ambiente & territorio

 

VIETRI SUL MARE (SA). Vietri pronta per l’esercitazione della Protezione civile

esercitazione-soccorso-protezione-civile-vivimediaDomani 24 ottobre,  Vietri con altre città italiane, sarà oggetto, in Marina di Vietri sul Mare (zona Campo sportivo), di una esercitazione di simulazione di un maremoto sulla base del programma internazionale di Protezione Civile denominata “TWIST 2013” nell’ambito del progetto europeo denominato Twist – Tidal Wave In Southern Tyrrhenian Sea, finanziato dalla Commissione Europea.
Le attività, a tutela della pubblica e privata incolumità, che prevedono anche la simulazione di recupero  dispersi in mare,  saranno espletate di concerto con l’Associazione Vigili di Protezione Civile Regione Campania Unità Operativa di Salerno.
“Chiediamo alla cittadinanza una importante collaborazione – ha dichiarato il Sindaco Francesco Benincasa – in occasione della simulazione sul nostro territorio. Giovedi potranno essere interrotte  le comunicazioni telefoniche, per permettere un più” veritiero” approccio da parte della popolazione al programma messo in essere dalla Protezione civile. Raccomando ai miei concittadini di non preoccuparsi  e di sopportare il disagio, limitato, che deriverà da tale esercitazione oltre ad attenersi scrupolosamente alle direttive delle persone interessate, affinchè l’esercitazione riesca nel migliore di modi.
Comunque l’Amministrazione comunale è a disposizione per qualunque chiarimento in merito e per dare qualsiasi spiegazione alle persone interessate”.
“E’ un progetto che vede Vietri, con altri comuni italiani, – ha rimarcato l’Assessore alla Protezione Civile Antonietta Raimondi – sede di una importante esercitazione per la tutela, la salvaguardia  e la prevenzione del territorio e delle persone, nel caso si dovesse verificare un evento naturale di notevole gravità in Italia.
L’esercitazione vedrà coinvolti, Forze dell’Ordine, Vigili Urbani, Vigili del Fuoco, Volontari ed ovviamente la Protezione civile, che sarà la coordinatrice dei “soccorsi” simulati.
Pertanto chiediamo alla popolazione massima collaborazione e di attenersi scrupolosamente alla direttive degli addetti ai lavori.”
L’esercitazione internazionale sul rischio maremoto è l’occasione per confrontarsi sul rischio maremoto nel mar Mediterraneo, con l’obiettivo di incrementare la consapevolezza dei cittadini e delle istituzioni. Nel corso delle giornate esercitative sono previsti scenari operativi in mare e sulla terraferma, con la simulazione di attività di ricerca e recupero dispersi, allontanamento e assistenza alla popolazione, valutazione del rischio ambientale.
Saranno testate la risposta del sistema nazionale e locale con l’attivazione dei vari centri di coordinamento e il coinvolgimento delle squadre internazionali e degli esperti europei.

CAVA DE’ TIRRENI (SA). – Immagini della Festa senza barriere. Conclusa con successo “Diverse abilità in festa”, la manifestazione indetta dall’Osservatorio sull’handicap

Piena soddisfazione per le tre giornate di “Diverse abilità in festa”, la manifestazione indetta dall’Osservatorio cittadino sull’handicap, diretto dal Dott. Vincenzo Prisco, che quest’anno si è fatta una e trina, con le varie iniziative di giovedì 26 settembre, venerdì 27 e domenica 29. Sui contenuti e gli obiettivi abbiamo già steso un ampio articolo, al quale invitiamo a fare riferimento per chi volesse orientarsi un po’ di più.

Altrimenti, potranno già bastare queste immagini dei momenti più significativi. Immagini degli occhi, ma anche immagini del cuore. Con la speranza che la Festa rimanga senza barriere anche per il resto dell’anno e per tutti i giorni a venire. Ma questo, oltre che un cammino in atto, ha ancora soprattutto il sapore della sfida …

ROMA. INGV: Cause e previsioni future dell’innalzamento del livello marino

innalzamento-livello-mare-vivimedia“Stima delle variazioni del livello marino e loro cause durante i passati periodi caldi”  è il titolo di un workshop organizzato dall’Ist. Naz. Geofisica e Vulcanologia (INGV) in collaborazione con l’ Università della Florida e altri Istituzioni e Università internazionali, che si terrà dal 21 al 25 ottobre p.v. in Italia presso la Sala Conferenze dell’INGV di via di Vigna Murata, 605 a Roma.

Lo scopo del meeting è quello di favorire un confronto tra esperti della materia  sui diversi e principali fattori che causano le variazioni del livello marino. Il dibattito verterà sulla ricostruzione delle fasi di scioglimento delle calotte glaciali,  le oscillazioni del livello marino globale e le previsioni attese di futuro innalzamento.

