Dicembre, 2014

visualizzazione per mese

 

Domenica di campo per quasi tutte le formazioni dell’Arechi Rugby

arechi-rugby-di-matteo-salerno-vivimediaSALERNO. Eccezion fatta per l’under 12 e per la femminile, che proseguono gli allenamenti instancabilmente in vista degli impegni – ufficiali ed amichevoli – del 21 dicembre, questa domenica l’Arechi Rugby scenderà in campo con tutte le altre rappresentative giovanili – under 14 ed under 16 – e con la prima squadra.

Finamore e compagni si preparano infatti ad affrontare la penultima giornata del girone d’andata di serie C girone 2, in casa del San Giorgio del Sannio. Per i ragazzi di coach Indennimeo l’obiettivo è quello di ben figurare nella città che rappresenta l’apice del rugby campano, contro una squadra che attualmente occupa il terzo posto in graduatoria a soli 4 punti di distacco dai Dragoni: “Ci ritroviamo in campo dopo un’altra domenica di stop – ha commentato Luciano Indennimeo – per affrontare la terza forza di questo campionato, una beneventana che sicuramente non ci renderà la vita facile. La città di Benevento ha una grandissima tradizione rugbistica e sarà importante vincere e portare a casa il massimo dei punti in palio per dare continuità al nostro cammino in questa stagione sportiva ed al nostro progetto”.

“Onoreremo il campo e i nostri avversari come sempre – ha concluso il direttore tecnico dell’Arechi rugby – e sono certo che il risultato verrà messo in secondo piano da una bella giornata di sport. I miei ragazzi, nonostante ciò, sono comunque pronti a scendere in campo al massimo delle loro possibilità per non lasciare nulla al caso”.

La domenica ovale targata Arechi Rugby si realizzerà anche a Salerno, con la categoria under 14 di scena tra le mura amiche del “Vestuti” alle ore 11 contro il Rugby Portici e la neonata compagine dei Campi Flegrei di Pozzuoli. La squadra, composta in gran parte da atleti provenienti dal vivaio della scuola media “Picentia”, ha come obiettivo quello di dare continuità al lavoro svolto in questo primo mese, come annunciato dall’allenatore Andrea Pierri: “Abbiamo tanto lavoro da svolgere, con ragazzi che hanno iniziato a correre in un campo da rugby da meno di un mese ma stanno dimostrando di tenerci tantissimo a crescere e migliorare insieme a noi. L’apporto tecnico fornitomi dagli altri due allenatori, Raffaele Falivene e Silvia Gaudino, mi sarà di grande aiuto per la buona riuscita di questa stagione che, al di là dei risultati, dovrà consentire ai ragazzi di divertirsi e di imparare a conoscere questa disciplina nel modo migliore possibile. Sono certo che domenica i ragazzi sapranno divertirsi e giocarsela al meglio contro le due squadre ospiti, e le mamme dei nostri nuovi rugbisti saranno pronte ad offrire un degno terzo tempo a tutti i partecipanti”.

Ultimo, ma non meno importante, l’impegno dei ragazzi di categoria under 16 impegnati a Campobasso contro gli Hammers, con drop d’inizio previsto alle ore 11.30. Per l’allenatore Generoso Falivene sarà importante soprattutto la tenuta mentale dei suoi ragazzi, visto lo stop di tre settimane dato dal calendario e dal ritiro di una squadra dal campionato: “Dopo tre settimane lontani dal giocato, non è facile tornare in campo. I miei ragazzi hanno comunque voglia di dare continuità al lavoro svolto finora, e dopo due vittorie consecutive l’obiettivo è ovviamente quello di portare a casa altri punti. Non sarà sicuramente facile, sia perchè affronteremo una trasferta abbastanza lunga sia perchè i nostri avversari non saranno disposti a concederci nulla, ma sono certo che i miei ragazzi daranno tutto per giocare una bella partita, ed è questo che conta più di tutto il resto”.

 

Pasquale Di Domenico vince ad Eboli con il romanzo “Il costo della libertà”, storia di un emozionante cammino di riscatto

EBOLI (SA), MONTECORVINIO PUGLIANO (SA), CAVA DE’ TIRRENI (SA). Non solo orgoglio di campanile, non solo soddisfazione affettiva o compiacimento per la gioia di una persona che lo merita, ma anche una profonda emozione generazionale. Questo abbiamo provato alla notizia che il nostro Pasquale Di Domenico, originario di Santa Lucia di Cava de’ Tirreni, cavese per nascita e per formazione e attualmente “ranchero” a Montecorvino Pugliano, con il suo romanzo autobiografico Il costo della libertà ha vinto il primo premio assoluto al Concorso internazionale di Poesia e Narrativa Il saggio – Città di Eboli, con la seguente motivazione:L’Autore parla di libertà e la sua è la dottrina di Socrate: quella del Bene Supremo. Infatti vale la pena di vivere una vita in cui continuamente si cerchi di capire e di essere capiti (Exetàzein).

