ambiente & territorio

 

Passeggiando per Santa Lucia, alla scoperta di una frazione di storia. Il 30 ed il 31 maggio al via la VII edizione

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Quanti, tra i cavesi ed anche tra i luciani, conoscono gli angoli nascosti e la storia di una frazione grande e complessa come Santa Lucia? Una frazione che, per la sua relativa lontananza dal centro e per la specificità del suo terreno e delle sue attività, ha una dimensione quasi di città a parte.

Eppure, il suo legame con Cava, a parte qualche slancio separatista di stampo sette-ottocentesco, è robusto come le corde artigianali che hanno fatto la sua fortuna e, forse, anche quella di Cristoforo Colombo, dato che pare lo abbiano accompagnato, “legando” le sue navi, nel corso delle sue spedizioni, America in primis.

Ben venga allora la VII edizione di Passeggiando per Santa Lucia, promossa dalla Parrocchia di Santa Lucia Vergine e Martire, sotto la spinta usuale del motore turbo di don Beniamino D’Arco.

Si svolgerà sabato 31 maggio,dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 16.00 alle 24.00, e domenica1 giugnodalle ore 17.00 alle 24.00.

Giardini, portoni, suggestivi vicoli e scorci saranno il teatro della manifestazione, con il coinvolgimento protagonistico di ragazzi, giovani, adulti e anziani, delle scuole, dei gruppi associativi e parrocchiali.

Nella zona compresa tra via Trara Genoino, Piazza Olmo, Via Luciano Senatore saranno protagonisti come sempre i mestieri di un tempo e le abilità artigianali che per secoli hanno caratterizzato la vita di tante famiglie luciane.

Ci saranno le bancarelle degli artigiani ed artisti che illustreranno le tecniche della lavorazione della carta, della cera, della ceramica, del cuoio, del legno, dei metalli, della pietra, dei tessuti, del vetro e di altri materiali. Ci saranno stand enogastronomici, angoli di intrattenimento con musicisti, artisti di strada, truccabimbi, prestigiatori, maestri di zumba.

Il programma è così articolato:

Sabato 31 maggio 2014

Ore 10.00: Artisti di strada accoglieranno, con giochi e animazione, i ragazzi delle scuole

cittadine.

Ore 10.30/12.30: Apertura dell’itinerario di visita, con la presenza di cantastorie e la

rievocazione di antichi mestieri realizzati nei vari portoni e giardini.

Ore 16.00: Animazione per i ragazzi in via Trara Genoino.

Ore 16.00/24.00: Animazione con cantastorie e la rievocazione di antichi mestieri

realizzati nei vari portoni e giardini.

Ore 21.00 Animazione della serata con la presenza di una scuola di ballo.

Domenica 01 giugno 2014

Ore 17.00 Animazione per i ragazzi in via Trara Genoino

Ore 17.00 / 24.00 Apertura dell’itinerario di visita lungo via Trara Genoino, Piazza

Olmo e Via Luciano Senatore con la presenza di cantastorie e la rievocazione di antichi mestieri realizzati nei vari portoni e giardini.

Ore 21.00 Animazione della serata con la presenza di una scuola di ballo.

Il ricavato della manifestazione sarà destinato alla realizzazione del nuovo complesso parrocchiale.

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Le foto sono tratte dal volume “Le strade di Cava” o dal suo archivio

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Sono operativi i 142 “Ispettori Ambientali” cavesi