I cinquantuno  scienziati, provenienti da molte Università del Mondo, avranno anche l’occasione di visitare alcuni siti geologici e archeologici marittimi nel Lazio. Gli ultimi si riferiscono ad antiche peschiere romane, alcune delle quali situate presso Civitavecchia e oggi sommerse, da cui sono state tratte informazioni nuove e determinanti sull’innalzamento del livello marino avvenuto negli ultimi 2000 anni. Gli studi hanno avuto implicazioni sui cambiamenti climatici e i movimenti tettonici della crosta terrestre.

“L’obiettivo del workshop, spiegano gli scienziati Marco Anzidei, convenor del meeting e Andrea Dutton del Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università delle Florida (USA), è quello di esplorare e dibattere sulle cause e i processi di cambiamento del livello marino attraverso tecniche diverse come quelle geologiche, geofisiche e strumentali, che nel loro insieme concorrono a fornire stime sulle variazioni passate e attuali. Queste sono fondamentali per comprendere gli scenari di innalzamento futuro del livello marino e per delineare un quadro scientifico più chiaro possibile e di utilità per la società, che oggi si trova costretta ad affrontare nuove pianificazioni territoriali delle coste in molte parti del mondo. In particolare, le aree costiere più basse, continua Anzidei, stanno continuamente arretrando sotto la spinta della forte aggressione marina. E gli effetti sono ancora più sensibili in quelle zone che soffrono di subsidenza naturale o indotta dalla attività umana”.

E’ anche prevista una sezione Poster 

Marco Anzidei dell’INGV che si occupa di innalzamento del livello del Mar Mediterraneo. marco.anzidei@ingv.it

Andrea Dutton della Università della Florida (USA), convenor con me del workshop, che parla del livello marino nell’ultimo periodo interglaciale adutton@ufl.edu

Stefan Rahmstorf, Institute for Climate Impact Research (PIK) Potsdam University, Germania, che presenta previsioni future di innalzamento del livello marino
stefan.rahmstorf@pik-potsdam.de
rahmstorf@ozean-klima.de

Alessio Rovere che è un giovane ricercatore italiano che lavora negli USA su temi di livello marino alla Lamont-Doherty Earth Observatory Columbia University  rovere@ldeo.columbia.edu

Christian Schoof, della University of British Columbia, Canada, che parla della dinamica dei ghiacci durante i climi caldi  cschoof@eos.ubc.ca

 Ian Shennan, della Durham University, Inghilterra, che parla dell’accelerazione dello scioglimento dei ghiacci
ian.shennan@durham.ac.uk
(Sonia Topazio)

CAVA DE’ TIRRENI (SA). La scuola di Lola torna a danzare. Riapre dopo 15 anni Coreia, che Lolita D’Arienzo diresse prima di essere colpita dalla SLA

E così, dal 16 settembre la scuola di danza Coreia ha ripreso le sue lezioni, con la stessa Direttrice-fondatrice di sempre. E con corsi di tutti i tipi: dal classico al moderno, dai tanghi alla danza del ventre, dall’hip hop alla break dance, dalla salsa alle danze popolari tradizionali.

Non sarebbe una notizia se non ci fossero due piccoli particolari: l’ultima lezione prima era stata effettuata circa quindici anni fa e la Direttrice è Lolita D’Arienzo, ex ballerina e maestra di danza, che da sedici anni è immobilizzata dalla Sla e può muovere solo le ciglia, un labbro a metà e gli occhi, il cuore e la mente nella loro splendente interezza.

Eppure questa rinascita non è né un miracolo né una forzatura. Semplicemente, Lolita, che ovviamente era stata costretta a chiudere l’attività dalle sue vicende personali, ha pensato e riorganizzato l’operazione insieme con il suo “braccio destro e gamba destra”, l’amica Carmela Bucciarelli, che nei tempi andati era allieva della scuola e che poi sulla scia ha continuato con successo l’attività di ballerina (vedi anche la bellissima esibizione “in punta d’ali” con le sue allieve in Piazza Duomo per le “Diverse abilità in Festa”). Carmela, oltre che coordinatrice, farà anche da maestra in alcuni dei corsi previsti per il primo anno. Non sarà la sola, ad insegnare, ma l’accompagneranno, negli altri corsi, qualificati e prestigiosi docenti: Anna Chiara Di Donato, Anna Manzi, Alessandro Noviello, Salvatore Inghilleri, Enzo Consalvo, Pierluigi Irace, Fabiola Manaar, Rianna Sorrentino.

