Settembre, 2015
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GDF: sequestrati 94.000 prodotti scolastici contraffatti e privi dei necessari certificati di conformità e sicurezza
NAPOLI. In concomitanza con l’inizio del nuovo anno scolastico, militari del comando provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, nel quadro della costante attività di prevenzione e repressione del fenomeno della contraffazione, hanno sottoposto a sequestro oltre 94.000 prodotti scolastici di cancelleria contraffatti e privi dei necessari certificati di conformità e di sicurezza.
In particolare, i “baschi verdi” del gruppo pronto impiego Napoli, nel corso di un controllo ad un commerciante napoletano, operante in zona San Pietro a Patierno, hanno rinvenuto vari articoli di cancelleria contraffatti (matite, gomme ed etichette per quaderni) gia’ confezionati e pronti per essere immessi sul mercato.
I prodotti, destinati agli alunni delle scuole elementari, riportavano il marchio della nota azienda multinazionale “Disney” e raffiguravano i personaggi “Winnie the Pooh” e “Principesse”.
L’operazione, che si è conclusa con il sequestro della merce contraffatta e la denuncia del responsabile, sottolinea, ancora una volta, l’incessante e costante presidio attuato sul territorio dalle fiamme gialle partenopee a contrasto di tutti quei comportamenti in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori del mercato, in danno dei consumatori.
Parcheggio rosa e d’argento per mamme e anziani
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Il servizio, in vigore da anni, ma spesso dimenticato, è stato oggetto di discussione della X Commissione consiliare Pari Opportunità, che intende incentivarne l’accesso alle donne in gravidanza e agli ultrasessantacinquenni a cui è riservato, attraverso una campagna di informazione mirata anche presso studi medici, consultorio e circoli anziani.
Parcheggio Rosa o di Cortesia:
Riservato a donne in gravidanza fino al 2° mese di vita del bambino;
Parcheggio in tutte le zone
Per poter accedere al servizio, le donne interessate dovranno presentare alla Metellia Servizi i seguenti documenti:
Patente di guida;
Carta di circolazione del veicolo;
Certificato medico che attesta la data presunta del parto.
Parcheggio Argento:
Permesso di sosta gratuito per i cittadini residenti nel Comune metelliano, di età superiore ai 65 anni, a condizione che siano abilitati alla guida e in possesso di un autoveicolo, su idonea certificazione che attesti la effettiva età dei richiedenti, nonché su certificazione ISEE che attesti il non superamento del reddito di Euro 11.000,00
In entrambe i casi il rilascio di contrassegno parcheggio gratuito è per un massimo di due ore al giorno con apposizione del disco orario.
“Tra le attività della Commissione anche quella di facilitare la conoscenza e l’accesso ai servizi offerti dal Comune e dalle sue partecipate – afferma Fortunata Sorrentino, presidente Commissione consiliare Pari Opportunità – Lo scopo è quello di essere vicino alle categorie più deboli e per realizzarlo ho chiesto l’intervento di tutti. Abbiamo chiesto di verificare la possibilità di allungare la gratuità per le donne in gravidanza fino al 1° anno di vita del bambino. Su queste tematiche non esistono bandiere politiche ma un unico obbiettivo: aiutare chi ne ha bisogno”.
54ª “Podistica Internazionale San Lorenzo”, i keniani all’assalto di Gilio Iannone
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Domenica 27 settembre 2015 si disputerà a Cava de’ Tirreni (Sa) la 54ª edizione della “Podistica Internazionale San Lorenzo”. Quattro le gare in programma a partire dalle ore 15.30. Nella Maschile Assoluti – Trofeo Armando Di Mauro i keniani William Kibor e Jonathan Kanda i principali avversari del campione in carica Gilio Iannone. Tra le donne favorita la keniana Eunice Chebet. Durante la cerimonia di premiazione sarà consegnato ad Erica Sorrentino il premio all’“Atleta cavese dell’anno” e saranno omaggiati tutti i Sindaci metelliani succedutisi nel corso delle 54 edizioni della storica kermesse
Sfida tra campioni nella 54ª edizione della “Podistica Internazionale San Lorenzo” – Trofeo Armando Di Mauro, in programma domenica 27 settembre 2015 a Cava de’ Tirreni (Sa) con partenza ed arrivo nella frazione San Lorenzo.
