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Cava de’ Tirreni (SA). Premiate a Palazzo di Città le Donne Coraggio del Premio Mamma Lucia 2022

Sono Barbara Pierro avvocato di Scampia, Laura Silvia Battaglia e Bianca Senatore, giornaliste free lance.


Incontri e riflessioni ad alto tasso di interesse e di emozione sabato 19 febbraio, a Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni,, per la settima edizione del Premio Mamma Lucia alle Donne Coraggio

Il riconoscimento, come è noto, è destinato a donne che a livello nazionale e internazionale si siano particolarmente distinte nella vita sociale e attraverso i media come testimoni attive di solidarietà, difesa dei diritti umani, cultura di pace, sul modello della “maternità universale” di Mamma Lucia, la nostra carissima “Madre dei caduti”, che recuperò nel territorio i corpi di circa seicento soldati, morti durante la Seconda Guerra Mondiale nella “Battaglia di Cava” tra gli Alleati appena sbarcati e i Tedeschi appostati sulle alture costiere.

Nel corso della cerimonia hanno portato il loro saluto: Armando Lamberti (Assessore alla Cultura del Comune di Cava de’ Tirreni), Mons. Orazio Soricelli (Arcivescovo dell’Arcidiocesi Amalfi Cava de’ Tirreni), Antonio Armenante (Fondatore del Premio e Presidente del Punto Pace), don Francesco Della Monica (Presidente della Caritas Diocesana), Giuseppe Mazzotta (Presidente del Lions Club Cava de’ Tirreni) Ester Cherri (rappresentante del Rotary Club Cava de’ Tirreni), Ferdinando Castaldo D’Ursi (Presidente dell’Associazione “Eugenio Rossetto”), Francesco Romanelli (Presidente dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone”), Felice Scermino (Presidente del Comitato “Figli di Mamma Lucia”, per il nascente Museo a lei dedicato). Ha condotto la manifestazione il sottoscritto scrivente, Franco Bruno Vitolo, Presidente dell’Ass. VersoCava.

Dal Comitato Organizzatore, formato dalle associazioni Punto Pace Pax Christi, Rotary Club e Lions Club sezioni di Cava de’ Tirreni, Caritas Diocesana, Eugenio Rossetto, VersoCava, il premio per la sezione Con l’occhio delle donne è stato consegnato a Barbara Pierro, avvocato di Napoli che da quasi venti anni, attraverso la sua partecipazione professionale e umana e nell’ambito dell’Associazione “Chi Rom e chi no” (premiata con lei e da lei fondata con altri “pionieri”), esercita un’opera di profonda vitalizzazione e socializzazione della periferia, nel quartiere di Scampia, anche e soprattutto a sostegno dei diritti degli emarginati e a beneficio di una feconda osmosi interculturale. Ad accompagnarla, Emma Ferulano, un’altra fondatrice di quest’associazione, che con lei ha presentato il libro “Chi rom… e chi no”, un pamphlet illustrato, vivace e comunicativo, che presenta i progetti e le tante attività di ieri, di oggi… e di domani, dai work shop alle iniziative culturali alla formazione all’aperto, dall’ascolto socializzante all’innovativo Ecomuseo nascente. Insieme, le due giovani donne hanno offerto una testimonianza intensa del vivere una comunità solidale e un’edificante lezione di vita, che induce anche a rivedere i pregiudizi tanto diffusi su territori e quartieri come Scampia bollati da una stereotipata immagine negativa.