Quel Bene Supremo di cui parla motivazione non è nel romanzo un valore astratto, ma la ricchezza dei valori che hanno contrassegnato il cammino di una vita intera e che hanno permesso al nostro Di Domenico di tagliare a braccia alzate, pur se con il corpo madido di sudore, traguardi da sempre agognati e perseguiti, grazie anche alla rete degli affetti, con tutto l’ottimismo della volontà, la forza della tenacia, l’intensità dell’amor proprio, la ricchezza inesauribile dell’Amore.

Il libro significativamente presenta in copertina l’ingresso suggestivo di una villa di campagna, che da cinque anni, rappresentando il regno dell’autore e della sua famiglia, è la spettacolare ed amata materializzazione dei suoi sogni. È il segno della Libertà, anzi delle Libertà: autonomia economica, spazio vitale, spazio di lavoro agricolo ed artigiano senza vincoli e senza ansie, gestione del tempo, ospitalità generosa e saporita, coltivazione dell’amore, dell’affetto e delle amicizie senza pressioni o condizionamenti, dolce e matura fruttificazione della Vita.

Ogni pietra, ogni oggetto, ogni mobile, ogni fiore ed ogni foglia sono ad immagine e somiglianza suoi e della moglie Amalia: ed hanno un sapore, un colore, un calore, un’anima che rassicurano chi li ha plasmati e trasmettono energia a chi li percepisce da sé o ne prende coscienza attraverso le loro parole, che descrivono fatti e cose ma generano nel cuore continue onde di luce, come una vite ad espansione.

È la luce la chiave di quest’anima, perché si contrappone alle ombre da cui nasce e da cui si è liberata, ombre delle difficoltà superate nell’affrontare un cammino vincente lungo una vita.

È la luce di Itaca per “Pasquale – Ulisse”, quando si volta indietro e alle spalle sente le voci e i rumori di un’infanzia ricca di valori, ma anche di defatiganti battaglie, paure, fatiche, smarrimenti.

Risente il suo scalpiccio mattutino di quando aveva quattro anni e prima di andare a scuola doveva meritarsi il banco girando la ruota delle corde artigianali di Santa Lucia.

Riprova la fatica di vivere di tempi in cui in alcune famiglie si trattava di scegliere se mandare il figlio a scuola o comprare un cappotto.

Riassapora la nuvola del disagio quando tutto era poco e tutto era contato e niente era scontato.

Gli ritorna spontaneo tenersi con le mani i pantaloni, che gli cascano perché sono tenuti su solo da una corda e non da una cintura.

Rivive la ricerca di slanci affettivi in una famiglia che, come quelle di allora, non aveva né tempo né predisposizione per il calore delle coccole, ma riteneva che coccolare fosse soddisfare le necessità dei bisogni primari. Riascolta la voce dei professori autoritari, l’imperio delle gerarchie familiari indiscutibili, la fatica fisica e mentale di dare una mano alla squadra di casa (due genitori e nove figli) e nello stesso tempo di aprire una strada ai suoi sogni. E quella strada aveva un nome solo: scuola & studio, studio & scuola, fino in fondo, fino alla laurea, fino alla cattedra di insegnante. Superando tutti i limiti di un retroterra culturale difficile, attrezzandosi a vincere le sconfitte ed a sfruttare al massimo le vittorie.

Riassapora il gusto agrodolce delle lacrime che nei momenti di maggiore smarrimento gli colavano pesantemente leggere sulle labbra.

Eppure, soprattutto oggi che il cammino si può valutare nella sua globalità, come un panorama di grande respiro appare sempre più chiaro a chi sale verso una cima, anche le sofferenze e le paure di ieri sembrano più feconde perché accompagnate dalla consapevolezza di essere nello stesso tempo cresciuto con un’identità culturale e morale chiara, netta, utile, a volte quasi necessaria, per imparare a lottare, a vincere le sfide, a navigare senza perdere le sue illuminanti stelle polari.

È stato questo il prezzo della libertà.

Dai semi dell’ombra è fiorita la luce.

Una luce, però, generazionale. E qui torno all’assunto iniziale.

Pasquale Di Domenico è nato nel 1950 ed appartiene alla generazione ed al periodo più fortunati della storia d’Italia: il passaggio dalla società contadina a quella industriale e quindi dalla povertà, o dall’economia di sussistenza, generalizzate e diffuse al benessere altrettanto generalizzato e diffuso.