La sede non è più quella storica di Via Atenolfi, ma, in coabitazione con la scuola di danza di Luana Criscuolo (altra ex allieva di Lola), è una bella sala ampia ed adeguata in Corso Umberto I, di fronte al Ristopub “Il Moro”, in un piano sotterraneo che in un passato recente è stato una sala teatro ed in un passato remoto ha vissuto “da protagonista” le vicende della Guerra, come luogo di rifugio sotterraneo “proteggienascondipersone”.

È stata fresca, sorridente ed emozionante la festa inaugurale della scuola. Prima, il cin cin spumante nel cortile, alla presenza di Carmela, delle altre docenti, delle prime allieve del nuovo corso, del Sindaco Marco Galdi, di tanti parenti ed amici…e dell’occhio operoso di un tablet skype che permetteva il contatto diretto con Lolita, vigile, interessata ed emozionata “spettattrice” nel lettino della sua casa. Un contatto che non dovrebbe però essere un fatto isolato, si pensa e si spera: se sarà favorito un ponte-onde con il sotterraneo (Sindaco Galdi potresti battere un colpo?), Lola potrà assistere alle lezioni e, in diretta o in un secondo momento, effettuare una direzione ancora più diretta.

Quindi, non una semplice riapertura della scuola, ma un piccolo grande evento, il cui significato non ha proprio bisogno di essere spiegato a parole: e non solo perché l’emozione non ha voce.

Come dicevamo all’inizio, non è stato il frutto né di un miracolo né di una forzatura. Semplicemente una vittoria della volontà, della tenacia, della qualità, dell’amicizia, della passione. Della vita, insomma.

ROMA. INGV: BSSA cita un lavoro sul possibile utilizzo di accelerometri contenuti nei telefonini allo scopo di ricerca sismologica

accelerometro telefono cellulare

accelerometro telefono cellulare

Negli anni 90 gli accelerometri MEMS (Micro Electro-Mechanical Systems) hanno rivoluzionato l’industria automobilistica nel settore dell’airbag e sono oggi ampiamente utilizzati in computer portatili, periferiche di gioco e telefoni cellulari. Sotto la spinta dei grandi successi commerciali, la ricerca e lo sviluppo dei sensori basati su tecnologia MEMS prosegue attivamente e velocemente in tutto il mondo. Grazie al loro costo contenuto (pochi Euro) e alle dimensioni ridotte (pochi millimetri), gli accelerometri MEMS potrebbero oggi essere impiegati per il monitoraggio di eventi sismici. Come dimostrerebbe una pubblicazione di due ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Antonino D’Alessandro e Giuseppe D’Anna, lo stesso accelerometro utilizzato nell’iPhone prodotto dalla Apple, potrebbe essere impiegato per monitorare i terremoti. I test eseguiti dai due ricercatori hanno mostrato come l’accelerometro MEM modello LIS331DLH, prodotto dalla STMicroelectronics sia in grado di registrare fedelmente terremoti di moderata-forte magnitudo. I test sono stati eseguiti confrontando i dati acquisititi dall’accelerometro MEMS con quelli di accelerometro professionale (del valore di diverse migliaia di euro) comunemente utilizzato in campo sismologico per il monitoraggio di forti terremoti. I risultati sono stati strabilianti; la performance del minuscolo sensore MEMS, nel registrare forti accelerazioni, sono state quasi identiche a quelle dell’accelerometro professionale.

L’Italia è un Paese ad elevato rischio sismico, sia per l’elevata pericolosità sismica del territorio, sia per la presenza di numerosi centri storici densamente popolati. Dal 1900 ad oggi si sono verificati 30 terremoti distruttivi, la maggior parte dei quali hanno avuto effetti disastrosi su molti centri abitati. Il numero delle vittime a seguito di un forte terremoto dipende chiaramente da numerosi fattori tra i quali la tempestività degli interventi di soccorso. Come ben noto i terremoti tendono a ripetersi in zone già colpite in passato. In questa prospettiva sarebbe importante predisporre, per i centri abitati già in passato colpiti da forti terremoti e quindi ad alto rischio, appositi sistemi di monitoraggio e di allerta terremoto.

Già da qualche anno, alcuni centri di ricerca e monitoraggio sismologico (vedi ad esempi il caso Quake-Catcher Network), hanno iniziato a creare reti sismiche e sistemi di allerta terremoto interamente basati sugli accelerometri contenuti in smartphone e in computer portatili messi a disposizione da cittadini.

Il lavoro scientifico, dal titolo: “Suitability of Low-Cost Three-Axis MEMS Accelerometers in Strong-Motion Seismology: Tests on the LIS331DLH (iPhone) Accelerometer” è in procinto di pubblicazione sulla rivista BSSA (Bulletin of the Seismological Society of America, Vol. 103, No. 5, pp. –, October 2013, doi: 10.1785/0120120287)

Per maggiori info contattare l’esperto Giuseppe D’Anna

Giuseppe.danna@ingv.it

(Sonia Totazio)