ISPETTORI-AMBIENTALI-CAVESI-MARZO-2014-VIVIMEDIA“Tutto è bene, quel che finisce bene”, sottolinea un vecchio adagio e mai come questa volta ci viene voglia di echeggiarlo, anzi di urlarlo, anche noi per la “scesa in campo” dei 142 Ispettori Ambientali cavesi, che dopo circa due mesi di silenzio, dopo la conclusione dell’apposito corso tecnico-pratico a cui si sono sottoposti. Da sabato 22 marzo 2014 i nostri baldi operatori dell’igiene urbana sono “operativi a tutti gli effetti”. Pettorina e cappellino rigorosamente verdi, decreto di nomina a firma del Sindaco Avv. Prof. Marco Galdi e “tessera persona di riconoscimento”, sono gli arnesi del mestiere a cui i volontari, uomini e donne, alle dirette dipendenze dell’Ing. Antonino Attanasio, Dirigente del VI Settore e Comandante della Polizia Locale, adopereranno per riportare l’ordine e l’igiene urbano di Cava de’ Tirreni ai livelli sperati. Mai cava de’ Tirreni, sebbene l’impegno della Metellia Servizi S.r.l. (ex Se.T.A.) del dr. Giovanni Muoio, e del Consorzio di Bacino SA1, del Commissario Avv. Fabio Siani, per colpa di non pochi, si presenta sporca; una brutta cartolina che certamente non confà coi costumi dei cavoti o cavajuoli e che non onora la tanto rinomata “piccola Svizzera” o “Bologna del sud”. L’Assessore al ramo, Fortunato Palumbo, ha sottolineato che nel corso della prima fase operativa, le “giubbe verdi metelliane”, armate anche di tanta, ma tanta pazienza e bon ton, si limiteranno ad assolvere il mero compito educativo dei non pochi nostri concittadini, adusi a non osservare il calendario di conferimento dei rifiuti, a non differenziarli e ad abbandonarli ove pare e piace a loro. Noi, dopo il capillare lavoro svolto dalla Sezione Ambiente, del Ten. Dr. Vincenzo Della Rocca, non avremmo concesso neanche un giorno di tregue, applicando, da subito, “tolleranza zero”, disponendo che fossero sanzionati tutti coloro (privati cittadini, imprenditori e ristoratori, atteso che le sanzioni si differenziano: 50, 150 e 250 euro) che, colti in flagrante, non vogliono intendere che l’ordinato conferimento dei rifiuti, nel rendere decorosa la Città di Cava de’ Tirreni, consente loro di comprendere che fuori dalla porta di casa, ogni luogo pubblico o condominiale deve essere rispettato come se fosse la loro abitazione. Noi, essendo fiduciosi, siamo certi che i risultati si vedranno, e come!

CAVA DE’ TIRRENI (SA). Lectura Dantis, in mostra le foto dei paesaggi danteschi. L’Associazione metelliana rinnova le cariche: neopresidente è Paolo Gravagnuolo

Di solito la primavera della Lectura Dantis Metelliana di Cava de’ Tirreni è l’autunno, quando fioriscono le annuali conferenze che in quarant’anni hanno prodotto l’analisi di ben due cicli completi della Divina Commedia, l’approfondimento di importanti tematiche a sfondo dantesco, mostre e concorsi, il tutto infiorettato dalla presenza del fior fiore degli intellettuali nazionali.

Quest’anno, in vista del quarantennale, il giardino Lectura ha avuto una fioritura in più. Infatti è in atto presso la Biblioteca Comunale l’esposizione di una suggestiva mostra fotografica, realizzata dal Dott. FrancescoSisinni, promossa dall’Associazione Internazionale Dante Alighieri, che promuove la cultura italiana nel mondo, organizzata a Cava proprio dalla Lectura Dantis Metelliana, con il Patrocinio del Comune di Cava de’ Tirreni.

La mostra è composta da una cinquantina di bellissime immagini fotografiche rappresentanti i luoghi descritti da Dante nelle sue tre cantiche. Ogni foto è corredata dal nome della Regione e dalla citazione delle terzine, con indicazione del canto e dei numeri dei versi, ma non del luogo o dell’episodio specifico. Lo sguardo si bea letteralmente a volare tra angoli assolutamente deliziosi, dalla Romagna di Paolo e Francesca agli angoli spirituali della francescana Assisi, dai canali di Venezia ai ponti dell’Adige, dalle architetture di Pisa o Pavia alle suggestioni della campagna toscana. E via contemplando. Un po’ più complicata la beatitudine intellettiva, perché occorre essere personalmente edotti dell’argomento o avere la Commedia costantemente a portata di mano, per comprendere il tutto e cogliere in pieno la sinergia tra il luogo e la poesia. Ma forse anche in questo consiste il fascino di un’esposizione che sta attraversando l’Italia e sta riscuotendo sinceri consensi, almeno dalle appagatissime pupille degli spettatori.