Un mondo di sacrifici dei padri ripagati dalle conquiste dei figli, anch’essi coltivati a base di utili sacrifici. Un mondo di padri contadini e figli professionisti. Il mondo in cui, appunto, da bambini si doveva sudare nei campi per poter almeno, o al massimo mangiare, e da grandi ci si può permettere di avere ville e terreni da coltivare solo per hobby. Un mondo in cui, dopo una Guerra devastante, per anni sono fioriti la Pace, il Lavoro, perfino le Pensioni. Un mondo non certamente tutto da esaltare, ma che ha permesso conquiste che prima era follia sognare. Un mondo che è passato dalla stalla alle stelle, anche a costo di perdere tutto il benefico odore delle stalle e di non capire fino in fondo la luce delle stelle.

Quel mondo siamo noi, che apparteniamo alla generazione di Pasquale. Noi, che abbiamo conquistato le stelle ed ora piano piano stiamo trascinando le prossime generazioni verso nuove stalle, senza che neppure ci siano abituate. Un cammino a ritroso che ci angoscia e ci spaventa.

Ma almeno possiamo voltarci indietro e guardare i Pasquale che ce l’hanno fatta. E sono stati tanti, non certo uno su mille.

E allora viene spontaneo un sorriso: “Però, comunque sia andata, è stato bello!…è bello! … potrebbe essere ancora bello, anche se in un modo diverso!”

È da questa bellezza, da questa ricchezza, che possiamo trarre gli auspici per un rinnovata speranza. Una di quelle che non vogliono morire.

Perciò, Pasquale e noi siamo uniti in una stessa emozione.

Perciò, Pasquale “è” noi …

Ritorna “Viaggio attraverso al ceramica “ a Vietri

lavorazione-ceramica-vietri-vivimediaVIETRI SUL MARE (SA). Riprende dal 12 Dicembre 2014 al 17 Gennaio 2015,dopo una lunga assenza,la mostra “ Viaggio attraverso al ceramica” a Vietri sul mare .”Un’assenza che si è fatta sentire nel mondo della ceramica poichè attraverso i colori, le forme, le idee della ceramica Vietrese essa era diventata una vera e propria “icona “ del centro vietrese., Nata nel 1994, come stimolo per un rinnovo della produzione ceramica vietrese, divenne, fin dalla prima edizione, un’occasione per esibire opere dapprima di artisti locali, poi provenienti dalla Campania, quindi ,da ogni parte d’Italia e infine del mondo. Una crescita, che ha dato alla manifestazione un carattere internazionale divenendo motivo di orgoglio per la collettività vietrese, premiando negli anni, artisti sia locali che internazionali.Dei tanti vietresi premiati, come: Raimondi, Procida, Autuori, Caruso,Fiocco, Gambone, Apicella i quali sono, ancora oggi, presenti, con le loro opere in musei come Volos in Grecia, Nabeul e Tunisi in Tunisia, Vallauris in Francia, Castelo Branco e Lisbona in Portogallo promuovendo numerose manifestazioni culturali in Europa, con al centro la produzione artistica vietrese; e, tanti artisti provenienti da tutto il mondo, come Manuel Cargaleiro ,Alain Girel , Nuria Piè i Barrufet , Khaled Ben Slimane , Maro Kerassioti, Betty Woodman , Carlos Carlè , Paolo Schmidlin, che ,sono diventati ambasciatori e portavoce nel mondo di un arte che a Vietri,viene perpetuata con amore e passione da secoli.Soddisfatto il Siobdaco Francesco benincasa e l’assessore alla ceramica Giovanni De Simone il quale dichiara:”Il premio sarà un momento di attenzione alle dinamiche dell’attualità, alle ricerche in corso, a quanto accade nell’articolato mondo della ceramica artistica e i suoi riflessi sul mondo della produzione, una ricerca dell’innovazione e, con esso, si cercherà, di identificare le origini ed il percorso evolutivo della cultura ceramica per incentivare ulteriormente le odierne risorse attraverso la conoscenza e la consapevolezza dell’immenso patrimonio presente nel nostro territorio, ricchissimo di contenuti e valori, voce di un popolo, quello vietrese, che desidera tutelare la propria identità e i tesori che lo caratterizzano, e che troppe volte, negli ultimi decenni, ha visto, da parte di attori esterni, come veri e propri usurpatori, cercare di impadronirsene. Il “Viaggio” , oltre ad essere un’importante vetrina pubblicitaria per il nostro paese, potrà dare un contributo significativo al settore ceramico vietrese, che rappresenta una voce importante della cultura e dell’economia del territorio, ma anche ed un importante momento di rilancio dell’intero mondo ceramico sia in Italia che nel mondo.”La mostra terminerà il 17 Gennaio,Festa di Sant’Antuono”, patrono dei ceramisti,ed avrà un direttore artistico di eccezione, il professore Vittorio Sgarbi, ed un comitato scientifico, specializzato, composto da Lamberto Fabbri, Arturo Schwarz e Emilio Mazzoli.Oltre a tutti gli artisti ceramisti vietresi che vorranno partecipare, saranno in gara per il premio Sergio Zanni, Enzo Cucchi, Mariano Fuga, Nero di Faenza, Gillo Dorfles , Bertozzi & Casoni ,Luigi Ontani , Giacomo Alessi , Giuseppe Ducrot , Alessio Tasca , Danilo Melandri, Sergio Monari , Antonia Campi, Rosaria Spagnulo , Paolo Staccioli, Aldo Rontini ,Riccardo Biavati, Ivana Vignoli Faenza ,Giallo ,Giuliano Della Casa, Monica Crisco terracotte, Lucetti Giuseppe, Nedda Guidi, Panos Tsolakos, Hana Ilar, Pablo Echauran, Antonella Ravagli con Pozzi-Ginori, Ennio Chiggio,Tristano Di Robilant,Luigi Mainolfi terrecotte , Monika Grycko, Pino Castagna, Barnaby Barford, Sean HenryPaolo, Schmidlin.