Il Premio per la Sezione Carmela Matonti, destinato alle donne coraggio “mediatiche” e dedicato alla donna che aiutò Mamma Lucia nei primi scavi di soldati caduti, è stato assegnato a Laura Silvia Battaglia, giornalista free lance di Milano, da anni testimone diretta di eventi e situazioni relative a territori particolarmente travagliati del nostro pianeta, in particolare dello Yemen, dove da anni una tremenda “guerra dimenticata”, grazie anche a dolorose infiltrazioni “dall’esterno”, devasta, insanguina, contamina tutta la popolazione e tutte le età, compresi i bambini, “vittime sacrificali” e a volte perfino coinvolti in prima persona col fucile tra le mani. Non solo Yemen, però, per la Battaglia, e non solo Medio Oriente o Africa, ma anche tante ricerche e studi sul campo nel nostro territorio ed anche docenze di specializzazione giornalistica: un’attività che ne ha fatto una delle più autorevoli e ricercate professioniste del settore.

Un premio speciale del Comitato è stato assegnato a Bianca Senatore, cavese d.o.c. , giornalista free lance residente a Milano, che negli ultimi tempi si è distinta in campo nazionale, ricevendo anche prestigiosi riconoscimenti, per dei reportage “dal vivo” di eventi drammatici, come la situazione dei profughi sospesi tra i confini di Ucraina e Bielorussia e quella dei migranti della “Ocean”, costretti a rimanere sulla nave in attesa del permesso di sbarco. La qualità dei suoi servizi, già garantita dal prestigio degli editori (tra i quali L’Espresso e Radio Popolare), emerge a tutto tondo dalla lettura o dall’ascolto diretti. Gli scenari e le situazioni da lei raccontati sono messi a fuoco con cinematografica efficacia: sequenze a tutto campo e “inquadrature” in primo piano, sostenute da una scrittura di giornalistica pregnanza, senza effetti speciali, ma in grado di smuovere il giusto tasso di emozioni e riflessioni.

Al termine della manifestazione, ciliegina su una torta già ben gustosa, i bambini “pulcini ballerini” del gruppo scuola “Emozioni in volo” hanno intenerito un pubblico già “cardiobattente”, danzando deliziosamente sulle note e sulle parole de “La cura” di Franco Battiato: un testo perfettamente in tema, con quelle donne coraggio che hanno saputo “superare le correnti gravitazionali”…

Ci si è salutati con un abbraccio ideale carico di calore: un giusto sole di pace e di solidarietà nell’acqua gelida di questi giorni infestati da venti di guerra. E che quei raggi di sole arrivino presto anche lì, dove si spara e si soffre.

Beato il paese che non ha bisogno di Mamme Lucie che scavino i corpi dei caduti di guerra sulla sua terra …

Cava de’ Tirreni (SA). Premio Mamma Lucia alle Donne Coraggio: sabato 19 la cerimonia di consegna a Palazzo di Città

Sabato 19 febbraio p.v., presso il Palazzo di Città di Cava de’ Tirreni, in Piazza Abbro, con inizio alle ore 10 si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio Mamma Lucia alle Donne Coraggio, destinato a donne che a livello nazionale e internazionale si siano particolarmente distinte nella vita sociale e attraverso i media come testimoni attive di solidarietà, difesa dei diritti umani, cultura di pace., sul modello della “maternità universale” di Mamma Lucia, che alla fine della Seconda Guerra Mondiale recuperò (come “figli di mamma”) le salme di centinaia di soldati tedeschi caduti e le restituì alle famiglie.

Il Comitato Organizzatore, formato dalle associazioni Punto Pace Pax Christi, Rotary Club e Lions Club sezioni di Cava de’ Tirreni, Caritas Diocesana, Eugenio Rossetto, VersoCava, ha assegnato i seguenti riconoscimenti.

  1. Sezione Con l’occhio delle donne: a Barbara Pierro, avvocato di Napoli che da anni,

attraverso la sua partecipazione professionale e umana e nell’ambito dell’Associazione “Chi Rom e chi no”, opera nel quartiere di Scampia a sostegno dei diritti degli emarginati e a beneficio di una feconda osmosi interculturale.

  1. Sezione Carmela Matonti: a Laura Silvia Battaglia giornalista free lance di Milano, da anni

testimone diretta e indiretta di eventi e situazioni relative a territori particolarmente travagliati del nostro pianeta.

