Febbraio, 2022
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Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese torna alla vittoria e rosicchia due punti alla Gelbison. La corsa verso la promozione sempre più aperta.
La Cavese ha messo alle spalle la cocente sconfitta di Giarre asfaltando il povero Tronia. Cancellata così l’onta della sconfitta dell’andata. E rosicchiati due punti alla capolista Gelbison fermata sul pari dal San Luca. La corsa al primo posto resta aperta, dunque, e il finale si sta facendo sempre più avvincente. Per far dimenticare a se stessi e al pubblico amico lo scivolone infrasettimanale bisognava dimostrare sul campo che c’è ancora molto da vedere di questa Cavese targata Troise. E così a testa bassa e senza fermarsi un momento l’undici bleu foncé ha svolto il suo compitino chiudendo nella propria metacampo il fanalino di coda del girone I e lo ha colpito duro imbucando palla per ben quattro volte. Ma veniamo alla cronaca della partita del Lamberti. Troise compie mezza rivoluzione nell’undici titolare. Fa accomodare in panca Palma, Allegretti, Viscomi, Potenza e Banegas, gettando nella mischia dal primo minuto i vari Lomastro, Corigliano, Foggia, Fissore. La squadra inizia bene. Al 4’pt Bacio Terracino per un soffio non ruba palla a Faccioli sulla sua uscita. All’11’pt ci prova dal limite dell’area di rigore Foggia ma il tiro è debole. Ma al 16’pt la più ghiotta delle occasioni per rompere gli equilibri della gara. Anzi tre in una manciata di secondi. Prima è Romizi a chiamare ai supplementari il portiere ospite, sulla respinta a colpo sicuro va al tiro Carbonaro ma ci mette una pezza Mbaye, ancora palla vagante che finisce sui piedi di Corigliano che ha un rigore in movimento a disposizione ma la sua conclusione è neutralizzata col corpo sulla lineaa di porta ancora una volta dal capitano dei siciliani. È un monologo aquilotto quello che va in iscena al Lamberti. Al 24’pt è la traversa che nega la gioia del gol a Romizi direttamente da calcio di punizione dal limite. Poca fortuna anche per le conclusioni di Bacio Terracino al 25’pt e Corigliano al 34’pt. Il gol che sblocca la sfida arriva al 41’pt. Giocata di classe di Foggia che nel cuore dell’area ospite salta un paio di difensori con un tocco vellutato e mette in condizione Romizi di battere sotto misura Faccioli. La prima parte del match si conclude sul tiro poco alto di Corigliano al 42’pt.
Nella ripresa la musica non cambia. Anzi si aprono autostrade davanti al tridente aquilotto. Non passano nemmeno 5 minuti ed ecco arrivare il raddoppio. Dalla fascia sinistra dell’attacco metelliano trova il corridoio giusto Bacio Terracino che invita a nozze Foggia per il primo gol in maglia biancoblù. L’ unica occasione per gli ospiti arriva al 19’st con Leone che chiama alla parata l’attento Anatrella. Intanto Troise cambia qualcosa nell’undici titolare. E Banegas lo premia subito. Al 25’st innescato dall’ottimo Bacio Terracino fa tris. A chiudere in bellezza la domenica aquilotta ci pensa il bomber Allegretti che dieci minuti più tardi regala l’ultima bella emozione ai circa 1300 tifosi aquilotti presenti sugli spalti del Lamberti.
CAVESE – TROINA 0-0 (TABELLINO)
CAVESE (4-3-3): Anatrella; Gabrieli (1’st Potenza), Lomastro, Fissore, Caserta; Romizi (22’st Palma), Aliperta (36’st D’Angelo), Corigliano; Bacio Terracino, Foggia (9’st Allegretti), Carbonaro (17’st. Banegas).
In panchina: Paduano, Maffei, Kone, Viscomi,
Allenatore: Troise.
TROINA (3-5-2): Faccioli; Toure (29’st Carcagnolo), Mbaye, Maniscalco; Mustacciolo (11’st Leotta), Lorefice (40’st Carrubba), Boufous (28’st Gargiulo), Cristaldi, Corcione; Fratantonio (36’st Ruffino), Leone.
In panchina: Mennella, Camacho.
Allenatore: Galfano.
ARBITRO: Allegretta di Molfetta.
RETI:41′ Romizi, 5’st Foggia, 25’st Banegas, 35’t Allegretti.
NOTE: giornata con cielo sereno, terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1300. Ammoniti: Lorefice, Lomastro . Angoli: 5-3. Recupero: 0 ‘pt, 3’st.