Il campione in carica Gilio Iannone contro il keniano William Kibor, vincitore dell’edizione 2012. Ad insidiarli un nutrito gruppo di atleti di spessore, capeggiati dal keniano Jonathan Kanda. Un parterre entusiasmante per una competizione quanto mai avvincente: quest’anno la storica manifestazione metelliana, organizzata dal Gruppo Sportivo “Mario Canonico S. Lorenzo” e dal Comitato di Cava de’ Tirreni del Centro Sportivo Italiano, promette emozioni metro dopo metro. Emozioni garantite dalle quattro gare in programma, dalla “faraonica” cerimonia di premiazione e dall’omaggio sia all’“Atleta cavese dell’anno” che ai Sindaci succedutisi nella storia della “Podistica San Lorenzo”.
L’evento è stato presentato questa mattina, mercoledì 23 settembre, al Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni nel corso di una conferenza stampa alla quale sono intervenuti: Lorena Iuliano, Presidente del Consiglio comunale di Cava de’ Tirreni; Enrico Polichetti, Assessore allo Sport; Mario Galdi, Direttore dell’Azienda di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni; Pasquale Scarlino, Presidente regionale del Centro Sportivo Italiano; Giovanni Scarlino, Presidente del Centro Sportivo Italiano di Cava de’ Tirreni; Antonio Del Pomo, Presidente del Gruppo Sportivo “Mario Canonico S. Lorenzo”.
Sarà una giornata, quella di domenica 27 settembre, da vivere tutta d’un fiato. Il momento clou è fissato alle ore 16.30, quando sarà dato lo “start” alla Gara Assoluti Maschile e Femminile (km 7,8). Ai nastri di partenza atleti provenienti da Kenya, Algeria, Marocco, Slovenia, Ucraina, Polonia ed ovviamente da tutta Italia. Nella Gara Maschile Assoluti – Trofeo Armando Di Mauro confermata la presenza di Gilio Iannone (classe 1985), tesserato con il Gruppo Podistico Parco Alpi Apuane – Lucca, che dovrà difendere il titolo conquistato lo scorso anno (a distanza di 22 anni dall’ultimo successo italiano) soprattutto dall’assalto keniano. In prima linea tra gli sfidanti William Kibor (classe 1985), ugualmente tesserato con il G.P. Parco Alpi Apuane, quanto mai deciso a riprendersi lo scettro della “San Lorenzo” dopo il trionfo nell’edizione 2012. Recentissimo vincitore sui 10 km ai Campionati Italiani per Società di corsa su strada e della Maratonina dei Tre Pontili a Forte dei Marmi, Kibor è stato anche campione italiano di cross nel 2013 e nel 2014 e campione italiano di mezza maratona nel 2014. Un curriculum che giustifica la sua autorevole candidatura alla vittoria della Podistica metelliana.
Al gradino più alto del podio punterà anche il keniano Jonathan Kosgei Kanda (classe 1980), tesserato con l’Atletica Castello – Firenze, vincitore quest’anno di varie gare su strada (Reggio Emilia, Arenzano, Ospedaletto). Tra gli italiani da segnalare la presenza di Giorgio Tiberi (classe 1976) della Podistica Avis Fabriano, trionfatore lo scorso 13 settembre alla Maratonina “CorriGubbio 2015”, di Domenico Liberatore (classe 1982) della Podistica Solidarietà – Roma, 11° assoluto su 16mila partecipanti all’ultima Maratona di Roma, e di Andrea Falasca Zamponi (classe 1983) dell’Atletica Recanati, 3° classificato nell’edizione 2014 della “Podistica Internazionale San Lorenzo”. Non mancherà il 45enne cavese Antonello Barretta, sempre nella “top ten” nelle ultime edizioni.
Si prevede grande battaglia anche nella Gara Femminile – Trofeo Agnese Lodato, che si disputerà in contemporanea e sullo stesso percorso della Gara Maschile. Favorita della vigilia la keniana Eunice Chebet (classe 1986) dell’Atletica Futura – Firenze, vincitrice di numerose gare in Italia, tra cui la Mezza Maratona di Arezzo, la “Guarda Firenze” e la Mezza Maratona di Agropoli. Proveranno a sbarrarle il passo soprattutto Benedetta Cecchini (1986) e Martina Testarmata (1991), entrambe dell’Atletica Fabriano, ed Annalaura Bravetti (1973) della Podistica Solidarietà – Roma.
L’intenso programma agonistico si aprirà alle ore 15.30 con la gara (m 600) riservata agli studenti delle Scuole Medie del Distretto Scolastico di Cava de’ Tirreni, a conclusione del progetto “Aspettando la San Lorenzo”, promosso dall’Amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni. A seguire (ore 16.00) spazio alla gara riservata agli Allievi – Trofeo Giuliano Ferrara (km 3,6).