Se la mostra rappresenta già una bella torta, la ciliegina è stata offerta dal Convegno Dante e l’Amore, tenuto nella Sala di Rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni il giorno di San Valentino, con la presenza della Dirigenza della Lectura (il neo Presidente Paolo Gravagnuolo, la neodirettrice Lucia Criscuolo, il Presidente Onorario Fabio Dainotti, il neosegretario Paolo Dainotti), del Sindaco di Cava Marco Galdi e del Segretario Nazionale della Dante AlighieriAlessandro Masi, della Presidente della Sezione di Salerno Pina Basile. Si è parlato dell’importanza del binomio Dante-Cultura nazionale, del ruolo della Dante Alighieri nel mondo, delle tante sfumature dell’Amore nelle opere del Poeta. Si è vibrato all’ascolto dei suoi versi, ci si è profondamente emozionati nell’ascolto di un Notturno di Chopin e di una sonata di Lizst lunga e trascinante, ispirata proprio dalla lettura di un brano della Commedia, interpretata in modo sapiente e coinvolgente dal Maestro Paolo Contarelli.

Ultima fioritura, ma non certo la meno importante, la nuova formazione della Squadra Lectura, cui abbiamo già accennato. Non sono cambiate le persone, ma sono cambiati i ruoli. Presidente non è più il prof. Fabio Dainotti, che ha lasciato l’incarico dopo un’egregia opera di guida durata molti anni. A succedergli, il prof. Paolo Gravagnuolo, a sua volta Direttore uscente. Già distintosi in passato per studi e pubblicazioni di qualità, negli ultimi tempi Paolo sta volando ad ancora più alte vette nella vita culturale cittadina, in cui organizza le iniziative di più prestigioso livello. Oltre alle conferenze della Lectura, non dimentichiamo le qualificatissime manifestazioni dell’Associazione Gaetano Filangieri, di cui al di là dei ruoli egli è comunque anima e fondatore. Insomma, una figura di primo piano, un candidato naturale al ruolo di Assessore alla Cultura cittadino. Ma Paolo è uno che sa e vuole guardare anche ben oltre le mura del locale…

Il ruolo di Direttore è stato assunto dall’ex Segretaria, la prof. Lucia Criscuolo, insegnante di Inglese (perfezionatasi presso l’Università di Kent e attraverso il Programma Internazionale INLPTA), da sempre molto attiva e presente in numerose iniziative culturali, collaboratrice di riviste e giornali, a suo tempo autrice di racconti e romanzi (tra cui l’interessante Selim sui rapporti millenari tra la Costa d’Amalfi e la Cultura Araba).

Alla fine del convegno, si sono gettate le basi della prossima fioritura. La novità più significativa, a parte le celebrazioni per il quarantennale e la nuova occasione per ricordare l’indimenticabile fondatore Padre Attilio Melloni, è la pressoché certa apertura alle scuole nella scuola. Si impegneranno infatti i futuri relatori ad effettuare conferenze mattutine direttamente agli studenti.

Sarà un tassello importante, in linea completa con la difesa e la promozione della cultura dantesca e più in generale della pur bistrattata Cultura Nazionale (di cui ci dimentichiamo spesso e volentieri, ribellandoci però quando ci declassano gli altri, dimenticandone l’importanza…), che vuole essere il filo rosso di tutta la Presidenza Gravagnuolo. Buone battaglie!

CAVA DE’ TIRRENI. Quegli storici casali orientali. Gli Itinerari d’ambiente 2014 iniziano alla grande, alla scoperta di Alessia, Marini, Arcara e S.S.Quaranta

Attraverso casali impregnati di radici, per angoli pittoreschi e/o infiorati dalla vista di un panorama arioso e

spettacolare, in strade e stradine che anche per molti cavesi avevano, ed hanno, il sapore dell’assoluta novità.