Un premio speciale del Comitato sarà assegnato a Bianca Senatore, cavese d.o.c. , giornalista free lance residente a Milano, che negli ultimi tempi si è distinta in campo nazionale, ricevendo anche prestigiosi riconoscimenti, per dei reportage “dal vivo” di eventi drammatici, come la situazione dei profughi sospesi tra i confini di Ucraina e Bielorussia e quella dei migranti della “Ocean”, costretti a rimanere sulla nave in attesa del permesso di sbarco.

Nel corso della cerimonia porteranno il loro saluto: il Vincenzo Servalli (Sindaco di Cava de’ Tirreni), Armando Lamberti (Assessore alla Cultura), Mons. Orazio Soricelli (Arcivescovo dell’Arcidiocesi Amalfi Cava de’ Tirreni), Antonio Armenante ( Fondatore del Premio e Presidente del Punto Pace), don Francesco Della Monica (Presidente della Caritas Diocesana), Giuseppe Mazzotta (Presidente del Lions Club Cava de’ Tirreni) Salvatore Russo (Presidente del Rotary Club Cava de’ Tirreni), Ferdinando Castaldo D’Ursi (Presidente dell’Associazione “Eugenio Rossetto”), Francesco Romanelli (Presidente dell’Associazione Giornalisti “Lucio Barone”), Felice Scermino (Presidente del Comitato Figli di Mamma Lucia, per il nascente Museo), Gerardo Di Agostino (AD di Grafica Metelliana), Carmine Santoriello (Titolare dell’Azienda ARCEA).

Condurrà la manifestazione Franco Bruno Vitolo (insegnante, giornalista e Presidente dell’Ass. VersoCava).

 

Ho visto ballare Mamma Lucia sul palco del teatro Donizetti di Bergamo

Le esponenti di quella che una volta veniva chiamata ‘l’altra metà del cielo’ hanno fatto la storia, contribuendo all’evoluzione dell’umanità in tutti i campi possibili: dall’arte alla letteratura, dalla scienza alla politica, non trascurando la cibernetica e la fisica quantistica; ma per uno strano sortilegio raramente vengono ricordate, con difficoltà appaiono nei libri di storia e tantomeno sono riconosciute come maestre e pioniere: in sintesi, si fa fatica a intestar loro persino una strada periferica” da questa premessa di Serena Dandini dal suo libro Il catalogo delle donne valorose (N.d.R. Mondadori 2018),

l’attrice e autrice Lella Costa ha preso spunto per portar in scena “ Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione” ovvero 93 storie di valorose donne che hanno contribuito al progresso e all’innalzamento morale dell’umanità che idealmente l’attrice invita a ballare sul palco accanto a lei delineando di ognuno l’esemplare modello di vita. Ed è così che l’altra sera presso il teatro Donizetti di Bergamo “ho visto ballare accanto a Lella Costa” anche la nostra amatissima Mamma Lucia! Non nascondo la mia forte emozione ed anche un pizzico di orgoglio per questa cittadina cavese diventata la mamma di tutti senza distinzioni geopolitiche “Son tutti figli di mamma”. Ho conosciuto Mamma Lucia.

Eccola: alta, magra nel suo lungo abito nero quasi tunica talare. “Vai avvicinati e baciale la mano” invitava me bambino mia madre ed io ricevevo da lei un bacio sul capo con un bene augurante “ Crisci santo figlio mio” e non mancava mai un affettuoso saluto ai miei genitori. Chi era per me, bambino, Mamma Lucia? Una figura mitica, un’eroina, affascinato da quanto si narrava avesse fatto: raccogliere centinaia di poveri resti di soldati caduti nelle nostre terre senza distinzione alcuna di opposte bandiere. Ma tutto ciò si sa ed è noto. E così Mamma Lucia, al secolo Lucia Apicella, l’altra sera sul palco del Donizetti “ha ballato” idealmente con Anna Frank, Emily Dickinson, Ilaria Alpi, Saffo, Frida Kahlo, Maria Callas, Margherita Hack, Edith Piaf, Eleonora Duse, Teresa D’avila, Anna Magnani, Anna Kuliscioff, Tina Anselmi, Elsa Morante, … uno straordinario corpo di ballo di 93 prime donne. Insomma un fiume inarrestabile di storie e di gesta esemplari, un fiume di donne celebrate da Lella Costa in un ballo che è un inno alla vita e all’amore universale.

