saranno arricchite, nella stessa location, dal volontariato, con la presenza del mercatino solidale curato dall’Associazione Caterina Onlus, e dalla bravura degli artisti di strada con tantissima animazione per bambini.
All’oratorio Virtus Nova della parrocchia SS Corpo di Cristo invece, alle ore 20, andrà in scena lo spettacolo teatrale “La Magia del Natale”.
Entusiasmo alle stelle anche per “Natale nel Borgo di Faiano” che, dalle ore 17, proporrà artisti di strada, esibizione della scuola di ballo “Passione Latina” e musica live con Gianni Marà.
Numerosi appuntamenti anche domenica 18 dicembre.
In mattinata l’inaugurazione delle iniziative inserite nell’ambito della manifestazione “Lo Sport per tutti”. Grande partecipazione, dalle ore 9 alle 13, al Palazzetto dello Sport di Sant’Antonio per il terzo concentramento provinciale “Christmas Mini Volley Città di Pontecagnano Faiano – 1° Memorial Carmine Carbone” a cura dell’Apd Incrocio.
Alle ore 10, sul Belvedere in Litoranea, c’è “Natale in Costa picentina” con il teatro dei burattini e animazione.
Alle ore 11, invece, sulla cassa armonica dei Mercatini di via Carducci-via Marconi si esibirà il coro della Dalila School Music.
Alle 18.30, la stessa area ospiterà la presentazione del libro “As-salāmu ʿalaykum. La pace sia con te, con tutti coloro che ogni giorno lavorano per la pace” del giornalista Lorenzo Peluso.
A seguire, spazio all’esibizione dell’Associazione Baila conmigo e, infine, alle ore 20, l’atteso concerto delle Frenetiche.
Artisti di strada e tanta animazione per bambini anche in questa occasione.
Alle ore 19, inoltre, si terrà la tradizionale tombolata presso l’Associazione “Punto d’Incontro” in via Toscana.
Ricco, allo stesso tempo, il programma domenicale di “Natale nel Borgo di Faiano”: in mattinata zampognari ed esibizione del club “Latino dance”; nel pomeriggio, alle 16.30, musical natalizio “L’Elfo Posti e l’incantesimo del ghiaccio” e, alle 18.30, spettacolo del fuoco “Music show on fire”.
Alle ore 18.30 è previsto il concerto natalizio presso la Chiesa di Sant’Antonio.
Mercatini, spettacoli e concerti anche nelle scuole cittadine degli Istituti Comprensivi “A. Moscati”, “Picentia” e “Pontecagnano Sant’Antonio” per celebrare le festività natalizie.
E nei prossimi giorni seguiranno numerosi eventi e serate a tema in tutta la Città che coinvolgeranno grandi e bambini.
30 artisti per costruire insieme la “Casa della Cultura” di Accumoli
SALERNO. Sabato 17 dicembre, con inizio alle ore 17, presso il Salone A. Genovesi della Camera di Commercio di Salerno, si terrà un’asta d’arte a scopo benefico “Colori per il Sisma 2”, organizzata dal M.A.R.I.C. (Movimento Artistico Recupero Identità Culturali) movimento artistico culturale, pensato e ideato dall’artista Vincenzo Vavuso,in collaborazione con l’azienda Arti Grafiche Boccia, il quotidiano “la Città”, il Liceo Classico “T.Tasso” di Salerno, la Casa d’aste Picenum, la casa del cinema “Raiworld Production”, l’Officina della danza e le gallerie d’arte Rosso Cinabro e Art Factory.Le singole opere sono state offerte tutte dagli artisti e dagli scrittori aderenti al M.A.R.I.C., un movimento che abbraccia diverse forme espressive ed apre le porte a pittori, scultori, letterati, poeti, performer, attori, fotografi, musicisti ed altre figure professionali del mondo della Cultura e dell’Arte.
“Colori per il Sisma 2” è stato patrocinato dalla Regione Campania, dalla Provincia di Salerno, dal Comune di Salerno, dal Comune di Accumoli, dal Comune di Pellezzano, dalla CLAAI Imprese, dalla Camera di Commercio e dall’Autorità Portuale di Salerno.
L’iniziativa fa parte di un progetto che si propone l’obiettivo specifico di costruire una Casa della Cultura ad Accumoli, uno dei paesi recentemente devastati dal terremoto del 24 agosto.
Il legame che si è stretto a novembre tra il Movimento e la cittadina di Accumoli ha già prodotto una prima asta a Cava de’ Tirreni ed un primo giro di offerte, raccogliendo quasi tremila euro.