Così, con una partecipazione sempre più folta, si è svolto il 12 gennaio il primo Itinerario d’ambiente 2014,

della serie dedicata alla scrittrice “franco-cavese” Paolina Craven, guidata da Lucia Avigliano, la magnifica Guida di sempre. organizzata sia dall’Azienda di Soggiorno e Turismo locale diretta da Mario Galdi sia dal CAI presieduto da Ferdinando della Rocca,

Obiettivo, i casali orientali: Alessia, Marini, Arcata, Santi Quaranta.

Luoghi impregnati di storia, dicevamo. Infatti Alessia e Santi Quaranta sono stati fondati tredici secoli fa dai

monaci basiliani dell’Impero Bizantino in fuga dalle persecuzioni dell’Imperatore Leone III Isaurico, che aveva scatenato la lotta iconoclastica contro le immagini sacre. Lo rivelano anche i toponimi. Il nome di Alessia deriva quasi sicuramente da Alessio, santo molto venerato nell’oriente europeo e dell’Asia Minore. Il nome dei Quaranta Santi ricorda il numero di un gruppo di monaci basiliani martirizzati in uno dei momenti più duri della repressione. Anche Croce e la relativa Chiesa di Sant’Elena evocano lo stesso periodo: Sant’Elena, che era la madre dell’Imperatore Costantino, è una delle sante per eccellenza a Costantinopoli e dintorni.

Per chiudere il discorso toponomastico, i nomi di Marini ed Arcara hanno invece altra origine. Marini deriva

dal fatto che qui si rifugiavano le famiglie vietresi per proteggersi dai pirati: non a caso il cognome più diffuso in questa frazione è Di Marino, con tutte le sue variazioni, tipo De Marinis o Marino. Il termine Arcara rivela molto probabilmente la presenza di arcate per un acquedotto.

Ma torniamo all’itinerario.

È partito dalla piazzetta di Alessia, dove una lapide ricorda le decine di vittime dell’alluvione del 1954, che

spazzò via mezza frazione con una violenza tale che il materiale fu trascinato sul litorale vietrese. Prima scoperta: salendo per la viuzza che porta alla Valle, il gruppo ha deviato per il miniborgo e le sue cascine dal sapore antico e contadino. Qualcuno ricordava di averlo visto in occasione del Presepe Vivente, ma ai più non è rimasto che deliziarsi della scoperta di quei piccoli spazi odorosi di fascine, fieno e piccoli animali domestici.

Dopo una breve ma interessante visita alla Chiesa parrocchiale, discesa a Marini, luogo considerato finora

sempre di passaggio, difficilmente di passeggio. Eppure a Marini c’è la Chiesa di San Marco, dagli spazi armoniosi e con una strepitosa soffittatura che è stata ammirata e fotografata da esperti anche nazionali di arte e fotografia. Eppure a Marini c’è una piazzetta, dedicata al Vescovo De Sio, da cui lo sguardo si disseta e quasi si ubriaca con una panoramica che va dalle propaggini del vietrese fino a quelle del Vesuvio, passando per la Valle Metelliana, Monte Finestra e Monte Castello e Monte Sant’Angelo &Co…

Da Marini, per la pittoresca e panoramica stradina adiacente alla piazzetta (una novità assoluta per il 98

per cento dei presenti), giù ad Arcara, a salutare il miniminiborghetto colorato e la minichiesetta allegata.

Quindi, risalita per la strada carrozzabile fino a Santi Quaranta. Qui, nella Piazzetta Farfariello, dedicata al

famoso Eduardo Migliaccio, star del varietà americano, che qui nacque e da qui emigrò verso il successo negli USA, c’è stato un breve stop, con caffè e  deliziose merendina alla castagnola di cioccolato prima della lettura del frammento di Paolina Craven, dedicato ai dolci casali nascosti nelle colline ed ai divertenti fuochi d’artificio che vedeva scoppiare dappertutto nei periodi estivi (e non era ancora nato Fra Gigino, a dimostrazione che…).