Calato il sipario sulle gare, l’attenzione si sposterà sulla “ricchissima” cerimonia di premiazione (ore 17.45), durante la quale sarà consegnato il premio all’“Atleta cavese dell’anno”, riconoscimento istituito dall’Amministrazione comunale per premiare lo sportivo metelliano maggiormente distintosi nel corso dell’anno. Vincitore dell’edizione 2015 è l’atleta Erica Sorrentino (classe 1998), che nel corso della sua pur breve carriera ha già ottenuto prestigiosissimi riconoscimenti. Più volte vincitrice della “Podistica Internazionale San Lorenzo”, nella quale ha trionfato per 5 anni consecutivi (nel 2014 tra le Allieve e dal 2010 al 2013 nella categoria Cadette), Erica Sorrentino quest’anno ha conquistato il titolo tricolore sui 2000 siepi ai Campionati Italiani Allievi 2015, svoltisi nello scorso mese di giugno all’Arena Gianni Brera di Milano. 7’05” il suo pregevole riscontro cronometrico, che le ha “fruttato” anche la convocazione nella Nazionale Italiana per i Mondiali Allievi 2015, disputatisi a luglio in Colombia. Il successo al “Brixia Meeting” di Bressanone, il 2° posto nell’83ª “Cinque Mulini” di Milano ed il titolo di campionessa regionale sia sui 2000 siepi che sui 4 km di cross gli altri risultati di uno straordinario 2015 per Erica Sorrentino.
Ma non finisce qui. Quest’anno, infatti, durante la cerimonia di premiazione saranno omaggiati tutti i Sindaci di Cava de’ Tirreni che si sono succeduti nel corso delle 54 edizioni della “Podistica Internazionale San Lorenzo”. Un gesto con cui il Gruppo Sportivo “Mario Canonico S. Lorenzo”, presieduto da Antonio Del Pomo, intende esternare il suo “grazie” alle varie Amministrazioni comunali, che al di là di qualsiasi colore politico sono sempre state “vicine” alla manifestazione.
La 54ª “Podistica Internazionale San Lorenzo” sarà trasmessa in diretta tv sulle frequenze di Sei Tv, visibile in tutto il Centro Sud sul canale 819 del digitale terrestre (canale 645 per Abruzzo e Molise). Il collegamento inizierà alle ore 14.30 e “coprirà” tutte le gare e la cerimonia di premiazione. Sarà, inoltre, possibile seguire la diretta anche in streaming collegandosi al sito web della Podistica (www.podisticasanlorenzo.com) oppure al portale d’informazione ilPortico.it (www.ilportico.it).
La “Podistica Internazionale San Lorenzo” si fregia della concessione della Medaglia di Bronzo del Presidente del Senato e del Discobolo d’Oro della Presidenza Nazionale del CSI, oltre a vantare il patrocinio di Regione Campania, Provincia di Salerno, Città di Cava de’ Tirreni, Presidenza Nazionale CSI, Comitato Regionale CONI ed Azienda di Soggiorno e Turismo di Cava de’ Tirreni.
Il collezionista e i collezionisti N. 1. Giuseppe Melone: “Ecco i miei gioielli: centocinquantamila santini e immaginette sacre”
CAVA DE’ TIRRENI (SA). In occasione della Mostra Mercato del disco da collezione, che si terrà domenica 27 settembre nella Mediateca Marte di Cava de’ Tirreni ed è la prima organizzata dalla neonata Associazione “Il collezionista” dopo la presentazione ufficiale, sempre in Mediateca, del febbraio 2015, cominciamo un viaggio tra i singoli collezionisti, dell’Associazione e non solo. Il primo è Giuseppe Melone, sessantotto anni, cavese di nascita e residenza, archivista in pensione dell’ASL, che raccoglie immagini sacre, santini e reliquiari.
La “stanza del tesoro” è una piccola, normale cameretta rettangolare, con una bella vetrata luminosa, un tavolino ed un divanetto. Alle pareti, gli scaffali di una comunissima libreria, con pochi libri e tante scatole di cartone ed una fila di contenitori, caratterizzati da scritte a penna o a matita.
Eppure, quando ci entriamo, il viso di Giuseppe Melone si illumina di una luce pari a quella che filtra dalla vetrata e, appena apre scatole e contenitori con piccole movenze sacrali e delicata affettuosità, si accendono scoppiettanti fuochi di artificio.