Sarà seguita da altre aste, mostre e performance varie, in modo da raggiungere in qualche mese il nobile obiettivo prefisso. Alla serata dell’Asta, parteciperanno il Sindaco del Comune di Accumoli, Stefano Petrucci; il Presidente della Provincia di Salerno, Michele Canfora; il Sindaco del Comune di Salerno, Vincenzo Napoli; il Sindaco del Comune di Pellezzano, Giuseppe Pisapia; il Presidente della Camera di Commercio, Andrea Prete; il Presidente dell’Autorità Portuale, Andrea Annunziata; la rappresentante delle Arti Grafiche Boccia, Monica Vitiello.
Interverranno inoltre l’Assessore alla Cultura del Comune di Accumoli, Franca D’Angeli; l’Assessore alla Cultura del Comune di Pellezzano,Francesco Morra; il consigliere provinciale per le politiche Culturali Educative e Scolastiche, Mariarosaria Vitiello; il fondatore del MARIC, Vincenzo Vavuso; il vicepresidente del Maric, Patrizia Margarita.
Nel corso della serata si esibirà un quartetto d’archi del Liceo Musicale “Galdi-De Filippis” di Cava de’ Tirreni, composto dagli alunni Di Marino Maria Pia, Della Monica Vincenzo, Senatore Carmen, Ventre Ludovica e preparati dal professor Iannone Ivan, e diretti dal prof. Alfredo Capozzi, responsabile della sezione musicale del M.A.R.I.C., allieterà l’evento con musica dal vivo.
Il centro urbano si veste di luci
ALBANELLA (SA). Luci e colori per tre giorni all’insegna del divertimento e della tradizione con gli occhi puntati sull’artigianato ed enogastronomia natalizia.
Al via il prossimo 16 dicembre i “Mercatini di Natale” organizzati dalla Asd Albanella, presieduta da Ahmad Abdallah, e patrocinati dal Comune di Albanella, guidato dal sindaco Renato Josca.
Un percorso di 400 metri, abbellito con caratteristiche luminarie natalizie, che si snoda proprio al centro del borgo lbanellese e collega la piazza del Poliambulatorio con quella di via Roma.
L’area mercatini sarà allestita presso il oliambulatorio, con oltre 50 stand dedicati all’artigianato locale. Lungo il percorso, invece, saranno collocati gli stand astronomici, che proporranno dolci natalizi e tipicità del territorio.
Lungo la caratteristica scala in pietra, che collega via Roma dal Tabacchino Cortazzi all’ambulatorio, sarà invece allestito un presepe vivente.
Nella piazza parcheggio di via Roma, infine, prenderà vita il villaggio di Babbo Natale, con addobbi, regali, spettacoli e tanti giochi per i più piccoli.
Gli stand apriranno i battenti alle 17, mentre domenica 18 dicembre, giornata conclusiva dell’evento, resteranno aperti per tutto il giorno a partire dalle 10.
Alla tre giorni è abbinata anche la “Lotteria dei mercatini”, cinque i premi in palio e per il primo classificato uno splendido presepe artigianale realizzato dall’albanellese Nicola Casalaspro.
A fare da cornice a questo evento unico nel suo genere, le più belle musiche della tradizione natalizia trasmesse in filodiffusione lungo tutto il percorso.
Non mancate divertimento e allegria assicurati.
Oltre alla degustazione delle bontà enogastronomiche natalizie per i più golosi.
“Shakespeare in lab” dell’Arte Tempra: e l’Autunno cavese ricrea i colori dell’anima nella magia del teatro
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Shakespeare in lab: intriga fin dal titolo il secondo spettacolo messo in scena il 4 e 5 dicembre, presso l’Auditorium De Filippis di Cava de’ Tirreni, nell’ambito dell’Autunno cavese, la rassegna teatrale organizzata come sempre dalla compagnia Teatrart Arte Tempra, diretta da Clara Santacroce e Renata Fusco.
Il nome del grande drammaturgo, al quale è dedicata la manifestazione di quest’anno nel cinquecentesimo anniversario della morte, è già di per sé una garanzia. Il termine in lab, se da una parte richiama spiritosamente il titolo del famoso film interpretato da Gwyneth Paltrow e Joseph Phiennes, dall’altra lascia intendere che i testi “superclassici”, sottoposti a laboratorio, saranno rivissuti e ricreati, ma, come nello stile Arte Tempra, profondamente rispettati.
E così è stato. Questo percorso sperimentale nell’opera di Shakespeare, realizzato in piena simbiosi tra coralità di base e fioriture di individualità, ha svariato dalla Bisbetica domata a Molto rumore per nullaRomeo e Giulietta, da Amleto e Macbeth ai sonetti, da Otello al Racconto d‘inverno. E, a parere nostro e del pubblico in sala, il risultato è stato anche superiore alle pur benevole aspettative dettate dall’acclarata qualità della compagnia.
