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ISS Giovanni XXIII: “il mare di creta” e “tra mare e musica”

tavelle-ceramica-mare-di-creta-dicembre-2016-salerno-vivimediaSALERNO. Nella serata di ieri si é tenuto l’incontro culturale “ fra mare e musica” durante il quale sono state esposte e vendute alcune “tavelle in ceramica” realizzate per l’occasione dall’associazione Pandora e da artisti salernitani, a sostegno del progetto “ il mare e la ceramica ritrovata”, nell’ambito di “ Scuola Viva”.

Il progetto si propone di recuperare il pannello ceramico dell’artista salernitana Diana Franco per ornare la facciata dell’Istituto di Istruzione Superiore “Giovanni XXIII”.

Dopo il saluto di Rosario Bonomo , vicepresidente del circolo dei canottieri, che ospita la nostra barca Gastby e che riserva al nostro istituto scolastico sempre una splendida accoglienza, la Dirigente Scolastica Daniela Novi ha raccontato di come é nata l’idea del recupero di questo pannello, grazie anche al Dirigente Scolastico Domenico Festa che ha salvato le tavelle, sottraendole alla demolizione.

Sono poi intervenute Gabriella Taddeo, curatrice del museo municipale di Ogliara, ristrutturato dai fratelli De Martino; Enza De Vivo che ci ha raccontato la storia di Diana Franco e le fasi iniziali del recupero delle tavelle , che vedono come protagonisti i nostri ragazzi guidati dall’esperienza di Miriam Gipponi; Annarita Fasano, presidente dell’associazione Pandora artiste ceramiste, che ha ringraziato la scuola e tutte le associazioni intervenute.

La serata é stata animata dalle splendide canzoni napoletane , sul tema del mare, di Alfonso Fasolino e Massimo Sarno dell’associazione “quelli di Napolintorno”; e dai racconti di Rita Citro, dell’associazione CO.C.I.S.

Animatore e presentatore della serata, l’istrionico Enzo De Simone.

Protagoniste assolute le meravigliose tavelle realizzate per l’evento che sono state tutte vendute.

Si conclude il progetto “Uomini e popoli senza barriere”

iis-della-corte-vanvitelli-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Nel corso della prossima settimana si terranno gli incontri conclusivi del progetto “Uomini e popoli senza barriere”, a titolarità MIUR- Dipartimento per le Pari Opportunità, organizzato dall’IIs Della Corte-Vanvitelli, che ha coinvolto tutti gli alunnidell’istituto con attività riguardanti l’ecologia (con Legambiente), la legalità (con l’Associazione Libera) e il teatro (con l’associazione AICS).

La manifestazione si svolgerà nell’Auditorium Simonetta Lamberti di Cava dè Tirreni e prevede due appuntamenti pomeridiani.

Il primo il 12 dicembre alle ore 15.30, nel corso del quale interverrà Don Ciotti sul tema “Cittadini responsAbili”. All’incontro, moderato dal dott. Riccardo Christian Falcone, interverrà l’Assessore alle politiche sociali dott.ssa Autilia Avagliano. Ci sarà poi la presentazione dei lavori svolti dagli alunni dell’IIS Della Corte-Vanvitelli, la premiazione dell’alunno che ha ideato il logo della manifestazione e delle scuole che hanno partecipato al progetto.

Il 15 dicembre, invece, alle ore 17.00 si parlerà di alimentazione e di “Cultura del gusto “ con il Maestro Pasticcere Sal De Riso, il Direttore del Consorzio Pasta di Gragnano Maurizio Cortese, lo chef Marco Folliero e la titolare del bar libreria Rodaviva, sig.ra Sandra Ruggiero. Interverrà il Sindaco Servalli. Al termine della serata ci sarà una degustazione di panettoni di Sal De Riso.

Il 14 dicembre alle ore 9.00, invece, le scuole del territorio che hanno partecipato al progetto (Primo, Terzo e Quarto Circolo Didattico e tutte le Scuole Secondarie di I° grado della Città) esibiranno i loro lavori grafici, artistici, musicali e teatrali.

La manifestazione è aperta al pubblico.