Cava de’ Tirreni (I), Brema (D). È sempre verde il messaggio d’amore di Mamma Lucia, la Madre dei Caduti.

Il prestigioso giornale tedesco “Die Welt” le ha dedicato un’intera pagina.


Sono passati settant’anni, ma è più vivo che mai il grande segno d’Amore, di Pace e di cristiana Maternità Universale lanciato dalla nostra Mamma Lucia, al secolo Lucia Pisapia, la popolana di Cava de’ Tirreni che dopo la Seconda Guerra Mondiale recuperò sui luoghi dello Sbarco i corpi di centinaia di caduti tedeschi (nemici, ma “figli di mamma”) e li fece pervenire alle famiglie. Fu un fecondo segno di Pietà, un gesto forte di rottura in tempi di odio e di rancori, che le valse qualche anno dopo anche un’onorificenza da parte del Presidente della Repubblica Tedesca Theodor Heuss e che, con una certa forzatura rispetto alle intenzioni preminentemente umanitarie ed “evangeliche”di Mamma Lucia, da alcuni fu considerato in Germania un segno del “perdono” da parte degli Italiani per le nefandezze subite nei terribili anni del conflitto.

Tutto questo è stato ricordato poche settimane fa, con un articolo illustrato e a tutta pagina, dal prestigioso periodico tedesco Die Welt, firmato dal prestigioso prof. Dieter Richter, già docente universitario ed esperto di storia e di lingua italiana. Nel titolo e nel sottotitolo vengono ricordati, oltre all’origine cavese (una cittadina nei pressi di Napoli…), il contatto che lei ebbe in sogno con le anime dei soldati defunti (Le anime… la chiamarono), l’azione di scavo e recupero da lei svolta, la sua frase sui figli di mamma (li considerava tutti figli suoi). Quindi, è ancora e sempre per i tedeschi il tempo della gratitudine. Tra le foto, proprio l’incontro, emozionantissimo, col Presidente Heuss.

Nel corso dell’articolo, dopo aver rievocato la storia e l’incidenza dello Sbarco degli Alleati, avvenuto a Salerno nel settembre 1943, proprio di fronte alle colline della Valle di Cava, il prof. Richter, per rimarcare l’incidenza morale della sua lezione di Pace e solidarietà, cita l’istituzione nel 2008 del Premio Mamma Lucia alle Donne Coraggio, che ha visto tra le premiate anche figure di rilievo internazionale, testimoni attive di Pace e Solidarietà e, nell’ambito della Sezione dedicata a Carmela Matonti, compagna di Mamma Lucia delle prime escursioni di scavo, operatrici di Pace nel mondo dei media.

Solo per fare un esempio, nella prima edizione il riconoscimento fu dato, insieme, a una israeliana e ad una palestinese-libanese, che nei loro territori al confine erano impegnate a tutto campo per la creazione di una cultura di Pace. L’articolo cita al riguardo l’ultima edizione, in cui Donne Coraggio sono state proclamate le Madri della Terra dei Fuochi, impegnate contro la criminale contaminazione del terreno con rifiuti tossici, e una nigeriana salvata dalla schiavitù per l’opera “angelica” della casertana “Casa Rut” fondata da Suor Rita Giaretta. Nella sua ampia disamina, il prof. Richter apre un varco perfino sulla “nobile provocazione” del Sindaco di allora Marco Galdi, che, in tempi di rifiuto generalizzato della salma del criminale nazista Priebke, uno dei boia delle Fosse Ardeatine, propose di mettere a disposizione la nostra Città, proprio perché è “La città di Mamma Lucia”. Insomma Mamma Lucia è proprio entrata in pieno a Cava nel Volkgeist, nello spirito del suo popolo.

