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“In vino levitas” di Maria Lenti

Questa volta, le mie due rubriche: “PoesiadelNovecento-I contemporanei e “VersiCavesi si attengono al tema di Expo 2015, L’Alimentazione correlato, ovviamente, alla Poesia:

  • In “PoesiadelNovecento-I contemporanei “: In vino levitas” di Maria Lenti ( Vino) .
  • In “VersiCavesi “: “Spicchi di … limone” di Maria Olmina D’Arienzo. (Limoni) 

 

In vino levitas di Maria Lenti

in-vino-levitas-maria-lenti-copertina-libro-luglio-2015-vivimediaElegante e prezioso quest’ultimo lavoro della poetessa, qui in veste di saggista e di sapiente traduttrice, Maria Lenti “ In vino levitas”, CFR Edizioni, Piateda (SO) 2014, impreziosito da disegni originali del maestro Vitaliano Angelini. E’ un delizioso viaggio dagli acini, alle viti, ai filari, ai vigneti, fino al “regale” vino scandito dai versi di Lucrezio, Virgilio, Ovidio, Tibullo, Marziale, Catullo e dell’impareggiabile Orazio, padre del famoso Carpe Diem, citato tantissimo e, molto spesso, anche a sproposito. Maria Lenti offre dei famosi versi oraziani un’elegante traduzione qui di seguito:

Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi /
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios /
tempataris numeros. Ut melius, quicquid erit pati,/
seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,/
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare /
Tyrrhenum: sapias, vina liques et spatio brevi/
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit invida/
aetas: carpe diem quam minimum credula postero.

Orazio, Odi, I, 11

(Tu non chiedere (non è dato saperlo) quale a me /
quale sorte a te, gli dei abbiano riservato, o Leuconoe,/
e non tentare i numeri babilonesi./
Quanto meglio sarà sopportare qualsiasi cosa,/
sia che Giove ci abbia assegnato più inverni/
sia che ci abbia riservato come ultimo/
questo che ora fiacca sugli opposti scogli il mare/
Tirreno: sii saggia, mesci il vino e in uno spazio breve/
raccorcia la speranza lunga. Mentre parliamo, già fugge il tempo invido:/
afferra l’attimo presente, minimamente credula verso il futuro).

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Compagno fedele il vino, testimone della caducità della vita. Invito a vivere l’attimo, nulla è il futuro: solo Giove sa quanti inverni ancora ha assegnato ad ognuno di noi. Ma Maria Lenti si sofferma anche su un annoso, dibattuto problema: “Fino a che punto bere?” In questo caso è Ovidio a dare la risposta: “ Il bere sta bene fino al punto che la testa sopporta e la mente e le gambe stano in sé. Che tu non vede doppio quello che è semplice “ (Hoc quoque, qua patiens caput est, animusque pedesque/constant: ne, quae sunt singola, bina vide!)” E Maria Lenti aggiunge: “ E l’uomo, relativamente al vino, abbia in sé il modus. Affinché il suo giorno sia, se pesante, lieve, o abbia un quid (il vino, a fianco) che renda il suo tempo più luminoso e sopportabile nonostante la quotidianità greve, sfuggente o ruvida, …. “ Ma su un punto tutti i poeti concordano: “Che sia vino buono, mai mescolato né tagliato con vino scadente”. E allora? Lasciamoci sollecitare ancora da Orazio:” Nunc est bibendum…

  • Un legame fra “In vino levitas” di Maria Lenti e “Spicchi di … limone” di Maria Olmina D’Arienzo ?

Ecco il vino e il limone insieme nella testimonianza di Plinio ( “Naturalis Historia”) : “I citrea – i limoni- si bevono nel vino o essi stessi o il seme come antitodo contro il veleno”. (Citrea contra venenum in vino bibuntur vel ipsa vel semen). Quale connubio più vincente ? 

Maria Lenti è nata e vive ad Urbino. Poetessa ( o meglio poeta), traduttrice, saggista, giornalista. Docente di lettere fino al 1994, anno in cui è stata eletta – e rieletta ancora fino al 2001- , alla camera dei deputati. Opere in versi: da “Un altro tempo” 1972, via via fino agli ultimi “Il gatto nell’armadio” 2005, “Cambio di luci” 2009. Pluripremiata, ha firmato importanti saggi, traduzioni e opere in prosa. Ultima sua fatica: “Cartografie neodialettali”, Pazzini Editore 2014, scritti su poeti neodialettali di Romagna e d’altri luoghi. 