Sotto i nostri occhi si snodano immaginette sacre (quelle che comprendono anche immagini mariane e cristologiche) e santini (cioè limitati solo ai santi) lunghi tre secoli, uniti a reliquiari che risalgono anche a cinque secoli fa. Ne vediamo tanti, in un’ammirata successione che, per le varietà tonali, la diversità dei soggetti, l’eleganza delle merlettature, le apparizioni di ripiani quasi segreti dietro l’involucro esterno, i riflessi dorati, le filigrane accattivanti, diventa la delicata danza di una storia, di un’identità culturale e religiosa, di un gusto scenico, di una inesauribile domanda di grazia e soprattutto di grazie.
Ne vediamo tante, ma superando di poco il centinaio, mentre Giuseppe Melone, il collezionista raccoglitore, custode e sagrestano di tutto il tesoro, ci dichiara orgoglioso che, senza comunque poter precisare il numero esatto, le sue gemme superano la bella cifra di centocinquantamilaesemplari, tanto che egli può a buon diritto sentirsi uno dei maggiori collezionisti italiani, uno dei membri più autorevoli dell’AICIS (Associazione Italiana Collezionisti Immagini Sacre), la maggiore organizzazione di un settore che conta migliaia di appassionati e che fa anche girare non pochi soldini, tra mercatini specializzati, convegni e commercio on line.
“Ho cominciato praticamente da piccolo, guardando affascinato i tanti santini e le immaginette che teneva mia nonna. Quando ne trovavo qualcuno di nuovo, cercavo di tenerlo per me, poi mi sono informato sempre di più, ho cominciato a comprarne, a cercare i pezzi più rari, a mettermi in contatto con altri collezionisti, a fare scambi. E quando mi sono trovato in casa una miniera, avevo gli strumenti per fare delle mostre specifiche per temi o per epoche. Ne ho fatte tante, in tutta Italia, ogni volta con un pizzico di passione in più. Questa è un’attività che o si fa con amore oppure non si fa. E sono qua, pronto ad avere gioielli sempre più numerosi, rari e di qualità e ben disposto a mostrarli, prima di tutto ai miei concittadini. L’ho già fatto nel recente passato, spero di farlo anche in futuro, magari con una mostra spettacolare San Francesco sui Sant’Antonio di tutto il mondo… chissà….”
Dopo aver raccontato della sua passione, non smette di mostrarci i suoi gioielli più particolari. Apprezziamo con fanciullesca sorpresa gli straordinari reliquiari del Cinque-Seicento: medaglioni di legno pregiato che fanno da cornice ad un gioco di ghirigori metallici tali da creare piccoli spazi separati, all’interno di ognuno dei quali, a volte individuabile solo con la lente di ingrandimento, è custodito un frammento di osso, il cui santo di appartenenza è individuabile per la scritta su tessuto o cartoncino, anch’essa leggibile solo con la lente. Qualcuno dei medaglioni così strutturati, pur in un minimo spazio, arriva anche a contenere circa venticinque reliquie! Oggi questi sono oggetti preziosissimi di studio e di collezione, ma una volta erano un fondamentale, pur se non poco feticistico, strumento di fede, di protezione divina, ed anche di potere e prestigio umano e sociale. Insomma, a guardarli si fa un tuffo nella storia e nell’identità culturale. Correttamente, non si può dire che si saltano epoche e tempi perché oggi, se anche non c’è più un così marcato culto dei reliquiari, quello delle reliquie è ancora vivissimo generatore di fede… e di economia.
Dei santini e delle immagini sacre che ci mostra Melone abbiamo già parlato, ma ci piace qui riaffermare lo stupore e l’ammirazione di fronte a quelle che in certi casi, soprattutto prima della standardizzazione novecentesca e della produzione industriale sette-ottocentesca, sono delle vere e proprie opere d’arte, alcune delle quali derivavano da un’unica matrice-quadro acquerellata a mano. Oggi, i santini si riproducono e producono con estrema facilità grafica, comunque rimangono interessanti testimoni di epoche e di luoghi, a volte anche intrisi di stimolanti innovazioni, come nel caso di quelli ultramoderni, a forma di scheda telefonica plastificata, ma ovviamente non magnetizzata.
Ci piace attraverso di loro penetrare nella storia nostra ed anche nei risvolti di quel giro del collezionismo filiconico (si chiama così e letteralmente significa “passione per le icone”) che smuove interessi, passioni, economia.