Le due ore filate, giustamente senza intervallo, ci hanno regalato uno spettacolo in avvolgente crescendo, che è penetrato nello sguardo, nel cuore e nella mente, così come con teatrale evidenza Shakespeare era penetrato nella persona del magnifico ed affiatatissimo gruppo di attori, che, ognuno dando il meglio di sé, hanno fatto esplodere tutta la varietà dei colori dell’anima che emerge dai testi del “grande bardo”. Attori che, pur giovanissimi, hanno già alle spalle lunghi anni di studio, di crescita e, soprattutto, di esperienza di teatro vero, con la T maiuscola.
Nel caso di Shakespeare in lab, il valore aggiunto è stato merito del metodo.
Innanzitutto, i frammenti, i sonetti, i monologhi e i dialoghi sono stati scelti liberamente da ogni singolo attore secondo la propria sensibilità e in corrispondenza dell’eco che parole scritte cinquecento anni fa possono ancora suscitare sulle corde interiori di un giovane del XXI secolo.
Detto così, potrebbe sembrare un semplice assemblaggio di testi antologici. Niente di tutto questo. Anzi…
Merito del curatissimo ed appassionato lavoro di approfondimento, di cuciturà e di complice condivisione che la regista Renata Fusco è riuscita a tessere insieme con i suoi ragazzi .La scelta dei pezzi è avvenuta dopo un approccio seminariale all’autore e al suo tempo ed il collegamento tra di loro è stato il frutto di una ricerca collettiva. In esso, grande parte hanno avuto proprio le intuizioni, a volte geniali, dei protagonisti, ben assecondati dall’entusiasmo creativo della regista, sempre da parte sua ribollente di fervore scenico ad energia ricaricabile.
Per meglio inserire questo mosaico, la Fusco ha creato una cornice ad alto effetto. Ha previsto un gioco di luci “protagonista”, vario e costantemente adattato alle situazioni, favorito dalla modernissima tastiera a led, manovrata ottimamente da Clara Santacroce, per l’occasione diventata “pianista delle luci”. Un assaggio si è avuto fin dal prologo, quando gli attori, tutti in scena, hanno recitato versi legati alla forza creativa del teatro, della poesia, dell’amore, con leggere movenze circolari, mimando i gesti e i sentimenti che metteranno in scena, come passioni e suicidi. E intanto tenevano in mano candelabri dalla luce tenue, sotto un’ombrata luce azzurrina, quasi ad aprire la danza di un esplorazione nelle caverne del cuore.
La Fusco inoltre ha ipotizzato una scenografia semplice e duttilmente adattabile alle circostanze, con un rialzo centrale che, senza alcun supporto particolare e grazie anche alla magia evocativa della finzione scenica, si trasformava ora in tribunale, ora in trono, ora in letto nuziale, ora in catafalco funebre, e così via.
Ha accompagnato scene e passaggi con un sottofondo musicale senza facili effetti anacronisticamente romantici, ma tutto basato sulla comunicativa eppur intensa discrezione delle note cinquecentesche e seicentesche, scelte con la saggezza di chi come lei è abituata a nuotare nel mare delle antiche consonanze.
In questa cornice così ben tornita, monologhi, dialoghi e battute di collegamento si sono innestati felicemente formando non un puzzle, ma un insieme unitario. E qui entrano in gioco i collegamenti e le evocazioni sceniche.
La parte iniziale è stata dominata da vivaci duelli verbali, in cui è emersa la freschezza di Maria Luisa Mollo e Gerardo Senatore, che, evocando Beatrice e Benedetto nelle citazioni da Molto rumore per nulla, hanno saputo fare “il rumore giusto”, ben assecondati dal corale accompagnamento degli altri interpreti. Subito dopo si sono scatenate le diatribe verbali in chiave Bisbetica domata e Romeo e Giulietta su uomini e donne, matrimonio e “libertà”, sottomissione e ribellione. A turno, sul trono tribunalizio, il sesso maschile e quello femminile e poi tutti e due insieme, con gli altri a fare da “spettattori”, con i personaggi principali, interpretati da più attori contemporaneamente, con battute della stessa scena tratte da traduzioni diverse. Il tutto introdotto da un momento corale in cui il testo italiano aveva come controcanto la originale versione in lingua inglese. E monologhi e dialoghi sprizzavano con una vivacità che attraversava i tempi ed era favorita dalla grinta attoriale e dalla divertita e divertente gommosità delle espressioni visive dei bravissimi contendenti, in particolare la doppia coppia di doppi, Giuliana Carbone e Luciana Polacco vs. Gabriele Casale e Luca Senatore.