Vitaliano Angelini , incisore e pittore. Vive ad Urbino. Già docente di disegno e storia dell’arte, ha esposto nelle maggiori città italiane e all’estero (New York, Tokio, Parigi, Copenhaghen, Berlino…). Le sue opere si trovano in vari musei e in raccolte pubbliche e in collezioni private. Ha inoltre pubblicato saggi sull’arte, libri di poesia e firmato numerose note critiche. Presidente di varie Associazioni culturali e direttore di riviste di cultura contemporanea.

La Cooperativa Sociale “Stalker” protagonista all’Expo

expo-2015-vivimediaMILANO. Domenica 28 giugno 2015 la Cooperativa Sociale “Stalker”, aderente al Consorzio La Rada di Salerno, presenterà i suoi prodotti all’Expo di Milano, in collaborazione con “Alma Seges”. All’interno del Padiglione KIP International School ci sarà spazio per laboratori incentrati sulle marmellate e sulle confetture di frutta realizzate da “Stalker”. Tutte produzioni naturali, anche biologiche, con “solo” tanta e buona frutta, senza conservanti né pectina. Il consulente Virgilio Gay: «Questa partecipazione è per noi motivo di grande vanto e orgoglio. Saremo presenti per la qualità del nostro lavoro e la bontà dei prodotti»

Le produzioni della Cooperativa “Stalker” in vetrina all’Expo. Prestigioso palcoscenico per la Cooperativa Sociale di Eboli (Sa), facente parte del Consorzio “La Rada” di Salerno, che domenica 28 giugno 2015 terrà dei laboratori incentrati sui propri prodotti all’interno del Padiglione KIP International School – Territori attraenti per un mondo sostenibile.

Alla ribalta, dunque, all’Esposizione Universale di Milano le marmellate e le confetture di frutta realizzate da “Stalker”. Tutte produzioni naturali, anche biologiche, con “solo” tanta e buona frutta, senza conservanti né pectina.

«La partecipazione all’Expo è per noi motivo di grande vanto e orgoglio – dichiara il dott. Virgilio Gay, consulente della Cooperativa Sociale “Stalker” – perché siamo presenti per la qualità del nostro lavoro e la bontà dei prodotti, non per il valore sociale che comunque creiamo. Infatti, la cooperativa impiega l’80% di soggetti svantaggiati, avendo conseguito a favore della collettività tutta, nei suoi 10 anni di storia, un risparmio di oltre un milione di euro di costi per l’assistenza sociale».

«Attualmente – continua il dott. Virgilio Gaystiamo procedendo in un processo di “aziendalizzazione”, con la collaborazione della Regione Campania, per dare una dimensione d’impresa a persone che ricercano la qualità attraverso le proprie attività quotidiane e vogliono lavorare liberi, facendo impresa. Tutto ciò accade quando, attraverso il lavoro, si consegue un risultato terapeutico, con affrancamento dal bisogno di assistenza. In effetti, questo è il modello d’impresa sociale a cui sta mirando l’attuale riforma del Terzo Settore. Questa è la #CooperazioneCheCiPiace».

Domenica 28 giugno, dunque, la Cooperativa Sociale “Stalker” avrà l’opportunità di mostrare e far degustare ad una platea internazionale la bontà dei suoi prodotti. E lo farà in collaborazione con “Alma Seges”, società cooperativa di produttori, all’interno del Padiglione KIP International School.

La KIP International School è un’organizzazione indipendente senza scopo di lucro istituita presso la FAO a Roma, che collabora con Governi nazionali, regionali e locali, Organizzazioni internazionali, Università, Fondazioni ed altre Organizzazioni pubbliche e private per promuovere saperi, innovazioni, politiche, pratiche territoriali, ricerche ed attività formative coerenti con gli obiettivi ed i valori della Piattaforma del Millennio delle Nazioni Unite.

Nel programma del Padiglione KIP all’Expo 2015 sono previste azioni tese allo sviluppo locale ed alla sicurezza alimentare, ma anche alle buone pratiche di sostenibilità ed alla valorizzazione di culture e tradizioni enogastronomiche. In quest’ottica il Comune di Pollica (Sa), riconosciuto in sede Unesco come una delle 7 “Comunità emblematiche della Dieta Mediterranea”, coordinerà il Padiglione dal 22 giugno all’11 luglio 2015. Tutte le iniziative in cartellone sono volte alla promozione e valorizzazione dello stile di vita mediterranea, con particolare riferimento ai prodotti ortofrutticoli, su cui si basa la piramide alimentare della Dieta Mediterranea.