Cava de’ Tirreni (SA). La Cavese travolge la Sancataldese e mantiene il passo della Gelbison
Il campionato è nel suo clou. La corsa verso la promozione resta emozionante e la questione è sempre più una cosa a due. La Cavese, tornata tra le mura amiche dopo quasi due mesi, tra feste, turni esterni e rinvii per covid, doveva e voleva chiudere la pratica Sancataldese senza troppi indugi. Ed è riuscita a farlo alla grande. Nonostante la buona presenza sul campo dell’undici siciliano sul rettangolo del Simonetta Lamberti a dettar legge è stata sempre un’unica squadra, quella bleu foncé. E, soprattutto, quella dei nuovi arrivati che hanno fatto la differenza e spinto anche tutti gli altri a trovare, finalmente, il passo giusto. Ritorno al Lamberti baciato da una goleata aquilotta che fa bene al morale. Inizia alla grande l’undici allenato da Troise. Al 5’pt è Romizi che impegna Valenti. Si fa vedere anche la formazione siciliana con Liga un minuto più tardi ma la conclusione è fuori dallo specchio della porta. La Cavese prende le misure e trova al 9’pt il gol che le spianerà la strada verso la roboante vittoria finale. A realizzarlo è Palma che approfitta concretizzandola al meglio di una distrazione della difesa ospite. Dominio aquilotto che getta nella mischia le migliori giocate di un ispirato Banegas e di un Allegretti a caccia del gol personale, che arriva al 16’pt. Il terminale d’attacco dei metelliani ruba palla a Ferotti e portandosela avanti di testa se l’aggiusta per un siluro che si insacca alle spalle dell’immobile Valenti. Il monologo aquilotto continua. Al 19’pt Banegas impreca contro la malasorte per un palo pieno che gli nega il gol personale. Al 26’pt è di Allegretti la conclusione neutralizzata in extremis da Valenti. Che non può nulla due minuti più tardi quando dopo un altro legno colpito dall’attaccante metelliano la sfera arriva tra i piedi di Bacio Terracino che cala il tris. La formazione ospite capisce che se non si allontana dalla propria metacampo sarà un’ecatombe e al 35’pt ci prova con Rotulo ad accorciare le distanza ma è vigile Anatrella che chiude al meglio. Il primo tempo si chiude qui. Nella ripresa arriva subito il poker dei locali e la doppietta personale di Allegretti. È il 2’st, il centravanti si aggiusta la palla dell’assist di Romizi, forse con la mano, e nel cuore dell’area siciliana spara in rete senza lasciar scampo al povero Valenti. Poi ordinaria amministrazione. Proprio allo scadere occasione per il gol della bandiera per gli ospiti dopo una uscita azzardata di Anatrella ma Balestreri spara alle stelle. Il campionato non dà sosta e mercoledì di nuovo in Sicilia, a Giarre. Troise e co. chiamati all’ennesima impresa se si vuole far sentire fino alla fine il fiato sul collo alla Gelbison e, magari, approfittare di qualche suo passo falso per interrompere la sua corsa verso la promozione.
CAVESE – SANCATALDESE 4-0 (TABELLINO)
CAVESE (4-2-3-1): Anatrella; Potenza, De Caro, Viscomi, Caserta; Aliperta (10’st Corigliano), Romizi (30’st Maiorano); Banegas (38’pt Carbonaro), Palma, Bacio Terracino (38’st Kone); Allegretti (12’st Foggia).
In panchina: Paduano, Gabrieli, D’Amore, Fissore.
Allenatore: Troise.
SANCATALDESE (4-1-4-1): Valenti; Salvo, Ferotti, Vitolo, Trentacoste (17’pt Tucci); Calabrese; Rotulo, Brunetti (30’pt Canino), Cess, Liga; Balistrieri.
In panchina: La Cagnina, Manno, Bucceri, Brunetto, Fuschi, Lo Curto, Di Marco.
Allenatore: Campanella.
ARBITRO: Gavini di Aprilia.
RETI: 9’pt Palma, 16’pt Allegretti, 28’pt Bacio Terracino, 2’st Allegretti.
NOTE: giornata con cielo sereno, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Aliperta, Di Marco, Cess, Carbonaro, Ferotti, Maiorano. Angoli: 2-6. Recupero: 2′ pt, 3′ st.
Ho visto ballare Mamma Lucia sul palco del teatro Donizetti di Bergamo
“Le esponenti di quella che una volta veniva chiamata ‘l’altra metà del cielo’ hanno fatto la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità in tutti i campi possibili: dall’arte alla letteratura, dalla scienza alla politica, non trascurando la cibernetica e la fisica quantistica; ma per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tantomeno sono riconosciute come maestre e pioniere: in sintesi, si fa fatica a intestar loro persino una strada periferica” da questa premessa di Serena Dandini dal suo libro Il catalogo delle donne valorose (N.d.R. Mondadori 2018),
l’attrice e autrice Lella Costa ha preso spunto per portar in scena “ Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione” ovvero 93 storie di valorose donne che hanno contribuito al progresso e all’innalzamento morale dell’umanità che idealmente l’attrice invita a ballare sul palco accanto a lei delineando di ognuno l’esemplare modello di vita. Ed è così che l’altra sera presso il teatro Donizetti di Bergamo “ho visto ballare accanto a Lella Costa” anche la nostra amatissima Mamma Lucia! Non nascondo la mia forte emozione ed anche un pizzico di orgoglio per questa cittadina cavese diventata la mamma di tutti senza distinzioni geopolitiche “Son tutti figli di mamma”. Ho conosciuto Mamma Lucia.
Eccola: alta, magra nel suo lungo abito nero quasi tunica talare. “Vai avvicinati e baciale la mano” invitava me bambino mia madre ed io ricevevo da lei un bacio sul capo con un bene augurante “ Crisci santo figlio mio” e non mancava mai un affettuoso saluto ai miei genitori. Chi era per me, bambino, Mamma Lucia? Una figura mitica, un’eroina, affascinato da quanto si narrava avesse fatto: raccogliere centinaia di poveri resti di soldati caduti nelle nostre terre senza distinzione alcuna di opposte bandiere. Ma tutto ciò si sa ed è noto. E così Mamma Lucia, al secolo Lucia Apicella, l’altra sera sul palco del Donizetti “ha ballato” idealmente con Anna Frank, Emily Dickinson, Ilaria Alpi, Saffo, Frida Kahlo, Maria Callas, Margherita Hack, Edith Piaf, Eleonora Duse, Teresa D’avila, Anna Magnani, Anna Kuliscioff, Tina Anselmi, Elsa Morante, … uno straordinario corpo di ballo di 93 prime donne. Insomma un fiume inarrestabile di storie e di gesta esemplari, un fiume di donne celebrate da Lella Costa in un ballo che è un inno alla vita e all’amore universale.