Forse il momento più alto del mix creativo si è riscontrato nella seconda parte, quando l’amletico essere o non essere, con dolce ed empatica drammaticità interpretato da Pasquale Senatore prima in un angolo e alla fine al centro della scena, è stato frammentato ed intervallato da momenti che evidenziavano grandi conflitti interiori e tremende scelte. Tra questi, incastonato nell’amletico dubbio, tra l’aleggiare di bianchi veli polivalenti, il tormentato assassinio di Desdemona da parte del gelosissimo Otello (dopo il suo lacerato e bellissimo monologo di “Spegniti, torcia!”), in un duetto “da brividi”, intenso e serrato, dolce e violento, catartico e disperato, reso da Gabriele Casale e Giuliana Carbone con una maturità di movenze e di toni ed una forza espressiva da talenti assoluti.
Quindi, due colpo di genio.
Il monologo della pazzia di Ofelia, che prelude al suicidio, è stato interpretato, con stranita disperazione ben variate tonalità e con convincente pathos, dallo stesso Pasquale Senatore-Amleto (doppio di Ofelia, oltre che maschio nel ruolo di donne, come era d’uso nell’epoca), accanto al corpo di Desdemona, adagiata però tra i veli in modo da far pensare al famoso quadro preraffaellita e quindi da evocare proprio la successiva morte di Ofelia.,
All’improvviso però “resuscita” Desdemona, appena uccisa ed avvolta in un sudario di veli bianchi, e si produce nel monologo di Ermione dal Racconto di inverno, che, per una coincidenza forse anche voluta dall’autore, trattando di una gravidanza innocente accusata ingiustamente di adulterio, comprende tutto quello che Desdemona avrebbe voluto e non ha potuto gridare. Giuliana Carbone qui si colloca in posa statuaria, con accenti e atmosfere stavolta da tragedia greca, che evidenziano ancor più la forza della parola di una donna che diventa in quel momento emblema dei soffocamenti subiti da tutte le donne della storia.
In questa magica mescolanza di persone diverse ed uguali, in un’atmosfera di continua sospensione tra vita e morte (ulteriormente rafforzata dal monologo del finto suicidio di Giulietta, recitato con dolce, tremante e speranzosa passione da Francesca Senatore), ecco l’apparire di spiriti neri ed il passaggio dal bianco dei vestiti all’oscurità dei panni. Così, sempre con piccoli intervalli amletici, veniamo immersi nell’esplosione espiatoria di Macbeth e della sua Lady, in preda ai rimorsi ed alle paure per i delitti che la loro ambizione di potere ha scatenato in loro.
Anche qui, brividi sulla pelle, grazie al gioco congiunto di movimenti corali, di luci, colori e suoni, illuminato dall’interpretazione “bucascena”, da applausi, di Lady Grinta Luciana Polacco e di Luca Senatore, intensi e coinvolgenti, oramai ben “temprati” nel ruolo di primo piano che si sono guadagnati con le loro recenti performance sulla scena.
Quindi, i nodi arrivano al pettine con il canto a voce flautata di Pasquale Senatore sul corpo femminile oramai inerte, il monologo di Pasquale Senatore-Amleto in estensione totale e la dolorosa meditazione sul senso della vita, assurdità raccontata da un idiota, modulata con dolente e convincente malinconia da un Luca Senatore-Macbeth oramai vicino alla morte.
Tutti i magnifici attori, a questo punto, si possono lentamente riconcentrare con le loro candele intorno al piccolo trono scenico centrale, ma la luce ora è più chiara del misterioso azzurro ombrato della scena iniziale.
Il viaggio nei colori dell’anima è giunto al suo provvisorio compimento. Ed è stato un cammino dall’ onda lunga, come si nota, a luci riaccese, sui volti degli spettatori, sospesi tra lo slancio di applausi convinti e sinceri e l’ondata appassionata suscitata dai bellissimi versi di Shakespeare e dalla sinfonica magia che queste due ore hanno saputo creare.
È bello comprendere quanto siamo fortunati in Città a poter godere i frutti del lavoro di due regine dello spettacolo come Clara Santacroce, maestra di musica e di scena, e Renata Fusco, che, non dimentichiamolo, è un’artista di livello internazionale, con un curriculum da applausi a scena aperta.
Insomma, è bello sapere che l’Arte Tempra c’è.
Coccoliamocela. Non tutti ce l’hanno …