Inaugurato nella Chiesa della Congrega il dittico “L’Immacolata colomba candida della nostra liberazione”, di Enzo Avagliano: un’opera che guarda lontano

02-enzo-avagliano-artista-dicembre-2016-cava-d'-tirreni-vivimediaCASTEL SAN GIORGIO (SA). L’Arciconfratenita Maria S.S. Immacolata di Castel San Giorgio ha celebrato il cammino che porta all’8 dicembre con un evento artistico di forte valenza simbolica e spirituale, cioè con il disvelamento, nella Chiesa della Congrega, del dittico dell’Immacolata Colombacandida della nostra liberazione, del pittore e scultore Vincenzo Avagliano, originario di Cava de’ Tirreni, ma da anni sangiorgese di residenza e di adozione, oltre che accolito dell’Arciconfraternita.

Il 27 novembre, giorno dell’inaugurazione, per felice coincidenza, secondo il culto mariano è anche il giorno dell’apparizione nel 1832 della Vergine a Parigi alla vincenziana Caterina Labouré, apparizione al termine della quale donò una medaglia che, oltre che segno divino, fu subito considerata miracolosa perché due anni dopo, secondo la tradizione, fece guarire molti cittadini colpiti dal colera durante la terribile pestilenza che tanto danno causò alla capitale francese.

L’8 dicembre, nella tradizione cattolica, è il giorno dell’Immacolata Concezione di Maria, che, contrariamente a quanto pensano alcuni fedeli non sempre ben informati sulla propria religione, non ricorda il concepimento di Gesù Cristo da parte di Maria “da vergine”, ma il concepimento di Maria stessa da parte di Sant’Anna senza la macchia del peccato originale. Non a caso, l’8 dicembre cade giusto nove mesi prima dell’8 settembre, Festa della Madonna. Detto per inciso, il concepimento verginale di Gesù viene celebrato il 25 marzo (Annunciazione), nove mesi esatti prima di Natale…

Nel suo aereo dittico, realizzato su tela con tecnica mista e tenuto teso da un telaio rigido, Vincenzo Avagliano, con un volo ardito ma teologicamente pertinente, ha rappresentato l’Immacolata con lo slancio di tante bianche colombe dinamicamente, e a volte per linee contrastanti, convergente verso l’alto.

La colomba, sempre secondo la visione cristiano-cattolica, è l’immagine visibile dello Spirito Santo, terza persona della Trinità, vale a dire l’humus profondo dell’Amore cristiano, il ponte più alto tra l’uomo e il cielo, il segno mistico della saggezza e del fervore emozionale, l’irrinunciabile linfa della liberazione dell’anima dal peccato.

La colomba, come tale, è anche una protagonista dei testi sacri e della storia cristiana: è lei che porta a Noè il ramoscello d’ulivo che annuncia la fine del Grande Diluvio e rilancia la Pace tra Dio e gli uomini (da qui il simbolo internazionale odierno della Colomba della Pace).

È la colomba che vola sul capo di Gesù il giorno del Battesimo nel fiume Giordano. Ed è sempre la colomba il simbolo preferito dell’angelico candore contrapposto alle malefiche arti del demonio.

La figura di Maria potrebbe sembrare marginale rispetto a simboli e valenze così forti. Eppure, Avagliano, nel suo volo d’immaginazione, ha colto non ciò che divide la Madonna dalla colomba, ma ciò che unisce le due figure, e che è invece ancora più sostanzioso.

01-enzo-avagliano-artista-dicembre-2016-cava-d'-tirreni-vivimediaNon è forse Maria figura di Pace e di Amore universale, madre di tutti gli uomini e come tale della loro fratellanza (non dimentichiamo la proclamazione che ne fece Gesù sulla croce)?

E non è Maria, evangelica “colomba senza fiele”, che dovrà schiacciare il capo al serpente tentatore dell’Eden, il simbolo universale del demonio e quindi del male?

E, come la colomba è nell’immaginario comune simbolo di purezza e innocenza, non è forse Maria la figura stessa dell’innocenza e della purezza?

Come la colomba-Spirito Santo è portatrice di luce in volo verso Dio, non è forse Maria, in tutte le forme iconografiche e letterarie, il tramite più forte tra la persona umana e la persona divina?