“No all’economia illegale”: incontro dibattito a Palazzo Sant’Agostino

palazzo-della-provincia-salerno-vivimediaSALERNO. Il 12 dicembre, con inizio alle ore 15.00, sino alla ore 19,00, si terrà  presso il Salone Bottiglieri di  Palazzo  S. Agostino  della Provincia  Di Salerno, l’incontro – dibattito sul Tema “No all’economia illegale” , in particolare, per argomentare la grave piaga dell’usura che sfocia nel racket gestito dalla malavita organizzata.

Scopo dell’iniziativa, che vedrà la presenza di Magistrati, Commercialisti, Avvocati ed esperti del settore, è quello di sollecitare l’interesse dell’opinione pubblica sul pericoloso problema “PRECIPIZIO” che coinvolge persone comuni, imprenditori e commercianti, che cadono nelle strette maglie degli “STROZZINI” gestite da personaggi senza scrupoli che affollano le file del racket, dell’usura e del riciclaggio.

Nel corso dell’incontro sull’importanza della prevenzione e della repressione che viene svolta dalle Istituzioni, dalle Forze Dell’Ordine e dalle Associazioni  di categoria che lottano da anni contro questo “PERICOLOSO FENOMENO” che coinvolge l’intera società civile.

Ladri approfittano della festa dei 18 anni per tentare di svaligiare l’appartamento della famiglia

ladro-in-azione-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Stavano festeggiando i 18 anni della figlia, quando sono stati raggiunti da una telefonata che li ha informati di un tentativo di furto nella loro abitazione di Pregiato, sventato da una persona che accortosi dei movimenti sospetti, ha allertato i carabinieri e il capofamiglia. E’ successo, martedì sera, verso le 23.30, quando una famiglia di Pregiato, che si trovava nel pieno dei festeggiamenti per la maggiore età della figlia, in un locale pubblico della città dei portici, è stata avvisata che dei ladri stavano tentando di entrare nella loro abitazione. I ladri, avevano posizionato una scala e raggiunto il balcone, erano riusciti a scardinare anche la persiana. Fortunatamente, una persona della zona, si è accorta dei movimenti strani e di quella scala che mai era stata vista in quel punto. A quanto pare, ad agire e pronti ad entrare in casa, erano due persone, evidentemente, un terzo, era in qualche macchina sul ciglio di via Luigi Ferrara. La tempestività della segnalazione da parte di un conoscente della famiglia che sapeva che gli occupanti di quella casa erano assenti, ha evitato che il furto si consumasse. Allertati i carabinieri del tenente, Vincenzo Tatarella e il padre della ragazza che festeggiava gli anni, sul posto sono accorsi tutti ma i ladri già si erano dati alla fuga, evidentemente, avevano fiutato l’arrivo dei carabinieri. Per agire a colpo sicuro, i ladri, sapevano che quella casa era vuota e, molto probabilmente, sapevano pure che vi erano festeggiamenti in corso, che avrebbero tenuto lontano, ancora per molto, quella famiglia. Festeggiamenti che hanno rischiato di essere rovinati da un furto in appartamento che se non fosse stato per quel conoscente di quella famiglia, sarebbe stato consumato. Ora sotto le festività natalizie, quando le persone sono più propense ad uscire per visitare mercatini e città limitrofe, è importante che il vicinato collabori nel controllo della zona abitata, al fine di allertare le forze dell’ordine in caso di presenze sospette. (a.f.)