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SALERNO – CAVA DE’ TIRRENI (SA). Attesa per il Passo d’addio delle ballerine Fiona Di Gennaro e Giulia Capuano.
È un congedo ma è anche un benvenuto, è un tramonto ma forse è soprattutto un buongiorno. Nella tradizione del balletto e delle Accademie il Passo d’addio è il momento del passaggio dalla fase di studio a quella del potenziale professionismo. Un diploma laureante, che apre tante strade, ma impone anche la scelta definitiva della carriera artistica oppure della professionalizzazione in un altro settore.
Comunque vada dopo, è un momento emozionante e promozionante: c’è il saluto ma anche la dimostrazione di quanto si è diventati bravi e di quanto sono stati bravi i maestri. Non a caso i primi saggi nelle Accademie erano proprio quelli dedicati ai più bravi… e non a caso i primi passi d’addio furono organizzati quasi contemporaneamente dai due big nazionali dell’Ottocento, cioè dalle Accademie della Scala e del San Carlo.
Tutto questo per dire il sapore che avrà, sabato 29 giugno, al Teatro delle Arti di Salerno, all’interno del saggio di fine anno della Scuola di danza Ballett Studio di Cava de’ Tirreni, fondata dal grande Mimmo Cappiello e diretta da Giusy De Martino, l’esibizione del passo d’addio di Fiona Di Gennaro e Giulia Capuano, che completeranno il loro più che decennale percorso di studi con un tuffo negli immortali capolavori della classicità.
Fiona dovrà eseguire un passo a due con il ballerino ospite Luigi Fortunato interpretando, sul travolgente ritmo delle note di Bizet, la femminilità prorompente della sigaraia spagnola Carmen impegnata nella seduzione del seduttore Don Josè. Una seduzione che, come è noto, vivrà i trilli più colorati della passione e il buio più nero della gelosia e della tragedia.
Quasi a purificarsi dai fuochi artificiali della passione, Fiona e Luigi Fortunato torneranno in scena nella rappresentazione danzata dei vizi capitali, dove impersoneranno l’accidia, mentre Giulia Capuano e il ballerino ospite Alessandro Mennillo tra i vizi rappresenteranno l’invidia. Ma insieme avranno modo di scatenarsi e scatenare l’emozione anche e soprattutto nella rappresentazione di una favola al top come Cenerentola, che sulle scene della danza gode delle trascinanti musiche del musicista russo Prokofiev. Sarà quello l’emozionato ed emozionante passo d’addio della Capuano… e chissà che quella scarpetta ben calzata dalle amorose mani del principe non sia il principio azzurro di un cammino pieno di luce…
Insomma, i presupposti ci sono tutti per alimentare belle speranze, ma, anche se dovessero fermarsi qui, il patrimonio fisico, psicologico, emozionale e formativo che la danza ha regalato a loro in questi anni sarà un tesoro da spendere per tutta la loro vita. E che frutti alla grande, questo tesoro… Cin cin !