Con lo spirito ritemprato, oltre che allietato dalla dolci curvature panoramiche che da Santi Quaranta portano lo sguardo sulla vicina Dupino e sullo sfondo della vallata e di Monte finestra, ritorno ad Alessia, per l’ennesima strada finora ignota, pur se carrozzabile, cioè la diretta tra i boschi, che sfiora il Ristorante “Piccolo Paradiso” e si adagia poi sulla strada che porta alla frazione di partenza.

Alla fine, saluti caldi e sorridenti, con lo spirito ed il fisico “chiatti chiatti” di soddisfazione.

Ora, appuntamento alla prossima, cioè il 9 febbraio:  Santa Lucia e all’Asproniata e Museo della civiltà contadina. In dolce attesa …

 

CAVA DE’ TIRRENI (SA). I ragazzi del “Genoino” vincono il Premio “Elios”. Hanno presentato un progetto ecologico e vincente sulla mobilità stradale

progetto-elios-salerno-cava-de'-tirreni-dicembre-2013-vivimediaPer il Liceo Scientifico “Genoino” di Cava de’ Tirreni le soddisfazioni e le gratificazioni non sono state certo una rarità, negli ultimi anni. Sono comunque sempre molto gradite, soprattutto quando non solleticano solo l’orgoglio personale ma rientrano in un ambito costruttivo di dialogo con le istituzioni e nella proposta di importanti messaggi civici e sociali.

È il caso della recente vittoria conseguita dal Gruppo di lavoro partecipante al Progetto ed al Concorso Elios, guidato dalla prof. Rita D’Ancora, che in questo campo, all’interno del Liceo, per esperienza, entusiasmo e competenza, è oramai una stella polare ricca di energia solare.

Elios è un’iniziativa di formazione e di sensibilizzazione, promossa dalla Provincia di Salerno, con la collaborazione della  Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, dell’AMESCI, del CRMPA e della Delegazione provinciale del CONI, ed il sostegno del Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei Ministri e delle Province d’Italia. Al centro dell’attenzione, i temi della sicurezza stradale e della mobilità sostenibile, con lo scopo di promuovere, tra le nuove generazioni, l’acquisizione sulla strada di stili di vita sani, responsabili e rispettosi, della vita propria e altrui e dell’ambiente circostante.

Attraverso sia una serie di attività teoriche e pratiche mirate sia il bando di concorso sul progetto di un itinerario cicloturistico per la Provincia di Salerno, l’iniziativa ha coinvolto circa 600 giovani, di età compresa tra i 15 e i 19 anni, che frequentano le classi III, IV e V di 12 Istituti Scolastici Secondari Superiori della Provincia di Salerno.

L’obiettivo primario è la riduzione di incidenti stradali causati da scarsa consapevolezza e/o imperizia. Per questo le varie iniziative del progetto hanno puntato, e speriamo che punteranno anche negli anni a venire, ad educare i giovani all’adozione di comportamenti di guida corretti, attenti e adeguati, ad acquisire la capacità di percepire e gestire il rischio e ad avere maggiore conoscenza e rispetto delle regole del codice della strada. Contestualmente, come già accennato, il progetto intende sensibilizzare i giovani ad avere una condotta maggiormente rispettosa dell’ambiente, anche mediante l’uso di mezzi di trasporto ecologici, come la bicicletta.

Ed è proprio il regalo di una bicicletta a testa che hanno ricevuto i ragazzi del Gruppo vincente in occasione della premiazione, avvenuta nella prima metà di dicembre nella sede della Provincia di Salerno.

Eccoli nella foto, con gli occhi sorridenti irradiati da raggi di luce e di bici. Pronti a festeggiare…ed a pedalare, in tutti i sensi, verso l’aria aperta e pulita delle passeggiate ma soprattutto verso l’acquisizione, la testimonianza e la trasmissione di un’educazione ecologica e civica genoinamente esemplare. Sono già in grado di farcela da soli, ma, se ne avessero bisogno, ci sarà pur sempre a sostegno la benemerita “D’ancora di salvataggio…”