Ci diverte vedere come si possono classificare e valutare e raggruppare tante immagini. Per simboli (e nel linguaggio religioso sono tanti), per il materiale del supporto (carta, cartoncino, filigrana, etc.), per il tipo di decorazione e realizzazione (santino acquerellato, dipinto a mano, santino firmato con la sigla dell’autore, santino goffrato quando una sua parte è a leggero rilievo, santino a trasparenze o HTL quando si vedono immagini diverse a seconda dell’angolazione di luce, etc.) e di bordino (santino merlettato e intagliato a mano, detto canivet, o con strumento meccanico, etc.), per l’effetto speciale (es.,santino “a teatrino” che fa fare ooh, quando si apre e mostra più ripiani e scenari)… e così via.
A mano a mano che penetriamo in questo mondo, comprendiamo meglio e più empaticamente la passione che prende il collezionista. Quasi un innamoramento. Capiamo quello che vuole dire Melone quando con un sorriso complice ci sussurra: “Quando sono con loro, e ci passo tante ore, io mi dimentico di tutto e il tempo scorre più veloce e più bello. Ma questo, ovviamente, non toglie nulla all’amore ed all’attenzione che ho per la mia famiglia. Solo, è una cosa mia: cerco anche di condividerla, ma è proprio mia.”
Dandogli appuntamento alle prossime mostre sue, dell’AICIS nazionale e del “Collezionista”, cavese ma con ambizioni ad estensione rapida, lo salutiamo con un abbraccio, complice e grato per la condivisione e l’arricchimento delle due ore trascorse a contatto con i suoi tesori.
E andiamo via con un duplice sorriso. Il primo, umano, di simpatia per il nostro don Peppino.
Il secondo, culturale e metelliano, è di natura storica: è il pensiero che mille e rotti anni fa Cava, in particolare le colline orientali (Croce, Alessia, Santiquaranta, etc.) hanno cominciato a popolarsi anche per l’arrivo delle comunità perseguitate nell’Impero bizantino, dove era in atto la cruenta lotta religioso-politica dell’iconoclastia, cioè la proibizione le immagini sacre. Dalla spada alla collezione, un cammino lungo tredici secoli. Un cammino verso soluzioni oggi pacifiche, per fortuna. Un cammino tanto legato alla nostra identità: un metelliano santino di memoria, appunto. Come si fa a non sorridere?
- Giuseppe Meolone
- Santini, immagini sacre e lente di ingrandimento
- Medaglioni con reliquiari
- Melone con la collezionista Anna Nunziante
- In primo piano un’immaginetta francese
- Sant’Adjutore patrono di cava de’ Tirreni e poco profeta in patria
- Un santino a teatrino a sorpresa
Vandalizzato il sottopasso ferroviario di Cava de’ Tirreni
CAVA DE’ TIRRENI (SA). Resterà impunito quest’ennesimo atto di vandalismo?
Una domanda che attende una risposta positiva, col deferimento alla Magistratura Ordinaria e Minorile, per il reato di danneggiamento a beni pubblici, di quanti hanno posto in essere l’immotivato atto vandalico, oltre alla richiesta del risarcimento danni ai genitori, che continuano a non vigilare l’operato dei figli.
Nella notte fra domenica e lunedì, 20-21 settembre 2015, giovani vandali, approfittando che la stazione ferroviaria di Cava de’ Tirreni, dalle 20:00 e fino al mattino, ma anche dalle ore 12,10 alle 13,30, diviene territorio di nessuno, armatisi di un corpo contundente di grosse dimensioni, hanno infranto ben sette ampi vetri di sicurezza dei finestroni del sottopasso che collega il binario 1 e 2.
Frequentatori dello scalo ferroviario, hanno denunciato che, poiché la biglietteria di Trenitalia S.p.A. resta aperta dalle ore 6,20 alle ore 13,25, nelle altre ore la stazione diviene territorio di spaccio e consumo di sostanze stupefacenti, a partire da mezzogiorno in poi.
Dopo il transito e la sosta a Cava de’ Tirreni del regionale delle 23:00, che da Salerno prosegue per Nocera Inferiore ed oltre, la porta centrale che si apre sui binari, le due laterali vengono chiuse dal bigliettaio.
Alle 13,35, viene chiusa dai preposti al bar “Binario Doppio Zero”, il cui un ingresso è proprio nell’atrio della stazione.
Trattandosi di una porta munita di apertura antipanico, i giovani aprendola, s’impadroniscono dello scalo e pongono in essere quanto di peggio di possa pensare. Vigilanza repressiva: ZERO!!!
Altro denaro pubblico lasciato alla mercè di pochi balordi ed altra pessima cartolina per gli ospiti della fu Bologna del sud, Valle Metelliana, Piccola Svizzera, Porta Verde della costa d’Amalfi e Città dei portici.