Tutto questo Vincenzo Avagliano è riuscito a trasmetterlo con un linguaggio semplice e comunicativo, grazie al dinamismo delle forme, quasi fuoriuscenti dal piano di disegno, cariche di intense connotazioni emozionali e devozionali, ed alla “parola chiara del colore”, caratterizzato dal netto contrasto tra il color terra degli elementi umani e quello azzurro del paradisiaco alto dei cieli.

Il risultato è un’opera in cui si sposano elettricamente la tecnica e l’intuizione formando un insieme lineare e composito.

È un’opera dalla plasticità scultorea, viva, gravida di fuoco interiore, in linea con l’evoluzione personale di Avagliano, in cammino crescente verso le forme più alte della spiritualità, ed anche con quella artistica, mai disgiunta dalla ricerca e dal travaglio interiore, che ha portato a risultati notevoli, in particolare nel campo della scultura, dove le figure elaborate dalla sua mano riescono dinamicamente a bucare la scena e ad occupare lo spazio (non dimentichiamo, tra gli altri, l’emozionante Cristo morto presentato a Giffoni valle Piana, il bellissimo portale della Banca Popolare a Cava de’ Tirreni, il monumento ai caduti di tutte le guerre a Santa Lucia,).

Come osserva Antonio Donadio, in luiil segno è propositivo e riesce a cogliere la misteriosa vitalità dell’oggetto in sé.

Per tutto quanto detto, riteniamo che l’Immacolata colomba sia un’opera destinata non solo a rimanere fisicamente, ma anche ad essere conosciuta e “vissuta” dalle future generazioni.

L’arte in essa si sposa con l’anima e, quando avviene un connubio del genere tra tecnica e intuizione, l’onda è lunga e gli spruzzi vanno lontano. E ben riescono a valicare il confine limitato della vita individuale…

 

Il presepe dell’ISS “Giovanni XXIII”

presepe-iss-giovanni-xxiii-dicembre-2016-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). C’é pace e c’é silenzio nella finzione del presepe dell’ISS “Giovanni XXIII”, ma c’è anche un senso di inquietudine e dolore che ferisce gli occhi e il cuore di chi lo guarda. Una scelta coraggiosa che mostra attraverso il presepe, la realtà del nostro tempo, quella che tutti conoscono ma evitano di affrontare. Il nostro sguardo sempre rivolto al mare non ha potuto fare a meno di cogliere l’istante in cui la fede resta l’unica speranza di felicità e di salvezza, la misericordia ci chiede l’intervento e la riflessione. La nostra non è una pretesa di soluzione ma una riflessione in un tempo in cui le immagini aiutano più di tante parole.

Le mani aggrappate alla barca, tese verso la salvezza, implorano un aiuto fisico ma anche spirituale, alla ricerca di un abbraccio di chi si è perduto o non si è mai trovato.

La madonna è sola col suo bambino, in un gesto di coraggio e protezione, vestita della sua dignità di donna e di madre, consapevole dello smarrimento che la circonda, certa di un perdono che non tarderá ad arrivare. Il faro é la casa del Padre a cui tutti giungeremo guidati dalla stella che ci accompagna.

Don Salvatore Castello, parroco di Santa Croce, questa mattina ha benedetto tutto ció e tutti i nostri alunni mentre gli zampognari, con la loro litania, hanno accompagnato la deposizione del bambinello.

L’ISS “Giovanni XXII” con la Dirigente Scolastica Daniela Novi, ancora una volta mostra il suo volto piú umano e piú vero, nella consapevolezza di avere creato, all’interno dell’istituto, una vera famiglia, che lotta col sorriso per il bene comune con lo sguardo rivolto ai piú deboli.

Buon Natale! VI aspettiamo dal 16 al 22 dicembre per visitare il nostro presepe e la mostra dei migranti.