Il prof. Richter è stato recentemente a Cava (è amico da anni della nostra Città…) ed ha avuto, nel bel giardino dell’Hotel Victoria, un incontro affettuoso, profondo e stimolante con alcuni esponenti del Comitato Figli di Mamma Lucia (Lucia Avigliano, Annamaria Apicella e il sottoscritto scrivente- vedi foto), che, con il sostegno esterno dell’Amministrazione guidata dal Sindaco Vincenzo Servalli, si occupa del nascente museo dedicato alla carissima figura della Madre dei caduti. Un’operazione, questa, a suo tempo lanciata proprio dal già citato Sindaco Marco Galdi.

Dopo aver conversato e “scavato” sulla storia dello Sbarco e con tutta la calda umanità della sua lucida sapienza, Richter ha promesso che seguirà gli sviluppi dei lavori con la più grande attenzione e proseguirà nella sua opera di divulgazione e di ponte tra i due popoli.

Ci speriamo e ci contiamo. Il ricordo di Mamma Lucia è una luce da tenere sempre accesa, per vedere meglio il Cammino dell’Amore…

Il Procuratore della Repubblica, Gianfranco Izzo, in visita a Palazzo di Città. Ricevuto dalle massime autorità provinciali

visita-procuratore-granfranco-izzo-a-servalli-cava-de'-tirreni-luglio-2015-vivimediaCAVA DE’ TIRRENI (SA). Visita, questa mattina, giovedì 9 luglio, a Palazzo di Città di Cava de’Tirreni, del Procuratore della Repubblica, Gianfranco Izzo, accolto dal Sindaco, Vincenzo Servalli, dal Maggiore del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, Enrico Calandro, dal Tenente della locale Tenenza dei Carabinieri, Vincenzo Tatarella, dal Vice Questore Aggiunto del locale Commissariato di Pubblica Sicurezza, Marzia Morricone, dal Comandante della locale Compagnia della Guardia di Finanza, Tolmino Florio, dal Comandante dalla Polizia Locale, Giuseppe Ferrara, dal Presidente della Metellia Servizi, Giovanni Muoio, dal Presidente e dal Presidente Onorario, dell’Associazione legali cavesi, Antonio Russo e Artemio Baldi, dagli assessori alla Pubblica Istruzione e ai Lavori Pubblici, Paola Moschillo e Nunzio Senatore.
Il Primo Cittadino, Vincenzo Servalli, dopo il colloquio privato con le massime espressioni della Legge ha illustrato al Procuratore della Repubblica, Izzo, la storia della città di Cava de’Tirreni, in particolare la concessione della Pergamena Bianca da parte di Re Ferrante I D’Aragona, il 4 settembre 1460, al Sindaco della Città de La Cava, Onofrio Scannapieco. E’ stata ricordata anche l’eroina della città metelliana, Mamma Lucia.
“Noi abbiamo un unico scopo – afferma il Sindaco Vincenzo Servalli – quello di garantire, la trasparenza, la legalità. Il comune deve essere il monumento alla legalità, alle buone pratiche. Le istituzioni devono essere un fronte unico e mi ha colpito la frase del Procuratore, Izzo, il quale ha dichiarato che siamo tutti sulla stessa barca, ossia dalla parte dei cittadini buoni”.
Il Procuratore della Repubblica, Gianfranco Izzo, è stato omaggiato del libro del Professore, Dante Sergio, dal titolo “La Comunicazione Visiva dei Codici Miniati agli Incunaboli” dall’archivio della Badia di Cava e della locale rivista “A.R.” Andata e Ritorno. (a.f.)