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Trasporti eccezionali per l’Enpa: una GRU sull’autostrada SA-NA

enpa-gru-cenerina-recupero-salerno-aprile-2016-vivimediaSALERNO. E’ stato recuperato dalle guardie zoofile dell’Enpa di Salerno un esemplare di Gru cenerina (Grus grus) sul litorale di Eboli. La segnalazione è giunta da un cittadino della zona che passando di lì aveva notato la presenza di alcuni esemplari di Gru alzarsi in volo, accorgendosi però che una di loro non riusciva in tale atto dal momento che presentava una ferita all’ala. Allertata subito la protezione animale, che ha monitorato la zona per un paio di giorni alla ricerca della gru ferita. ” Nella seconda giornata di ricerche è stata finalmente individuata la Gru” commenta Alberto Marino, guardia zoofila dell’Enpa   “non è stato facile trovarla perchè la zona era molto vasta e l’animale si nascondeva tra le rogge e l’erba alta, ma non ci siamo arresi”. Così i volontari, armati di reti e guadini, sono riusciti a recuperare l’animale. Trasportata subito al CRAS, il centro recupero animali selvatici di Napoli, dove gli esami radiologici potranno stabilire le cause di questa frattura e dopo tutte le cure neccessarie ed un ciclo di riabilitazione, la Gru potrà ritornare in libertà e continuare la sua migirazione. ” Ci auguriamo che dagli esami radiologi non venga fuori che l’ala della Gru sia stata fratturata in seguito ad impallinamento. Sarebbe un gesto molto grave dal momento che la caccia è chiusa già da alcuni mesi e inoltre, ricordiamo che, le Gru sono specie particolarmente protette. Nel caso di presenza di piombo, denunceremo il caso alla Procura competente ed il territorio sarà maggiormente controllato. La migrazione è in corso, gli animali che scelgono il nostro territorio per rifocillarsi e riposarsi per un po’, non vanno disturbati” continua Marino. L’Enpa di Salerno ringrazia tutti coloro che si adoperano per gli animali, e in modo particolare il Sig. Acito Virgilio per la segnalazione della Gru ferita grazie al quale è stato possibile recuperarla. Le Gru sono alte circa 120 cm e possono pesare anche fino a 7kg, con un’apertua alare di 180-240 cm. Sono uccelli migratori capaci di migrare dal nord dell’Europa fino al Marocco, all’Asia meridionale coni classici stormi a “V”.   

 

L’ENPA Salerno salva e libera molte specie di uccelli

SALERNO. Durante un giro di vigilanza volto a prevenire e reprimere attività di bracconaggio, le guardie zoofile dell’Enpa sezione di Salerno sabato mattina si sono recate a San Valentino Torio.
Un territorio molto vasto e particolarmente ostico.

Le guardie Enpa girando tra la miriade di stradine di campagne hanno notato una gabbia contente un esemplare di cardellino. Nel mentre si decideva come intervenire, gli agenti hanno visto in un giardino antistante l’abitazione, giardino di libero accesso, una voliera.
All’interno della voliera presenti diversi esemplari di fringillidi (lucherini, fringuelli, cardellini, fanelli), la cui detenzione è vietata.

Contattati i carabinieri della stazione di San Valentino Torio si è subito proceduto al sequestro della fauna protetta, alla denuncia del detentore dell’avifauna al quale è stata anche trovata una gabbia trappola.
Alcuni degli uccelli erano in condizioni davvero critiche, ali tarpate in malo modo, cosa che fa ipotizzare che fossero usati come richiami vivi per attrarre i propri simili.
Durante la stessa giornata, i volontari dell’Enpa hanno recuperato un esemplare di Tortora dal Collare con una brutta ferita all’ala. Immediatamente portata all’ospedale veterinario Frullone di Napoli per le cure del caso.
Stamattina invece in prossimità di una siepe è stato ritrovato un esemplare di Occhiocotto, purtroppo questa volta il soccorso è stato inutile. E’ morto dopo pochi minuti tra le mani dei volontari.
L’Enpa di Salerno ringrazia sentitamente i carabinieri della stazione di San Valentino Torio per l’intervento tempestivo e professionale e per la disponbilità e sensibilità.

Allocco ferito recuperato dall’Enpa di Salerno

enpa-allocco-ferito-caduto-dal-nido-salerno-marzo-2016-vivimediaPELLEZZANO (SA). La segnalazione giunta alle guardie dell’Enpa è arrivata da Pellezzano, piccolo comune del salernitano. Si trattava di un Allocco (Strix aluco), uno strigiforme tipico del nostro territorio. Predilige gli ambienti forestali ma si adatta facilmente anche agli ambienti agricoli e antropizzati. Strettamente notturno al di fuori del periodo della riproduzione, durante l’allevamento dei piccoli è attivo anche al crepuscolo o in pieno giorno.

Anche se non sono minacciati, l’uso improprio di rodenticidi, i comuni veleni per topi, li rende vulnerabili poiché si nutrono di roditori avvelenati.

La mano dell’uomo, nell’usare “veleni” si fa sentire anche nell’uso di pesticidi e altre sostanze tossiche usate in agricoltura. Le morti per ingestione di veleni interessano in primis Coccinelle, Grilli, Lucciole ed altri insetti. Seguono poi, per bioaccumulo da ingestione, animali quali:Pipistrelli, Ricci, Allocchi, Gufi, Rondini, Rane e Lucertole. L’Enpa sottolinea l’importanza di questi animali, in quanto ottimi alleati per una sana agricoltura.

Con l’avvicinarsi della primavera può capitare di imbattersi in pulli caduti dal nido. La reazione, istintiva quasi per tutti, è raccoglierli, pensando di fare bene. Quel che non sappiamo però è che diverse specie di uccelli lasciano il nido prima che siano completamente autonomi, questa è una delle loro strategie di sopravvivenza. I pulli non sono stati abbandonati o sono caduti dal nido. Se pensiamo che si trovino in un posto non sicuro e desideriamo aiutarli per davvero possiamo spostarli in una siepe, collocarli in uno scatolo di cartone aperto per permettere ai genitori di continuare le cure parentali. Prendendoli diminuiamo in maniera significativa la loro chance di vivere, è molto difficile prendersi cura di loro. Per cui, le linee guida da seguire sono quelle di monitorare il piccolo ma sostanzialmente lasciarlo dove si trova.
Albero: “i recuperi si faranno più numerosi con la primavera, ci auguriamo sempre più collaborazione dai cittadini.”