Presentate “Le Corti dell’Arte Winter Festival”

corti-dellarte-winter-festival-presentazione-dicembre-2016-cava-de'-tirreni-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Presentata questa mattina, nel Salone d’Onore di Palazzo di Città, la programmazione de Le Corti dell’Arte Winter Festival che vede coinvolti i comuni di Cava de’Tirreni, Nocera Superiore, Siano, San Valentino Torio e Sarno, in virtù di un progetto co-finanziato dal POC Campania 2014-2020, denominato “Rigenerazione urbana, politiche per il turismo e la cultura. Programma regionale di eventi e iniziative promozionali”

La presentazione del programma, curato dall’accademia Musicale Jacopo Napoli, del Direttore Artistico Felice Cavaliere, è avvenuta dinanzi al Sindaco di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Servalli, al Sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano, al Sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese, all’Assessore ai Grandi Eventi del comune di Cava de’Tirreni, Enrico Polichetti, al Consigliere Comunale con delega alla Cultura del comune di Cava de’Tirreni, Giovanni Del Vecchio, agli Assessori allo Spettacolo ed Eventi con Urbanistica e Ambiente del comune di Sarno, Dea Squillante ed Emilia Esposito, all’Assessore allo Spettacolo ed Eventi del Comune di Nocera Superiore, Teobaldo Fortunato, all’Assessore alla Cultura del comune di Siano, Rocco Di Filippo, al direttore artistico Felice Cavaliere.

Da giovedì 8 dicembre 2016 fino a venerdì 6 gennaio 2017, un intenso calendario di appuntamenti coinvolgerà le città del comune capofila Cava de’Tirreni e di Nocera Superiore, Sarno, Siano e San Valentino Torio, comuni partner del progetto co-finanziato dalla Regione Campania nell’ambito POC Campania 2014-2020.

“Un’iniziativa- dichiara il Sindaco Vincenzo Servalli- che segue il successo di una formula che dovremmo attuare costantemente, ossia, lavorare in rete. La Regione che finanzia progetti utili a mettere insieme i comuni. Dobbiamo avere la capacità di fare rete, al fine di essere attrattori”.

Due appuntamenti, denominati Nuceria Street Festival 1 e 2, nei giorni di domenica 11 e domenica 18 dicembre 2016, alle ore 18.00, prima al centro storico poi in via V.Russo, arricchiranno il Natale a Nocera Superiore. “Abbiamo insistito con il Signor Cavaliere – dichiara il Sindaco di Nocera Superiore, Giovanni Maria Cuofano- affinchè gli eventi venissero programmati bene. E’ emersa la qualità dei progetti e una grande azione sinergica tra le parti interessate”.

Le Corti dell’Arte Winter Festival-Noёl en plein air, aprono i battenti, giovedì 8 dicembre 2016, alle ore 17.30, nel centro storico di Siano e alle ore 20.30 in piazza Aldo Moro sempre a Siano, con le iniziative “La Baracca dei Buffoni” e “La zampogne di Daltrocanto”.

“Essere uniti – dichiara l’assessore alla Cultura del comune di Siano, Rocco Di Filippo- è importante per creare attrattive sui nostri territori. Ringrazio l’amministrazione Servalli e Felice Cavaliere per averci offerto questa grande opportunità”.

A beneficiare di tre eventi del cartellone del Winter Festival, sarà anche il comune di Sarno. “Ringrazio Felice Cavaliere e il comune di Cava de’Tirreni -dichiara l’Assessore allo Spettacolo ed Eventi del comune di Sarno, Dea Squillante- per aver ascoltato le esigenze del territorio. Io che ho anche la delega al Turismo, non posso che apprezzare l’iniziativa che ci offre la possibilità di far conoscere il nostro territorio e rilanciare il turismo”.

Il primo dei sette appuntamenti a Cava de Tirreni, si terrà sabato 10 dicembre 2016, alle ore 21.00, nell’Aula Consiliare di Palazzo di Città, dove andrà in scena “Lucio incontra Lucio”, con Sebastiano Somma. “E’ una programmazione- dichiara il direttore artistico Felice Cavaliere- in parte innovativa, in quanto, non abbiamo mai avuto prima un’opportunità del genere. Si tratta di una sessione invernale del festival che abbiamo voluto in occasione del trentennale che ricorre il prossimo anno”.

Tre eventi inseriti nel cartellone coinvolgeranno anche il comune di San Valentino Torio.

“Ringrazio il Sindaco Vincenzo Servalli e il maestro Felice Cavaliere -dichiara il Sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese- per averci inseriti nel programma di qualità de “Le Corti dell’Arte Winter Festival”, in quanto con le poche risorse che abbiamo, non avremmo mai potuto realizzare eventi di un certo spessore come questi”.